08/12/2009
7 recensioniTi osservo
Ti osservo, disteso accanto a me.
Hai gli occhi chiusi, ma non dormi.
Come potresti? Troppa l’eccitazione che aleggia nell’aria.
Abbiamo fatto l’amore, per quasi tutta la notte.
Una piccola pausa era necessaria.
Una piccola pausa per riflettere, per assorbire meglio le emozioni che abbiamo provato e abbiamo donato, l’uno all’altro.
Ti osservo e ho voglia di te. Vestito solo della tua bellezza, ti guardo e ti desidero.
Non credevo fosse possibile.
Non credevo si potesse volere e amare così tanto una persona.
Eppure è così.
E ora, che sei mio, sento questo bisogno di averti vicino aumentare.
Fa quasi male.
Ti osservo e mi incanto per la tua perfezione.
Mi piace il tuo corpo, mi piace tutto di te.
Il mio sguardo scende, lungo il tuo torace muscoloso, le braccia sono piegate dietro la tua testa.
Scendo e incontro il tuo addome, la peluria che circonda l’ombelico e prosegue verso il basso, sul tuo sesso a riposo.
Vorrei toccarti, lasciar scivolare la mia mano, ma mi limito ad osservarti.
Per ora.
Noto con la coda dell’occhio il tuo sorriso, ti sei accorto del mio esame.
Non importa.
Sai quanto di adoro, sai quanto ti amo.
Sei mio marito, adesso.
Non c’è più imbarazzo, non c’è più niente a dividerci, se non questi pochi centimetri di distanza.
Tu sei mio.
Io sono tua.
<< Ti piace quel che vedi?>>
Sì, mi piace, ma non ti rispondo. Non voglio interrompere questa quiete per darti una risposta che conosci già. Mi limito ad osservarti.
Ma non mi basta più.
Allungo una mano, sfiorandoti la guancia: è liscia, ti sei rasato per la cerimonia. Tuttavia preferisco vedere la lieve peluria che ricopre lei e la sorella. Ti rende più affascinante.
Ti tocco, delicatamente, arrivando alla bocca. La tua mano mi precede: veloce prende la mia, premendola sulle tue labbra. I tuoi occhi si aprono, di scatto.
Desiderio, è quel che vi leggo.
Amore, è quel che non manca mai.
Mi stacco gentilmente dalla tua presa, continuando la mia carezza.
Voglio toccare tutto di te, con gli occhi e con le mani. Voglio sentirti mio, ancora di più.
Non voglio illusioni, voglio certezze.
La felicità è effimera e finché posso desidero godermela appieno, in questa notte di passaggio.
E allora tocco, tocco e faccio mio, compiacendomi di ogni brivido rubato, di ogni gemito strappato.
Ti amo. Ti amo. E ti desidero.
Vorrei urlartelo, vorrei dirtelo, ma le parole d’amore si dimenticano facilmente.
Voglio che questa notte rimanga impressa nelle nostre menti come l’unione di due persone innamorate: lo eravamo anche prima, ma non avevamo un anello al dito.
Un anello che ci incatena, corpo e mente. E cuore.
Ci unisce, in un vincolo indissolubile, ma così fragile.
Le mie carezze ti hanno risvegliato. Troppo velocemente, mi ritrovo sotto di te.
Mi baci, togliendomi il fiato. E ti fai strada in me.
Ancora una volta, uniti.
E osservo il tuo viso acceso dal piacere.
Osservo i nostri corpi, uniti.
Osservo, per non dimenticare.
Note: con il titolo, sono giuste giuste cinquecento parole. ^^
Doveva essere scritta per il fandom di Twilight, ma poi ho cambiato idea all’inizio.
Quella racconta è una scena di una luna di miele, dagli occhi della sposa.
Sono soddisfatta di quanto ho scritto, mi piace.
Spero sia piaciuta anche a voi. Fatemelo sapere: i ringraziamenti arriveranno nella prima delle storie che aggiornerò in questa sezione.
Se non le leggete o non potete causa rating, sappiate che vi ringrazio fin da ora. ^^
Un bacione
Anthea