Ciao a tutti!! Ecco la mia seconda ff... lo so, non è il massimo, ma mi frullava in testa da un paio di giorni e se non la scrivevo il mio cervello non era contento e non smetteva di tormentarmi! Spero solo che non vi annoi! Inoltre ringrazio Marpy e Ninfea306 per le belle recensioni che hanno fatto alla mia prima ff (davvero molto importante per me!!) e per averla aggiunta tra le preferite, assieme a Sbranina. Spero di non deludervi con questa! Buona lettura

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Seduta alla scrivania, davanti la finestra, il vento leggero che mi scompiglia i capelli, guardo il cielo dominato da una luna piena. Peccato che le nuvole rendano fioca la luce che il satellite emana. Solo lievi raggi illuminano fiocamente la mia stanza.

Guardo fuori e vedo qualcosa svolazzare fin dentro la stanza e posarsi sul tavolo. Abbasso lo sguardo e osservo meglio. È una piuma. La prendo e comincio a rigirarla tra le mani. È bianca, totalmente bianca. È intatta, è pura. Niente ne ha contaminato la bellezza. Sembra così delicata, ho quasi paura che si rompa tra le mie mani, ma non voglio che ciò che accada, voglio conservarla, voglio continuare a godere della purezza che emana. Apro il libro poggiato sulla scrivania, che stavo leggendo qualche minuto fa, perché le sue pagine possano ospitare la mia piuma. Scorro le pagine tra le dita, ma una di queste sfiora in maniera tagliente il polpastrello del mio indice e lo taglia leggermente. Comincia a scorrere dal piccolo taglio del sangue e una goccia di questo finisce sulla piuma. La prendo nuovamente tra le mani e la osservo attentamente. Il sangue è caduto sulla parte superiore di essa ed è scivolato poco più in basso. Eppure la piuma, anziché perdere la sua bellezza, sembra averne acquistata. D’altronde il rosso è il colore dell’amore; e l’amore migliora chi lo prova, rende più belli. O almeno, così dicono; io non posso esprimermi su questo, dato che non ho mai provato cosa sia l’amore. E per un attimo invidio la piuma, che sembra aver trovato ciò che la completa quando ha incontrato quella piccolissima goccia di sangue. Per un attimo vorrei essere come lei, vorrei essere contaminata dall’amore e perfezionarmi con esso.

Sospiro e lo sguardo cade sulla sveglia; è quasi mezzanotte. Dal piano inferiore giungono le voci di un notiziario sportivo: Charlie deve essersi addormentato davanti la tv. Anche io dovrei andare a dormire, è tardi. Prendo la piuma, la osservo un’ultima volta e la conservo tra le pagine di “Romeo e Giulietta”. Mi alzo dalla scrivania, mi sdraio sotto le coperte e chiudo finalmente gli occhi, sperando che il sonno non fatichi ad arrivare, domani sarà una giornata pesante.

Domani sarà il mio primo giorno di scuola a Forks.

Spero solo di passare inosservata.