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Autore: Amalie    29/11/2009    2 recensioni
"Mi ero avvicinato per darle un ultimo bacio sulla fronte, il suo odore mi dava alla testa, ma mi feci coraggio, allontanandomi...
Quello sarebbe stato l'ultimo addio."
[L'abbandono di Bella in New Moon dal punto di vista di Edward]
Genere: Triste, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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angelo E' giusto così, è per il suo bene. Anche se questo inizialmente le porterà dolore, anche se piangerà continuamente, deve rendersi conto che è troppo pericoloso il mio mondo rispetto al suo. Forse non riuscirà a perdonarmi, mi odierà con tutta se stessa per averle fatto illudere che l'amavo. Non sarebbe comunque stata la verità. Non la vedrò mai più perché mi serberà rancore per tutta la sua vita. Non sarebbe male come idea, almeno lei potrebbe essere felice. Già, felice.

Ma io riuscirò a non pensarci? Sarò in grado di starle lontano?

Le avevo chiesto di non fare niente di stupido, di avventato. Era sul punto di piangere ed io stavo per abbracciarla, scusandomi di ciò che avevo appena detto. Ma non dovevo farlo. Non se davvero ci tenevo. Come avrebbe reagito se mi fossi scusato? Mi avrebbe sicuramente perdonato, tutto se potevo restare con lei.

Mi ero avvicinato per darle un ultimo bacio sulla fronte, il suo odore mi dava alla testa, ma mi feci coraggio, allontanandomi..


Quello sarebbe stato l'ultimo addio.


E la lasciai lì, inerme. Me ne andai, scappando da quella mia dura decisione presa con disperazione.

Ero già arrivato a casa quando ripresi il controllo di me stesso, non volevo ricordare cosa avevo fatto. Molto probabilmente avevo abbattuto la metà mezza foresta.

Volevo gridare, scappare per andare a riprenderla.

Era a casa? Era al sicuro? Come potevo saperlo, non avevo neanche controllato.

L'unica cosa che avevo pensato in quel momento era che dovevo fuggire via prima di cambiare nuovamente idea.

Mille domande affioravano nella mia mente senza ricevere alcuna risposta. L'amavo, quindi tutto pur di vederla vivere.

-Edward-

Alzai lo sguardo per vedere Alice che veniva da me. Ero così sconcertato che non avevo sentito neanche i suoi pensieri avvicinarsi. Continuai ad osservarla per un po'.. Non aveva fretta di venirmi incontro, forse immaginava il mio stato d'animo e sapeva che se non stava attenta avrei potuto sfogarmi con lei..

Ma non volevo farle del male, era inutile prendersela con qualcun altro. Se davvero volevo far del male a qualcuno, dovevo prendermela con me stesso. Ma non sarei riuscito a far niente poiché tutto il male me l’ero già fatto quella sera abbandonando il mio amore.

Entrai velocemente in casa, prendendo quel poco di cui avevo bisogno, e riscesi immediatamente le scale. Stavo per andarmene quando Carlisle s'intromise davanti a me.

-Non fare così- Aveva semplicemente detto. -Non farti prendere dalla rabbia. L'hai fatto per il suo bene. Non devi fartene una colpa. Dobbiamo andarcene... Non so quale scusa tu le abbia inventato ma...-

-Basta- Lo fermai, non volevo sentire altre stupidaggini. -L'ho lasciata ed è finita. Fatemi andar via- La mia sembrava quasi una supplica. Un desiderio di abbandono.

Carlisle abbassò lo sguardo e si spostò. Quello, per me, doveva essere un ultimo addio... Un addio al mondo intero.

Iniziai a correre, lontano da tutti e da tutto. Se proprio dovevo andarmene, l'avrei fatto rifugiandomi dove nessuno mi avrebbe trovato... Isolato da mondo intero per aver abbandonato la ragione della mia vita. Questa sarebbe stata la mia pena.

E mentre scappavo, pensavo a lei. Al suo viso dolce, alla sua pelle chiara. Al suo calore, alla sua voce. Alle sue lacrime... L'avevo ferita.

