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Autore: moonlightriver    02/12/2009    12 recensioni
Sasuke Uchiha è un ragazzo indifferente a tutto. La sua massima aspettativa è vivere in pace in quasi totale solitidine. Tutto cambia, però, quando un biondissimo ed esuberante yanki piomba all'improvviso nel suo mondo trasformandolo in un universo di pazzi colori...AGGIUNTO NUOVO CAPITOLO!!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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È con somma gioia e commozione che torno con questa storia. Non potete capire cosa significhi per me riprendere “Kamikaze Boys”.

A tutti quelli che hanno amato e amano questa storia devo un profondo e sincero ringraziamento.

Dovete sapere che a causa di un dolore incredibile che ha colpito la mia famiglia avevo perso la voglia di scrivere e anche di ridere. In quel momento più di ogni altra ho odiato questa storia perché mi è sembrata troppo luminosa e viva e spensierata, ma io ero troppo immersa nel buio per non sentirmi ferita. Volevo cancellarla. Dimenticarla. La consideravo il parto di una mente sciocca ed infantile che si diverte a costruire universi paralleli e non vuole affrontare la realtà che fa schifo.

Poi il dolore si è fatto meno intenso, per lo meno sopportabile. Ho cominciato a pensare che forse i miei mondi paralleli non erano stupidaggini, che forse mi aiutano ad andare avanti, che sono una parte cosi radicata in me che non posso farne a meno. E ho ricominciato a scrivere. Ma solo storie cupe e piene di rabbia e frustrazione, quella che permiava il mio cuore e che dovevo sfogare…

Poi la svolta. Qualche sera fa, senza un perché comincio a rileggere Kamikaze un capitolo dopo l’altro e le recenzioni che mi inviavate. Ho sentito dentro al petto una gioia e una serenità che quasi non potete immaginare. Ho ricordato la me stessa che scriveva quei capitoli, ridendo e arrabbiandosi e disperandosi perché i suoi personaggi non rispondevano ai suoi ordini. E ho capito che dovevo continuare, non potevo lasciarla morire così….

Siete stati voi la mia forza, il mio spunto, la mia luce. Per questo questo capitolo è per voi.

Così come vostra è questa immensa e noiosissima introduzione.^^

Ad Azzurra,

per essere l’amica speciale e dolcissima che è,

per ascoltare i miei scleri assurdi su Felpato, Ramoso e fratelli di vita,

per aver amato questa storia più di quanto l’ho amata io.

Ladies and gentlemen: The Show must go on!

Capitolo 10: Attimi di anormale quotidianità 

 

Ho caldo. Il che non è normale se si considera che siamo a metà novembre.

Mi sento scoppiare, non ce la faccio più. Devo trovare qualcosa, una cosa qualunque che mi liberi da questo tormento. Mi scrollo le lenzuola e il piumone di dosso, ma la situazione non migliora. Il mio corpo si contorce in cerca di sollievo e improvvisamente sento un vuoto allo stomaco, una sensazione di benessere assoluto e sono…

Cazzo sono bagnato!!

Spalanco gli occhi uscendo velocemente dal mio stato di dormiveglia. Cosa diamine è successo?

Inutile dire che il mio cervello non fa in tempo a darsi una risposta.

La prima cosa che vedo sono due enormi occhi azzurri che mi fissano sorpresi. A quanto pare il dobe non ha ancora capito che la sua cuccia non è questa.

“ Cosa…che..” borbotto ancora incapace di comprendere che sta succedendo.

Il dobe incredibilmente è arrossito fino alle orecchie, il suo sguardo continua a spostarsi dal mio volto alle coperte.

“credevo avessi un incubo” biascica il dobe imbarazzato “invece, sei…sei venuto”

Il mio cervello ci mette qualche secondo ad elaborare le parole di quell’idiota.

Non è possibile.

Non posso averlo fatto sul serio…OH MIO DIO!

