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Autore: purpleblow    04/12/2009    3 recensioni
Andava bene così: le solite frecciatine, un paio di botte e a fare da contorno qualche occhiata nascosta, con un desiderio atrettanto celato. Forse in futuro le cose sarebbero cambiate, quando uno dei due -o entrambi- avrebbero capito che così non bastava più. Fino a quel momento, se mai sarebbe arrivato, avrebbero continuato il loro gioco di sguardi.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa di inizio fanficion.
Come potete notare anche voi, sono nuova di questo fandom e questa è la prima fanfiction che scrivo su One Piece.
Per cui vi prego di scusarmi se i personaggi non risulteranno molto IC o se c'è qualcosa che non torna, devo prima fare un po' di rodaggio, come per tutte le prime volte in qualcosa.
A dire il vero non so neppure se dopo questa ne scriverò altre, staremo a vedere come sono messa ad ispirazione per qualche buona idea e se sono degna di scrivere su One Piece, che a dirla tutta non lo conosco molto bene.
So di per certo però, che la coppia ZoroSanji mi affascina, quindi non è escluso che in futuro io partorisca qualcos'altro.
Comunque sia, devo l'ispirazione di questa fan fiction alle varie doujinshi che sono riuscita a procurarmi e appunto all'anime. Mi è bastato poco per focalizzare Zoro e Sanji e accoppiarli, è stato il primo pairing su cui ho buttato l'occhio.
Dunque, detto questo, spero di non deludervi.
Vi auguro buona lettura!






Steal a glance at him



Non era la prima volta che Roronoa Zoro fissava lo sguardo sulla distinta figura del cuoco di bordo, alias Sanji. Il più delle volte neanche se ne rendeva conto, semplicemente posava gli occhi sul ragazzo e li manteneva su di lui per un tempo indefinito. Che fossero secondi, minuti o ore non aveva importanza.
Lo osservava smanettare ai fornelli o mentre pelava le patate e il suo sguardo sostava sul suo volto per un po', fino a fissarsi sulle sue mani.
Gli piaceva osservarle, erano molto belle e delicate -Sanji stesso affermava che le mani erano il tesoro più prezioso per un cuoco- e non sapeva bene perchè ogni volta gli veniva una gran voglia di accarezzarle, stringerle fra le sue.
Quelle stesse mani che utilizzava solo per svolgere il suo mestiere e che avrebbe voluto sentire scorrere sul suo volto e con rammarico si rendeva conto che l'unica cosa di lui che gli aveva toccato il viso erano i suoi calci.
Già, perchè finivano sempre per litigare, degenerando fino a fare a pugni. Non c'era proprio niente da fare, erano troppo diversi per poter andare d'accordo e sinceramente, in cuor suo Zoro sapeva di non essere in torto.
Detestava il suo continuo civettare con le ragazze della ciurma, vederlo correre dietro a Nami o offrire preziosi manicaretti a Robin. Ma perchè gli dava tanto fastidio?
La risposta poteva essere semplice: non gli andava giù il suo fare da dongiovanni, che lo rendeva così maledettamente stupido agli occhi degli altri. Però, non era quella la vera risposta e lui lo sapeva bene.
Ciò che davvero lo irritava era il fatto che si comportasse così con loro.
La verità è che quelle attenzioni avrebbe voluto fossero rivolte a lui -magari non cos' eccessivamente, ecco. E forse, il motivo per cui gli veniva voglia di fare a pugni con lui era proprio quello, anche perchè era l'unica cosa che condividevano, fisicamente parlando.
E in fondo, si divertiva anche quando si trovava in quelle circostanze, era giusto un modo per godersi l'espressione rabbiosa del cuoco ogni volta che lo stuzzicava. Non sapeva mai dire con certezza cosa sentiva: a volte lo detestava, altre lo divertiva.
Anche quel giorno Zoro osservava il cuoco mentre svolgeva il suo lavoro. Se ne stava seduto su una sedia di legno, nell'attesa che il pranzo fosse pronto.
Beh, era lì perchè aveva fame. No, falso: era solo una scusa per guardarlo da vicino.
E Sanji, senza togliere lo sguardo dal pesce che stava condendo, si sentiva gli occhi dello spadaccino puntati addosso. Ormai era routine, lui sapeva ma non aveva mai detto niente.
Un po' perchè non gli sembrava il caso di mettersi a litigare per l'ennesima volta, un po' perchè se glielo avesse fatto notare probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che sarebbe accaduto.
Eh già, anche Sanji celava le sue verità: non gli dispiaceva affatto sentire quello sguardo elettrizzante su di lui.
Il loro rapporto era essenzialmente fatto di risse e litigi, ma sotto sotto era anche basato sul silenzio e sguardi fugaci quanto intensi. Ovviamente in quegli attimi i loro sguardi non si erano mai incrociati, ma c'era la consapevolezza e tanto bastava.
Anche Zoro sapeva e come l'altro preferiva restarsene zitto e far finta di niente.
Probabilmente le cose sarebbero rimaste così per sempre, chi poteva dirlo? Al momento andava più che bene, dato che le cose si erano dimostrate intrigati e nessuno dei due voleva rovinare niente.
Sì, perchè se si fossero rivelati troppo magari le cose sarebbero andate a precipitare e il rapporto tra loro sarebbe divenuto unicamente conflittuale, cosa che nessuno dei due voleva.
Andava bene così: le solite frecciatine, un paio di botte e a fare da contorno qualche occhiata nascosta, con un desiderio atrettanto celato.
Forse in futuro le cose sarebbero cambiate, quando uno dei due -o entrambi- avrebbero capito che così non bastava più. Fino a quel momento, se mai sarebbe arrivato, avrebbero continuato il loro gioco di sguardi.
"Beh, quanto ti ci vuole ancora? È pronto si o no?" esclamò Zoro atono, sentendo la ricorrente voglia di stuzzicare l'altro.
E sogghignando, il cuoco non perse tempo, rispondendo a tono allo spadaccino che ancora non aveva smesso di guardarlo.
"Fossi in te pazienterei. E se hai tanta fretta, il pranzo te lo fai da solo." e sì, anche le frecciatine facevano parte di quel gioco ed erano un vero toccasana.
A dir la verità, Zoro non era il solo a divertisi, anche a Sanji piaceva punzecchiarlo.
Certo che, il loro modo per considerarsi era del tutto originale, era proprio quello il bello.

[Fine.]




Note finali:
Uhm, mi sa che è uscito un disastro. Chiedo umilmente scusa, ma come ho detto è una specie di prova questa storia!
Vedrete che le prossime volte -se ce ne saranno, ovvio- sarano migliori di questa, come ho già detto devo fare una specie di rodaggio XD
Se per caso è venuta una schifezza, non me ne vogliate! Ma se volete potete pure prendermi a mazzate, vi comprenderei!
A presto -forse.
Cami
   
 
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