Mentre con gli occhi aveva continuato a cercare Kazuki, a studiarlo, a odiarlo, quel vaso di Pandora che era il suo cuore, aveva trattenuto un sentimento al quale Sawada temeva di dare un nome, perché, sapeva, l’avrebbe fatto soffrire più delle emozioni negative liberate durante quei mesi.
Diretto seguito di "Vorrei essere in te"