My
happy ending
Il
sole questa mattina splende alto nel cielo.
Questo è uno di quei pochi giorni in cui tutto è
caldo e confortevole. Questo è
uno di quei giorni in cui vorrei non andare a scuola ed andare al parco
a
godermi il leggero tepore del sole.
Mi faccio una doccia veloce e aspetto che arrivi Daniel, il mio ragazzo
con il
quale sto assieme da ben due anni. L’ho conosciuto a scuola:
andiamo in classe
insieme.
Lui mi ha fatto scoprire cos’è l’amore e
soprattutto è riuscito (almeno in
parte) a farmi dimenticare lui,
il ragazzo del quale ero e probabilmente sono innamorata. Si chiama
Jackson
Sammy. Era un mio compagno di classe delle elementari. L’ho
sempre amato e solo
tre anni fa ho deciso di dirgli cosa provavo per lui: gli avevo inviato
un sms.
“Ciao
Jackson, sono Ashley Hellen, non so se ti ricordi di me. Sono, anzi ero
una tua
compagna delle elementari. Ti sto scrivendo perché
finalmente ho deciso di
dirti ciò che provo da 3 anni e non mi aspetto che tu
ricambi, mi aspetto solo
una tua risposta anche se dopo mi odierai.
Volevo dirti che … Tu sei molto importante per me e non
riesco a toglierti
dalla testa, nonostante tra noi non ci sia mai stato niente di
più oltre che la
nostra splendida amicizia. Jacky io penso di amarti e non è
una semplice cotta
da bambina. Ormai ho 14 anni e penso di saper riconoscere la differenza
tra
amore e una stupida cotta adolescenziale.
Vorrei farti capire quanto il mio amore sia importante.
Ti amo, sei il primo a cui il dico.
Spero che dopo mi risponderai, anche se mi insulterai.
Ashley.”
Ero
stata un’illusa, anche solo a
pensare che lui mi ricambiasse.
Non mi aspettavo nulla, ma ci speravo. Dentro di noi,
c’è sempre la speranza.
D’altronde la speranza, è l’ultima a
morire, no?
Avevo aspettato tutto il giorno una sua minima risposta, anche la
più piccola.
A scuola non riuscivo a concentrarmi. All’epoca avevo 14 anni
ora ne ho 17.
Una risposta l’avevo avuta, dalla sua amica nonché
mia ex migliore amica, che
oltretutto era stata con lui un paio di settimane.
La sua risposta (mai ricevuta) me l’aveva trasmessa Vanessa
(già il nome era
odioso, lei lo era ancora di pù), la mia
“amica” nonchè sua grandissima amica.
“Ciao Ashley. Jacky mi ha risposto
oggi e
mi ha detto – testuali parole-: mi dispiace ma non posso
ricambiare i suoi
sentimenti perché non ci conosciamo molto.”.
Ed era a quel punto che mi
sentii crollare il mondo addosso.
Per
fortuna mi ha salvato Daniel, il mio Daniel. Quando lo avevo
conosciuto, si era
appena trasferito in città.
Era desiderato da tutti, ma lui aveva scelto me.
Incredibile.
Sento il campanello suonare e mi precipito di corsa dal mio fidanzato.
Apro la
porta e me lo ritrovo davanti con un sorriso dannatamente sexy.
Capelli neri scompigliati, occhi blu mare, e fisico invidiabile: ecco
chi è il
mio ragazzo.
Mi prende per mano, saliamo nella sua auto e sfrecciamo per le strade
di
Seattle verso la nostra scuola.
Una
settimana dopo
Tutto era perfetto. La mia vita era perfetta … Ora la mia
vita è stata
sconvolta dall’ultima persona che pensavo mai di rivedere:
Jackson Sammy.
Si è trasferito a Seattle insieme a sua madre,che ha
ricevuto una nuova offerta
di lavoro e ironia della sorte, viene nella mia stessa scuola, sul mio
stesso
piano e nella classe accanto alla mia.
Posso essere più sfortunata?
Nel rivederlo mi è preso quasi un colpo. Non credevo che
fosse lui ma non
potevo sbagliarmi … I suoi occhi chiari color nocciola, i
capelli biondi e la
sua statura media (il contrario di Daniel), alto più o meno
come me, ma molto
muscoloso.
Siamo in mensa, io sono abbracciata a Daniel e Jackson mi lancia delle
occhiate
così intense da farmi venire il mal di stomaco.
Imbarazzata, mi volto verso il mio ragazzo che mi bacia.
Daniel non è a scuola con me ma a casa con la febbre. Sono
uscita per colpa di
un tremendo mal di testa accompagnato da una nausea orribile. Sto
ritornando
dal bagno. I corridoi sono vuoti, tutti gli studenti della scuola sono
dentro
le classi, tutti eccetto uno: Jackson.
