In questa giornata di umore abbastanza nero, mi è venuta l'idea di scrivere questa fanfic... un'idea presa in prestito da una puntata di E.R, chi l'ha vista capirà... buona lettura. Eyo^chan

ps. Yaoi

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Kei era sdraiato sul letto, un braccio sugli occhi e nell'altra mano stringeva una piccola busta bianca. Aveva 19 anni, andava per i venti, e viveva da solo da quasi quattro anni... quattro lunghi anni da quando se n'era andato dal giappone lasciando per sempre i suoi amici, dovendosi ricostruire un'intera vita in un altro paese. E ora, all'improvviso gli era arrivata una lettera da parte di Takao, suo compagno di squadra nonchè migliore amico. Pensava che loro si fossero dimenticati di lui, invece quella lettera era la prova tangibile che non era così... e a dir la verità ne era spaventato. Da quando aveva ritirato la lettera dalla cassetta postale, non aveva ancora avuto il coraggio di leggerla; si era sdraiato sul letto e aveva ripensato a tutti i momenti passati con gli altri, i tornei di beyblade, i mondiali in russia, lo Psico Team e il monastero. Si mise a sedere e scartò la busta. C'erano due tre fogli dentro, tutti di carta bianca; prese il primo e titubante cominciò a leggere.

" Caro Kei,
da molto non ci sentiamo, non so neanche perchè mi sono deciso adesso a scriverti. Probabilmente avrei dovuto farlo anni fa, forse prima che tu partissi, impedendoti di allontanarti... ma non sarebbe servito a niente, ormai avevi preso la tua decisione e nessuno ti avrebbe fatto cambiare idea! Lo so perchè in questo siamo uguali... In questi quattro anni non ti sei più fatto sentire, e io ho avuto modo di pensare e di riflettere su alcune cose, cose che da ragazzino non riuscivo a spiegarmi. Sai, Max è tornato in America tre anni fa, ma ogni volta che può viene a trovare me e Kappa, soprattutto durante le feste o quando sua mamma deve fare dei lavori qui in Giappone. Rei ha continuato a girare il mondo come si era prefissato, ma poi ha deciso di trasferirsi in giappone e adesso abita non lontano da me, insieme a Mao. E' stato proprio lui ad aiutarmi nei momenti difficili che ho dovuto passare (sono stati davvero tanti), dalla morte di mio nonno a varie cazzate che ho fatto, tipo quella della droga. Se non ci fosse stato Rei, forse sarei ancora in qualche vicolo a chiedere disperatamente una dose, mentre adesso, a un anno dalla mia uscita dalla comunità, sono ritonato ad essere un diciott'enne con tutte le rotelle a posto. Ma nonostante i miei problemi non ti ho mai dimenticato... anzi, ho scoperto di provare per te qualcosa che tutte le ragazze che ho avuto avevano sempre cercato, un sentimento che va oltre l'amicizia. A tredici anni è difficile capire cosa si prova per un amico, e io non potevo sapere se era solo affetto, ammirazione, soggezione o qualcosa di più. sta di fatto che da quando sei andato via dalla mia vita, un pezzetto di me se n'è andato con te.
Mi spiace di averlo capito troppo tardi, mi spiace di non averto potuto dimostrare il mio amore quando potevo, mi spiace di non aver potuto baciarti almeno una volta... Conoscendoti reagirai con stupore alle mie parole, ma non pensare che sia uno scherzo, non potrei essere più serio di così... All'inizio avevo pensato di non rivelartelo, di tenermelo per me per sempre; ma adesso capisco che dovevo, era un mio dovere dirtelo, anche perchè non ho più tempo per aspettare, il mio cuore sarebbe scoppiato. L'ho rivelato a Rei e lui mi ha guardato con affetto e comprensione; mi ha detto parole di conforto, facendomi capire che era la cosa più bella che un amico potesse dirgli. L'ho abbracciato, perchè ha capito subito di cosa avevo bisogno, cioè di te. Ma non potevo averti, e probabilmente non ti avrò mai. Devo lasciarti adesso... spero mi ricorderai per sempre.

Ti amo

Addio Kei, Takao "


Kei appoggiò i due fogli sul letto e prese in mano il terzo. Era rimasto ipnotizzato dalle parole di Takao, idee confuse gli si accavallavano in mente, le emozioni si mescolavano tutte insieme mentre iniziò a leggere.

" Caro Kei,
Takao mi ha chiesto di scriverti la lettera che hai letto da parte sua. Lui purtroppo non poteva farlo, me l'ha dettata e io l'ho scritta e spedita. Ti ha voluto bene, molto più che a un amico e questo l'hai capito. Mi spiace comunque dovertelo dire... Qualche giorno prima di scrivere quella lettera Takao ha avuto un incidente, un bastardo lo ha investito e poi è scappato via. La polizia l'ha recuperato quasi subito e l'ha sbattuto in galera. Takao è stao portato subito all'ospedale, ma i medici hanno detto che non c'era niente da fare. Ma tu sai com'è fatto, era perfettamente cosciente e mi ha chiesto di scriverti questa lettera. Ha resistito quattro giorni... mi dispiace Kei. "
Quest'ultima lettera era firmata da Rei
Kei rilesse le ultime righe con le pupille dilatate, incapace di credere ai suoi occhi.
Si alzò e spense la luce. Nel buio e nel silenzio solamente i suoi singhiozzi rompevano il silenzio.


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scusate la dramamticità ma è stata una giornata così.... spero vi sia piaciuta comunque é.è