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Autore: twy    08/12/2009    0 recensioni
Potrà essere la scelta giusta o qualsiasi altra cosa, ma ha visto quell’insieme di cui ha desiderato far parte per mesi distruggersi, e solo dopo che si è spezzato si è reso conto che vi era ormai legato a doppio filo.
[Post break]
[Ryden, Joncer]
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi: Panic at the disco, Jon/Spencer, Ryan/Brendon. [Possibile subtext Jon/Brendon]
Genere: Romantico, triste.
Rating: Verde (R)
Avvertimenti: Slash, flashfic.
Disclaimer: Tutti i personaggi sono realmente esistenti e quindi sono © di loro stessi, questa fic non intende dare rappresentazione veritiera di eventi/caratteri/ orientamenti sessuali.
Words: 353
Note: Ecco un'altra cosa sul bandom, incredibilmente. Pian piano posto, è che bisogna essere in vena per certe cose. XD Questa è una sorta di raccolta, ovvero, è composta da 4 flash-fic che affrontano le reazioni di ogni membro dei Panic alla rottura. Non avevo intenzione di scriverla, le mani si sono mosse da sole, lo giuro. Mi sono basata sul prompt 'Well, it had to happen sometime. If you love something, let it go, right?' [cit. di Brendon, una frase detta a proposito della rottura] Il titolo di questo chap è altresì tratto da un post su twitter di Jon /0/ Gli altri due capitoli traggono il titolo da 'Tears don't fall - Bullet for my Valentine' e 'Nine in the afternoon - Panic at the disco'. Comunque, queste sono abbastanza recenti (risalenti alla rottura, logicamente XD) quindi mi preoccupano. XD Fra l'altro, la lunghezza è nonsense. Si orientano tutte sulle 300 parole, quindi flashfic moolto magre, o tripledrabble. XDD Enjoy **


See how the other half live

Questo non è quello che Jon dovrebbe provare. Non è sicuro di cosa dovrebbe provare in ogni caso, ma non crede sia questo. O almeno, non quanto Ryan, semplicemente: lui ha creato la band, è cresciuto con loro ed era una cosa che gli apparteneva, il suo sogno, e lui non può neanche pensare di provare quello che provato Ryan quando li ha lasciati. Quando ha visto Brendon guardarlo con quell’aria ferita come se l’avessero lacerato e non ha potuto fare niente per guarirlo.
Lui non ha visto nascere la band quindi questo è solo un nuovo sviluppo della sua carriera, e chiunque lo pensi è un’idiota. Lui ha quasi provato a pensarlo per i primi tempi, a pensare alla musica e passare ore in sala registrazione e non mostrare di stare troppo male, perché Ryan aveva bisogno di qualcuno che gli dimostrasse che avevano fatto la scelta migliore e che prima o poi non avrebbero più provato dolore.
E’ assurdo che sia Jon a dovergli dimostrare questo quando è certo che qualcosa si sia rotto dentro di lui per sempre. Potrà essere la scelta giusta o qualsiasi altra cosa, ma ha visto quell’insieme di cui ha desiderato far parte per mesi distruggersi, e solo dopo che si è spezzato si è reso conto che vi era ormai legato a doppio filo.
E lo respirava e lo sentiva quando Brendon diceva qualcosa di sciocco, o Ryan gli mostrava un testo, o Spencer sorrideva – ma è assurdo averlo compreso solo con i sogni confusi di quella stanza stranamente calda dove hanno reso la cosa ufficiale, comprenderlo solo con le foto scattate nel loro van che ora sono le ultime.
Vorrebbe poter aiutare gli altri a superarlo, prima di superarlo lui stesso, forse perché sta con Ryan continuamente e deve stargli accanto in un modo che non è sicuro di conoscere, che potrebbe solo chi hanno lasciato, o forse perché ricorda gli occhi disperati di Brendon ed ha paura di lasciarlo affrontare la cosa senza di loro. O forse, perché quando se ne sono andati, Spencer non l’ha neanche guardato.
  
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