“ CHE COSA?!!” urlo leggermente isterico mentre mi catapulto fuori dal letto travolgendo il dobe.

Calmati Sasuke, questo è solo un brutto, imbarazzatissimo e bagnatissimo sogno. Ora ti sveglierai e tutto tornerà alla normalità.

Itachi e Shisui irrompono nella mia camera attirati dal mio urlo. Oh mio dio, perché quest’incubo non fa che peggiorare?!

“ Otouto…” esclama quell’idiota di mio fratello prima di bloccarsi ad osservare il cavallo del mio pigiama e portarsi le mani tremanti alla bocca spalancata.

Shisui, dietro di lui, mi guarda con due occhi lucidi e commossi, neanche fosse una mamma il primo giorno di scuola della figlia.

Un brivido freddo mi attraversa la schiena. Sta per succedere qualcosa di tragico…

“ Il mio otouto è diventato grande! La sua prima pullulazione notturna!!” esclama Itachi con una dannata vocetta stridula.

Il dobe si gira e lo fisso interdetto “ Pullu che?” chiede aggrottando le sopracciglia.

Non è un dannato sogno.

 

****

“ Sasu? Vuoi tenermi il broncio per sempre?” chiede il dobe con quella sua stupida voce lagnosa.

No, solo finche non trovo un metodo abbastanza doloroso per ucciderti. Dannato dobe traviatore di menti e corpi!

Finchè questo stupido yanki non è venuto a vivere con noi, il mio corpo si è sempre comportato in modo più che dignitoso.

Niente risvegli traumatizzanti o improvvisi attacchi di calore.

È tutta colpa sua dannazione!

“ E dai Sasu!! Non l’ho mica fatto a posta! Che ne potevo sapere che da lì a poco…”

“ Non dirlo!” ringhio stringendo la cinghia della cartella tanto da sbiancarmi le nocche “un’altra parola e giuro che ti strappo la lingua”

La mia occhiata velenosa non sembra sortire alcun effetto perché il dobe imperterrito continua ad infierire.

“ Guarda che anche a me è capitato! Non devi sentirti mica imbarazzato sai?” dice con quel suo stupido sorrisino stampato in faccia.

“ Gradirei non sapere altro sulla tua vita sessuale grazie…” strascico cercando di concentrarmi sui ciottoli della strada e non sull’immagine mentale del dobe in una pozza di…oh che schifo! Ora dovrò scartavetrarmi il cervello per cancellare quel pensiero!

Da quando quest’idiota ha invaso definitivamente casa mia non ho più pace.

 Lascia i suoi vestiti ovunque, si ostina ad addormentarsi nel mio letto o a saltarci sopra la mattina, con l’amorevole intenzione di svegliarmi secondo il suo cervello bacato, provocando seri danni al mio sistema cardiocircolatorio.

 Morirò di infarto precoce. O sbalzato fuori dal mio letto per l’onda d’urto. O entrambe le cose.

Come se non bastasse, sembra che i miei ormoni si siano risvegliati improvvisamente e io assomiglio ad una dannata ragazzina col ciclo e con un corpo ingestibile!

E infine lo spettacolino di stamattina.  Quell’idiota di Itachi ha persino tentato di farmi una lezione sul sesso; ho dovuto minacciarlo di dar fuoco alla sua ultima collezione per farlo smettere.

“ Sasu?”

“ Cos’altro vuoi?!” ribatto acido al cataclisma che ho affianco.

“ Pensavi a Daniel Craig stamattina?” mi chiede assolutamente innocente l’idiota.

Sento la vena della tempia pulsare pericolosamente.

 Sto per commettere un omicidio. Probabilmente riceverei anche un premio per aver liberato il mondo dall’ennesimo idiota.

Sfortunatamente per il premio il cancello della mia scuola si staglia a pochi metri. Dovrò rimandare il tutto.

