Odiava sua madre,e il suo lavoro.Il rumore dei tacchi sulla passerella,i vestiti taglia 38,le modelle bionde con il fisico statuario e quell'aria imbronciata che lei non riusciva proprio ad imitare.
Si sentiva sempre un passo dietro Serena,che era alta e sexy,intelligente e spiritosa e tutto questo senza il minimo sforzo.
Ma soprattutto,si sentiva imperfetta davanti a Nate.Quando avevano fatto l'amore per la prima volta,Blair era stata attenta a scegliere una posizione che non le sottolineasse i difetti,e aveva badato a come muoversi,perchè Nate non si accorgesse dei fianchi troppo larghi,o del seno troppo piccolo.
Con Lui era stato tutto diverso.Con lui non c'erano stati pudori.Blair non aveva provato l'imbarazzo delle prime volte,nemmeno il dolore.Che si era immediatamente confuso con il piacere,lasciandola stordita e incapace di recuperare la lucidità.
Si era sempre considerata una stratega di classe.Ma quella sera e per molte altre sere,aveva miseramente perso il controllo.
Lasciarsi andare senza vergogna.Desiderare i suoi occhi,toccargli con le dita le labbra perfette.Restare senza fiato quando si toglie i vestiti,permettergli tutto.
Come poteva impedirsi di pensare a questo,solo a questo?
Con Chuck si sentiva bellissima,quando era nuda.
Non avrebbe mai ammesso quanto i suoi piani fossero sbagliati.Andava cercando la perfezione in chi non sapeva renderla felice,in un mondo che non si era mai accorto di lei.E poi l'aveva trovata con lui quella notte. Nei loro corpi intrecciati,nello sbaglio più grande che potesse commettere.