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Autore: LaSuaDimensione    23/11/2009    1 recensioni
Frustrazioni, pensieri, maschere...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo sguardo…

Rientri in casa. Hai un’espressione strana, il volto pericolosamente smunto e pallido, tranne gli occhi, contornati di viola. Per il resto sei completamente grigia. O almeno senti di esserlo, sperando il contrario. Cerchi subito quella certezza nello specchio dell’ingresso, ma esso ti mostra l’esterno, una scorza forte e “serena”. Il tuo viso, la tua espressione fissa di tranquillità e freddezza, ti tradiscono sempre. Provi a guardare il tuo volto nello specchio con disgusto, ma non riesci a cambiare espressione. Sei come ferma a quel momento. Ti consoli col pensiero della festa di fine anno scolastico, un’opportunità per cazzeggiare e provare a dimenticare. Chiudi gli occhi e sospiri.

L’hai visto sfuggirti…

Vai a prepararti, Non hai capito come sei arrivata al piano superiore. Il vuoto, poi subito la tua stanza. Non ci rifletti su molto, ti vuoi levare quelle sensazioni di dosso, pensi di fare un bel bagno tiepido, la temperatura non è ancora tanto calda da impedirtelo. Ti spogli, rimanendo in biancheria intima, e vai in bagno. Apri il rubinetto e storci il naso – o almeno credi – al rumore dell’acqua che cade violentemente nella vasca. Metti una mano sotto il getto d'acqua fredda, aspettando che stiepidisca. Ti guardi attorno. Gli asciugamani, inspiegabilmente, sono ancora umidi, e tu assumi un’espressione stizzita – o almeno credi. Chiudi gli occhi e sospiri.

Ignorarti allegramente…

Riapri gli occhi. Hai tappato lo scarico della vasca, che ora si sta lentamente riempiendo. L’acqua esce dal rubinetto e cade violentemente su altra acqua, emettendo un gorgoglio piacevole e dolce. Una ninna-nanna per te, bambina persa in un bosco di sentimenti. Cullata da quel rumore, con la mano ancora sotto il getto dell’acqua del rubinetto, t'incanti. Sei immobili, riesci a percepire il battito del cuore, il respiro leggermente affannoso, persino il sangue che ti scorre nelle vene. La tua calma esteriore è grandemente compensata dal vulcano che hai dentro. Incominci a canticchiare “Mad World”, di Gary Jules, magari ti farà bene, e intanto pensi a tutto ciò che ti succede. «Una sigaretta è il prototipo perfetto di un perfetto piacere. E' squisita e lascia insoddisfatti. Che cosa si può volere di più?» diceva Wilde. Chiudi gli occhi e sospiri.

Codardo e sfacciato…

Ricominci a pensare. È l’unica cosa che ti fa capire che sei ancora realmente viva, che non stai semplicemente esistendo. Pensi all’autocontrollo, alla pace, alla pioggia, alla crisi. Ormai si sente solo la melodia di “Mad World” uscire dalla tua bocca leggermente aperta. È un bisbiglio strascicato, E ricominci: la marijuana, domande senza risposte, orologi sballati, frutta, film d’orrore. Ti sei rannicchiata in posizione fetale, appoggiando le ginocchia al petto, ma la mano è rimasta sotto l’acqua tiepida. La vasca è ancora quasi vuota. Ora nella tua mente cammina una ragazza, su sfondo blu, circondata da diamanti; un sottomarino giallo, gente che aspetta il sole; Rita, persone sole, notizie dal Daily Mail. Un tizio si è schiantato con la propria macchina, in un paese c’è un casino di buche… Pensieri sconnessi che non portano a nulla. Girano e rigirano nella tua testa, sempre più veloci, Poi senti l’avambraccio umido. L’acqua ti è arrivata fin lì. Può bastare. Chiudi gli occhi e sospiri.

Ti ha trafitta con la sua indifferenza…

Riaprendo gli occhi ti accorgi che hai le guance rigate dalle lacrime. Forse la tua faccia impassibile cederà, per questa volta. Mandi un risolino nervoso. Sai che non lo farà. Entri di getto nella vasca, ancora in mutande e canottiera, ma non ti importa. Il tepore dell’acqua ti avvolge. La gente pensa di te che sei matta, come il mondo di Gary Jules. Lo dice ironicamente, ma anche quando sei seria. Metti la testa sott’acqua e rivedi tutto. Sguardi indifferenti e mani in tasca mentre parla con te. Ti lascia subito per andartene. Risenti le parole che per te avevano tanto significato, ma che per lui erano vuote e senza senso. Ti risponde male e taglia corto, come a non volerti ascoltare. Tutte queste scene si susseguono nella tua mente, ti senti mancar l’aria, sei sott’acqua da troppo tempo…

Ti svegli di soprassalto. È stato tutto un sogno. Non hai la minima idea di quando ti sei addormentata, non ti importa, forse lo capirai più tardi. Guardi l’orologio e decidi di farti una doccia veloce. Finisci di prepararti. Sei già sull’uscio. Cali nuovamente la tua maschera di gaiezza sul volto e poi si va. Ah, sì. Chiudi gli occhi e sospiri...

 

 

 

Nota:Alcune parti del testo sono allusioni e citazioni ai Beatles e ai Bluvertigo.

  
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