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Autore: DeaEris    25/11/2009    6 recensioni
Un tranquillo pomeriggio, in cui Milo riflette. Son trascorsi alcuni mesi dalla scalata dei Bronze e Milo è ancora in preda a depressione.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Regalo a Tsukuyomi e solo a lei dedicata^^!
Bacione e spero vi possa far piacere leggerla.
Ci vediamo in fondo alla storia.


E' il crepuscolo ad Athene.
Uno splendido uomo osserva da un'altura il Sole che bacia le acque, creando l'effetto di un gemello nel mare.
Una lacrima abbandona gli occhi cobalto dell'uomo, mentre i lunghi capelli biondi mossi vengono accarezzati dal vento.
Milo di Scorpio, un uomo, un guerriero, un Gold Saint, a volte durante il crepuscolo si sente solo.
Sono trascorsi ormai molti mesi o forse addirittura anni, lui non lo ricorda, da quando i piccoli Bronze hanno scalato le Dodici Case per soccorrere Lady Saori, la Dea Athena, la sua Dea.
Lui è ben consapevole che la vita della sua Dea vale più di ogni altra cosa, eppure non riesce a darsi pace, non riesce a capire.
Perchè proprio lui?
Perchè proprio lui, Milo, deve soffrire e stare solo?
Lui che da sempre odia la solitudine?
Ancor più schiacciante è il senso di colpa: Milo ha fatto passare e salvato colui che poi si è rivelato il boia del suo amato, Camus dell'Aquario, si è spento per merito di Hyoga di Cygnus.
Al pensiero del biondino una mano si contrae di rabbia e dolore.
Non è colpa sua.
Lui ha fatto il suo dovere di Cavaliere, ma come può il cuore di Milo perdonarlo?
Come può non odiarlo per aver spento la luce della sua speranza?
Camus era giovane, bello, forte, fiero, intelligente e nobile ed ora è solo polvere.
E' un nome su di una dura e fredda pietra tombale.
"Bhe ora che ci penso il fatto che sia fredda sicuramente non gli dispiace...Camus amava il freddo."
Pensa con un sorriso il greco, mentre nuove lacrime scendono dalle sue guancie.
Il francese era una continua contraddizione: freddo eppure era sempre così caldo.
I suoi baci eran ardenti.
La sua pelle era rovente.
Le labbra eran morbide, calde in grado di riscaldare qualunque essere umano nella peggiore delle tormente di neve.
Le sue carezze sembravan di fiamme.
Era così caldo, così perfetto.
L'ultima volta che Milo lo ha tenuto tra le braccia, però, non possedeva quel calore: era freddo, come da sempre era il suo cosmo.
Milo non piange mai facilmente.
Non ama piangere davanti agli altri, ma quando è solo soffre e le lacrime cadono dal suo volto.
Nessuno può capire la sua sofferenza.
A volte gli sguardi degli altri si posano su di lui, ma lui sorride con quel suo sorriso sghembo rassicurando chiunque.
Per assurdo è persino diventato una figura importante per il biondo sicario.
Hyoga, quel tenero pulcino, il motivo della dipartita di Camus, si è affezionato a lui.
Chissà come mai?
Forse ha percepito il sentimento che univa Camus a lui, Milo.
Forse perchè non ha più niente nemmeno quel paperotto e, quindi, si lega con facilità agli altri.
Forse perchè, come lui, anche Hyoga è solo.
Tutta la vita al Grande Tempio non aiuta.
Mu ha ancora Shaka.
Aiolia ha Marin.
Persino DeathMask è riuscito a stare con Aphrodite.
Solo Milo è solo.
Questo nuovo pensiero fa palpitare per una frazione di secondo il suo animo.
Invidia.
Invidia per la felicità altrui.
Immancabilmente Milo arrossisce per quella bassezza.
Un Gold Saint non deve essere schiavo dei sentimenti più bassi, gretti e banali.
Questo è il codice di un Guerriero.
Un vero Guerriero non si abbassa a simili pensieri.
Milo, nonostante provi dolore, osserva il Sole sparire tra i flutti.
Strano come il crepuscolo ricordi i capelli di Camus, rosso fuoco, rosso acceso.
Strano come ogni cosa ricordi Camus, il suo bell'algido Camus.
Strano come si sia rammolito a causa di Camus.
Sorride Milo, un sorriso tra le lacrime.
Osserva il Sole sparire tra i flutti, mentre immancabilmente un altro giorno si avvia alla sua conclusione.
Milo sa che la sua vita può finire in qualsiasi istante e non ha paura di questo.
Ogni istante che passa lo avvicina al suo amato.
Un sorriso tenero si delinea sulle sue labbra, mentre lancia un bacio verso il cielo.
"Vivrò e morirò per Athena, ma amerò e respirerò per te, Camus."
Una promessa di un Guerriero.
Una promessa d'onore.
Una promessa che vale più della sua vita, perchè la sua vita appartiene ad un ideale.
Rientra in Casa Milo, mentre il cielo si accende degli occhi della notte.
Stelle di perfetta intensità brillano.
E giù, davanti alla Casa dell'Ariete si avvicinano figure ammantellate.



Note dell'Autrice:
Questa storia è un regalo per la mia carissima Tsukuyomi-Chan!
Appartiene solo a lei, ma ho deciso di pubblicarla.
Spero vi piaccia!
E' nata in un giorno in cui ero depressa e quindi non è particolarmente felice, ma spero vi piaccia.
  
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