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Autore: Amalie    28/11/2009    3 recensioni
E' passato un anno da quando Bella si è trasformata in vampiro. Nonostante tutto, Edward la tratta ancora come una bambina e questo le provoca una certa irritazione. Come riuscirà il bel vampiro a sottrarsi alla sua cara metà? E Bella sarà capace di ottenere ciò che vuole?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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t1

-Sei tu che mi fai sentire ancora umana, sei tu che mi aiuti nei momenti di difficoltà nonostante non abbia più bisogno di questi soccorsi... E sei sempre tu che continui a ripetermi che sono una bambina! Capisco che è da solo un anno che sono diventata vampira, ma ciò non significa che io sia un'incapace completa!!!-

Stavo in piedi davanti ad Edward, stranamente silenzioso. Ero davvero stanca di essere trattata come una cretina che non sa badare a se stessa. Ogni volta che facevo qualcosa come urtare gli oggetti, magari mentre pensavo ad altro, subito gli sguardi di tutti si posavano su di me. Ovviamente mi rendevo conto di ciò che stava succedendo ed ero pronta a prenderli al volo. Invece no. Edward s'intrometteva sempre guardandomi dall'alto in basso come per rimproverarmi di stare più attenta. Da quando Nessie (Già, ormai era stata chiamata a quel modo, non potevo più farci niente) aveva sviluppato la sua autosufficienza, cosa che mi faceva ancora preoccupare vista la sua giovane età, Edward aveva smesso di prendersi cura della piccola e aveva iniziato a trattare me a quel modo. Non che non mi piacesse ricevere le sue attenzione, anzi.

Alice iniziò a danzarmi intorno cercando di sbollire la mia rabbia, sapeva che la mia forza non era ancora del tutto diminuita ed equivaleva tuttora a quella di un neonato, per evitare che facessi a pezzi il suo povero fratellino.. Ok, magari a pezzi no, ma sicuramente un braccio glielo avrei rotto volentieri in quel momento.

Emmett continuava a ridere dal piano di sopra, se non avesse avuto così paura di me, non si sarebbe fatto scrupoli ad assistere personalmente al massacro, mentre Rosalie stava con lui per non fare la stessa fine. Anche Carlisle ed Esme avevano battuto in ritirata dopo il primo tentativo di calmarmi: avevano imparato a conoscermi bene e avevano capito quanto fossi testarda, se avevo intenzione di uccidere qualcuno, lo avrei fatto senza indugiare. Jasper ovviamente non si avvicinava visto che non voleva immischiarsi totalmente nella faccenda, sarebbe andato lontano se solo la sua metà avrebbe smesso di volteggiarmi intorno.

-EDWARD CULLEN!- Strillai quindi non ricevendo attenzioni dall'interpellato.

Quando finalmente capì in che situazione si sarebbe cacciato se avesse continuato ad ignorarmi, alzò il suo viso angelico incrociando gli occhi con i miei. Le due tonalità dorate si scontrarono impetuosamente, cercando di prevalere l'una sull'altra. La sua, implorava silenzio e perdono ma emanava anche una certa autorità, la mia invocava guerra. Possibile che non capisse quanto cercavo di dirgli?!

-Bella.. Cerca di non gridare per favore..- Chiedeva gentilmente Alice accarezzandomi un braccio come per calmarmi: gesto inutile. Non avrei ceduto facilmente stavolta, per troppo tempo l'avevo fatto! Era giunto il momento di chiarire!!

Edward si alzò lentamente venendomi incontro e prendendo il mio volto tra le sue mani, sapevo cosa aveva intenzione di fare e certamente non mi sarei lasciata sopraffare da quello. Avvicinò le labbra alle mia e le incastonò alla perfezione. Era assai difficile resistere a quella situazione, il mio corpo bramava il suo ma non era questo il momento giusto per appagarlo. Non potevo assecondare i suoi desideri altrimenti mi sarei data per sconfitta.

Quando si staccò da me, la sua espressione era ancora imperturbabile.. Ma capii subito che si era offeso. Accennai un sorriso, come per dare l'uno a zero per me, e lui se ne andò nella foresta verso casa nostra.

-Wow!!!!!- Aveva esclamato Emmett scendendo le scale appena Edward era andato via. -Bella sei stata fantastica!!! Non avrei mai pensato che saresti riuscita a resistere ad un bacio di Edward!! Cioè.. TU, la bella vampira che brama di continuo il corpo di suo marito!!! Eccezionale!!- Se avrei potuto, sarei arrossita. Era così ovvia la cosa che non potevo ribattere.

Mi sedetti velocemente sul divano, cercando di calmare la mia smania omicida. Avrei volentieri gridato ai quattro venti quanto odiavo quel comportamento di Edward. Sarebbe stato il marito perfetto, in tutti i sensi, se solo non avesse avuto quella morbosa voglia di proteggere qualcuno. Sentiva il bisogno di proteggermi quando ero umana (Beh, in quel momento avevo davvero bisogno di una protezione, sia da James che da Victoria.. Ma anche da me stessa in effetti.. Da umana ero un continuo disastro), in seguito la sua ossessione era diventata Nessie, il che non significava però che mi avesse abbandonata.. E adesso di nuovo io al centro dei suoi pensieri.

Sospirai.

