Ciao
a tutti,è da
tanto che non scrivevo una fan fiction,vi prego di scusarmi ma ho avuto
un
sacco da fare...Comunque veniamo a noi,volevo ringraziare tutti quelli
che
hanno commentato le mie precedenti Fiction,sono commossa grazie tante.
Tutti al
Supermercato ha riscosso un sacco di successo(non pensavo),e ne sono
veramente
felice,ma....adesso basta!Oltre alle storielle non premeditate,o come
dico io
sempre al mio muso ispiratore(il mio pupazzo di Sasuke tutto rotto)non
scrivo
solo "cazzate"ma anche cose piu serie,con un po di umor.
Questa
fan fiction
che forze sarà una vera e propria storia divisa in capitoli
la dedico al mio
ragazzo,Massimiliano,per ringraziarlo di tutta la stima che mi da ed il
coraggio che mi infonde nella vita quotidiana. Amo scrivere per me
stessa ma
anche per lui,e ovviamente per voi...quindi ecco a te amore mio e a voi
ardui
lettori la mia nuova "operetta".Grazie ancora di tutto lettori di
EFP,se lasciate commenti apprezzo^^
Perchè
mi
manchi...
KurenaiXAsuma
"Solo
un uomo può
capire ciò che l' uomo intende essere,
solo
li tempo può sanare
ferite che ancora sanguinano e non si fermeranno mai appieno.
Solo l amore di un altro può comparare l
affetto di qualcuno che abbiamo
perso.
Ma solo noi stessi,possiamo volere ciò che non
conosciamo.
Cosi
come io
desidero essere ciò che non diverrò mai..."
Era
una mattina come
le altre,si era alzata come sempre molto presto,da quando non c' era
più lui
non trovava il motivo di rimanere in un letto a due piazze vuoto fino a
tardi. Aveva
posatoi piedi sul pavimento freddo,il contatto con esso la fece
rabbrividire,come se avesse immerso la pelle in ghiaccio purissimo. Si
strinse
nelle spalle,alzandosi si avviò verso la piccola culla
davanti ai suoi occhi. Posò
le mani sul bordo dei legno,guardò sua figlia,il frutto del
loro amore cosi
forte. Sorrise posando il viso sulle mani e osservando la piccola
dormire
beata. Come era dolce,come era bella,un viso d angelo,le piccole e
sottile
labbra rosee socchiuse a respirare pianissimamente,il piccolo sterno
che si
abbassa regolarmente come se scandisse un ritmo di una qualche musica.
Sporse
una mano all’interno
della culla,coprendola con la copertina regalatagli da Shizune un mese
dopo la
nascita. Le sfiorò la guancia morbida color pesca. Come era
indifesa. Si sporse
del tutto baciandole la fronte delicatamente,stando attenta a non
svegliarla,ne
con il gesto ne con i capelli mossi,se li resse con la mano libera.
Usci dalla
stanza dando un ultima occhiata alla culla ferma. Scese al piano di
sotto, Anko
era sdraiata sul divano,le birre appoggiate ancora sul tavolino basso
davanti
al televisore. Era acceso,come sempre,si avvicinò ad esso
premendo il bottone e
spegnendolo. Guardò la donna dormire,sembrava una bambina,se
non per la bava
che le colava dall’angolo della bocca e finiva sul rivesti
mento del divano. Si
abbassò raccogliendo gli avanzi di pizza e salatini che vi
erano per terra,in
quanto a sudiciume,Anko non era affatto cambiata. La toccò
appena mettendole il
suo mantello marrone sulle spalle,faceva freddo la mattina all alba. La
donna
si svegliò di soprassalto. La guardò.
"Kurenai...Sei
tu!"Si stiracchiò.
"Scusa,non
avevo
intenzione di svegliarti mi spiace"Era dispiaciuta seriamente.
"No,no,fa
nulla
tanto dovevo alzarmi per andare da Tsunade-sama."Si era seduta.
"Capisco...ma
sono solo le 5.30 del mattino"
"O.O...Buonanotte!"Si
distese nuovamente."La controllo io la piccola,tranquilla..vai pure da
lui..."Si copri con il mantello.
"Grazie...a
più
tardi allora"Sorrise,l aveva sempre capita bene lei.
