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Autore: AKA FOREVER    24/11/2009    2 recensioni
"Ciao Asuma...Oggi è il 20 Novembre,da quando te ne sei andato tu sono passati 8 mesi.E sono 3 mesi che tua figlia è nata.Mi dispiace di non essere potuta venire prima,ma Tsunade mi aveva vietato di alzarmi dal letto,ho avuto diciamo qualche piccolo problema col parto.Non fare quella faccia preoccupata,lo sai sono una forte io.""Ciao Asuma...Oggi è il 20 Novembre,da quando te ne sei andato tu sono passati 8 mesi.E sono 3 mesi che tua figlia è nata.Mi dispiace di non essere potuta venire prima,ma Tsunade mi aveva vietato di alzarmi dal letto,ho avuto diciamo qualche piccolo problema col parto.Non fare quella faccia preoccupata,lo sai sono una forte io."
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuma Sarutobi, Kurenai Yuhi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti,è da tanto che non scrivevo una fan fiction,vi prego di scusarmi ma ho avuto un sacco da fare...Comunque veniamo a noi,volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato le mie precedenti Fiction,sono commossa grazie tante. Tutti al Supermercato ha riscosso un sacco di successo(non pensavo),e ne sono veramente felice,ma....adesso basta!Oltre alle storielle non premeditate,o come dico io sempre al mio muso ispiratore(il mio pupazzo di Sasuke tutto rotto)non scrivo solo "cazzate"ma anche cose piu serie,con un po di umor.

Questa fan fiction che forze sarà una vera e propria storia divisa in capitoli la dedico al mio ragazzo,Massimiliano,per ringraziarlo di tutta la stima che mi da ed il coraggio che mi infonde nella vita quotidiana. Amo scrivere per me stessa ma anche per lui,e ovviamente per voi...quindi ecco a te amore mio e a voi ardui lettori la mia nuova "operetta".Grazie ancora di tutto lettori di EFP,se lasciate commenti apprezzo^^

 

Perchè mi manchi...

KurenaiXAsuma

 

                                                                                                            "Solo un uomo può capire ciò che l' uomo intende essere,

                                                                                               solo li tempo può sanare ferite che ancora sanguinano e non si fermeranno mai appieno.

                                                                                                      Solo l amore di un altro può comparare l affetto di qualcuno che abbiamo perso.

                                                                                                           Ma solo noi stessi,possiamo volere ciò che non conosciamo.

                                                                                                              Cosi come io desidero essere ciò che non diverrò mai..."

 

Era una mattina come le altre,si era alzata come sempre molto presto,da quando non c' era più lui non trovava il motivo di rimanere in un letto a due piazze vuoto fino a tardi. Aveva posatoi piedi sul pavimento freddo,il contatto con esso la fece rabbrividire,come se avesse immerso la pelle in ghiaccio purissimo. Si strinse nelle spalle,alzandosi si avviò verso la piccola culla davanti ai suoi occhi. Posò le mani sul bordo dei legno,guardò sua figlia,il frutto del loro amore cosi forte. Sorrise posando il viso sulle mani e osservando la piccola dormire beata. Come era dolce,come era bella,un viso d angelo,le piccole e sottile labbra rosee socchiuse a respirare pianissimamente,il piccolo sterno che si abbassa regolarmente come se scandisse un ritmo di una qualche musica.

Sporse una mano all’interno della culla,coprendola con la copertina regalatagli da Shizune un mese dopo la nascita. Le sfiorò la guancia morbida color pesca. Come era indifesa. Si sporse del tutto baciandole la fronte delicatamente,stando attenta a non svegliarla,ne con il gesto ne con i capelli mossi,se li resse con la mano libera. Usci dalla stanza dando un ultima occhiata alla culla ferma. Scese al piano di sotto, Anko era sdraiata sul divano,le birre appoggiate ancora sul tavolino basso davanti al televisore. Era acceso,come sempre,si avvicinò ad esso premendo il bottone e spegnendolo. Guardò la donna dormire,sembrava una bambina,se non per la bava che le colava dall’angolo della bocca e finiva sul rivesti mento del divano. Si abbassò raccogliendo gli avanzi di pizza e salatini che vi erano per terra,in quanto a sudiciume,Anko non era affatto cambiata. La toccò appena mettendole il suo mantello marrone sulle spalle,faceva freddo la mattina all alba. La donna si svegliò di soprassalto. La guardò.

