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Autore: Arwen88    25/11/2009    4 recensioni
Fan Fiction leggera per festeggiare il compleanno del mitico Sai!
Quella mattina si era risvegliato contento. Ecco sì, "contento". Era rimasto sdraiato chiedendosi a cosa fosse dovuta quell'allegria che sentiva nello stomaco. Ma per quanto si fosse sforzato non era proprio a riuscire a ricordarlo.
Accenni Naru Sai.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sai sai sai buon compleanno!!!!!!!!! Ed eccomi qui per festeggiare il compleanno di Sai con una bella (spero) fan fiction! Mi ha ispirato una vecchia immagine vista dove c'è Sai che dipinge Sakura e Naruto che ballano.
Spero che vi piaccia! A tutte le ragazze del Tempio di Sai e a tutte le compagne della Root's Division -Gruppo paramilitare non governativo in difesa di Sai-. Tanti Auguri, Sai!!!




Buon Compleanno, Sai!



Il pennello scorreva lento sulla tela, una linea pastosa, una curva sinuosa, e poi ancora su, lentamente.
Sai era pienamente concentrato sul dipinto che stava creando. Stringeva le labbra, concentrato, gli occhi che brillavano mentre sentiva il cuore battere forte.
Amava dipingere, creare immagini pure, aggiungere il colore quando la sua anima gli suggeriva di farlo, muovere il pennello con grazia, passione, dando tutto se stesso alla sua opera.
Lentamente l'immagine prendeva vita, un tocco di rosa, una striscia di rosso, dorato e arancione, colori del sole, azzurro del cielo, verde dei prati, nero della notte, il bianco della luna. Un sorriso sbocciava inconsciamente sul suo viso.

Era il primo giorno libero che la squadra aveva da molto tempo e, quando erano stati avvertiti il giorno prima, la notizia era stata accolta con esclamazioni di gioia dai suoi due compagni, insieme poi si erano allontanati tutti e tre dalle porte del villaggio mentre i sensei si dirigevano invece al palazzo dell'Hokage per consegnare i resoconti della missione. Alla sua sinistra Sakura aveva stretto con aria stanca una mano sulla propria spalla, sbuffando e stirando il collo. Naruto invece saltellava allegro alla sua destra, contando qualcosa sulle punte delle dita.
Decise di parlare con lui.
-Cosa conti, Naruto-kun?-
Naruto si era voltato sorpreso verso di lui, ma presto sul suo viso era tornato il sorriso.
-Quante porzioni di ramen potrò permettermi domani!-
Era stata Sakura a rispondergli, annoiata, mentre ancora pensava alla tensione dei propri muscoli.
-Sempre il solito. Non pensi mai a nient'altro che al ramen.-

Sai sorrise ripensando a quel battibecco, era felice di poter fare parte della loro squadra.
Quella mattina si era risvegliato contento. Ecco sì, "contento". Era rimasto sdraiato chiedendosi a cosa fosse dovuta quell'allegria che sentiva nello stomaco. Ma per quanto si fosse sforzato non era proprio a riuscire a ricordarlo. Alla fine aveva deciso che non era fondamentale e si era alzato, aveva sistemato un po' l'appartamento e alla fine si era fermato soddisfatto davanti alle sue tele accatastate contro una parete. Una a una le aveva prese e ricontrollate tutte, infine si era soffermato su un paio di esse e le aveva ultimate. Mentre la pittura asciugava e si puliva le mani lo sguardo gli era caduto su una larga tela bianca poggiata contro il muro. Lentamente si era avvicinato e l'aveva tirata su. L'aveva tenuta da parte aspettando che arrivasse un'ispirazione degna di poter riempire tutto quel bianco.
E infine sembrava che fosse arrivata.
La pose sul cavalletto, si spostò verso i colori poggiati su uno sgabello, e inclinò il capo, pensieroso. Sì, era ormai giunta l'idea giusta.

Era così che aveva iniziato a disegnare su quella tela e ora ancora non riusciva a staccarsene, si sentiva felice, non se ne sarebbe allontanato per nulla al mondo, non finché non fosse stata ultimata.
Sorpreso, sollevò lo sguardo verso la porta: gli era sembrato di sentir suonare il campanello. Ma scosse la testa, tornando a concentrarsi. Tanto nessuno lo cercava mai, probabilmente avevano solo sbagliato indirizzo. Ora aveva cose più importanti da fare.

