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Autore: Selis    25/11/2009    6 recensioni
Lasdolcinatezza fatta ficcy. O per meglio dire l'idiozia fatta persona chetramuta le ficcy in cose idiotissime. X3 * Il mistero è mooooooooooolto idiota* xD
Genere: Romantico, Demenziale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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kiss

Inizio dicendo che sono tornata per tormentarvi con una delle mie nuove fantastiche cavolate. Penso che questa sia ancora più idiota delle altre, ma spero vi faccia divertire.

Vorrei aggiungere anche una postilla per spiegare cosa rende il telefilm Merlin tanto yaoi da alietare le nostre fantasie più perverse. ( O almeno le mie. )

Innanzi tutto vorrei farvi notare che le donne di questa fantastica serie sono super intelligenti e vedono come noi il legame tra Merlino e Arthur.

In secondo luogo la madre di Merlin è un faina, le frasi che dice sono super intuitive e assolutamente incoraggianti. ( Deve tenerci volto a te. ) ( E’ più di questo! È per te che è qui.) ( Gli piaci questo devi riconoscerlo.)  Se questo non è incoraggiare un figlio a farsi avanti…

Cmq non so ancora come sentirmi per la morte di William. Cioè io penso che lui all’inizio si sia arrabbiato con Merlino perché ha scelto Arthur al posto suo, e quando è morto Arthur si è liberato di un rivale. Notare che gli ha anche rinfacciato di preferire Arthur al villaggio. ( Anche se si riferiva di più a lui.)

Poi anche Gwen e Morgana sono molto intuitive.  ( perché è voluto venire qui? Per la nostra stessa ragione. Merlino.) Cio’è notare l’intelligenza di certe creature..

Beneee dopo questo monologo inizierò a scrivere la storia.

Buona lettura!!

 

 

Erano ormai diversi giorni che Merlino lo evitava.

Ero più che sicuro che stesse tramando qualcosa, ma ancora non ero riuscito a capire il motivo di tanta segretezza; ogni volta che lo faccio chiamare nelle mie stanze inventa una patetica scusa per non presentarsi, oppure svolge i suoi compiti di tutta fretta senza mai incrociare i miei occhi per poi scappare alla velocità della luce.

Non riesco proprio a capire cosa stia succedendo al mio incasinato valletto, più di una volta ho provato a braccarlo o a rinchiuderlo in una stanza per chiedere spiegazioni al diretto interessato, ma ogni volta egli arrossisce e balbetta scuse incomprensibili su dei lavori importanti da svolgere per Gaius, o aiutare Gwen alla ricerca di alcune erbe davvero rare. Scuse insomma, e proprio non riesco a capire cosa possa aver fatto di tanto grave da farlo arrabbiare così tanto con me.

Avevo anche provato a pedinarlo, ma Merlino si è rivelato molto più astuto di quanto potessi mai immaginare.

L’unico indizio che sono riuscito a trovare, o per meglio dire sentire è un intenso aroma di cioccolato sulla sua pelle.

Ora cosa ci faceva merlino con del cioccolato proprio non ne avevo la minima idea, quindi decisi di indagare, in fondo dovevo o non dovevo controllare i miei sudditi e accertarmi che tutto andasse bene, no? Non aveva nulla a che fare con una logorroica curiosità o una strana gelosia che gli stava rodendo il fegato da ormai diversi giorni.

Avevo notato ormai che Merlino passava quasi tutti i suoi pomeriggi con Gwen, e devo dire che la cosa non mi piace per niente, soprattutto dopo averli trovati più di una volta a confabulare o a ridacchiare complici. Ovviamente è per Gwen che mi preoccupo sicuramente non per Merlino, io sono un principe non posso avere certi pensieri e – ma perché mi sto giustificando con voi sono un principe io! Posso fare quello che voglio.

( Se ci credi tu caro: by coscienza )

La cosa stava diventando sempre più sospetta con il passare dei giorni, Merlino era sempre più assente e in mia presenza arrossiva ancora più di prima, davvero non capisco cosa posso avergli fatto, sono sicuro di essermi comportato normalmente, e quell’aroma di cioccolato pur rimanendo impresso sulla sua pelle variava di giorno in giorno; arancia, fragola, cannella e tanti altri odori si mischiavano alla cioccolata rendendo la pelle di Merlino più appetitosa del solito. Appetitosa per via del cioccolato ovvio non per – io .. io.. no, non devo giustificarmi con nessuno io!

Stavo passeggiando tra le tranquille strade di Camelot quando due fanciulle mi passarono davanti ridacchiando e parlando di uno strano dolce al cioccolato. * Ma è venuta la mania del cioccolato e io non sapevo nulla? Perché ne parlano tutti! * Pensai, infatti facendo più attenzione alle conversazioni delle persone notai che TUTTE le donne parlavano di vari tipi di cioccolato da regalare al loro ragazzo/ marito/ innamorato.

Fu in quel momento che mi venne l’illuminazione.

Merlino si era dichiarato a Gwen! O forse era il contrario, ma non mi importava realmente. Come ha potuto non dirmelo! Doveva chiedermi il permesso! Lui non poteva.. lui..NO. Non lo avrei mai permesso! Merlino era MIO.

( Notare la possessività delle sue insensate parole. By coscienza- maniaca.)