"Ciao!"Usci
da casa,il Villaggio ancora era addormentato,solo qualche ninja
scorrazzava
lento per le vie,qualcuno era diretto probabilmente
dall’Hokage,forse per fare
rapporto di qualche missione. Quanto le mancava combattere e fare
missioni,ma
gli mancava ancor di piu lui...
Passò
davanti ai
Fiorai Yamanaka,fortunatamente erano già aperti.
Quando
entrò nel
negozio,un campanello legato alla maniglia della porta suonò
tintinnando. Dal
retro bottega comparve una ragazza dai lunghi capelli biondi legati a
coda di
cavallo alta,un ciuffo le ricadeva sul viso aggraziato e già
maturo,come il
resto del suo corpo. Le sorrise mettendosi un grembiule giallo da
lavoro.
"Salve
maestro
Kurenai,buon giorno!"Si avvicinò al bancone sorridendole.
"Ciao,buongiorno
a te Ino!"
"E'
venuta a
prendere i fiori per lui?"Si abbassò sotto il bancone.
"Si
infatti
volevo..."Tirò fuori un mazzo enorme di fiori rossi.
"Ecco
qua...ieri
sera avevo previsto che sarebbe passata più o meno a
quest’ora cosi,mi sono
avvantaggiata!"Sorrise.
"Grazie
mille
allora...sei diventata intelligente"
"E'
si adesso
prevedo le mosse come fa Shikamaru ahahaha"Rise di gusto.
"Va
bene,ma non
sforzarti troppo,allenati con le arti mediche piuttosto"Le
lasciò i soldi
e cominciò ad uscire.
"Tranquilla
lo
faccio già! Non mi farò ai battere da
Sakura..."Apri la porta.
"Per
lo meno
adesso ti è passato il vizio di chiamarla Fronte
spaziosa"Ino ci pensò su
un attimo,da quando aveva cominciato a chiamare Sakura con il suo vero
nome?A
si,ora lo ricordava,da quando non c' era più lui,tutto era
cambiato.
"Arrivederci
allora Maestro!"
"Ciao!"La
salutò con la mano. Il cimitero era appena al di fuori di
Konoha,proprio a lato
del monte con i volti dei 5 Hokage,il principale monumento era
però la lapide
ai "Caduti"formata da un masso nero,sembrava quasi
ossidiana,intagliata finemente in una forma geometrica particolare. Vi
passò
davanti,d' altronde lui era sepolto poco più in la.
Era
sua abitudine
ormai leggere i nomi sulle lapidi,prima di quelle di lui.Fece cosi
anche quel
giorno,fino a che non vide il suo inciso.
Una
fitta al cuore le
si impresse,come se le avessero portato lo stomaco a toccarsi con il
muscolo
cardiaco,se lo sentiva letteralmente in gola. Si costrinse a
deglutire,la
salvia quasi le faceva male come se non bevesse da secoli.
In
realtà era arida
di lui,tutto dentro lei si era pian piano consumato,la sua assenza era
penetrante,fissa.
Prese
i fiori
adagiandoli in un vaso,vi mise dell' acqua e li curò un
po’. Adesso la lapide
era più bella,un petalo di fiore si era posato vicino alla
foto di lui. Il suo
sorriso stampato in volto,la barba tagliata finemente in quella che le
ricordava un po’ Babbo Natale.
Si
sedette vicino a
lui,non le importava di macchiarsi la veste bianca e rossa.
Guardò il cielo
limpido,nemmeno gli uccelli quella mattina sorvolavano la coltre
azzurra. Tornò
a guardare la lapide.
"Ciao
Asuma...Oggi è il 20 Novembre,da quando te ne sei andato tu
sono passati 8
mesi. E sono 3 mesi
che tua figlia è
nata. Mi dispiace di non essere potuta venire prima,ma Tsunade mi aveva
vietato
di alzarmi dal letto,ho avuto diciamo qualche piccolo problema col
parto. Non
fare quella faccia preoccupata,lo sai sono una forte io."Probabilmente
lui
lassù,si era spaventato.