"Kurenai...Sei tu!"Si stiracchiò.

"Scusa,non avevo intenzione di svegliarti mi spiace"Era dispiaciuta seriamente.

"No,no,fa nulla tanto dovevo alzarmi per andare da Tsunade-sama."Si era seduta.

"Capisco...ma sono solo le 5.30 del mattino"

"O.O...Buonanotte!"Si distese nuovamente."La controllo io la piccola,tranquilla..vai pure da lui..."Si copri con il mantello.

"Grazie...a più tardi allora"Sorrise,l aveva sempre capita bene lei.

"Ciao!"Usci da casa,il Villaggio ancora era addormentato,solo qualche ninja scorrazzava lento per le vie,qualcuno era diretto probabilmente dall’Hokage,forse per fare rapporto di qualche missione. Quanto le mancava combattere e fare missioni,ma gli mancava ancor di piu lui...

Passò davanti ai Fiorai Yamanaka,fortunatamente erano già aperti.

Quando entrò nel negozio,un campanello legato alla maniglia della porta suonò tintinnando. Dal retro bottega comparve una ragazza dai lunghi capelli biondi legati a coda di cavallo alta,un ciuffo le ricadeva sul viso aggraziato e già maturo,come il resto del suo corpo. Le sorrise mettendosi un grembiule giallo da lavoro.

"Salve maestro Kurenai,buon giorno!"Si avvicinò al bancone sorridendole.

"Ciao,buongiorno a te Ino!"

"E' venuta a prendere i fiori per lui?"Si abbassò sotto il bancone.

"Si infatti volevo..."Tirò fuori un mazzo enorme di fiori rossi.

"Ecco qua...ieri sera avevo previsto che sarebbe passata più o meno a quest’ora cosi,mi sono avvantaggiata!"Sorrise.

"Grazie mille allora...sei diventata intelligente"

"E' si adesso prevedo le mosse come fa Shikamaru ahahaha"Rise di gusto.

"Va bene,ma non sforzarti troppo,allenati con le arti mediche piuttosto"Le lasciò i soldi e cominciò ad uscire.

"Tranquilla lo faccio già! Non mi farò ai battere da Sakura..."Apri la porta.

"Per lo meno adesso ti è passato il vizio di chiamarla Fronte spaziosa"Ino ci pensò su un attimo,da quando aveva cominciato a chiamare Sakura con il suo vero nome?A si,ora lo ricordava,da quando non c' era più lui,tutto era cambiato.

"Arrivederci allora Maestro!"

"Ciao!"La salutò con la mano. Il cimitero era appena al di fuori di Konoha,proprio a lato del monte con i volti dei 5 Hokage,il principale monumento era però la lapide ai "Caduti"formata da un masso nero,sembrava quasi ossidiana,intagliata finemente in una forma geometrica particolare. Vi passò davanti,d' altronde lui era sepolto poco più in la.

Era sua abitudine ormai leggere i nomi sulle lapidi,prima di quelle di lui.Fece cosi anche quel giorno,fino a che non vide il suo inciso.

Una fitta al cuore le si impresse,come se le avessero portato lo stomaco a toccarsi con il muscolo cardiaco,se lo sentiva letteralmente in gola. Si costrinse a deglutire,la salvia quasi le faceva male come se non bevesse da secoli.

In realtà era arida di lui,tutto dentro lei si era pian piano consumato,la sua assenza era penetrante,fissa.

Prese i fiori adagiandoli in un vaso,vi mise dell' acqua e li curò un po’. Adesso la lapide era più bella,un petalo di fiore si era posato vicino alla foto di lui. Il suo sorriso stampato in volto,la barba tagliata finemente in quella che le ricordava un po’ Babbo Natale.

Si sedette vicino a lui,non le importava di macchiarsi la veste bianca e rossa. Guardò il cielo limpido,nemmeno gli uccelli quella mattina sorvolavano la coltre azzurra. Tornò a guardare la lapide.

