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Autore: rossoad    19/06/2005    3 recensioni
NON LEGGETE SE CERKATE STORIE AVVENTUROSE,SURREALI,CON DEMONI E DRAGHI..KUESTA E' LA REALTA..LA REALTA' DI LEILA..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Non ho ricordi recenti di un momento importante o di tentativi in cui io abbia mai preso matita e foglio e abbia iniziato a scrivere qualcosa che mi riguardasse, o che mi rappresentasse…Sono solo una mano che scorre rapidamente e percorre questo grande fiume bianco di parole che racchiudono forse sentimenti…forse forti,forse banali…o forse è solo verità…Verità…qualcuno un giorno mi disse:non eistono verità,ci sono solo storie.

E quella che vi voglio raccontare è la mia verità, quella che ho vissuto e che gli occhi di Leila hanno visto e le sue orecchie ascoltato;questa è la verità,seppur irreale ai vostri occhi di una bambina…una bellissima bambina…Leila.

 

Nessuno conosce Leila,nessuno sa se esista davvero…Leila è una bambina di nove anni,con due occhi azzurri come il riflesso del cielo sul mare, o come il colore della sua cameretta; con una bocca rosea come i petali di un fiore esotico, o come le caramelle che prende tutte le mattine per la sua salute. Leila ha dei folti capelli biondi e splendenti proprio come il sole, quando cerca di andargli incontro con lo sguardo in un tenero e caldo abbraccio…ma ogni volta che tenta di farlo, lui è sempre un piu lontano di prima…

Leila porta sempre un bel maglioncino blu come il fondale dell’oceano o come il colore della sua carrozza. Già, proprio così, Leila è una bambina fortunata, ha una carrozza tutta blu, ma i cavalli purtroppo sono scappati, le disse un giorno Stefania, e sono rimaste solo le ruote! Due per l’esattezza.

Leila indossa anche un paio di pantaloni bianchi, con delle toppe grigie. Bianchi come le nuvole che scappano al sole nel cielo, o come il colore del camice che Stefania porta sempre…deve proprio piacerle quel colore!  Il grigio… il grigio è il colore delle nuvole quando vengono prese dal sole…il grigio è il colore della sua casa…

 

Oggi è un giorno speciale per Leila:è il suo compleanno! E come regalo,Leila ne vuole uno molto speciale quest’anno…vedere il mondo!

All’inizio Stefania non sembrava molto entusiasta…ma poi,dopo aver a lungo discusso con delle persone(che dovevano essere suoi amici perchè erano vestiti di bianco come lei) ha accettato!

Per uscire,le dice Stefania, deve coprirsi, e le porge un giubbino rosso come i tramonti delle terre lontane, o come quella cosa che gli esce dalle braccia quando la fanno mettere su quel lettino…

 

E così, Stefania aprì la porta e l’aria gelida, il freddo, i fumi invasero Leila.Un brivido le percorse lungo la schiena e Leila tossì.

 Stefania la portò a vedere il parco, con le piante spoglie e la fontana ghiacciata.

Leila vide due bimbi come lei,stavano giocando con una palla e ridevano:dovevano essere felici.

Il bimbo più grande la prendeva al volo e la tirava a quello più piccolo, che a sua volta, con una capriola, la riprendeva e la ritirava.Quello più grande tirò la palla troppo forte che andò a finire proprio vicino a Leila.

La bambina tentò di chinarsi per ritirargliela ma la grande carrozza blu su qui era seduta glielo impediva. E così il bambino le si avvicinò e guardandola le chiese scusa.

“Oggi è il mio compleanno” , le disse Leila sorridendo. Ma il bimbo la guardò ancora, e poi guardò anche Stefania seduta sulla panchina dietro di lei. Le rispose ancora: “scusa” , e corse via con la palla in mano.

Leila sentì Stefania avvicinarsi:”prenderai freddo qua, è meglio che andiamo”

“Oggi è il mio compleanno, e voglio giocare anch’io a palla come quei bambini”

“Lo sai che non puoi”

“E perchè non posso,quei bimbi lo stanno facendo,e sono contenti”

“Mi dispiace Leila, ma non sei libera di farlo, non lo sei e basta…ora per favore andiamo o prenderai freddo”

..Stefania…cos’è la libertà?”

“Vedi…Leila…Libertà è quel bambino che gioca. Libertà è far capriole in un prato, aprire le braccia in un soffice volo, andare incontro al caldo abbraccio del sole”

“Il sole non vorrà mai abbraciarmi, vero Stefania?”

“E’ meglio che andiamo a mangiare qualcosa Leila, prenderai freddo”

 

Purtroppo entrare con la carrozza non è possibile in tutti i ristoranti, spiega Stefania a Leila dopo il quarto tentativo fallito. Entrare con una carrozza come la sua vuol dire passare per uno scivolo, ma tutti i ristoranti della città preferiscono i gradini. Leila ha fame, e se non mangia non può nemmeno prendere le sue caramelle rosa per la salute.