Con un passo indietro l'artista si allontanò dalla sua opera e la fissò felice, pienamente soddisfatto.
Ma l'attimo di gloria finì quando, con un urlo disumano all'esterno, la porta non venne scardinata e volò dentro all'appartamento. Sconvolto, Sai vide la kunoichi sua compagna di squadra ferma nella cornice della porta, l'espressione distorta dalla rabbia, il pugno ancora teso in avanti, fermo nel punto dove fino a poco prima stava l'infisso. Alle sue spalle spuntò il viso preoccupato di Naruto.
-Sai, ma stai bene?-
Lo sguardo del ninja corse da loro due alla porta spiaccicata contro la parete opposta, ai dipinti appoggiati fortunatamente ad un'altra parete e infine al ritratto ancora sul cavalletto di fronte a sé e ancora incolume.
Lentamente riportò lo sguardo su di loro e annuì. Naruto nel frattempo era entrato nell'appartamento e si era avvicinato a lui, ancora un po' teso.
-Abbiamo suonato, bussato, non rispondevi, sapevamo che eri in casa, temevamo stessi male!-
Sai negò lentamente col capo.
-Non vi ho sentito.-
Ma lo sguardo scioccato del ragazzo e quello ancora stupito dell'artista furono attirati all'improvviso da un grosso rumore alle spalle del Jinchuuriki. Sakura aveva afferrato la porta e la stava rimettendo al suo posto, cercando di rinfilarla nei cardini. Infine la richiuse e sbatté le mani, soddisfatta, prima di voltarsi verso di loro con un sorriso.
-Ora c'è più ordine!-
Ma se i pensieri dei due shinobi concordavano nel chiedersi dove lo vedesse lei tutto quell'ordine nel rimettere apposto un pezzo di infisso rovinato da lei stessa, le loro bocche rimasero comunque sigillate mentre uno sguardo correva fra di loro.
Impacciato, Naruto si spostò al fianco di Sai per sbirciare la nuova opera.

-Beh, che ti prende? Perché quell'aria da pesce lesso?-
Sbuffando, Sakura si spostò dietro alla tela e rimase anche lei a bocca aperta. In piedi tra loro due, Sai si sentiva a disagio vedendo la sua opera sottoposta proprio ai suoi due compagni. Lentamente Naruto si voltò verso di lui indicando il lavoro col dito indice.
-Siamo noi?-
Sai annuì, imbarazzato. Spostò lo sguardo su Sakura e con sorpresa vide il suo sguardo non più seccato ma raddolcito scorrere sulle immagini di loro tre, l'uno affianco all'altro sulla tela, i visi rilassati. Ridevano.
Chissà se era mai veramente successo. Indubbiamente sarebbe stato bello.
Sai si schiarì appena la voce e la ragazza si voltò dall'altra parte, nascondendo gli occhi lucidi.
Naruto colse l'occasione e si rivolse direttamente allo shinobi.
-Sai, ti è uscito davvero bene!-
Il ragazzo si sentì scaldare il viso dall'imbarazzo e chinò appena il capo, grattandosi una guancia col dito.
-Grazie.-
-Allora eri concentrato su questo prima?-
I due ragazzi si voltarono verso la compagna nuovamente serena in viso.
-Sì...-
Sakura gli diede una pacca sulla spalla regalandogli un sorriso.
-Bene! Allora ora che siamo certi che stai bene direi che possiamo finalmente festeggiare.-
Ci furono tre secondi di silenzio nella stanza prima che il ninja della Radice inclinasse ancora il capo sulla spalla.
-Festeggiare cosa?-
Fu Naruto, gettandogli un braccio sulle spalle e tirandoselo contro il petto, a rispondergli con un sorriso allegro e solo vagamente esasperato.
-Ma ti sei dimenticato il tuo compleanno?-
E, improvvisamente, il ragazzo capì cosa lo aveva reso così felice sin dalla mattina.