Quando lo vedo, cerco di evitarlo, ma è impossibile. Viene
verso di me e mi
afferra per un polso, portandomi verso la finestra.
“Ciao” mi dice semplicemente, e sentire di nuovo la
sua voce così bella e calda
mi fa venire ancora di più la nausea che già ho.
Lo guardo come se fosse un alieno e non gli dico nulla.
“Ti ricordi di me, vero? Beh suppongo di sì, visto
che da quando sono qui, non
mi hai ancora rivolto la parola e fai di tutto per evitarmi”
disse brevemente.
“Che cosa vuoi?” gli chiedo acida, cercando di
evitare il suo sguardo.
“Parlarti” risponde come se fosse la cosa
più ovvia del mondo.
A quel punto scoppio. Faccio una risata isterica, sperando che nessuno
mi abbia
sentito. “Ma come? Noi non ci conosciamo” rispondo
usando le sue stesse parole.
Non riesco a non trattarlo male, non dopo quello che mi ha fatto
passare.
Lo vedo chiaramente ferito dalle mie parole, poiché abbassa
lo sguardo,
puntandolo sulle sue scarpe nere della Nike.
“Mi dispiace per quella volta. Io … Io non ero
ancora pronto, capisci? Non …
Quando ho ricevuto il tuo messaggio sono rimasto estremamente colpito.
Non
pensavo che potessi piacerti e poi io non volevo mettermi in una cosa
più
grande di me. Ero ancora piccolo … Non ero ancora pronto,
davvero”.
Resto un minuto in silenzio, per elaborare il suo discorso
così patetico e
prevedibile “Stai zitto.
Sei solo un cretino. Non capisco davvero come io abbia potuto essere
così
superficiale da innamorarmi di te!” sbraito.
Noto che la sua mano, stringe ancora il mio polso “E adesso
lasciami andare, o
ti giuro che mi metto a urlare”.
“Aspetta, un’ultima cosa. Sono cambiato Ash. Mi
sono reso davvero conto dei
sentimenti verso di te. Quando ti ho rivisto qui, ho provato una gioia
così
intensa che non riesco nemmeno a descrivertela. Poi ho visto
lui” pronuncia
quell’ultima parola, come se fosse un insulto “e mi
sono sentito uno stupido.
Ti vedo Ashley, come lo guardi: sei felice con lui, ma a volte ti vedo
con lo
sguardo perso … Come se non fossi realmente contenta del tuo
ragazzo … Si chiama
Daniel, no?” Non attende una mia risposta
e continua a parlare “Ecco vedi … Quando ti vedo
con Daniel io sono davvero
geloso marcio e mi sento uno stupido per non avere capito che tu sei la
ragazza
giusta per me. Sei davvero una ragazza solare, brillante, intelligente
e
bellissima. Io ti amo Ashley Hellen”
A quel punto tutte le mie certezze, tutti i momenti felici che ho
passato con
Daniel, mi crollano addosso e mi soffocano. Sento le gambe molli, e
vedo
l’edificio scolastico girare.
Mi ha detto “ti amo”. Me l’ha detto e non
sto sognando … Il mio unico amore, il
mio primo amore mi ha detto ti amo!
Subito pero’ ritorno con i piedi per terra e il volto di
Daniel appare nella
mia mente. Chiudo gli occhi per chiarirmi le idee.
“Hai finito?” chiedo con voce tremolante
“Ma che bel discorso! Sono davvero
commossa! Ce ne hai impiegato di tempo eh? Beh mi dispiace ma sei
arrivato
leggermente in ritardo … E se sei convinto che io sia ancora
innamorata di te,
ti sbagli … Se invece sei convinto che io lasci il mio
ragazzo per te,” calco il
mio tono di voce su
quell’ultima parola, con disprezzo “ti sbagli
ancora di più! Ma cosa credi? Di
arrivare qui, con il tuo bel sorriso e con mille pretese e che io ti
accontenti? Che io stia insieme a te?!? Sai dovevi svegliarti un
po’ prima!
Come si dice? Il treno passa una sola volta e il tuo l’hai
perso da un bel
pezzo.
Hai idea di cosa io abbia passato per il tuo sbaglio? Ne hai la
più pallida
idea? Mi sono sentita malissimo, ho sentito il mondo crollarmi addosso!
Stavo annegando e Daniel mi ha salvata. Fine della storia. E per la
cronaca,
vaffanculo Jackson Sammy.” Mi volto e corro verso la mia
classe, ignorando le
lacrime che mi scendono sul viso, rigandomi le guancie.
