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Autore: OnceUponADream    04/12/2009    3 recensioni
Avevi detto di amarmi. Avevi giurato di proteggermi. Ma allora dove sei?
Storia modificata e corretta al 24/04/2012
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevi detto di amarmi, avevi giurato di proteggermi, avevi promesso che non avrei mai sofferto. E allora mi spieghi perché sono inginocchia in questo parco, da sola a piangere? Perché sento il cuore esplodere? Perché fa così male? Ma soprattutto perché te ne sei andato senza dirmi una parola? Non mi hai lasciato nulla, nemmeno un biglietto, un messaggio, niente di niente il vuoto più totale.
Sono passate due settimane e di te non so ancora nulla: non so dove sei, con chi sei, cosa stai facendo. Non so perché mi hai lasciata e questo mi fa male, terribilmente male. Ogni giorno mi sveglio sperando sia solo un brutto sogno ma poi la verità mi piomba addosso come un macigno e mi sento sprofondare in un baratro nero. I tuoi amici non mi dicono nulla, nemmeno loro sanno qualcosa, e io proprio non capisco: te ne sei andato per quale motivo scusa? Ti sei portato via la mia unica ragione di esistenza. L’unica mia fonte di gioia, l’unica fonte di allegria, di speranza mi ha abbandonata; l’unica persona con la quale mi ero aperta, è sparita, mi ha tradito. E io mi sento distrutta, disintegrata.  
Io così diffidente e spaventata dal mondo, tu così misterioso e bellissimo, ammirato da tutti, che strana accoppiata. E poi mi spieghi perché ti eri fissato con me: cosa era una sfida? Far innamorare la ragazza fredda e distante? Farla soffrire? E dire che pensavo mi amassi, ma ormai non ne sono più sicura: come può essere che uno come te si fosse innamorato di una tipa invisibile come me? Se non ci fossero le numerose fotografie, che tu mi avevi obbligato a fare, e quel piccolo ciondolo legato al mio collo avrei potuto pensare che fosse stato solo un bel sogno. E invece no. Guardo le nostre fotografie e mi sento sprofondare sempre di più.
Ma sai qual' è la cosa che mi fa più male? Che mi ferisce di più? Che te ne sia andato dopo che io ero finalmente  riuscita ad esternare i miei sentimenti. Mi hai abbandonata il giorno dopo che io riuscii a pronunciare quel difficile “Ti Amo”. E tu che mi guardavi raggiante, felice che finalmente anche io avessi pronunciato quelle due magiche parole. Mi avevi abbracciata e dolcemente risposto:
-Anche io ma lo sai già.- prima di baciarmi. Questo ricordo, Il nostro ultimo incontro, fa così male.

E nel frattempo ha iniziato pure a piovere; non me ne sono nemmeno accorta ma sono già fradicia. Spero solo che non arrivi un temporale, odio i temporali, mi spaventano da morire. Per ripararmi faccio la cosa più stupida che si possa fare, ma sono talmente disperata che non me ne rendo nemmeno conto, mi siedo sotto ad un albero. Appoggio la schiena contro il tronco e guardo il cielo: piange pure lui; mi fa compagnia nella mia tristezza. Mi porto le ginocchia al petto e le abbraccio, un piccolo gesto infantile, so che non serve a niente che facendo così non mi proteggerò ma non so cosa fare. Proprio in quel momento inizia a tuonare e io sobbalzo spaventata: sono terrorizzata; detesto i temporali. E per di più sono in giro da sola, seduta sotto ad un albero. Un fulmine e poi un altro tuono. Chiudo gli occhi terrorizzata.
Quanto vorrei che fossi qui con me amore mio, almeno sapresti calmarmi. Mi sembra quasi di sentirti mentre mi dici:
-Su pulce, calmati è solo un temporale.- quanto mi facevi arrabbiare quando mi dicevi così; io dimenticavo i fulmini e i tuoni e mi mettevo a litigare con te. Mi manchi amore, mi manchi, perché mi hai lasciata?
Un altro tuono; inizio a tremare spaventata, quando sento una voce dire:
-Pulce vieni immediatamente qui.- alzo lo sguardo sorpresa: non può essere non può assolutamente essere, è solo frutto della mia immaginazione ma non è così. Sei davvero davanti a me, con lo sguardo scuro, preoccupato. Ma io non mi alzo, non mi fido, di sicuro è uno scherzo della mia mente; tu mi hai abbandonata due settimane fa, non è possibile che tu sia tornato ora. Sì è di sicuro un sogno. Poi però il tuo sguardo si fa ancora più scuro e con voce severa dici:
-Pulce, sono io, davvero. Ora però vieni qui, adesso.- quando parli in quel modo io non posso fare altre che obbedire. Mi alzo e corro verso di te, mi stringi forte poi scostandomi un poco, quel tanto per guardarmi negli occhi, esclami:
-Ma si può sapere cosa ti è saltato in testa? Vuoi per caso morire? Ripararsi sotto gli alberi quando c’è un temporale è la cosa più stupida che tu possa mai fare. Quante volte te lo devo dire?- lo guardo infuriata: come si permette di dirmi certe cose? Dopo avermi lasciata soprattutto. Prendo fiato e mormoro
-Lasciami.- Mi guardi confuso.
-Non hai il diritto di giudicarmi, e poi mi spieghi perché ti preoccupi per me? Se non sbaglio mi hai lasciata.- dico fredda. Anche se prima stavo piangendo, di fronte a lui non posso mostrarmi debole, sono tornata la fredda e chiusa ragazza di sempre. Ma purtroppo lui mi conosce, mi stringe di nuovo a se e mi dice:
-Pulce non volevo andarmene giuro, ma avevano bisogno di me-
Le lacrime tornarono a pungermi gli occhi
-E io? Pensi che non abbia bisogno di te? Me lo spieghi? Cosa sono io per te un giocattolo? Te ne sei andato subito dopo che ti ho detto ti amo!! Cristo!! Non mi hai lasciato detto niente di niente! Non sapevo nemmeno più cosa pensare-
Mi guardai con occhi dolci e sussurri:
-E mi hai reso l’uomo più felice del mondo pulce. Non sai quanto mi è costato allontanarmi ma ho dovuto farlo. Ti prego perdonami- ti guardo non sapendo che fare. Inizio a piangere e tu mi asciughi le lacrime:
-Sei sempre la mia solita forte-fragile ragazza a quanto vedo.- ti tiro un pugno e tu scoppi a ridere. Mi stringi di nuovo e mormori
-Ti amo pulce, sei la cosa più importante, me ne sono andato solo per chiudere una storia passata, ma ora non ti lascerò più te lo prometto, sei la cosa più importante per me. Ti amo.-
-Ti amo anch’io, ma ho paura, ho tanta paura.- mi guardo le scarpe mentre le lacrime solcano il mio viso. Tu mi obblighi a guardarti e poi mi baci. E io capisco quanto mi ami. Quanto sono importante per te. So che ora non mi abbandonerai, ne sono certa.
  
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