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Autore: _Starlight_    26/11/2009    8 recensioni
Questa FF NON è una BellaxJacob
NON è una BellaxEdward
NON è una NessiexJacob
NON è una EdwardxJacob (O__o)
Insomma, in questa storia fondamentalmente non succede nulla, però è bella ^^ Enjoy! =P
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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[LO SPAZIO DELL'AUTRICE: Amiccccccci! Venghino, venghino ^^ Bene, se state leggendo, questo vuol dire che la mia missione di adescamente è stata compiuta xD Lo so, l'introduzione è poco normale, ma vabbè, ho avuto quest'illuminazione durante una lezione di greco, quindi... xD
E' la seconda One-Shot che pubblico, la prima non era andata affatto male quindi ho deciso di ritentare =) Il film di New Moon mi ha ispirata un sacco e...PURTROPPO questo è il risultato xD Scherzo, dai, ne sono abbastanza soddisfatta =)
Comunque ho già rubato troppo spazio, probabilmente la metà dei possibili lettori ha abbandonato a questo punto xD
Ovviamente un commento è gradito, specie se negativo =)
Enjoy!
PS dell'autrice rompiballe: la prima che mi dirà la citazione dell'ultima frase vincerà i miei neuroni perduti =D ]



Se solo avesse voluto…

Se al tempo non avessi fatto la scelta sbagliata, se la mia mente non fosse stata annebbiata da un’ossessione, una morbosa ossessione verso qualcosa di effimero, che probabilmente mi aveva attratto per la sua sfuggevolezza e eternità.
Se non avessi scelto il gelo,
se non avessi scelto una vita eterna,
se avessi preferito a ciò un breve squarcio di tempo, il tempo che gli umani vedono passare senza poterlo afferrare, fermare, bloccare, per godere di un misero istante di vera vita.
Se allora avessi fatto tutto ciò, quei boccoli con cui sta giocando non sarebbero ramati, ma ramata sarebbe la pelle della bambina che sta rincorrendo.
Sarebbe la NOSTRA bambina.
Non posso dire di non averci pensato al tempo. Lo vidi, il nostro segmento di infinito, ciò che avrebbe potuto essere, e decisi di rinunciarvi.
Forse per la falsa sicurezza che una veglia perenne mi avrebbe dato la possibilità di redimermi dai miei errori, di risollevarmi da tutti i passi falsi e le cadute che immancabilmente erano parte di me. Una breve parentesi nel perpetuo trascorrere delle lancette dell’orologio non mi avrebbe concesso questo beneficio.
Non so perché rinunciai ai battiti del mio cuore, un irrilevante tum-tum nel frastorno dell’universo; non so perché rinunciai al tremito delle mani, alle lacrime agli occhi, alla voce intrappolata nella gola, al sorriso che si dipingeva involontariamente sulle mie labbra in SUA presenza.
Da quanto non sento quel dolorino al petto che urla la tua felicità? Da quanto non ho le gote inumidite da una scia di lacrime?
Vorrei piangere, piangere fino a star male, fino a  sentire la testa scoppiare… solo per un contatto. Con lui.
Vorrei la sua mano ad asciugarmi il viso, vorrei vedere, attraverso il velo del pianto, i suoi occhi neri guardare dentro miei, quasi a sondare la mia anima nel profondo, scavando un solco con lo sguardo.
Ora. Vorrei litigare. Vorrei urlargli contro per una stupida faccenda qualunque, un qualsiasi futile pretesto. Vorrei rinfacciargli di non curarsi troppo di me. Di non badare a me.
Vorrei che mi chiedesse perdono, vorrei che cercasse di farmi ragionare perché sa quello che provo.
Ma non lo farà mai. Nonostante mi stia ferendo fisicamente.
Sogno una realtà che non sarà mai attuabile. Ho fatto la mia scelta e forse ora, ora che lui è felice, me ne pento.
Chi sono? CHE COSA sono?
Non è ciò che sono esteriormente, non l’assenza di battito, non l’eternità che mi attende, non è questa la prova dell’umanità che ho perso. Desidero che lui SOFFRA.
Soffra perché non mi ha forzato a fare la scelta esatta, perché ora sono costretta a mostrare questo involucro dall’esistenza perfetta, mentre lui si può permettere qualche graffio, qualche livido da confessare, un’ammaccatura sul suo rivestimento.
Vai avanti, come farò io. Continua a vivere nella tua misera umanità. Sarai sempre sotto i miei occhi, sarai sempre mio, che tu lo voglia o no. Non pensare di allontanarti, possiedo in centro della tua esistenza.
“Ehi Bells, io e Nessie andiamo a caccia, vuoi venire?” Mi sorridi, ma perché ho la certezza che non lo fai per me?
“No, ho promesso a Edward che ci saremmo andati appena sarà tornato, in verità…Attento Jake, mi raccomando, non tardate.”
Se volessi davvero il bene di mia figlia, mi allontanerei dai lei e Jacob.
Ma non preoccuparti, sono una creatura essenzialmente egoista.
  
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