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Autore: TOTTIKUN    05/12/2009    1 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, siate clementi...^^ La storia tratta della nuova vita a Lugano di Marco,Pietro e Marina e ci sono a Torino Ettore e Carol...
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Centovetrine – Marco, Marina, Ettore, Pietro e Carol

Capitolo 10: La tristezza può essere felicità!

 

Inizio

Gravidanza: Neg.

-Nooooooooooooooooooooo!!!!- urla Stefano

-Qual è l’esito?- chiede Margaret

-Negativo- risponde Marco con un filo di voce, quasi che non si sentiva neanche, poi Stefano si alza dalla sedia e scappa via, sbattendo la porta della stanza.

-Stefano!- chiama Margaret

-Mi dispiace…Però ce ne saranno altre di occasioni…- dice Marco cercando di consolare Margaret

-Scusa, Marco, io vado a fermare Stefano- dice Margaret uscendo dalla stanza

-Cosa vuoi, Margaret?!- urla Stefano

-Per favore! Ragiona! Ci saranno altre occasioni!- dice Margaret cercando di calmare Stefano che però le molla uno schiaffo

-Basta! Questo è il secondo bambino che perdo, e non ne posso più!!!- urla Stefano, quasi come impazzito e continua –La nostra storia è finita dal momento in cui ho aperto quelle maledette analisi!- e le parole di Stefano rimbombano ancora nelle orecchie di Margaret

-Nooo…Amore ti prego! No!- supplica Margaret

-E’ finita! Basta! Stop!- urla ancora Stefano

-Ma che succede?- chiede Marco

-Niente di grave, mi ha solo lasciata! Comunque, Stefano, se questa è la tua decisione io la condivido pienamente, ma non venirmi a cercare mai più!!!- urla Margaret scappando di casa

 

 

-Ma cosa ti salta in mente, Stefano?- chiede Marco

-Basta! Questa è la seconda volta che sto ad un passo per avere un figlio, quando tutto si smentisce! Non ne posso più, io devo rimanere solo, solo come un cane!- si spiega Stefano continuando a piangere

-Stefano! Erano solo sintomi quelli di Margaret, ed era un semplice virus, tu ti sei illuso, io l’avevo già pensato, e credimi, io ho pregato perché il tuo desiderio si avverasse, però non era destino!- dice Marco

-Marco, è vero, forse mi sono illuso troppo, però io ci speravo, ormai io mi ero abituato all’idea di essere papà…Quando tutto si smentisce!- continua a dire Stefano, piangendo ancora, credendosi solo un fallito.

 

 

-Questa volta è finita davvero, e il nostro è stato solo un errore, un flirt, che non si ripeterò mai più. Se lui mi amasse davvero non mi avrebbe lasciata, tanto siamo giovani ancora e abbiamo tempo per avere dei figli, però lui no! Lui ha deciso di lasciarmi, per un falso allarme, solo per questi maledetti figli, allora l’unica soluzione ai problemi è la fine, la fine della vita, la mia vita…- pensa Margaret, camminando, avvicinandosi alla stazione…

 

 

-Ettore!- chiama Carol, mentre è in camera

-Dimmi, tesoro!- risponde Ettore

-Io so che ormai Marina ha chiuso con me, però io la vorrò bene per sempre, anche se lei mi odierà per sempre- dice Carol

-E quindi? Io so che tu la vorrai bene per sempre- chiede Ettore

-La cosa più importante per lei è Pietro, e lei vorrebbe avere di nuovo il suo affidamento, e infondo è stata lei a crescerlo…-  continua Carol, cercando di convincere Ettore a riaffidare Pietro a Marina

-E io dovrei rinunciare a mio figlio solo perché lei l’ha cresciuto e perché tu infondo infondo vuoi riconciliarti con lei?- chiede Ettore, mostrandosi molto rigido a quello che dice Carol

-Ettore, non farmi pentire di averti scelto, ti prego, noi possiamo essere felici lo stesso, anche senza Pietro…Fallo per me, se mi ami davvero…- supplica Carol

-Eh, va bene! Mi hai convinto, ma lo faccio solo per te e lui, anche lui infatti vorrebbe ritornare da Marina…- risponde Ettore

-Cosa? Mi fate ritornare dalla mamma???- chiede Pietro, che stava origliando ciò che dicevano Ettore e Carol

-Si, si tesoro di papà! Ora chiamo il giudice Monetti per incontrarmi al più presto con Marina, e le spedisco una lettera immediatamente, in modo da renderla felice!- continua Ettore

-Grazie, grazie amore mio!!!- esulta Carol

 

 

Dopo due giorni Marina è tornata a casa, Margaret è scomparsa definitivamente,ed arriva la lettera del giudice…

-Marina! E’ arrivata una lettera dal giudice Paolo Monetti!- avvisa Marco, avvicinandosi a Marina, che è ancora a letto per riposarsi, dopo il malore che ha avuto tre giorni prima

-Dammi qua! Cosa vorrà ancora quel bastardo di Ettore?- si chiede Marina leggendo la lettera:

Alla Signora Kroeger.

In seguito al processo di otto mesi fa, è stato deciso di affidare suo figlio Pietro Ferri al padre Ettore Ferri, assente per quattro anni per motivi di salute dalla vita del figlio.

Lo stesso Ettore Ferri ha dichiarato di voler affidare a lei e a suo marito il bambino Pietro Ferri, a patti che lei, avendo due gemelle, continui a volergli bene come prima.

L’udienza è fissata per domani, al tribunale dell’ultima volta, alle ore 11:30.