"Adesso
sto
bene...Quando è nata,ero cosi spaesata,non sapevo se essere
felice o triste,mi
ero sempre immaginata che quel giorno tu saresti stato fuori dalla
porta,in
preda al panico,con in mano le sigarette che non consumavi da 9 lunghi
mesi e
nell' altra un mazzo di fiori rossi,i "nostri" fiori rossi. Immaginavo
che Shizune sarebbe uscita dalla stanza delle partorienti,che ti
avrebbe
guardato sorridente,e tu spaventato ti saresti alzato dalla sedia su
cui eri
seduto da ore,preoccupato mentre Kakashi e Gay cercavano di farti stare
tranquillo. Lei ti avrebbe detto"Congratulazioni Papà
Asuma,è una
femminuccia..."E tu,avresti sorriso,ti saresti infilato le sigarette
nei
pantaloni blu,avresti guardato Kakashi che ti avrebbe sorriso da sotto
quella
maschera snervante. Gay sarebbe andato su tutte le gioie,forse sarebbe
sembrato
ubriaco. E io ti avrei accolto in camera,con in braccio nostra
figlia,un
piccolo pargoletto dalle sembianze di un angelo..Ti avrei
guardato,sorriso,mi
avresti baciata e amata come non mai. Forse avresti pianto,anche se eri
un uomo
tutto d un pezzo davanti a lei lo avresti fatto. Perchè lei
era quello che
aspettavamo da tanto,quella che avevamo sempre voluto nonostante
tenessimo
nascosta la nostra relazione..."Scoprì che stava
piangendo,la rabbia le
saliva alla gola,avrebbe voluto gridare,si trattenne mettendosi il
dorso della
mano sulla labbra.
"E
invece...tu
non c' eri,non eri li ad aspettarci,non tenevi quelle dannate sigarette
in
mano,ne quei bellissimi fiori. Non hai sorriso,non ci hai guardate ne
toccate,non mi hai detto"Sei stata brava tesoro..."Non l' hai
accarezzata,non
le hai detto quanto ci amassi. Te ne eri già andato via tre
mesi prima,non mi
hai aspettata affatto,mi avevi promesso che saresti tornato che avresti
vinto
che non saresti più stato una pedina sacrificabile.."Si
strinse nelle
ginocchia piangendo sommessamente.
"Ci
hai lasciate
prima del dovuto,per proteggere il Villaggio. Ero arrabbiata sai,ti ho
odiato
anche,perchè nella mia testa il tuo sacrificio risultava
inutile,per me saresti
dovuto scappare da quel ninja,lui e le sue maledette tecniche,lui e
quel Dio da
quattro soldi che non esiste. Lui e il suo acido sangue nero. Ma
poi..."Guardò la sua foto.
"...Ho
capito!...Shikamaru mi ha sostenuta,lo fa tutt’ora,si
è messo in testa che sarà
il sensei della nostra piccola bambina. Quando la guarda,mi immagino
che è cosi
che la guarderesti tu,la ama cosi tanto,le vuole molto bene. Vi
assomigliate
sai tu e il tuo allievo,siete testardi allo stesso modo.
Bhè,mi ha fatto capire
cosa è il Re..Non so per quale motivo tu non me ne abbia mai
parlato,ma adesso
conosco al storia della scacchiera,delle pedine sacrificabili,del
Cavallo e del
Re. La pedina sacrificabile siamo noi ninja,jonin, anbu, jonin
speciali, Kage,i
cavalli sono tutti colore che riescono a muoversi bene in battaglia
sopravvivendo egregiamente,il Re,sono le generazioni future,e non l'
Hokage.Ti
ringrazio sai..."Sorrise accarezzando la sua foto.
"La
nostra
piccola principessa vive grazie a te,se tu non avessi dato la tua vita
per
uccidere quel Hidan,adesso noi saremo ancora sotto attacco
dell’Akatsuki, Pain
avrebbe distrutto tutto,forse avrebbe ucciso me e tua figlia assieme.
Ma
adesso...grazie alla tua vita...la piccola principessa può
divenire regina. Forse
aspettavi che fosse un maschietto,come credevamo,e invece,quella
furbetta ci ha
ingannati."Si accostò a lui,se l avessero vista in quegli
atteggiamenti
intimi con una lapide le avrebbero dato di matta.