Gridai inutilmente, sperando che mi sentisse, ma ero già troppo lontano. Non sarei riuscito a dimenticarla. Non l'avrei mai fatto.



Passarono mesi e la mia mente ancora vagava nel suo ricordo. Mi ero trovato un piccolo appartamento, niente di lusso. Restavo chiuso lì dentro senza mai uscirne...

-Bella...- Sussurravo mentre mi lasciavo cadere accanto alla vetrata. -Bella... Bella...-

Fu allora che mi chiamarono. Nessuno della mia famiglia l'aveva mai fatto prima, sapevano bene che non volevo avere più contatti con nessuno.

Era Rosalie.

-Edward! Alice è andata a casa di Charlie, in una visione ha visto Bella che si gettava da una scoglier...-

Riagganciai subito, avendo capito bene come finiva la frase... Bella... che si gettava da una scogliera... Ringhiai violentemente.

-LE AVEVO DETTO DI NON FARE NIENTE DI STUPIDO!!- Subito la mia mente aveva creato immagini tremende.

E se Bella non era riuscita a... E se non sopportava la lontananza? E se, dopo tutto questo tempo, non mi avesse dimenticato?

Avevo dato per scontato che sarebbe stata felice senza di me... Felice di non vivere nella paura della mia specie, altrettanto felice di non doversi preoccupare se si feriva. Non avrebbe più dovuto aver terrore di essere attaccata da qualcuno di noi durante una nostra debolezza, com'era successo con Jasper.

A quanto pare però, non volevo lasciarsi indietro quella vita fatta di angoscia.

Composi subito il numero di casa Swan, sperando nella risposta immediata di Charlie. Gli avrei chiesto come stava Bella, se aveva bisogno di me. Non sarebbe stato facile discutere con lui, mi odiava e questo era certo. Ma se voleva bene a sua figlia, me l'avrebbe passata... Se era... Scacciai via quel pensiero.

Il telefono squillava a vuoto, stavo per riattaccare e tornare a Forks se qualcuno, in quel momento, non avesse risposto.

Subito gli chiesi se c'era Charlie e lui mi disse che stava preparando un funerale. Un... Funerale...

Se avessi potuto, avrei pianto. Non avevo idea di come mi sentissi. Ero arrabbiato? Turbato? Disperato...

Fu in quel momento che presi la decisione più drastica: Se non potevo stare con Bella da vivo, l'avrei fatto da morto.
Un sorriso apparve sul mio volto. Beh, dire vivo o morto non faceva alcuna differenza per me.

Senza neanche prendere la mia roba, partii per l'Italia per incontrare coloro che mi avrebbero aiutato.




Ovviamente i Volturi non accettarono la mia richiesta, troppo occupati a convincermi di entrare a far parte del loro gruppo. Avevano interesse per la mia abilità di leggere nelle menti a distanza. Aro, uno di essi, era capace anch'esso di farlo... Solo che lui aveva bisogno di toccare le persone per leggerne i pensieri.

-Sapete che accadrà comunque- Avevo detto loro sapendo già il da farsi.

Aspettavo che arrivasse l'ora, camminando lentamente verso l'uscita di quel posto, sorridendo ambiguamente.

Aprii le grandi porte ed osservai il sole che rallegrava la piazza.

Mi sbottonai la camicia, rimanendo a torso nudo. Mancavano pochi passi ormai, quel poco che mi bastava per tornare dalla mia Bella.

Quando uscii finalmente al sole, qualcosa mi sbatté contro.

-EDWARD TORNA DENTRO!- Ero già in paradiso se potevo sentire la sua voce. -EDWARD APRI GLI OCCHI! SONO IO!!! NON SONO MORTA!-

Obbedii a quel che sembrava un ordine e la vidi. La strinsi forte, come se potesse scappare da un momento all'altro...

Il mio angelo era tornato.


***

Seconda Fic sulla saga di Twilight >_<

Ringrazio quelli che hanno messo a preferiti/commentato la mia prima fic "Eterna Bambina"!!! Grazie mille!!!

Baci Baci ~
  
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