"Ciao Asuma...Oggi è il 20 Novembre,da quando te ne sei andato tu sono passati 8 mesi. E sono 3  mesi che tua figlia è nata. Mi dispiace di non essere potuta venire prima,ma Tsunade mi aveva vietato di alzarmi dal letto,ho avuto diciamo qualche piccolo problema col parto. Non fare quella faccia preoccupata,lo sai sono una forte io."Probabilmente lui lassù,si era spaventato.

"Adesso sto bene...Quando è nata,ero cosi spaesata,non sapevo se essere felice o triste,mi ero sempre immaginata che quel giorno tu saresti stato fuori dalla porta,in preda al panico,con in mano le sigarette che non consumavi da 9 lunghi mesi e nell' altra un mazzo di fiori rossi,i "nostri" fiori rossi. Immaginavo che Shizune sarebbe uscita dalla stanza delle partorienti,che ti avrebbe guardato sorridente,e tu spaventato ti saresti alzato dalla sedia su cui eri seduto da ore,preoccupato mentre Kakashi e Gay cercavano di farti stare tranquillo. Lei ti avrebbe detto"Congratulazioni Papà Asuma,è una femminuccia..."E tu,avresti sorriso,ti saresti infilato le sigarette nei pantaloni blu,avresti guardato Kakashi che ti avrebbe sorriso da sotto quella maschera snervante. Gay sarebbe andato su tutte le gioie,forse sarebbe sembrato ubriaco. E io ti avrei accolto in camera,con in braccio nostra figlia,un piccolo pargoletto dalle sembianze di un angelo..Ti avrei guardato,sorriso,mi avresti baciata e amata come non mai. Forse avresti pianto,anche se eri un uomo tutto d un pezzo davanti a lei lo avresti fatto. Perchè lei era quello che aspettavamo da tanto,quella che avevamo sempre voluto nonostante tenessimo nascosta la nostra relazione..."Scoprì che stava piangendo,la rabbia le saliva alla gola,avrebbe voluto gridare,si trattenne mettendosi il dorso della mano sulla labbra.

"E invece...tu non c' eri,non eri li ad aspettarci,non tenevi quelle dannate sigarette in mano,ne quei bellissimi fiori. Non hai sorriso,non ci hai guardate ne toccate,non mi hai detto"Sei stata brava tesoro..."Non l' hai accarezzata,non le hai detto quanto ci amassi. Te ne eri già andato via tre mesi prima,non mi hai aspettata affatto,mi avevi promesso che saresti tornato che avresti vinto che non saresti più stato una pedina sacrificabile.."Si strinse nelle ginocchia piangendo sommessamente.

"Ci hai lasciate prima del dovuto,per proteggere il Villaggio. Ero arrabbiata sai,ti ho odiato anche,perchè nella mia testa il tuo sacrificio risultava inutile,per me saresti dovuto scappare da quel ninja,lui e le sue maledette tecniche,lui e quel Dio da quattro soldi che non esiste. Lui e il suo acido sangue nero. Ma poi..."Guardò la sua foto.

"...Ho capito!...Shikamaru mi ha sostenuta,lo fa tutt’ora,si è messo in testa che sarà il sensei della nostra piccola bambina. Quando la guarda,mi immagino che è cosi che la guarderesti tu,la ama cosi tanto,le vuole molto bene. Vi assomigliate sai tu e il tuo allievo,siete testardi allo stesso modo. Bhè,mi ha fatto capire cosa è il Re..Non so per quale motivo tu non me ne abbia mai parlato,ma adesso conosco al storia della scacchiera,delle pedine sacrificabili,del Cavallo e del Re. La pedina sacrificabile siamo noi ninja,jonin, anbu, jonin speciali, Kage,i cavalli sono tutti colore che riescono a muoversi bene in battaglia sopravvivendo egregiamente,il Re,sono le generazioni future,e non l' Hokage.Ti ringrazio sai..."Sorrise accarezzando la sua foto.

"La nostra piccola principessa vive grazie a te,se tu non avessi dato la tua vita per uccidere quel Hidan,adesso noi saremo ancora sotto attacco dell’Akatsuki, Pain avrebbe distrutto tutto,forse avrebbe ucciso me e tua figlia assieme. Ma adesso...grazie alla tua vita...la piccola principessa può divenire regina. Forse aspettavi che fosse un maschietto,come credevamo,e invece,quella furbetta ci ha ingannati."Si accostò a lui,se l avessero vista in quegli atteggiamenti intimi con una lapide le avrebbero dato di matta.