Giudice Paolo Monetti

 

 

Così arriva il giorno dell’affidamento, e Marina è emozionatissima…

-Ciao Marina!- dice Ettore, appena arrivato davanti al tribunale

-Ciao…Dov’è Pietro?- chiede Marina

-Mamma, mamma!- esclama Pietro

-Tesoro! Amore mio!!!-  saluta Marina, che cambia subito umore appena vede Carol scendere dall’auto

-Ciao Marina…- saluta Carol, con timidezza

-Salve Carol!- saluta Marco, come se Carol fosse quasi una sconosciuta

-Perché non mi rispondi?- chiede Carol, senza timore

-Ma non hai neanche un pizzico di vergogna a parlarmi così apertamente, dopo avermi fatto così male, dopo che hai scelto quello squallido uomo al posto mio?- chiede Marina, sembrando quasi insensibile, ma soffrendo, e molto

-Solo tu non provi neanche un po’ di comprensione per me!- esclama Carol

 

-Basta! E’ inutile! Tu sbagli, e poi vuoi avere ragione, non hai idea di quanto ti farà soffrire quell’uomo!!!- esclama Marina difendendosi dalle giustissime accuse di Carol

-Basta adesso! Entriamo!- esclama Stefano

-Giusto!- acconsente Ettore

 

 

-Dopo che nella precedente udienza di qualche mese fa, in cui si è deciso di affidare esclusivamente il bambino Pietro Ferri, al padre Ettore Ferri, che è stato assente dalla vita del figlio per circa quattro anni per motivi di salute, in questa attuale udienza si decide per l’affidamento esclusivo alla madre, Marina Kroeger Della Rocca, consentendo però al padre di fare ogni tanto qualche passeggiata col bambino. Allora si procede con le firme di entrambi i genitori con entrambi i compagni, per la signora Kroeger, Marco Della Rocca, mentre per Ettore Ferri, Carol Grimani, che si prenderanno cura di Pietro come dei genitori. Pietro Ferri viene affidato alla madre Marina Kroeger, e al patrigno Marco Della Rocca- dice il giudice Monetti

-Grazie a Dio!- esclama Marina

-Marco Della Rocca, dichiari di prenderti cura di Pietro come un padre, anche quando avrai queste due gemelle e i futuri figli se ne vorrai?-

-Certo!- esclama Marco

-L’udienza è tolta!- conclude il giudice

 

 

-Allora, non mi ringrazi?- chiede Ettore a Marina

-Ma di cosa? Sei sempre il solito presuntuoso!- esclama Marina freddamente

-Anzi, dovresti ringraziare Carol, è stata lei a farmi cambiare idea, e mi ha convinto a riaffidarti Pietro- spiega Ettore

-Non mi importa nulla! Lei mi ha fatto troppo male- dice Marina continuando –e non la perdonerò ne ora, ne mai! E adesso, Marco, Stefano, Pietro, torniamo a casa!-

Tutti tornano alle proprie case, e Carol, durante il viaggio per Venezia, non fa altro che pensare, pensare e piangere…

 

 

-Marco! Marco! Marco!- urla Marina, sentendosi malissimo e gettandosi sul letto

-Mamma!!! Mamma!!!- chiama Pietro

-Marina! Cosa c’è? Tesoro!!! Stefano!!! Chiama un ambulanza- ordina Marco

-Subito!- acconsente Stefano

Marco, Stefano e Pietro portano Marina in ospedale. Finalmente Marina deve partorire!

 

 

-Allora? Sono diventato o no zio?- chiede Stefano vedendo Marco uscire dalla sala parto

-Si! Si!- urla Marco, contentissimo di essere ridiventato padre, e stavolta sa che potrà crescere le sue bambine, non come ha fatto con Vittoria

-Come avete deciso di chiamarle?- chiede Stefano

-Venite con me, decidiamo insieme a Marina!- esclama Marco

 

-Marina!- chiama Marco –Come le chiamiamo queste due piccoline?- indicando la culletta, per far vedere le bambine a Stefano e Pietro

-Beh…Non lo so…- risponde Marina

-Io un idea ce l’avrei…Mio fratello si chiama Stefano, quindi…Stefany, e tua sorella si chiama Carol, quindi…Stefany e Carol…- dice Marco, mentre Marina piange

-No! Stefany si, ma Carol no, preferisco chiamarla come la mia vecchia amica, quella fidata, a cui purtroppo ho fatto del male, ma che amavo e amerò per sempre per il suo carattere speciale…Carla! Purtroppo lei, cambiando nome, è diventata cattivissima, ma io amerò per sempre la mia vecchia amica Carla!- dice Marina

-Ok…Allora…Stefany e Carla!- dice Marco indicando le rispettive bambine

-Grazie Marco, grazie Marina! Grazie per aver dato il mio nome a Stefany! Grazie…- ringrazia Stefano e continua –Però io devo dirvi una cosa molto importante…-

-Dicci…- dice Marco

-Io quando sono venuto qua speravo di avere dei bambini con Margaret, siccome questi non sono venuti, io ho deciso di ripartire da qua, voglio ritornare a New York, accanto a papà, che sarà felice di vedere qualche foto di queste piccoline…- dice Stefano scattando con il cellulare delle foto alle bimbe

-Sono d’accordo con te, forse è meglio se torni alla vita normale…Ti auguro tanta felicità!- esclama Marco, facendo scorrere qualche lacrima

-Ciao! Ciao Marco, ciao Marina! Ciao Stefany, ciao Carla, ciao Pietro!- esclama Stefano, salutando tutti

-Ciao!- esclamano tutti.

 

The End!

Ringrazio tutti quelli che questa storia l’hanno seguita, l’hanno commentata, l’hanno aggiunta tra le preferite, l’hanno letta.

Grazie a tutti!

Questa storia è terminata, spero che per voi siano stati 10 capitoli emozionantissimi, e spero che non smetterete di guardarla e di commentarla!

Grazie!

 

www.centovetrinemania.forumfree.net

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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