Una ragazza (se si può
dire così), quella sera, preparava il pranzo, per il figlio e per il marito che
molto probabilmente non sarebbe tornato presto neanche quella volta. Quella
cucina certe volte le incuteva timore, troppo grande e vuota. Faceva freddo, in
quanto era inverno e i camini non riuscivano a riscaldare quell’enorme maniero,
ma in fondo quella casa le piaceva, era la sua di casa. Un bambino dai capelli
biondi quasi bianchi le venne incontro, assomigliava così tanto a suo padre,
tranne per gli occhi, quelli erano i suoi, dorati come l’oro.
-Mamma a che ora viene
papà- disse il bambino con una faccia da cucciolo, che l’addolciva molto.
- non ne ho idea Scorpius
– disse con aria rassegnata.
-uffa lui me l’aveva
promesso, aveva detto che stasera sarebbe tornato presto-
- lo so tesoro, vedi che
tra poco arriva- ma sapeva benissimo che anche quella sera sarebbe tornato più
tardi del dovuto.
Cosa poteva farci lei,
lui era una persona importante al ministero, niente meno che il sottosegretario
in persona, il ruolo richiedeva una grande competenza e molta presenza, troppa
per i suoi gusti. Ma lei lo amava e quindi era tollerante, Hermione era stata
sempre tollerante. Ormai erano passati molti anni da quando si era conosciuti,
anzi da quando tutto d’un tratto cambiò il loro rapporto, tutto cominciò
quando..
Hermione camminava per le
scale con un andamento abbastanza veloce, come aveva potuto fargli questo, quel
brutto furetto la doveva pagare. Cos’era successo? Beh, ecco, questo era un
argomento abbastanza delicato, così per dire.
Quella mattina lei, Ron
ed Harry avevano lezione di pozioni e quello stupido di Piton il giorno prima,
aveva assegnato una pozione prendi vita e gliela dovevano presentare proprio il
giorno dopo . Lei aveva avuto qualche problema, ma alla fine ce l’aveva fatta,
ma non si poteva dire lo stesso di Ron ed Harry, beh loro avevano fatto circa
una decina di prove e alla fine erano riusciti a creare qualcosa che
assomigliasse al compito dato dal professore. La banda dei serpeverde si era
impadronita della sua fiala e quello stupido e bastardo di Malfoy le aveva
alterato il contenuto creando un cataclisma e facendo esplodere tutto, così il
prof aveva tolto 50 punti sia a serpeverde che a grifondoro, facendogli
collezionare in più, due belle S. E si gliela doveva far pagare. Aprì di botto
la porta della sala grande e si diresse verso il tavolo dei verde-argento, dove
quell’imbecille rideva e scherzava ( molto probabilmente parlando di quello che
era successo nell’aula dei sotterranei) con il suo caro amico Blaise, l’unico
serpeverde che degnava di avere attenzione.
-Ciao Malfoy…come và?-
gli disse con una punta di sarcasmo.
stupendamente
Granger…cosa vuoi?- le chiese con il solito ghigno made-in-malfoy
-E MI CHIEDI ANCHE COSA
VOGLIO?- gli urlò contro
- si te lo
chiedo…problemi?- oh mio dio, come la faceva irritare, si comportava come se
quella mattina non fosse successo niente.
- SI…COME TI SEI PERMESSO
DI ALTERARE LA MIA POZIONE??-
- te lo meritavi dopo
tutte quelle E adesso avevi bisogno di un brutto voto no?- e Blaise scoppiò a
ridere, maledizione adesso ci si metteva anche lui.
- mi vuoi spiegare perché
ci tieni così tanto a rovinami la vita?-
-te lo detto già l’altra
volta, mi diverte vederti arrabbiata- e le alitò in faccia una nuvoletta di
fumo causata dalla sigaretta che in quel preciso momento stava fumando.
- oggi non sono in vena
di discutere quindi lascio perdere, chiaro?-
- sissignora!- le disse
con sarcasmo, così Hermione gli voltò le spalle e andò verso il tavolo di grifondoro,
dove forse quella sera sarebbe riuscita a mangiare qualcosa. Harry la vide
arrivare e la salutò subito con un sorriso, lei adorava i suoi amici, era
l’unica cosa che contasse al mondo ( non del tutto però)
- ehi herm com’è andata
con il furetto?- le disse, mentre addentava una coscia di pollo
-niente, non mi ascolta,
credo proprio che si diverta a prendermi in giro-
-cosa ci puoi fare, lui è
Draco Malfoy, è capace di non farti ragionare- le disse Ginny, levando un
sospiro
-Cosa dici Ginny, lui è
soltanto uno stupido furetto-
-Perché vorresti dire che
è brutto?- le disse. Hermione si sorprese delle sue parole, adesso anche la sua
migliore amica le andava contro.
-senti Ginny, a me non
interessa che sia carino, è bastardo punto. E adesso vado a dormire, mi è
passata la fame- e dicendo questo si alzò e se ne andò, aveva bisogno
assolutamente di piangere.
Nessuna la capiva, la
reputavano soltanto la saccente,la granger-so-tutto-io, ma lei ce l’aveva dei
sentimenti e ancora nessuno se n’era accorto. E poi quel Malfoy, si divertiva
alle sue spalle, quasi gli piaceva darle fastidio e Ginny osava anche dire che
era carino, beh su questo non c’era niente da discutere, si, era una bel
ragazzo, ma per lei questo non bastava, le interessava la mente, l’unica cosa
che quel furetto non aveva. Si vantava come non mai di essere andato a letto
con tutte le ragazze della scuola, lei non aveva mai creduto a queste parole.
La faceva soffrire, la faceva stare male e non capiva il perché. Perché le
interessava cosi tanto l’opinione di uno stupido serpeverde come lui, questo
non lo sapeva o forse ancora non l’aveva scoperto.