My
Nightmare
Mi nascondo
sotto le coperte, tentando di sfuggirgli, di farlo scomparire, ma
è tutto
inutile.
Chiudo gli occhi e me lo ritrovo davanti, con quel ghigno spaventoso in
volto,
mentre si avvicina a me, come un predatore si avvicina alla sua preda,
sicuro
che non potrà sfuggirgli.
Mi afferra per un braccio e mi sussurra “Adesso ti ho preso
… E anche questa
volta non potrai scappare.”.
Caccio un urlo spaventata, e il mio respiro diventa improvvisamente
irregolare.
La mia camera si illumina e i miei occhi restano socchiusi, cercando di
abituarsi alla luce inutilmente.
“Stai tranquilla piccola, tranquilla, adesso è
passato” mi sussurra mia madre
abbracciandomi. Sento le sue braccia stringermi, chiudermi in una morsa
fatale.
No! Comincio a scalciare e a urlare. Nessuno deve toccarmi …
Nessuno.
“Lasciami! Non toccarmi, non toccarmi!” grido. Lei
mi lascia subito andare e io
mi rannicchio ancora di più contro il muro, come se volessi
fondermi con esso,
e comincio a tremare.
“Emily, sono io. Sono la mamma, stai tranquilla va bene? Non
ti tocco, resto
qui, guarda” indica la poltrona al fianco del letto e mi
parla lentamente, come
se fossi pazza.
Il mio corpo è scosso da spasmi ormai sempre più
frequenti e non riesco a
smettere di piangere. Le lacrime mi solcano il viso, rigandomi le
guancie e
facendomi apparire terribilmente fragile.
“Vuoi un bicchiere di succo? Te lo porto?” mi
chiede la mia mamma.
Non rispondo, resto semplicemente raggomitolata su me stessa a fissare
il muro
chiaro che ho davanti.
Cerco di calmarmi, facendo dei respiri lenti, ma non serve. Riesco a
percepire
il suo respiro caldo e fastidioso su di me, le sue mani sudice sul mio
corpo,
mentre con una mano mi sfiora il viso. Mi sembra di sentire persino la
sua voce
terribile mentre mi chiamava puttana.
No, no. Non puo’ essere. Non puo’ avermi preso, non
un’altra volta.
Devo avere ricominciato a urlare come una pazza, e a graffiarmi con le
mie
unghie troppo corte e mangiucchiate per cercare di togliermi quella
sensazione
di sporco che sento di avere addosso, poiché avverto come
uno strano pizzico al
braccio e tutti i suoni si fanno ovattati, fino a scomparire. Mia madre
e mio
padre devono avermi iniettato il calmante, perché mi
assopisco e cado in un
lungo sonno senza incubi. Momentaneamente sono felice perché
nel mio sogno
tutto è bianco attorno a me.
Lui non c’è, ma
quando mi
risveglierò, lui ci
sarà di nuovo … E
allora l’unica soluzione qual è? Come posso fare
per dimenticarlo? Per
confinare questo brutto avvenimento in un angolo del mio cervello?
Forse
l’unica soluzione per sfuggirgli una volta per tutte, per
scacciarlo dalla mia
mente, sarebbe quella di addormentarmi per sempre e non riaprire di
nuovo gli
occhi, in modo da non vedere l’alba di un nuovo e terribile
giorno.
Note Autrice: Questa piccola one -
shot,
parla di una ragazza che è stata violentata.
Spero di aver rappresentato bene il suo trauma e le sue paure
… Anche se non so
… è stato complicato.
Beh, grazie a tutti quelli che leggeranno! Mi farebbe piacere se
lasciaste una
recensione ^^.
Kessi