Prese una foto dalla tasca della gonna,la guardò,lui da lassù se la stava osservando l avrebbe sicuramente vista.

"L ho chiamata Yuri,significa Giglio,come i fiori che mi hai regalato e che tutti i giorni ti porterò..Ci manchi tanto sai,la casa è vuota senza te,lei sente che sono triste,quando penso a te se ne accorge,allunga le mani verso di me per farsi prendere in braccio. E io non le resisto perchè mi guarda come facevi tu,come se fossi la cosa più bella e importante della sua vita. Ci manchi,mi dispiace se non faccio che ripeterlo ma la tua assenza mi schiaccia,e mi manca l aria. Spesso la distendo accanto a me nel letto,dove prima giacevi tu,le appoggiò il tuo giubbotto jonin accanto,coprendola appena. Lei si addormenta quasi subito,cosi facendo le imprimo nella mente il tuo profumo..Ma presto esso svanirà da quella giacca,e a tal pensiero mi sento morire."

Scoppiò in lascirme posandosi del tutto sulla lapide di granito. L’abbracciò come se stesse abbracciando lui.

"Oh Asuma,mi mancano i tuoi occhi,mi manca il modo in cui mi osservavi di soppiatto troppo fiero per dirmi "posso guardarti",mi manca la tua mano tra i capelli,che me li accarezza lenta perdendosi in essi come io mi perdevo nel tuo corpo. Mi manca la tua voce,ho paura di scordarla,ho paura che svanirà,mi manca il tuo profumo al mattino e alla sera. Mi manca la tua cucina...Anko è pessima come cuoca,per non parlare di Shizune.Mi manca fare l amore con te,mi manca strusciarmi sul tuo corpo caldo,le tue mani che scivolano sulla mia schiena,i tuoi sussulti imbarazzati,le tue dolci parole. Mi manca sentirti dire "Ti amo"...Mi machi e basta..."Si tirò su piano piano asciugandosi le lacrime con la manica del golf. Sorrise.

"Ma devo andare avsnti,me lo dicevi sempre...Kakashi dice che ce la farò,Gay sostiene che controllerà la piccola da grande quando uscirà con gli amici,non le permetterà di bere nemmeno un goccio di sakè,Shikamaru ha detto che non la farà mai fumare e che le insegnerà tutto quello che ha imparato da te,io le darò tanto amore,perchè lei è te,perchè è nostra."Si alzò,si stava facendo tardi.

"Adesso devo andare..Anko sarà in preda al panico totale con Yuri,quando c'è lei ha farle da baby sitter fa sempre tanta cacca...chissà perchè.."Posò una mano un ultima volta sulla sua foto portandosela alle labbra e poi sul viso di lui.

"Allora a presto amore mio...ti prego aspettami ovunque tu sia,io arriverò un giorno,ma non adesso in futuro,quando sarò in grado di lasciarla camminare da sola,quando lei saprà difendere il suo Re...aspettami giuralo..Ti amo,tantissimo,immensamente...Ciao"Si allontanò per fare ritorno a casa. Ora che aveva trovato il coraggio di dirgli tutto,poteva andare avanti,senza rimpianti se non quelli di non avergli permesso di fumare durante la gravidanza. Sorrideva ora,sua figlia sarebbe stata il futuro di Asuma.

 

                                                                                                         "Te lo giuro amore mio...io ti aspetterò,e nel frattempo,sarò l angelo che veglierà su di voi. Avrei voluto vederla nascere,avrei voluto portarti i fiori,vedere Gay sbarellare dalla gioia, ma non ho potuto,mi spiace, avevi ragione tu,fa male morire è vero,ma adesso,posso guardarvi da quassù e vedere quello che prima non potevo...Ti amo Kurenai e amo nostra figlia...ti aspetterò amore mio,dovessi morire una seconda volta,arriverà il giorno in cui potrò di nuovo vedere i tuoi occhi e accarezzare con le mie le tue splendide labbra rosse...Ciao...Grazie dei fiori,per le sigarette non importa...sarà per la prossima volta"

  
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