* 2 settimane dopo.*

Mi diressi inferocito in camera mia e vi restai per i due giorni seguenti, a nulla valsero le minacce di mio padre per farmi uscire dalle mie stanze.

Non intendevo uscire, non per vedere Merlino in compagnia di Gwen!

Avevo provato molte volte a dividerli nell’arco delle due settimane, ma nulla. I miei piani avevano fatto tutti un buco nell’acqua.

Ero disteso sul mio letto in stato vegetativo quando sentii bussare alla porta.

- Non ho intenzione di uscire da queste stanza padre quindi vi prego di andarvene.- Dissi con tono annoiato, ma quando quel fastidioso bussare riprese mi alterai.

Mi alzai di scatto dal letto già pronto a un probabile litigio con il vecchio Uther, ma quello che mi trovai davanti mi paralizzò.

- Cos’è hai deciso di farti finalmente vivo  dopo aver passato il tempo con la tua ragazza? – Dissi con sprezzo a un Merlino alquanto imbarazzato.

- Ragazza? – Mi rispose con sguardo confuso, come se non sapessi che in questi ultimi giorni è stato a casa di Gwen.

- Ragazza Merlino, secondo te cos’è Gwen? Una ragazza, la tua ragazza no? Se no perché passeresti così tanto tempo con lei. – Replicai freddo, già vederlo mi faceva male, in più avere una sua conferma sulla sua nuova fiamma, mi avrebbe frantumato quel poco di cuore integro che mi resta.

Quello che non mi sarei mai aspettato e che invece successe, fu la sua risata sincera e squillante. Sembrava, felice.

In quel momento capii che, anche a costo di vedere il mio cuore frantumato avrei fatto di tutto pur’che lui fosse felice, non mi sarebbe importato che fosse lontano da me, l’importate era vederlo sorridere.

Sorrisi anch’io, un sorriso triste ma pur sempre un sorriso, stavo per dire addio alla persona più importante per me, l’avrei lasciato libero di vivere la sua vita, quindi non biasimatemi se questo sorriso triste è l’unica cosa che riesco a fare al momento.

- Sono felice per te Merlino. È una persona stupenda ed è molto fortunata ad averti accanto, spero siate felici insieme.- Gli dissi ormai al limite delle lacrime, spero davvero che non se ne accorga, oh addio al mio ormai poco orgoglio.

Mi guardò come se avesse visto una creatura aliena, il sorriso sparito dalle sue belle labbra.

- Grazie Arthur sono molto felice che abbiate accettato la mia scelta. Potreste chiudere un secondo gli occhi? –

Chiusi gli occhi obbediente, non volevo vederlo andare via, non volevo vedere il mio cuore sanguinare un’ultima volta prima di spegnersi per sempre.

Due labbra soffici si posarono sulle mie.

Aprii di scatto gli occhi. Lui.. lui non poteva.. Merlino mi stava baciando!!

Lo strinsi a me per una frazione di secondo, ma non appena il cervello si ricollegò lo spinsi via brutalmente da me.

- Che cosa stai facendo!- Urlai. – Ti sei fidanzato con Gwen, non puoi baciarmi. – Stavo per piangere, me lo sentivo, come aveva potuto giocare così con i miei sentimenti.

Un’altra risata simile a quella precedente fece salire la mia rabbia. Stavo per urlargli di andarsene e non farsi vedere mai più a Camelot quando mi rispose.

- Arthur! Io non sto con Gwen. È te che amo! –

- Se ami me perché mi hai ignorato per 3 intere settimane, stando continuamente con lei. – Ero del tutto incredulo. Nessuna persona essendo innamorata di un’altra la evita come aveva fatto lui per le tre precedenti settimane.

- Allora era vero che mi seguivi. Oddio Gwen aveva ragione. Ahahaha. Ma Arthur, lei mi stava solo insegnando a preparare la cioccolata per San Valentino! –

Tutti i pezzi del puzzle andarono al loro posto. Il profumo di cioccolata, lo strano rossore sulle sue gote, il tempo passato ad evitarmi per stare con Gwen.

Ero talmente preso dal suo viso che non mi accorsi che stava frugando nelle tasche alla ricerca di qualcosa. Quando l’ebbe trovata ebbe la malaugurata grazia di infilarmene un pezzo in bocca.

Pensavo che mi volesse uccidere, ma quando un sapore dolce avvolse il mio palato capii di cosa si trattasse l’arma del fallito omicidio.

Cioccolato. Del più puro e semplice cioccolato al latte, il mio preferito.

Come aveva fatto  a scoprire i miei gusti resta un mistero, ma direi che ha indovinato.

- Com’è?- Mi chiese con titubanza.

Sorrisi. Non più un sorriso triste come quello di poco fa, ma un sorriso solare, felice di quelli che non facevo da tanto tantissimo tampo.

- Perché non lo vieni  scoprire. – Gli risposi con sguardo malizioso.

Dopo un attimo di indecisione, si avvicinò a me e mi cinse le spalle con le sue minute braccia, per poi posare le sue dolci labbra sulle mie in un bacio non propriamente casto come il precedente.

- Buon San Valentino Merlino. –

- Buon San Valentino Arthur. –

Chocolate  Kiss.

 

Fineeee.

Commentino?

* Oddio ma ho scritto io questa storia melensa??*

   
 
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