Inizio dicendo
che sono tornata per tormentarvi con una delle mie nuove fantastiche cavolate. Penso
che questa sia ancora più idiota delle altre, ma spero vi faccia divertire.
Vorrei aggiungere
anche una postilla per spiegare cosa rende il telefilm Merlin tanto yaoi da
alietare le nostre fantasie più perverse. ( O almeno le mie. )
Innanzi tutto
vorrei farvi notare che le donne di questa fantastica serie sono super
intelligenti e vedono come noi il legame tra Merlino e Arthur.
In secondo
luogo la madre di Merlin è un faina, le frasi che dice sono super intuitive e
assolutamente incoraggianti. ( Deve tenerci volto a te. ) ( E’ più di questo! È
per te che è qui.) ( Gli piaci questo devi riconoscerlo.) Se questo non è incoraggiare un figlio a farsi
avanti…
Cmq non so
ancora come sentirmi per la morte di William. Cioè io penso che lui all’inizio
si sia arrabbiato con Merlino perché ha scelto Arthur al posto suo, e quando è
morto Arthur si è liberato di un rivale. Notare che gli ha anche rinfacciato di
preferire Arthur al villaggio. ( Anche se si riferiva di più a lui.)
Poi anche Gwen
e Morgana sono molto intuitive. ( perché
è voluto venire qui? Per la nostra stessa ragione. Merlino.) Cio’è notare l’intelligenza
di certe creature..
Beneee dopo
questo monologo inizierò a scrivere la storia.
Buona lettura!!
Erano ormai
diversi giorni che Merlino lo evitava.
Ero più che
sicuro che stesse tramando qualcosa, ma ancora non ero riuscito a capire il
motivo di tanta segretezza; ogni volta che lo faccio chiamare nelle mie stanze
inventa una patetica scusa per non presentarsi, oppure svolge i suoi compiti di
tutta fretta senza mai incrociare i miei occhi per poi scappare alla velocità
della luce.
Non riesco
proprio a capire cosa stia succedendo al mio incasinato valletto, più di una
volta ho provato a braccarlo o a rinchiuderlo in una stanza per chiedere spiegazioni
al diretto interessato, ma ogni volta egli arrossisce e balbetta scuse
incomprensibili su dei lavori importanti da svolgere per Gaius, o aiutare Gwen
alla ricerca di alcune erbe davvero rare. Scuse insomma, e proprio non riesco a
capire cosa possa aver fatto di tanto grave da farlo arrabbiare così tanto con
me.
Avevo anche
provato a pedinarlo, ma Merlino si è rivelato molto più astuto di quanto
potessi mai immaginare.
L’unico
indizio che sono riuscito a trovare, o per meglio dire sentire è un intenso
aroma di cioccolato sulla sua pelle.
Ora cosa ci
faceva merlino con del cioccolato proprio non ne avevo la minima idea, quindi
decisi di indagare, in fondo dovevo o non dovevo controllare i miei sudditi e
accertarmi che tutto andasse bene, no? Non aveva nulla a che fare con una
logorroica curiosità o una strana gelosia che gli stava rodendo il fegato da
ormai diversi giorni.
Avevo notato
ormai che Merlino passava quasi tutti i suoi pomeriggi con Gwen, e devo dire
che la cosa non mi piace per niente, soprattutto dopo averli trovati più di una
volta a confabulare o a ridacchiare complici. Ovviamente è per Gwen che mi preoccupo
sicuramente non per Merlino, io sono un principe non posso avere certi pensieri
e – ma perché mi sto giustificando con voi sono un principe io! Posso fare
quello che voglio.
( Se ci
credi tu caro: by coscienza )
La cosa
stava diventando sempre più sospetta con il passare dei giorni, Merlino era
sempre più assente e in mia presenza arrossiva ancora più di prima, davvero non
capisco cosa posso avergli fatto, sono sicuro di essermi comportato
normalmente, e quell’aroma di cioccolato pur rimanendo impresso sulla sua pelle
variava di giorno in giorno; arancia, fragola, cannella e tanti altri odori si
mischiavano alla cioccolata rendendo la pelle di Merlino più appetitosa del
solito. Appetitosa per via del cioccolato ovvio non per – io .. io.. no, non devo
giustificarmi con nessuno io!
Stavo passeggiando
tra le tranquille strade di Camelot quando due fanciulle mi passarono davanti
ridacchiando e parlando di uno strano dolce al cioccolato. * Ma è venuta la
mania del cioccolato e io non sapevo nulla? Perché ne parlano tutti! * Pensai,
infatti facendo più attenzione alle conversazioni delle persone notai che TUTTE
le donne parlavano di vari tipi di cioccolato da regalare al loro ragazzo/
marito/ innamorato.
Fu in quel
momento che mi venne l’illuminazione.
Merlino si
era dichiarato a Gwen! O forse era il contrario, ma non mi importava realmente.
Come ha potuto non dirmelo! Doveva chiedermi il permesso! Lui non poteva..
lui..NO. Non lo avrei mai permesso! Merlino era MIO.
( Notare la
possessività delle sue insensate parole. By coscienza- maniaca.)
* 2
settimane dopo.*
Mi diressi inferocito
in camera mia e vi restai per i due giorni seguenti, a nulla valsero le minacce
di mio padre per farmi uscire dalle mie stanze.
