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Autore: synoa    26/11/2009    1 recensioni
Kakuzu, Hidan e uno degli effetti collaterali della religione Jashin.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hidan, Kakuzu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sensazioni fisiche Questa mi è venuta in mente così. E' ambientata prima della scontro con Asuma e la sua squadra, ma in realtà è un po' al di la del tempo.
Non lapidatemi :)
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synoa




Sensazioni Fisiche


Due ombre che si muovevano all’unisono, due vesti nere con un disegno di nuvole rosse: quei due uomini appartenevano al gruppo Alba.
Camminavano uno accanto all’altro come se quella fosse normalità, come se ciò che facevano non li toccasse. Uno dei due sembrava particolarmente perso nei propri pensieri, e infatti l’altro lo interrogo:
- A che pensi Kakutsu –
- A noi due, a ieri notte-
Anche l'altro si ritrovò a ripensare a quelle sensazioni mai provate.

Tutto era iniziato qualche tempo prima. Mentre litigavano Kakutsu era stato colpito dalla maledizione di Hidan, tanto erano entrambi praticamente immortali, ciò che si facevano l’un l’altro era di scarsa rilevanza. Fatto sta che mentre uno dei cuori di kakutsu smetteva di battere, egli sentì il dolore trasformarsi in piacere come Hidan aveva più volte raccontato. Nessuno se n’era mai accorto perché di solito la preda moriva quando Hidan provava tutto ciò.
Kakutsu si era tenuto tutto per se e ci aveva riflettuto molto, la maledizione non collegava Hidan e la persona che veniva maledetta attraverso il dolore ma attraverso qualunque sensazione fisica che qualcuno dei due provasse.
Poi una sera di quelle qualcosa sfuggì al controllo di Kakutsu, la mente del duo. Iniziò con una frecciatina di Hidan sul suo modo di fare, e senza rendersene conto o sapere chi avesse iniziato, i due cominciarono a baciarsi forsennatamente, continuando la lite che era iniziata. Così iniziò la loro storia di sesso, una come se ne sono raccontate tante. Ma Kakutsu non aveva dimenticato, e alcuni giorni dopo raccontò a Hidan quello che gli passava per la testa, tutte le sue teorie che sfociavano nel desiderio di aversi mentre erano maledetti. Hidan fece il difficile, la religione Jashin vietava di colpire qualcuno senza ucciderlo, quell’atto sarebbe stato contrario ai comandamenti, a tutto ciò che credeva e che gli dava forza.
Ma Kakutsu non aveva intenzione di farsi colpire, si sarebbe prelevato del sangue che Hidan avrebbe solo dovuto ingerire.
Hidan protestò ancora, la maledizione era il fulcro stesso del combattimento, ciò che proponeva il suo compagno ERA contro i comandamenti.

Kakutsu si era ormai stancato del ragazzo, il suo avambraccio partì come un fulmine in direzione di Hidan che lo precedeva e lo afferrò tirandolo a se
-    Sai credevo che l’unico motivo per cui ti ostini a fare quella cerimonia fosse l’istante di intimo piacere con cui essa si conclude. –
Gli sussurrò languidamente all’orecchio. Hidan era letteralmente tenuto prigioniero da Kakutsu, era impossibile liberarsi dalla sua presa. Cominciò a baciarlo sul collo e sulle spalle in posti che in quella posizione sarebbero stati impossibili per qualunque persona normale. Era sensuale, sapeva di esserlo quando voleva. Hidan non sarebbe resistito a lungo probabilmente. Poi aggiunse
-    Alla fine puoi sempre uccidermi, tanto sai che nulla mi accadrà, troverò sicuramente un altro cuore –
E Hidan infine, come aveva previsto capitolò.
Nessuno dei due aveva bisogno di dormire, Kakutsu aveva ancora buona parte della notte per portare Hidan dove voleva.
Si fece promettere che per un po’ dopo averlo maledetto sarebbe stato fermo all’interno del suo cerchio, così Kakutsu iniziò a masturbarsi e Hidan, che non vedeva ciò che stava facendo cominciò in fretta a capire cosa stava avvenendo dal tipo di stimoli che il suo cervello riceveva. Kakutsu portò entrambi quasi all’orgasmo e poi si fermò. Tornò da Hidan e solo vedendolo capì di averci visto giusto. Entrò a sua volta nel cerchio e iniziò a baciarlo sul collo. L’altra faccia della maledizione iniziò a farsi sentire, ora era Kakutsu a sentire su se stesso il riflesso di ciò che Hidan provava e sentire come il biondo lo percepiva lo eccitò da impazzire.
Hidan riprese un briciolo di controllo e iniziò a sua volta a baciare il moro creando così una mescolanza di sentimenti e riflessi che lasciò storditi entrambi, e improvvisamente, come ragazzini alle prese con le prime cotte e con gli ormoni scombussolati vennerò entrambi, la meldizione si infranse e Hidan guardò Kakutsu senza capire.
-Vedi – gli rispose l’altro – la tua maledizione termina all’apice, per il dolore ciò consiste nella la morte, per il piacere coincide con l’orgasmo-
-lo sapevi già, vero? Hai solo finto che io potessi ucciderti alla fine-
-Lo ammetto,pensi ancora che sia contro i comandamenti?-
-penso che il dio Jashin rida di tutti i suoi seguaci, che questo sia un altro senso che nessuno di noi ha saputo cogliere, troppo presi dalle nostre vendette insensate!-

Hidan fu riportato alla realtà dal suo compagno, erano quasi arrivati alla loro tappa successiva,era tempo che si preparassero, non era il caso di distrarsi mentre si portavano quelle tuniche.
Come previsto arrivò anche l’ora del combattimento, Kakutsu si accorse subito del cambiamento di Hidan, la sue cerimonia era stata sveltita molto, Hidan, incredibilmente,  era diventato molto più efficiente e veloce. Come tutte le loro battaglie, anche quella si concluse in breve tempo con la morte deegli avversari praticamente inermi.

Non avevano trovato nessuno di interessante e così si diressero alla meta successiva.
Rimasero in silenzio per un po’ ma c’erano abituati. Poi Kakutsu disse
- Sai, c’è una cosa positiva in quello che è successo l’altra sera. –
Hidan si voltò a guardarlo
- Hai trovato il modo di sveltire quell’inutile cerimonia –
- Non mi pareva ti sembrasse tanto inutile –
disse Hidan  tirando fuori un coltello e graffiando l’altro a tradimento. Leccò il suo sangue in modo voluttoso tracciò il simbolo per terra.
Dopotutto potevano anche concedersi una piccola pausa.




Spero vi sia piaciuta, e anche se vi ha fatto schifo, lasciate lo stesso un commento!
Grazie
synoa
  
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