Jasper, che finalmente aveva deciso di avvicinarsi, affiancò Alice che aveva già preso posto accanto a me.

-Bella- Squittì la sua raffinata vocina. -Non fare così, sai quanto sei importante per Edward, lui non vuole che ti assuma la colpa se ti succedesse qualcosa. Questo non riguarda però solo il senso fisico della cosa. Se ad esempio, magari mentre pensi.. Non so, a Nessie?.. ti distraessi e facessi cadere un vaso, lui pensa che ti sentiresti in colpa con Esme. E lui non vuole che succeda questo, pensa che agire in questo modo sia la cosa più giusta da fare. E ovviamente, beh, su questo non posso darti torto ad arrabbiarti.. Pensa tu sia ancora una bambina che non sa regolarsi- Le sue labbra si incresparono in un sorrisetto.

Lei aveva già visto cosa sarebbe accaduto ma io non volevo saperne.

-Ma è proprio questo il punto! Io so cavarmela, non sono una bambina che non sa contenersi!-

-Ma lui non la pensa esattamente così. Vai a parlargli, penso sia la cosa migliore- Alice si alzò e mi porse la mano che accettai volentieri. Forse aveva ragione, la miglior cosa da fare era spiegarglielo direttamente.

Salutai tutti, augurando la buona notte (Anche quest' abitudine da mortale non l'avevo persa purtroppo, mi rendevo sempre conto dopo che eravamo tutti vampiri!) e mi diressi verso casa.

Ci misi davvero poco per arrivare, forse era la fretta di risolvere questa questione che mi aveva fatto correre più veloce del dovuto.

E se Edward non avesse capito come mi sentivo ad essere protetta di continuo? Eheh, glielo avrei fatto entrare in quella testa a suon di pugni.

Entrai lentamente in casa, cercando di non far rumore: Nessie stava dormendo beata. Aprii la porta della sua camerina, la raggiunsi nel letto ad una piazza che aveva preteso di avere. Era stata la cosa giusta, necessaria se così si poteva dire, visto che nel lettino, di lì a poco, non ci sarebbe più stata comoda. La baciai sulla fronte, sorridendole con serenità, sperando che stesse facendo dei bei sogni. Era un tesoro. Richiusi dietro di me la porta, e mi diressi verso la camera matrimoniale.

Quando irruppi lì dentro, la prima cosa che pensai fu che davanti ai miei occhi si trovasse un angelo e non un vampiro: Edward, come sempre stupendo, mi stava aspettando sdraiato nel letto. Roteò gli occhi appena mi vide e accennò quel sorriso che mi piaceva da impazzire. Senza accorgermene avevo ricambiato.

Mi misi comodamente seduta sul letto mentre lui mi cingeva la vita con le sue braccia. Aveva iniziato a darmi piccoli baci sulla guancia, scendendo pian piano e abbassandomi le spalline dell'abito che indossavo. Lo fermai e mi voltai verso di lui. Non ero venuta per quello ovviamente e lui lo sapeva bene.

-Edward, ascoltami per favore.-

-Quanto ancora continuerai a ripetere le solite cose?- Aveva infine detto dopo una serata senza parlare. Che avesse capito?

-Sai quanto ci tengo a te e non voglio, per nulla al mondo, litigare. Ti amo come non abbia mai amato nessuno. Potresti almeno provare a trattarmi da tuo pari? Sono anch'io una vampira, sicuramente giovane, ma non sono così stupida da distrarmi e lasciar cadere qualcosa. Non sono così incapace da dovermi far aiutare in tutto..-

Edward sorrise ancora, guardandomi divertito.

-Allora puoi assicurarmi di saper resistere a qualsiasi tentazione, sei sicura che riuscirai a stare attenta e a non fare danni? Posso davvero fidarmi?- Aveva infine chiesto.

-CERTO!-

-Bene, allora... Stasera parleremo di noi.-

Sbattei le palpebre, sperando di aver capito male, inutilmente. Ecco a cosa voleva arrivare! Perché non l'avevo capito prima? Dovevo pensarci! Lo guardai e avevo percepito io stessa, nei miei occhi, quel barlume di tristezza. Era difficile da ammettere, ma Emmett aveva ragione sul fatto che bramavo il corpo impeccabile di Edward.

-Allora, tesoro? Cosa mi racconti?- Continuava a ridacchiare, avendo capito il mio stato d'animo. Mi alzai dal letto irritata, avviandomi verso la porta. Se non voleva stare con me, tanto valeva ritornare dagli altri.. Almeno lì mi sarei divertita. Quando Edward faceva il testardo, nessuno riusciva più a smuoverlo.

-Ehi..- Aveva infine aggiunto.

Mi voltai per guardarlo e fu allora che lo vidi seduto con le braccia aperte, attendendo il mio arrivo. Stavolta fui io a sorridere. Mi gettai tra le sue braccia, mentre ricominciava a baciarmi. Lo amavo e qualsiasi discussione non mi avrebbe tolto questo mio desiderio.

-Lo sapevo..- Mi sussurrò in un orecchio. -..Lo dicevo io che non saresti capace di trattenerti.. Sei e resterai un'eterna bambina-

Di due cose ero certa.. La prima era che amavo Edward alla follia.. La seconda invece era che, se avessi potuto possederlo a quel modo, mi sarei fatta trattare volentieri da bambina.

  
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