Non intendevo
uscire, non per vedere Merlino in compagnia di Gwen!
Avevo provato
molte volte a dividerli nell’arco delle due settimane, ma nulla. I miei piani
avevano fatto tutti un buco nell’acqua.
Ero disteso
sul mio letto in stato vegetativo quando sentii bussare alla porta.
- Non ho
intenzione di uscire da queste stanza padre quindi vi prego di andarvene.- Dissi
con tono annoiato, ma quando quel fastidioso bussare riprese mi alterai.
Mi alzai di
scatto dal letto già pronto a un probabile litigio con il vecchio Uther, ma
quello che mi trovai davanti mi paralizzò.
- Cos’è hai
deciso di farti finalmente vivo dopo
aver passato il tempo con la tua ragazza? – Dissi con sprezzo a un Merlino
alquanto imbarazzato.
- Ragazza? –
Mi rispose con sguardo confuso, come se non sapessi che in questi ultimi giorni
è stato a casa di Gwen.
- Ragazza Merlino,
secondo te cos’è Gwen? Una ragazza, la tua ragazza no? Se no perché passeresti
così tanto tempo con lei. – Replicai freddo, già vederlo mi faceva male, in più
avere una sua conferma sulla sua nuova fiamma, mi avrebbe frantumato quel poco
di cuore integro che mi resta.
Quello che
non mi sarei mai aspettato e che invece successe, fu la sua risata sincera e
squillante. Sembrava, felice.
In quel
momento capii che, anche a costo di vedere il mio cuore frantumato avrei fatto
di tutto pur’che lui fosse felice, non mi sarebbe importato che fosse lontano
da me, l’importate era vederlo sorridere.
Sorrisi anch’io,
un sorriso triste ma pur sempre un sorriso, stavo per dire addio alla persona
più importante per me, l’avrei lasciato libero di vivere la sua vita, quindi
non biasimatemi se questo sorriso triste è l’unica cosa che riesco a fare al
momento.
- Sono
felice per te Merlino. È una persona stupenda ed è molto fortunata ad averti
accanto, spero siate felici insieme.- Gli dissi ormai al limite delle lacrime,
spero davvero che non se ne accorga, oh addio al mio ormai poco orgoglio.
Mi guardò
come se avesse visto una creatura aliena, il sorriso sparito dalle sue belle
labbra.
- Grazie
Arthur sono molto felice che abbiate accettato la mia scelta. Potreste chiudere
un secondo gli occhi? –
Chiusi gli
occhi obbediente, non volevo vederlo andare via, non volevo vedere il mio cuore
sanguinare un’ultima volta prima di spegnersi per sempre.
Due labbra
soffici si posarono sulle mie.
Aprii di
scatto gli occhi. Lui.. lui non poteva.. Merlino mi stava baciando!!
Lo strinsi a
me per una frazione di secondo, ma non appena il cervello si ricollegò lo spinsi
via brutalmente da me.
- Che cosa
stai facendo!- Urlai. – Ti sei fidanzato con Gwen, non puoi baciarmi. – Stavo per
piangere, me lo sentivo, come aveva potuto giocare così con i miei sentimenti.
Un’altra
risata simile a quella precedente fece salire la mia rabbia. Stavo per urlargli
di andarsene e non farsi vedere mai più a Camelot quando mi rispose.
- Arthur! Io
non sto con Gwen. È te che amo! –
- Se ami me perché
mi hai ignorato per 3 intere settimane, stando continuamente con lei. – Ero del
tutto incredulo. Nessuna persona essendo innamorata di un’altra la evita come
aveva fatto lui per le tre precedenti settimane.
- Allora era
vero che mi seguivi. Oddio Gwen aveva ragione. Ahahaha. Ma Arthur, lei mi stava
solo insegnando a preparare la cioccolata per San Valentino! –
Tutti i
pezzi del puzzle andarono al loro posto. Il profumo di cioccolata, lo strano
rossore sulle sue gote, il tempo passato ad evitarmi per stare con Gwen.
Ero talmente
preso dal suo viso che non mi accorsi che stava frugando nelle tasche alla
ricerca di qualcosa. Quando l’ebbe trovata ebbe la malaugurata grazia di
infilarmene un pezzo in bocca.
Pensavo che
mi volesse uccidere, ma quando un sapore dolce avvolse il mio palato capii di
cosa si trattasse l’arma del fallito omicidio.
Cioccolato. Del
più puro e semplice cioccolato al latte, il mio preferito.
Come aveva
fatto a scoprire i miei gusti resta un
mistero, ma direi che ha indovinato.
- Com’è?- Mi
chiese con titubanza.
Sorrisi. Non
più un sorriso triste come quello di poco fa, ma un sorriso solare, felice di
quelli che non facevo da tanto tantissimo tampo.
- Perché non
lo vieni scoprire. – Gli risposi con
sguardo malizioso.
Dopo un
attimo di indecisione, si avvicinò a me e mi cinse le spalle con le sue minute
braccia, per poi posare le sue dolci labbra sulle mie in un bacio non
propriamente casto come il precedente.
- Buon San
Valentino Merlino. –
- Buon San
Valentino Arthur. –
Chocolate Kiss.
Fineeee.
Commentino?
* Oddio ma
ho scritto io questa storia melensa??*