Comincio a tirare fuori mille vestiti, cercando di sceglierne uno
adatto alla
serata: è il compleanno della mia migliore amica.
Mi trucco leggermente, afferro giacca e sciarpa e salgo in macchina con
Daniel,
che non appena mi vede mi abbraccia forte e mi bacia. Ricambio poco
convinta.
Non sono dell’umore giusto per questo genere di cose.
Arriviamo a casa sua che è stracolma di gente, inoltre ci
sono mille lucine
colorate appese dappertutto, rendendo il suo enorme giardino luccicante.
La musica assordante mi impedisce di sentire cosa mi urla il mio
ragazzo.
Intuisco che sia andato a cercare parcheggio per l’auto.
Vado in cerca della mia amica Meredith e quando la trovo mi abbraccia.
Per un po’ balliamo, poi arriva il momento di aprire i
regali. Quando scarta il
mio rimane a bocca aperta “Grazie Ash!!” mi urla
abbracciandomi e baciandomi
una guancia: le ho regalato il profumo nuovo di Chanel.
Decido che ne ho abbastanza di stare in mezzo a quel casino,
così vado a
cercare Daniel che è in compagnia dei suoi amici: lo lascio
stare con loro ed
esco dal retro della casa.
La musica ormai è diventata solo un rumore di sottofondo e
l’aria fresca mi
scompiglia i capelli.
Mi siedo su una panchina di pietra, quando sento qualcuno che si siede
accanto
a me. È Jackson.
Sorride, come se le parole che gli ho detto la scorsa settimana non
fossero mai
esistite.
“Ancora? Credevo di essere stata chiara. Lasciami in
pace”.
“Ti lascerò in pace, ma solo dopo che mi avrai
detto, guardandomi negli occhi,
che tu non mi ami” dice risoluto. Gli rivolgo uno sguardo
veloce: è bellissimo.
Davvero, è il ragazzo più bello che io abbia mai
visto in tutta la mia vita,
persino più bello di Daniel. Indossa una giacca scura che
gli sta a pennello,
dei jeans anch’essi di colore scuro e inevitabilmente le
scarpe della Nike, la
sua marca preferita, quella che indossava sempre fin da quando era un
bambino.
I capelli biondi sono scompigliati dal vento e alcuni ciuffi gli vanno
a finire
negli occhi, che sono i più intensi e favolosi che io abbia
mai visto.
“Jacky”. Utilizzo quel soprannome che usavo per
chiamarlo quando ancora eravamo
dei bambini. Mi emoziono a pronunciarlo, e anche lui rimane sorpreso.
“Ti prego
… Vattene via … Che vuoi da me?”
Non mi risponde, ma si limita a sorridermi dolcemente. Intanto sento
che
quell’orrenda musica si interrompe e si trasforma in una
specie di lento,
romantico da far venire le lacrime agli occhi e riesco a scorgere due
ragazzi
che si abbracciano e cominciano a ballare.
Sbuffo, mentre un’altra folata di vento mi scompiglia i
capelli.
“Ora ti spiego perché non posso lasciare
Daniel” dico continuando a fissare la
pietra, di cui è costruita la panchina. “Fino a
quando non è arrivato lui … Io
ero come su un’altalena sospesa nel vuoto e potevo contare
solo sulle mie forze
per non cadere giù. Sono stata sola e indipendente per anni,
poi quando è
arrivato Daniel, mi ha aiutato a spingermi, a non farmi cadere
… Mi ha fatto
ritrovare la forza che credevo di avere perso e mi ha fatto conoscere
il vero
amore. Lui mi ama davvero tanto e non oso pensare alla sua reazione se
io lo
lasciassi. Ne uscirebbe pazzo e io non voglio questo per
lui.”.
Jackson mi guarda comprensivo “Questa si chiama compassione
Ashley. Sai cos’è
la compassione?”.
Faccio una smorfia “Per chi mi hai preso? Ovvio che so
cos’è!” ribatto offesa.
Lui ride “Sei ancora rimasta la bambina che ricordavo
…” dice soprappensiero
“Ash, tu stai con lui per compassione e non perché lo ami. Tu non ami Daniel
Gibson,
dannazione!” dice alzando la voce.
Sento pizzicare gli occhi, e so che tra poco comincerò a
piangere. Piango
perché sono stata colpita dalla verità, come uno
schiaffo e fa male. Brucia
tremendamente.
“No … Non è vero” ma il mio
è un sussurro, e sembra che stia cercando convincere
me stessa piuttosto che lui.
Mi scosta una ciocca di capelli neri dagli occhi e mi guarda con quello
sguardo
che solo lui puo’ avere, quella dolcezza infinita che solo
con me usa. Si
avvicina a me pericolosamente. Sento ogni muscolo bloccato e capisco di
non
riuscire a muovermi. Cerco con tutte le mie forze di allontanarmi ma il
mio
corpo me lo impedisce. E poi accade.
