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Autore: MollY_gIaDa    03/12/2009    2 recensioni
E se Ninfadora Tonks non avesse frequentato Hogwarts?
E se avesse odiato quella nuova scuola?
E se Voldemort li non fosse stata una minaccia?
E se da svogliata ragazzina ritornerà ad essere la bambina frizzante, goffa e un po' svampita di un tempo?
Tanti se che ci confermano che questa sarà una storia diversa dall'ordinario... La nostra Dora è pur sempre un mito che verrà nei secoli ricordato!!!!
Dopo un'avventura piena di colpi di scena, nei mondi del profondo riuscirà a conquistare il premio della vittoria e la sua guarigione???? Leggete per saperlo....XD FF IN PAUSA - CONTINUO IN ESTATE (Causa impegni autrice)
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio | Coppie: Ted/Andromeda
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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11. Out from here


# Eccovi il nuovo chappy! Come promesso questo sarà più lungo e ci saranno nuovissimi sviluppi!!
Baci!

Buona lettura!


MollY_gIaDa











11. Out from here











Tonks si svegliò di soprassalto.



Si erano fermati per riposare un po' poichè era parecchie ore che camminavano sempre circondati da uno stesso e identico paesaggio.




Stroppicciò i capelli e sorrise vedendo che persino Acrux stava dormendo, raggomitolato accanto a lei.




Ora che lui le leggeva i pensieri lei si sentiva in qualche modo più capita e complice con qualcuno che non fosse Beba.




Cavolo... Mi mancano... pensò sbuffando, le era capitato tutto così in fretta e ora anche la magia le sembrava una cosa banale rispetto a ciò che le stava accadendo.





- 'Giorno....- bisbigliò Justin mentre si alzava per sgranchirsi le gambe addormentate.





Tonks rispose con un breve cenno della testa e lo imitò: doveva fare un po' di ginnastica all'unico braccio che ancora poteva muovere.




Il braccio sinistro, immobile e rigido le formicolava piano e le rendeva difficile ogni singolo movimento.




Il destro stava sempre più per bloccarsi e lei aveva il terrore di rimanere senza arti. Odiava essere alle dipendenze degli altri e sapere che forse un giorno sarebbe stata una sottospecie di statua di pietra, proprio non le andava giù.




- Come ti senti??- domandò Justin che intanto si era accomodato su di un masso distante dal loro accampamento, lungo il cammino.



La farfalla era appollaiata su di un albero e attendeva i loro spostamenti. Le ali gialle dalle sfumature verdi culminavano in due punte azzurrine.





- Sto perdendo anche il braccio destro...- sussurrò Tonks provando a muovere la mano, ma sentiva che le era sempre più doloroso.






Justin le si avvicinò e le porse un piccolo sacchetto che aveva estratto dalla tasca della sua saccoccia.





- Che cos'è??- chiese curiosa e tirò il laccetto che sigillava il sacchettino di velluto nero.




Fece scivolare il contenuto su di una mano aperta e sbalordita spalancò la bocca.




- Wow...- biascicò fissando lo strano amuleto grigio.




Una stella a cinque punte era sormontata da un drago con le ali spalancate. La coda s'intrecciava con la stella e finiva in una punta tagliente.




- Questo è un talismano della mia famiglia... I miei avi dicevano che portava fortuna....- spiegò riaccomodandosi sul masso e poi cominciò a fissare il vuoto come fosse preso da qualcosa che non c'era.




- Come lo devo interpretare? è il tuo modo per scusarti???- chiese Dora osservandolo. S'infilò l'amuleto al collo e lo seppellì sotto i vestiti.





Justin non rispose. Ovvio, pensò Tonks sapendo bene che era nel suo stile non far notare che a volte sapeva essere umano.




Dora si alzò e gli si sedette di fianco.




- Grazie...- sussurrò lei porgendogli la mano.



Justin la fissò a lungo e poi, dopo un secondo interminabile, la strinse forte.




Le sue labbra ora erano leggermente più tirate e una sorta d'indecisione s'insinuò nel suo sguardo.




La bocca si aprì leggermente e lasciò vedere i denti bianchissimi per un istante.




Tonks dapprima interdetta ridacchiò.



- Questo sarebbe un tuo sorriso????!- disse, non riuscendo a trattenersi.




Justin ritornò serio.



- Dai! Non te la sarai mica presa!? Che permaloso!-




Tonks si alzò e senza aspettare risposta si accomodò sul terreno per fare un po' di addominali.





- Buon giorno!!!- urlò Nichlas saltando
, seguito da Curt, da un abete basso. Erano appena tornati da una battuta di caccia.




Con il fratello sorreggeva il corpo di un grosso cervo. Le corna erano state tagliate ed erano diventate due bastoni intagliati.





- Ciao! Si mangia!!!- esclamò Tonks avvicinandosi.






