Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |      
Autore: erre92    28/11/2009    3 recensioni
Un Naruto più adulto e maturo ma ancora con sogni da bambino.
Una jutsu micidiale che ti permette di viaggiare nel tempo.
Un rapporto complicato con delle nuove conoscenze.
La sfida contro se stesso: sarà la sua battaglia più ardua.
Genere: Triste, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Naruto Uzumaki, Yondaime
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 1° PROLOGO: PARTENZA
Dodici anni erano passati.
Da quella notte di terrore, ormai uno sbiadito ricordo, Konoha era rinata.
Avevano visto la morte in faccia tutti, nessuno escluso. Eppure un uomo dalla bionda testa sfidò la sorte. Affrontò senza paura il demone sharingan, il ninja più potente che avesse mai calpestato quelle terre da un secolo a questa parte. Naruto Uzumaki aveva combattuto contro Madara Uchiha, dodici anni or sono.
E miracolosamente Madara fu costretto alla ritirata. Giurò e promise vendetta, dichiarò che un giorno avrebbe estirpato il Kyubi dall’Hokage, e che il demone volpe a nove code sarebbe diventato suo.
Da quella notte di terrore e di rosso, di sangue che era colato via dalle ferite dei ninja più coraggiosi, di azzurro, come il chakra, ormai estinto, di molti guerrieri, di bianco, come la speranza per un futuro migliore, passarono dodici anni.
Questa è la storia di uno shinobi che è si è degradato uomo. Un biondo, che combatterà per un futuro migliore.
Questa è la storia di Naruto Uzumaki, il settimo Hokage di Konohakagure.


L’alba era appena sorta sul villaggio della foglia.
L’aurora dava sfoggio di tutta la sua magnificenza, macchiando il cielo con colori sfavillanti. Le nuvole assumevano una tonalità rosa pesco, che man mano sbiadiva, col passare delle ore.
Uno scenario idilliaco appariva di fronte ad un villaggio che, a capo chino, salutava il più valoroso dei suoi eroi.
Tutti erano raccolti di fronte alla porta nord, per salutare, forse per l’ultima volta, il partente Naruto Uzumaki.
Ed erano tutti lì, raccolti, a cominciare dai maestri d’accademia che lo avevano visto trattato come un mostro, che lo avevano promosso per il rotto della cuffia dopo la terza volta che tentava l’esame. I suoi compagni di squadra, con cui aveva diviso le sue gioie più belle, ma anche le paure più terribili. I jonin che li avevano allenati tutti quanti, e che alla fine si erano visti scalzare dalla nuova generazione. Il vecchio proprietario del chiosco di ramen, assieme alla figlia, venuto a salutare quello che per lui era ormai un membro di famiglia. Ed infine c’erano loro, la sua famiglia, coloro per cui avrebbe rinunciato a tutto. Sua moglie ed i suoi due figli. Naruto sorrise dolcemente, soffermando lo sguardo su di loro. Era soprattutto quella la sua motivazione, proteggere la famiglia che aveva tanto faticosamente costruito.
-Allora che sono queste facce?- Aveva tentato, in primo luogo, di sdrammatizzare, come sempre.
-Cerchi di fare il simpatico, adesso? Renditi conto che stai andando al macello.- Aveva ribattuto secca una ragazza dai capelli rosa confetto e gli occhi verde mare.
Sakura, la sorella che non aveva mai avuto, che aveva consolato nei momenti più neri della sua vita.
-Papà, perché devi partire?- aveva chiesto, abbastanza ingenuamente, un bambino.
Avrà avuto si e no quattro anni, i capelli erano biondi come il grano e gli occhi azzurri come i pomeriggi dei cieli di Agosto. -Koichi, ne abbiamo già parlato.- Disse il padre, prendendolo affettuosamente in braccio.
-Ma papà…- aveva tentato di ribattere, ma non fece in tempo, perché la grande mano del padre gli aveva completamente arruffato l’indomabile criniera di leone.
-Stai sereno, ritornerò…- Disse piano, mentre il piccolo si accoccolava al petto del padre.
-Hinata…- Disse, girandosi verso la persona che amava di più in quel mondo.
-Naruto-kun, fa attenzione ti prego.- Disse, in lacrime, abbracciando il marito assieme a Koichi.
-Tranquilla, piuttosto, riguardatevi, tutti e tre.- Disse in un sussurro, accarezzando il ventre lievemente gonfio della moglie. -Mi raccomando…- Gli disse un ultima volta, prima di scoccargli un ultimo bacio a fior di labbra.
Si sussurrarono altre parole, che solo loro potevano dire e comprendere. Perché erano parole d’amore e di preoccupazione, erano umane.
-Sono pronto.- Aveva detto, convinto, per poi andarsi a piazzare poco fuori dalle mura.
-Ci vediamo al mio ritorno.- Aveva detto con un sorriso smagliante. Solo con quello però. Sia gli occhi che i lineamenti del volto trasudavano preoccupazione e paura. Stava per fare quello che nessun altro aveva fatto.
Il vento soffiava debole quel giorno e, come una carezza, sfiorava il volto del giovane shinobi biondo, quasi anch’esso ad infondergli coraggio.
Il mantello rosso con dei motivi a fiamme nera svolazzava in una sinuosa danza. Gli stivali da combattimento neri, i pantaloni, grigi, leggermente tirati dalla posizione del loro possessore e la maglia nera si muovevano a ritmo, quasi come se volessero compiere una danza propiziatoria, mossi dal vento.
-Sono pronto!- Aveva gridato il ninja biondo, per iniziare a compiere una rapida serie di sigilli.
I movimenti delle mani veloci e precisi, lo sguardo determinato, i muscoli contratti. In tutto il corpo il chakra scorreva a pieno regime. Sospirò un ultima volta aria di casa, prima di lanciare la sua jutsu.
-Arte ninja: tecnica del trasferimento temporale!- E sotto lo sguardo preoccupato di tutti, Naruto scomparve, mentre il ragazzo stava correndo incontro all’avventura più grande della sua vita.
  
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: erre92