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Autore: Rota    26/11/2009    1 recensioni
Mentre il tuo capo si china placido fino a toccare la sua spalla, si fa largo in te una sola consapevolezza: che sia bersek o una semplice ragazza, Sumire avrà sempre – sempre – i capelli rossi.
[LuciaSumire]
Raccolta scritta sui prompt "Giallo", "Arancione" e Rosso" della community di Live Journal fanfic100_ita
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: What if?, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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colori
Giallo
Il tuo sorriso come un sole


-Lucia? Lucia!-
Ti eri persa un solo attimo, signorina Nahashi, un sol attimo la tua testa si era piegata di lato, pensosa. Quelle labbra sempre pronte al falso sorriso avevano lasciato spazio ad una tristezza fin troppo nota.
Ma un istante non dura in eterno, e la coscienza riaffiora diretta come una coltellata al fianco.
-Sumire, non sono sorda! Cosa c’è?-
Se mai Sumire si fosse arresa, se mai avesse vacillato alla tua prima scortesia, la solitudine che ti avvolge completamente avrebbe continuato a perdurare senza soluzione di continuità nel tempo.
Lo sai, non è vero Lucia?
Allora perché continuare questa infinita prova estenuante?
La vedi sorridere, di nuovo, come se niente potesse scalfire la sua volontà nel carpire ogni minima sensazione dietro quella maschera che ergi tanto orgogliosamente. Ancora ti sorride, senza cedere allo sfinimento.
-Mi stavo chiedendo a cosa stessi pensando con quell’aria tutta seria…-
Poggi sbuffando il mento al polso della tua mano, sperando forse che la noia che si dipinge sul tuo volto sia un buon deterrente perché Sumire se ne vada sconfitta.
Non sai che si dice che la speranza è l’ultima a morire? Così che l’ottimismo colora ogni buona intenzione.
-Allora?-
La guardi, contrariata per qualche istante.
Poi la mente ti rimanda all’immagine che tanto ti aveva rapita.
-Stavo pensando solamente a quanto illumini ogni tuo sorriso, Sumire…-



*********


Arancione
Nel silenzio ci stanno mille parole



Una cosa che potevi dire certa di Sumire è che, se anche fosse a corto di argomenti di cui parlare, avrebbe continuato a emettere suono a oltranza.
Non importava l’argomento, era come una macchinetta che non sapeva fermarsi in alcun modo. Poteva parlare della scuola, come di progetti di vita difficilmente realizzabili, tempo libero e sport, o ancora qualche vestito all’ultima moda o addirittura di cosa aveva mangiato di colazione – dimenticando all’improvviso come Lucia facesse necessariamente colazione assieme a lei.
Riempiva ogni secondo di silenzio statico con la sua voce allegra e spensierata, quasi davvero avesse timore di sentire il nulla avvilupparle il corpo.
Se per certi versi quell’ambiente tanto scuro s’era rallegrato, per altri le povere orecchi di Lucia chiedevano pietà.
Così la ragazza, baldanzosa della propria decisione, le si fece avanti con ardore. Sumire, quando la vide avvicinarsi a lei, l’accolse con un sorriso.
-Lucia! Posso fare qualcosa per te?-
Spiazzante, l’eccessiva gentilezza degli animi candidi annulla qualsiasi tentativo di conquista nefasta, almeno se a pararsi di fronte a loro non si scaglia un animo torbido.
Lucia vacillò prima di parlare. Ma alla fine si decise.
-Sumire, resti bella anche quando non dici una sola parola…-
Sumire sorrise appena, poi annuì.
La giovane, da quel momento, sostituì alle parole silenzi ben più pregni di significato.



*********


Rosso
Nell’incoscienza non si indossano maschere



Capita spesso che, posti di fronte ad uno specchio, le persone fragili si chiedano con stupore più o meno sincero:
-Sono proprio io, quello?-
Come se davanti a noi ci fosse solo un estraneo.
Nel guardare Sumire, le cui labbra gentilmente sono schiuse, il cui corpo è mollemente adagiato su quello stesso materasso che ti fa da letto, è inevitabile che tu ti chieda chi sia veramente lei.
Se sia quel bersek che affonda i propri artigli nei corpi caldi dei virus – implacabile, spietata – o quella ragazzina che a stento riusciva a balbettare di fronte a te – timida, quasi ritrosa.
Non è forse una domanda che ti porgi da immemore tempo, Lucia?
Così come hai indugiato più volte alla vista dei suoi grandi occhi, così come per fugaci istanti hai seguito i movimenti delle sue mani, così come il tuo cuore ha accelerato ogni volta sentiva troppo vicina la sua presenza, ora la ragione pretende certezze per abbandonarsi completamente e scomparire ad ogni suo sorriso.
Non concedi nulla in cambio di nulla, e questo – forse – è il tuo unico problema. La ragione si addestra, il sentimento no.
Ma ora hai sonno, sbadigli, è davvero troppo tardi per certe questioni.
Mentre il tuo capo si china placido fino a toccare la sua spalla, si fa largo in te una sola consapevolezza: che sia bersek o una semplice ragazza, Sumire avrà sempre – sempre – i capelli rossi.






Ecco qua, l'ennesima raccolta.
perchè sia chiaro, spiegheròbrevemente il significato da me attribuito ad ogni colore.
Il giallo rappresenta l'ottimismo, l'arancio la vitalità e il rosso la passione.
Spero vi siano piaciute ^^
   
 
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