Come sempre da quando vive con noi, il dobe mi accompagna fino all’entrata ciarlando del nulla.

Mi sembra di essere quel tizio idiota con quel cane iperfedele. Lassie, se non sbaglio, quella che torna sempre a casa.

Peccato che di tutte le qualità di quel sacco di pulci, il dobe abbia preso solo questa.

“ Buona giornata teme!” sbraita sorridendo da orecchio ad orecchio.

Ha una faccia ridicola quando fa così.

“ see see…sparisci dobe” rispondo.

Ovviamente si imbroncia “ Ehi brutto teme! E io che ti accompagno pure!”

“come se fosse una mia richiesta” ribatto atono

Il dobe boccheggia indignato prima di voltarsi con fare offeso e allontanarsi; lo osservo girare l’angolo prima di entrare.

******

Non è che io abbia preso l’insana abitudine di non poter stare lontano dal dobe, è solo che non riesco, sinceramente, a capacitarmi del fatto che quell’ameba possa essere di qualche utilità al genere umano con un lavoro.

Per questo da quando ho scoperto come passa le sue giornate, escludendo il tempo che passa ad invadere il mio spazio vitale, mi sono preso la briga di andare a dare un’occhiata.

Il fatto poi che sia tornato tutti i giorni nelle successive due settimane, finita la scuola, è un punto del tutto irrilevante e trascurabile dettato da una serie di coincidenze che non è il caso di analizzare al momento.

E dove poteva spendere la sua inutile esistenza? Ma in un’officina meccanica ovvio!

La prima volta che ho messo piede nel “favoloso mondo delle yanki-amebe rombanti” , sono stato accolto da una serie di individui che hanno fugato ogni mio dubbio…quell’idiota non poteva che lavorare lì.

La proprietaria è una yanki femmina, tale Tsunade, un’ubriacona tettuta e iraconda, con la fissa per il gioco d’azzardo. Solo due giorni fa gli ho vinto per la sesta volta l’equivalente dello stipendio del dobe a poker.

In pratica mi paga per demolire la sua dignità.

“Uchiha!!” urla appena mi vede oltrepassare la saracinesca brandendo un’enorme ventaglio di carta di riso “la fortuna è dalla mia parte oggi! Ti spillerò fino all’ultimo centesimo!”

Quella donna è pazza. Deve aver inalato troppo Monossido di Carbonio.

“ Tzk! Lo dici così spesso vecchiaccia che ormai dovresti essere milionaria.” Ribatto freddo.

“ Come osi!! Io ho solo 35 anni!”

Certo come no! E io sono la fata turchina.  Lancio uno sguardo ironico sulla povera mentecatta. Oggi ha acconciato la chioma biondo platino in due codini e indossa fuseux rosa shocking coordinati ad una camicia hawaiana. Devono averle tagliato la luce in casa perché nemmeno Itachi sarebbe in grado di accostare tanta assurdità con l’ausilio di una fonte luminosa.

“ troppo tardi per lo stile Lolita ma giusto in tempo per il Botox…” borbotto sarcastico poggiando la cartella su l’unica sedia che sembra priva di grasso.

Questo posto annega nel sudiciume,  ma non lo puliscono dal 15-18?!

“ COSA HAI DETTO MOCCIOSO??” sbraita saltando sulla sedia.

Ovviamente la ignoro e mi dirigo verso il box dove lavora il dobe.  L’estate di Vivaldi nella mia mente copre le urla della yanki femmina.

Qualcuno dovrebbe dirle che urlare in quel modo le fa venire le rughe…

Il dobe sta lavorando su quello che rimane della sua moto. Non si è ancora deciso a darle l’addio finale.

Per quel che mi riguarda la corona funebre è già pronta, con un bel fiocco viola corredato di biglietto:

il mio più sincero cordoglio per la dipartita del tuo encefalo.

Cordialmente

Sasuke Uchiha.

 

Del resto fra i due la moto era di sicuro la mente della coppia.

