Problemi di Vita

Cap.1: IL SAMHAIN

Sentendo il vento arrivargli in faccia, la pioggia cadere sulle spalle nude, lei non si preoccupava di trovare un riparo per proteggersi dell’imminente temporale in arrivo, lei era solo accecata dalla rabbia e, la rabbia per una strega e la peggiore amica che si possa avere. Era appena andata al Samhain dell’anno, la festa secondo lei più bella e anche secondo tutti quelli della congrega di sua madre, sacerdotessa, di qui lei faceva parte. Non solo perché era la festa più importante insieme al Beltane ma anche perché per loro significava la fine dell’anno del Dio vecchio e l’inizio di quello nuovo con la rinascita del Dio giovane che si compieva nel solstizio di Inverno però era anche l’occasione per celebrare l’ultimo raccolto, era la notte in cui il velo che separa il mondo dello spirito da quello della materia è più sottile e le anime dei nostri cari amici, parenti o persone a cui volevamo bene, si ricongiungono a noi per partecipare al sabba in cui danziamo, cantiamo, suoniamo canzoni celtiche che parlano dei nostri Dei wiccan e preghiamo per loro. Questo succede la focalizzata notte del 31 Ottobre e, visto che siamo in ambito di streghe tutti avranno pensato alla gloriosa notte degli scherzi di Hallowean  in cui le streghe vanno in giro a raccogliere i bambini per mangiarseli ma, strega non e altro che un nome per indicare il sinonimo di wiccan cioè colui che pratica la religione Wicca che è una religione profondamente naturale e spirituale in cui l’uomo sta a stretto contatto con la natura. Molti credenti avranno pensato che non possa esistere una religione che infanghi con un rito satanistico per i Cristiani il tanto adorato giorno di Ognissanti. In realtà la Wicca esiste già dalla creazione del mondo. Per Edain che  è una ragazzina di 14 anni, che ha appena iniziato il liceo e un ragazzo le ha chiesto di mettersi con lui, che è una strega da quando è nata poiché sia sua madre che come detto prima è perfino sacerdotessa, sia suo padre è una strega anche lei di conseguenza lo è ed è anche molto forte. Quella sera doveva essere iniziata cioè resa apertamente strega ereditaria e ricevere la consacrazione alla Dea Vecchia simbolo di saggezza, doveva poi chiedere consiglio al Dio della Caccia che aiutava a lasciare la paura di lasciare ciò che conosciamo per quello di cui avevamo paura e, lei aveva paura di ciò che le aveva chiesto il ragazzo. Era sempre stata molto chiusa e anche se era molto bella nessuno s ne era mai accorto perché  mascherava la sua bellezza con larghi maglioni e t-shirt e pantaloni con le moltitudini di tasche, inoltre era molto timida e sensibile. Aspettava quel giorno da tempo.

Era un bellissimo sabato mattina: il sole rispendeva e un leggero venticello agitava i rami degli alberi, le foglie vagavano senza meta trasportate da quella fresca brezza, tutto era calmo, tranquillo e la città di withe-city era ancora avvolta nel sonno perché era una delle ore medie la gente che doveva andare a lavorare era partita un ora prima alle sette, ancora tutti gli studenti del vicinato di papper streat stavano dormendo nelle loro soffici trapunte continuando i loro dolci sogni, tutti tranne una.

In una dolce casa dai muri di un colore giallo accesso e il tetto rosso, una di quelle case perfette, un’adolescente era stata tirata giù dal letto in questo modo: i balconi erano stati aperti bruscamente, le coperte alzate tra cui un’imbottita trapunta nera, la sua preferita. Sua madre si mise ad urlare:

-Giù dalle brande!!!!!! vestiti e vieni giù ad aiutarmi e prepare i Trick-or-Treat per l’altare, per colazione e per la festa nella radura.

-Dai mamma!!! Ancora one minute e arrivo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Detto questo si tirò su le coperte fino a nascondersi sotto completamente.

-Beh!!!! Vorrà dire che il rituale potrà anche fare almeno di te cara mia e che la tua colazione salterà!?!

Stava ancora elaborando le informazioni ascoltate quando realizzò tutto: niente rituale = niente consiglio. Si alzò come un fulmine, si fece la doccia e dopo aver asciugato i suoi lunghi capelli lisci di color nero e essersi messa le lenti a contatto sugli occhi color blu mare si vestì e scese in cucina di corsa.

-Ah!!! Vedo che ti sei decisa a scendere piccola addormentata nel bosco.

-Casomai dovrai dire sfigata addormentata nel bosco…

-Non essere così negativa!

-Su mà!!!! Dov’è la pasta?

-Là.

Fece cenno con la testa indicando il tavolo mentre continuava ad impastare la pasta per un altro dolce.

Edain si rimboccò le maniche ed iniziò ad impastare. Dopo un’ora e mezza di lavoro i dolci erano in forno: sarebbero stati pronti tra un’ora e finalmente avrebbe potuto fare colazione perché aveva una fame cane.

Finalmente fatta colazione, dopo aver mangiato quasi metà dolce si coricò in camera per prepararsi alla meditazine che avrebbe fatto per una buona mezzora. Preparatasi spiritualmente iniziò a concentrarsi e dopo mezzora si radicò. Ciò consisteva nel restituire l’energia alla madre terra distendendosi per terra con le mani e i piedi aperti. Facendolo sarà stata troppo stanca ma si addormentò.

Fu svegliata da un suono ripetuto insistentemente sulla porta. Si alzò, guardò l’orologio che segnalava già le sette, apri la porta e si ritrovo davanti sua madre con un abito in mano che le disse:

-Cosa dici di indossarlo per Samhain?

Lei rimase sbalordita ma lo prese in mano lo stesso chiedendosi “lo provo o non lo provo?”

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Ehi raga sono di nuovo qua con una storia. Cosa mi dite: vi piace? La trovate fatta bene? Chiunque la legga solo una cosa devono fare assolutamente: COMMENT!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Please!!!!!