Sembra veramente pulsare,
sotto il tocco delle mie dita,
questo suo marchio addormentato.
Entra in contatto col mio,
separato sol dal sottil lembo di pelle,
che è la sua palpebra.
Ed è questo battito incessante
che non mi da respiro,
questa maledetta forza,
che preme contro i miei polpastrelli,
che mi blocca la saliva in gola.
Non posso fare niente in questo momento,
bloccato,fermo,immobile,
come una statua di cera,
o un giocattolo
a cui abbiano tolto le batterie.
Esserle così vicino,
avere la possibilità di esplorarla,
vorrei farlo,
ma, al momento,
devo accontentarmi del flebile contatto,
che è concesso alla mia pelle.
LA AMO
Le mie dita si ritraggono,
autonome da lei,
inoriddite da tale inconveniente costatazione.
Non posso permettermi una cosa del genere,
devo volere solo la sua anima,
quella che ho scelto,
che ho giurato di non cedere a nessuno.
Un giorno, però, lei sarà mio.
Poso le mie labbra sulle sue,
piccoli petali di rosa,
sottili e leggiadre ali,
che le permettono di spiccare il volo,
di sorprendermi sempre.
Un giorno, insieme alla sua anima,
tutto questo sarà mio.
Fino ad allora,
sono solo il maggiordomo della famiglia Pantomhive.
Un demone di maggiordomo....
My Lord!