-Non dovevate.-
Naruto scoppiò in una breve risata aiutando Sai a liberare l'unico tavolo dell'appartamento e disponendovi sopra i cibi che lui e la kunoichi avevano portato fin lì e lasciato poi fuori dalla porta, prima del trambusto.
-Scherzi? È il tuo compleanno, è una data che va festeggiata!-
Sai sorrise timido osservando il ragazzo che si affaccendava nel tentativo di preparare un party che lo rendesse ancora più felice.
Con un sospiro calmo il suo sguardo si spostò sull'orologio mentre ripensava alla ragazza che era uscita da lì solo venti minuti prima borbottando a proposito di ragazzi che dimenticavano le date, di gente da chiamare e di alcolici che dunque mancavano.

-Ci metterà molto Sakura-chan?-
Sbadigliando e allungando le braccia mentre si stiracchiava Naruto si lasciò cadere sul divano prima di rispondere al compagno di squadra.
-Non ne ho la più pallida idea. Ti conviene sederti anche tu...-
Con calma Sai si avvicinò al divano e vi prese posto affianco a lui, la schiena dritta, la postura composta.
Fu una mano di Naruto che, posandosi sulla sua spalla e cogliendolo di sorpresa, portò anche lui in posizione supina sul divano, mano che poi tornò ad incrociarsi con la compagna sui capelli biondi del ragazzo.
Sai lo osservò: non aveva capito il significato di quel gesto, non aveva mai letto niente di simile sui suoi libri. Riportò lo sguardo sul soffitto e rimuginando arrivò alla conclusione che forse era un modo per farlo rilassare.
Espirò lentamente, il respiro che si rallentava mentre affianco al compagno di squadra riusciva nuovamente a rilassare i muscoli.
Un po' bassa ma comunque perfettamente udibile per via della vicinanza, la voce di Naruto si levò nel silenzio della stanza.
-Davvero non ti ricordavi del tuo compleanno?-
-Già. È proprio tanto strano?-
Con un sorriso amaro il ragazzo si voltò verso di lui.
-Figurati, può capitare. Io per esempio ogni tanto cerco di dimenticarmi del mio!-
Sai lo guardò, stupito.
-Perché? In un libro che ho letto una volta c'era scritto che i compleanni...-
Ma fu interrotto da un gesto vago dell'altro che presto si voltò verso di lui, lo sguardo un po' triste.
-I libri non insegnano tutto. Ma forse una cosa è scritta pure lì: passare un compleanno da soli non è piacevole per nessuno.-
Lo shinobi annuì.
-Sì, questo l'ho letto.- Esitò un attimo prima di proseguire. -È per questo che siete qui?-
Naruto gli sorrise apertamente, nuovamente allegro.
-Indovinato! Ora che siamo legati non lascerò che tu stia solo il giorno del tuo compleanno!-
A quelle parole il pallore sul viso di Sai sfumò in un tenue rossore.
-Siamo legati?-
E di certo al suo imbarazzo non contribuirono né l'espressione felice né la voce morbida del compagno.
-Certo...-
Rimasero a fissarsi, a pochi centimetri di distanza, finché il viso di Naruto non avvampò e il ragazzo non saltò su dal divano, dirigendosi ridacchiando verso la porta.
-Chissà quando arriva Sakura-chan!-
Ma Sai si alzò rapido e lo seguì, intercettandolo prima che potesse raggiungere la maniglia della porta. Con un gesto rapido lo afferrò per un braccio, fermandolo, e il genin si voltò sorpreso verso di lui.
-Naruto-kun, non andartene lontano, quando dici che siamo legati... Che legame è?-
Ma Naruto abbassò lo sguardo, esitante.
-Eh... Il nostro legame... Insomma, siamo compagni... di squadra, per ora. Ora siamo amici. Poi magari, non so... Forse in futuro...-
Sai fece un passo avanti, avvicinandosi a lui, lo sguardo concentrato in quello dell'altro.
-In futuro..?-
Improvvisamente la porta alle spalle di Naruto si spalancò, aperta dalla poderosa forza dell'allieva dell'Hokage. E, mentre la porta sbatteva contro Naruto, lanciandolo addosso ad un piacevolmente stupito Sai e le labbra dei due ragazzi finivano per combaciare, dalla soglia si levò il coro delle voci di Sakura, di Yamato-sensei e di Kakashi-sensei in un unico sonoro "Buon Compleanno".



Buon compleanno, Sai!!! Ragazze, festeggiamo tutte insieme il compleanno di questo magnifico ninja! Viva il suo sacro pancino!  \ ^__^ /
Un bacione a tutte le ragazze del Tempio di Sai!
  
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