Prese
una foto dalla
tasca della gonna,la guardò,lui da lassù se la
stava osservando l avrebbe
sicuramente vista.
"L
ho chiamata
Yuri,significa Giglio,come i fiori che mi hai regalato e che tutti i
giorni ti
porterò..Ci manchi tanto sai,la casa è vuota
senza te,lei sente che sono
triste,quando penso a te se ne accorge,allunga le mani verso di me per
farsi
prendere in braccio. E io non le resisto perchè mi guarda
come facevi tu,come
se fossi la cosa più bella e importante della sua vita. Ci
manchi,mi dispiace
se non faccio che ripeterlo ma la tua assenza mi schiaccia,e mi manca l
aria. Spesso
la distendo accanto a me nel letto,dove prima giacevi tu,le
appoggiò il tuo
giubbotto jonin accanto,coprendola appena. Lei si addormenta quasi
subito,cosi
facendo le imprimo nella mente il tuo profumo..Ma presto esso
svanirà da quella
giacca,e a tal pensiero mi sento morire."
Scoppiò
in lascirme
posandosi del tutto sulla lapide di granito.
L’abbracciò come se stesse
abbracciando lui.
"Oh
Asuma,mi
mancano i tuoi occhi,mi manca il modo in cui mi osservavi di soppiatto
troppo
fiero per dirmi "posso guardarti",mi manca la tua mano tra i
capelli,che me li accarezza lenta perdendosi in essi come io mi perdevo
nel tuo
corpo. Mi manca la tua voce,ho paura di scordarla,ho paura che
svanirà,mi manca
il tuo profumo al mattino e alla sera. Mi manca la tua cucina...Anko
è pessima
come cuoca,per non parlare di Shizune.Mi manca fare l amore con te,mi
manca
strusciarmi sul tuo corpo caldo,le tue mani che scivolano sulla mia
schiena,i
tuoi sussulti imbarazzati,le tue dolci parole. Mi manca sentirti dire
"Ti
amo"...Mi machi e basta..."Si tirò su piano piano
asciugandosi le
lacrime con la manica del golf. Sorrise.
"Ma
devo andare
avsnti,me lo dicevi sempre...Kakashi dice che ce la farò,Gay
sostiene che
controllerà la piccola da grande quando uscirà
con gli amici,non le permetterà
di bere nemmeno un goccio di sakè,Shikamaru ha detto che non
la farà mai fumare
e che le insegnerà tutto quello che ha imparato da te,io le
darò tanto
amore,perchè lei è te,perchè
è nostra."Si alzò,si stava facendo tardi.
"Adesso
devo andare..Anko
sarà in preda al panico totale con Yuri,quando
c'è lei ha farle da baby sitter
fa sempre tanta cacca...chissà
perchè.."Posò una mano un ultima volta
sulla sua foto portandosela alle labbra e poi sul viso di lui.
"Allora
a presto
amore mio...ti prego aspettami ovunque tu sia,io arriverò un
giorno,ma non
adesso in futuro,quando sarò in grado di lasciarla camminare
da sola,quando lei
saprà difendere il suo Re...aspettami giuralo..Ti
amo,tantissimo,immensamente...Ciao"Si allontanò per fare
ritorno a casa. Ora
che aveva trovato il coraggio di dirgli tutto,poteva andare
avanti,senza
rimpianti se non quelli di non avergli permesso di fumare durante la
gravidanza. Sorrideva ora,sua figlia sarebbe stata il futuro di Asuma.
"Te lo giuro amore mio...io ti
aspetterò,e nel
frattempo,sarò l angelo che veglierà su di voi.
Avrei voluto vederla
nascere,avrei voluto portarti i fiori,vedere Gay sbarellare dalla
gioia, ma non
ho potuto,mi spiace, avevi ragione tu,fa male morire è
vero,ma adesso,posso
guardarvi da quassù e vedere quello che prima non
potevo...Ti amo Kurenai e amo
nostra figlia...ti aspetterò amore mio,dovessi morire una
seconda
volta,arriverà il giorno in cui potrò di nuovo
vedere i tuoi occhi e
accarezzare con le mie le tue splendide labbra rosse...Ciao...Grazie
dei
fiori,per le sigarette non importa...sarà per la prossima
volta"