“Stefania, perchè la gente non vuole fare entrare le bambine con la carrozza? E’ perchè non ho i cavalli?Pensano che li abbia uccisi forse?”

“No Leila, è perchè sono senza cuore”

“Io ce l’ho il cuore, Stefania, però non ho le gambe. E’ per quello che non vogliono farmi entrare”

“Ascolta,Leila: tu sei una bambina fortunata, e sai perchè? Perchè non è importante avere le gambe per camminare, ma è importante avere il cuore per amare. E quello tu ce l’hai Leila. Vado a prenderti un panino e mangiamo qua fuori su quella panchina”

 

E mentre Leila e Stefania mangiavano, il sole si nascose dietro le nubi e il cielo diventò grigio. Stefania disse che era meglio incamminarsi verso casa prima che venisse giù un acquazzone.

 

“Stefania! Ciao! Cosa ci fai da queste parti?”

“Ciao Polanco,ciao Isabella…sto facendo una passeggiata..ma adesso sto tornando..prima che mi bagni tutta!”

Devono essere amici di Stefania,pensa Leila..strano però che non indossano il camice bianco..

..e quella bambina? Chi è?”

“Si chiama Leila…Leila, questi sono Polanco e Isabella”

Polanco abbassa la voce, e Leila fa fatica a sentire quello che dice.

“Mi dispiace Ste…non pensavamo che tua sorella fosse…così”

“No Pola..Leila non è mia sorella..non è nemmeno mia figlia, mia cugina o una mia qualsiasi parente”

“Allora perchè giri per la città con lei?”

“Perchè oggi è il suo compleanno”

..Ah..ok…allora,adesso che la riporti a casa sua…torni e vieni a bere qualcosa con noi, ti aspettiamo qui”

“…No..non posso.Torniamo a casa insieme e poi starò là con lei…”

Ma perchè fai tutto questo?”

“Non potreste capire”

“No,Ste, infatti non capiamo.Non capiamo perchè rinunci a un bicchiere con gli amici, a una serata in disco, a un pomeriggio al cinema…al divertimento…a noi…per tenere compagnia a…insomma…a quelli lì!Fare la volontaria in quel posto ti sta rovindando la vita credici! E’ più importante la tua gioventù, i tuoi amici, il divertimento…o loro? Non te ne saranno mai riconoscenti per quello che fai per loro, non sentirai mai un GRAZIE da loro…nemmeno si rendono conto di essere al mondo…non sanno cosa vuol dire avere diciotto anni e volersi godere la vita…questi anni non torneranno più Ste…e un giorno gli rimpiangerai…e le persone a cui hai dato tutto il tuo tempo, tutti i tuoi sforzi e le tue fatiche…non saranno lì a consolarti!

Vieni Ste, andiamo a berci qualcosa….dai che qua fuori si gela dal freddo…”

Una goccia dagli occhi di Stefania s’ intravide scendere verso la sua guancia…a Leila sembrò una lacrima.

 

“Perchè piangi Stefania?”

“Piango…piango perchè pensavo di sapere cos’è l’amicizia…piango perchè vorrei che qualcuno mi dicesse che sto facendo la cosa giusta…piango perchè vorrei avere qualcuno che mi dicesse:ti voglio bene…piango perchè vorrei che qualcuno mi stringesse forte forte nelle sue braccia…piango perchè tutto questo mi farebbe sentire felice e importante…”

 

Era quasi sera quando scorsero la casa di Leila, e il cielo era ancora grigio.

Leila ricominciò a tossire.

“Presto saremo a casa,Leila”

Avvicinatesi al cancello,Leila si girò verso Stefania…e la guardò  negli occhi…”..GRAZIE Stefania..”

“..Leila…”

“Grazie per il regalo. Grazie per tutto. Senza il tuo aiuto, io non posso fare niente. Con questa carrozza è come essere dietro una gabbia che non si apre mai…proprio come quegli uccellini che un giorno tu mi portasti a vedere,ti ricordi?…A volte quando dormo sogno di cercare la chiave per aprire questa gabbia per volare fuori verso la libertà…anche se so che non verrà mai per me…Grazie a te, Stefania, adesso so cos’è la vera libertà. La libertà è come un dolce bacio…quello che tu mi hai dato oggi mentre mangiavamo là fuori su quella panchina…un dolce bacio che ti fa innamorare di quel sogno tanto lontano della vita… Ma tu ogni giorno quel sogno lo rendi sempre più vicino a me…e grazie a te io vivo…con questa speranza”

Stefania guardò in cielo…vide che il sole era riapparso scacciando il grigio delle nubi…e tutto l’azzurro si riflettè nei suoi occhi e in quelli di Leila”

 

 

 

A tutti coloro che hanno sognato e sognano di alzarsi in piedi e correre incontro al proprio sogno…a tutti coloro che ogni giorno,lavorando volontariamente, tengono viva questa speranza.

 

  
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