Inevitabilmente accade l’irreparabile.
Lui mi bacia.
Lui bacia me. Le sue labbra sono
fredde, come le mie. Sono sconosciute, ma subito si adattano alla forma
delle
mie, come se ci conoscessimo da sempre. Provo a opporre resistenza ma
alla fine
cedo, e non perché lui sia più forte di me, ma
perché la mia volontà è stata
sbriciolata: questo bacio lo volevo anche io, questo bacio lo aspettavo
da
sempre.
Non c’è la minima traccia di desiderio in questo
bacio, ma solo tantissima
dolcezza.
Mi accorgo che Jackson ha sempre avuto ragione: io non amo Daniel, amo
lui. Il
suo cuore è sempre stato solo suo.
Si stacca da me delicatamente, poi mi sfiora una guancia con le sue
dita che
sono ghiacciate per il freddo. Lui ha sempre avuto freddo.
Ci guardiamo. I suoi occhi color nocciola sono intensi ed espressivi e
osservano i miei occhi verdi. Mi alzo in piedi e lui mi imita.
Mi abbraccia forte, come se avesse paura di perdermi e capisco che
tutto quello
che voglio è stare con lui. Stavolta sono io a baciarlo. Non
ho bisogno di
alzarmi in punta di piedi, poiché lui è alto come
me, forse un poco di più.
“Ti amo Jackson” sussurro e non so se lui mi ha
sentito. Mi bacia la fronte e
riesco a percepire un “ti amo anche io”.
La nostra complicità pero’, viene spezzata da un
paio di occhi blu che ci
guardano furiosi. Ora sì che sono nei guai.
Vedo Daniel andare via, e lo rincorro. “Aspetta!”
gli urlo.
Lui si blocca di colpo, come se una freccia l’avesse
trafitto.
Si volta di scatto “Che cosa vuoi?”. I suoi
bellissimi occhi blu sono pieni di
dolore, e so che è a causa mia e mi sento terribilmente in
colpa.
“Mi dispiace” riesco solo a farfugliare e non so se
lui ha compreso ciò che gli
ho detto.
Chiude gli occhi, come per calmarsi.
“Ti ho visto con Jackson prima, mentre lo baciavi”.
“Lo so”.
“Dimmi solo una cosa Ashley” fa una pausa, poi mi
guarda con un’espressione che
non riesco a decifrare “Lo ami ancora?”.
Non posso mentirgli di nuovo. L’ho fatto per tutto questo
tempo, e questa volta
voglio essere sincera con lui.
“Sì”
gli rispondo. In quel momento vedo
tutti i nostri istanti passati insieme sgretolarsi, rompersi in tanti
piccoli
frammenti che sono impossibili da rimettere insieme e aggiustare.
“Come puoi amarlo dopo tutto quello che ti ha fatto? Come fai
ancora a provare
un qualcosa per lui? Non ti ricordi
forse come eri … distrutta quando ti ho conosciuta? Come eri
infelice? Non ti
importa niente questo? Non ti importa che lui non ti abbia
voluta?” urla
disperato.
“Io …”
“Tu devi stare con me Ashley! Tu non puoi lasciarmi! E tutte
le promesse che ci
siamo fatti? Dove cazzo vanno a finire, eh?”. Capisco che
è chiaramente fuori
di sé. Daniel è sempre stato un ragazzo educato e
gentile con tutti. “Tutto
quello che hai passato con me, non conta più
niente?!?”.
“Non … Non rendere tutto più difficile,
ti prego” piagnucolo inutilmente. “Io
ti voglio bene Daniel. Non ti amo. Me ne sono accorta quando lui mi ha
baciata.
Tu sei stato una specie di mio migliore amico, con cui potevo
confidarmi. Sei
stato il mio sole durante tutti questi giorni di pioggia”
dico fissando i fili d’erba
smossi dal vento.
Mi trafigge con lo sguardo, rivolgendomi un’occhiata davvero
crudele “Non
rinuncerò a te così facilmente”
grugnisce “Non ti lascerò andare da
lui!”.
“Daniel ti prego! Non fare così …
Spazio
Autrice:
Questa one – shot
è scritta di corsa e fa schifo, ma lo so.
Ho voluto scriverla perché sentivo il bisogno di farlo.
Racconta più o meno la mia storia. Ovviamente, come si
capisce dal titolo, non
mi è andata bene come Ashley. Il mio Jackson non
è mai tornato a dirmi che mi
ama, e non ho mai avuto un Daniel a differenza della protagonista.
Che dire? È la mia storia, semplicemente la mia storia.
Kessi