- Già! Finalmente qualcosa di veramente commestibile! Ma a che vi servono quei bastoni???- domandò Justin aiutandoli ad appoggiarlo su un ceppo d'albero.




Acrux si svegliò e con una grande falcata li raggiunse. Tonks percepiva la sua fame.





- Serviranno per quando Tonks non riuscirà più a camminare... Sono due stampelle... Mio fratello ci teneva...- disse Curt, facendo arrossire lievemente Dora. Poi tagliò con la spada un grosso pezzo di carne e lo gettò nelle fauci spalancate del drago.






Bella la collana.... disse nella sua mente Acrux che ovviamente sapeva benissimo ciò che era successo.






- Ehm... grazie....- bisbigliò lei appoggiandosi con la schiena al grosso animale, addentando la carne cruda.





- Allora??? Come stanno le braccia??- chiese Nichlas avvicinandosi a lei, le appoggiò un braccio sulle spalle e sorrise sornione.






- ...Bene....bene....- rispose dopo un attimo di esitazione. Justin la fissò e lei scosse la testa per pregarlo di tacere, non voleva preoccupare nessuno per il momento.







Mangiarono in silenzio da quanto erano affamati e poi prepararono le sacche per ripartire. Curt conservò un pezzo di carne per le emergenze.





- Partiamo??- chiese Justin mentre s'infilava lo zaino sulle spalle.



Nichlas e Justin si fissarono a lungo, come fossero in conflitto per qualcosa.




Tonks, ingara del breve scontro silenzioso, s'incamminò seguita dai due gemelli.







Secondo me hai due spasimanti.... 













*******************************************************************************************














Beba si rinchiuse nella stanza segreta di Justin, lì nessuno sarebbe andata a cercarla.




Le lacrime ormai si erano fermate ma le avevano lasciato il volto umido e pizzicante.




Si distese su di un divanetto in pelle e tentò di rilassarsi ma era troppo inquieta per riposare.



Si alzò e si sedette sulla grande sedia dietro alla scrivania piena di scartoffie. Con la mano spostò qualche foglio e sbattè contro qualcosa di duro.




Ahia! pensò sollevando ciò che aveva trovato.



Una grossa agenda nera dalla quale fuoriusciva una piuma d'oca nera.





Incuriosita la aprì e scoprì che tutte le pagine erano vuote.



Sbuffò sconsolata e girò con un dito distrattamente le pagine bianche.




Il suo cuore sussultò quando vide alcuni strani segni. Ritornò alla pagina e il suo cuore si bloccò per un attimo.




Avrebbe voluto vomitare.





Un disegno grande a matita raffigurava un uomo, nudo. Ma non era la nudità a fare ribrezzo, bensì l'insolita ambientazione.




Il corpo era martoriato, sgozzato e un grosso palo era stato conficcato nell'ano, sbucando dalla schiena dove fiotti di sangue schizzavano sulla parete.





Il tutto era di una realisticità incredibile, sembrava quasi una fotografia se non fosse stato per alcune cancellature visibili di gomma.





Bleah.... pensò girando a fatica la pagina e quasi urlò vedendo ciò che c'era scritto dietro.






Le mani ora le tremavano e respirava a fatica.




A grandi lettere, nel centro della pagina c'era scritto:







Colui che legge morirà per mia mano







Il tutto suonava come una maledizione.




Beba urlò e capì istintivamente che forse, ora era segnata.












*******************************************************************************************











Camminavano ormai da ore e il sole era quasi tramontato lasciando il fitto bosco nella penombra.





In fila indiana, sentivano solo lo scricchiolare dei rami secchi.





Tonks respirava affannosamente, ormai sentiva il peso del suo piccolo zainetto che gravava sulle braccia ormai quasi bloccate del tutto.





- Eccoci arrivati...- bisbigliò Curt vedendo che la farfalla si era fermata e ora si stava dileguando nella foresta.





Tonks prese la bacchetta e l'accese per illuminare meglio l'atmosfera.




Una enorme grotta, in una spaccatura tra due pareti di roccia, si presentò davanti ai loro occhi. 




Un ponticello in legno conduceva al suo interno e si disperdeva nell'oscurità.







Illuminati solo dalla flebile luce della bacchetta avanzarono e si fermarono all'ingresso della cavità.





Da qui si entra nel regno del buio.... Il più difficile da coquistare insieme a quello della guerra..... Nessuno sa se ne usciremo vivi.... spiegò Acrux e Tonks non ebbe il coraggio di ripetere tutto ai compagni.





Esitarono a lungo prima di mettere un piede all'interno della grotta.




Silenzio....




Poi un botto improvviso li fece voltare.




Un ringhio.... Mille ringhi di animali feroci arrivarono alle loro orecchie.





Dalle pareti di roccia centinaia di esseri feroci stavano scendendo lentamente ma all'agguato.