“ Ciao teme! Mi passeresti la chiave esagonale?” dice il dobe propinandomi uno dei suoi stupidi sorrisi.

“Mi hai scambiato per il tuo assistente? E poi perché dovrei sapere com’è fatta una chiave esagonale?” ribatto incrociando le braccia al petto.

Il fatto che mi degni di venire in questo posto dimenticato da Dio e intriso di Gas e olio, non implica che io abbia attitudine o volontà alcuna  di infilare le mie mani in un motore.

“ Anch’io sono felice di vederti. Grazie non devi disturbarti faccio da solo…” borbotta il dobe afferrando un ferro dalla cassetta lì vicino.

“ Il rombo dei motori ti ha rimbecillito del tutto?”

“No teme! Basta la tua presenza indisponente!” rimbecca occupato a stringere un bullone.

Mi chiedo se le sue sinapsi siano andate in corto per imparare una parola così complicata.

“ Hai mangiato la pagina I del dizionario insieme alla brodaglia che ingurgiti di solito, oppure la tua mente annacquata ha partorito da sola questa metamorfosi linguistica?” chiedo saccente.

Il dobe sbuffa imbronciato “ Idiota di un Teme, smettila di usare paroloni per confondermi!”

Gli scocco un’occhiata vagamente divertita “ Non è colpa mia se non ti sei evoluto come tutti gli esseri umani e sei rimasto al livello di un australopiteco.”

Il dobe mi fissa sconcertato “ Un che?”

Sospiro esasperato. Ma perché spreco fiato con una forma di vita tanto inferiore?

Ha il naso sporco di unto, le mani completamente nere e quello straccio, che osa chiamare tuta da lavoro, che da rosso ha assunto una tonalità violacea.

Ma dico si può essere più ridicoli e completamente indifferenti alle regole di igiene personale?

Estraggo dalla tasca un pacchetto di Kleenex e mi sotto il suo sguardo sorpreso gli ripulisco il naso.

“ Fai schifo dobe! Ma cos’è hai due anni?” borbotto.

L’idiota sorride raggiante illuminandosi tutto. Se avesse la coda mi farebbe le feste ma inaspettatamente non dice nulla di irreparabilmente inutile.

Almeno per i successivi 5 minuti.

“ Sasu? Posso dirti una cosa?”

“ Se non puoi farne a meno” rispondo sarcastico.

Il dobe si morde il labbro esitante “ E se poi ti arrabbi?”

Come se normalmente invece quello che blatera abbia l’effetto di un barbiturico su di me!

“ Dobe parla prima che cambi idea e decida di ignorare te e la tua mente deprivata!”

“ Eribellostamattina” biascica rendendo incomprensibile qualunque cosa abbia detto.

“ So che per te è un concetto difficile, ma se non apri la bocca dubito che uscirà un qualche suono comprendibile dalle tue labbra…” dico inarcando il sopracciglio.

Il dobe fa un respiro profondo e poi mi guarda come se stesse per andare al patibolo, o per rimettere il pranzo.

Per qualche arcano motivo le due immagini si sommano e, nella mia mente, il dobe si incammina verso l’impiccagione rimettendo ramen.

Comincio a credere che l’idiozia sia contagiosa. Deve esserci una fuga di gas in questo posto.

“ Tu…tu…eri bello stamattina!” sputa fuori il dobe strappandomi dai miei pensieri assurdi.

Sento il volto andarmi in fiamme mentre lo osservo sconvolto.

Ha appena detto…

Cosa diamine ha detto quel dobe maniaco??

“Mi…mi passeresti la chiave inglese?” tenta si sviare vigliaccamente.

Il sangue mi romba nelle orecchie.

Gliela tiro in testa la sua chiave inglese!

Devo solo scoprire come è fatta…

 


N.d.a: A chi interessa la mia personale discesa ad inferos potete leggere "Never Again"^^.

  
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