Il corpo sembrava quello di un lupo e il muso anche. Una lingua di serpente usciva dalle loro bocche aperte e scattava più veloce di una frusta.



Gli occhi incavati dalle iridi metà rosse e metà nere erano spalancati e minacciosi.



Zanne acuminate si notavano dietro alla lingua e il naso era ridotto a due semplici fessure.



Le zampe non esistevano, avevano delle sorte artigli che ricordavano molto bene un consunto porta spilli da cucito.


La coda lunghissima quasi interminabile culminava in una freccia metallica.






Sono i Phekda... le riferì Acrux mentre avanzava, spalancando le fauci. Fece segno a Tonks di salirgli sopra e di brandire la spada ricurva.




Tonks gli saltò sulla schiena e impugnò la spada con l'unico braccio che le rimaneva sano.





Curt, Nichlas e Justin li superarono e ad un urlo dei Phedka cominciarono a correre verso gli strani mostri.




I Phedka balzarono a terra e cominciarono a difendere il loro regno.




Le spade dei gemelli erano rapide e saettanti, Justin un po' più lento faceva fatica ad uccidere i Phedka che erano velocissimi e con la coda di metallo erano più minacciosi che mai.




Acrux volava tra gli esseri e ogni tanto si abbassava per dilaniare la testa dei Phedka.



Nichlas e Curt ora erano in difficoltà: Justin era stato accerchiato.





- Aiutali!!!- urlò Tonks ad Acrux che, spedito volò e con le zampe planò sul terreno schiacciando con le zampe alcuni animali.




Acrux si gettò addosso ai Phedka e liberò un varco dove Justin s'infilò per poi ripartire all'attacco.



Tonks dalla sommità del corpo del drago viola, colpiva con fatica i Phedka che balzavano sopra alla sua testa per azzannare il collo di Acrux.






Un dolore lancinante le colpì il braccio che era rimasto sano.





Un Phedka l'aveva colpita di striscio con la coda.





Si sentì improvvisamente appesantita e si appoggiò sul dorso del drago.




Tonks! Stai male??? gli urlò Acrux nella mente facendola rialzare.




Lei annuì e gli occhi del drago si riempirono di uno strano odio che Dora riusciva bene a distinguere nella sua mente.






- AAAARGH!!!!!- un ruggito del drago fece più agressivi gli ultimi Phedka rimasti, che in pochi morsi di Acrux erano malridotti.






Curt urlò, un Phedka gli stava azzannando una gamba.



Justin corse e prontamente tagliò la testa del mostro che cadde a terra sporcandosi di fango.








Finito.....




Finalmente tutti i Phedka giacevano a terra.... Inermi.....







- State bene???- chiese Nichlas avvicinandosi al fratello.




Curt annuì e si alzò a fatica. In breve corparse di unguento la ferita e bendò la coscia.







- Bene... Finalmente questi orribili mostri sono morti....- disse Justin avvicinandosi alla grotta.





- Si chiamano Phedka.... - aggiunse Tonks provando a muovere il braccio.




Niente... Erano entrambi completamente bloccati.




Nichlas prese la spada di Dora da terra e se la infilò nella saccoccia.







Non vorrei farvi preoccupare... ma non saremo in salvo ancora a lungo!!!





Altri Phedka infatti stavano avanzando dal fondo della foresta. I grandi occhi bicolori spiccavano nell'ombra.





Curt, Nichlas e Justin se ne accorsero e ad un ruggito di Acrux corsero all'interno della grotta.





Tonks si appigliò meglio al drago e sentì le grosse squame forti sotto le dita.







Non appena ebbero varcato la soglia un masso cadde davanti all'apertura e sentirono distintamente i battiti e i graffi dei Phedka dall'altra parte.










Ora erano prigionieri.


















# Ecco finito il capitolo!!! Come promesso è stato più lungo!!! W ME!!
Vi avviso, i Phedka mi piacciono da morire e sono risalenti ad un mio vecchio incubo... Che fantasia eh?? XD
Qui sopra c'è l'immagine del talismano che le ha regalato Justin.

Beh, visto che la recensione è stata solo una allora ringrazio molto la mia incallita seguitrice di questa ff e tutti quelli che l'anno letta!!!



new_francysmile_live= Grazie mille per il commento! Che ne pensi di questo capitolo??? Ora il destino di Ninfadora sarà ancora più incerto visto che non può usare nessuna delle braccia! Poverina.... Comunque m'impegnerò per postare presto!




Ringrazio le mie chicche: Leila e Kiky che mi seguono sempre!!!


Colgo l'occasione per ringraziare chiunque ha letto e amato la ff EYES OF TRUTH (mia e di Leila) che sta avendo successo e anche che ho da poco inziato una nuova raccolta di One-shot drammatiche su varie coppie del mondo di Hp e si chiama FACETS OF THE SAME DIAMON!


Baci a tutti!



MollY_gIaDa
   
 
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