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Autore: martnyny    11/12/2009    9 recensioni
Sakura e Sasuke.Due vecchi amici di infanzia,lui l'erede di una ricca azienda,lei una specializzanda in medicina.Due incontri del tutto casuali che li porteranno a chiarire i loro sentimenti.Il ricordo ancora vivido della loro notte inseme.Un ritorno insperato o l'ennesimo sintomo di un amore eterno?SECONDA classificata al Total Black Contest indetto da oKelio e vincitrice permio Originalità.Dedicata a Domi_chan,Kira33,hinata hiuuga, ed Amily Ross.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Suigetsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                             Confessions on an eternal love

A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché.
Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere.


Carlos Ruiz Zafon
 
 
Tre anni .Tre lunghi anni,lenti a trascorre,atroci da sopportare. Nemmeno lui riusciva a comprendere fino in fondo per quale motivo avesse deciso di intraprendere quel viaggio,eppure ora si trovava seduto su quel sedile logoro,nel vagone della classe economica del treno che lo riportava nella sua città natale. Sasuke Uchiha spiccava fra i passeggeri per il suo abbigliamento,più raffinato e di classe rispetto a quello degli altri. Decisamente troppo elegante per la classe economica,e infatti gli abiti del moro attiravano gli sguardi curiosi dei presenti nel vagone,ma Sasuke,freddo e scostante di natura,incurante di ciò manteneva i suoi occhi neri fissi sul paesaggio al di fuori del finestrino. Immerso in una sorta di atteggiamento meditativo,col mento poggiato sulle dita delle mani incrociate,osservava la miriade di case costruite sul terreno attorno ai binari ferroviari,dove il marrone scuro del terreno si confondeva col alcuni campi coltivati. Dopo aver passato una galleria lo scenario era cambiato,un mare chiaro e cristallino aveva preso il posto del verde,un mare limpido e azzurro circondato da scogliere sulle quali le onde si infrangevano. I raggi del sole si riflettevano,quasi come piastre dorate galleggianti sull'acqua .Un'atmosfera solare e vivace."Come lei",si ritrovò a pensare.
 
"Con la tua voce,l'allegria
che dentro me non va più via
come un tatuaggio sulla pelle..."


La voce di quella ragazza risuonava ancora nella sua mente,e il suo ricordo era ancora vivido e nitido.


Il tirocinio in ospedale si era rivelato più duro del previsto. Turni massacranti,orari improponibili,ed infine date degli esami incombenti .Di sicuro l'amore era l'ultima delle preoccupazioni di Sakura Haruno.Quella mattina era appena arrivata in ospedale e si stava preparando per il turno pomeridiano.
-Buongiorno,fronte spaziosa!-.Ino,la sua amica di infanzia,ora anche sua compagna di corso per la specializzazione.
-Ino,siamo cresciute per i soprannomi,non ti pare?-,rispose in tutta tranquillità Sakura.La bionda fu sorpresa da tanta calma,in genere le rispondeva prendendola in giro,a volte diventava persino manesca.
-Qualcosa non va Sakura?-,chiese preoccupata.
-No,tranquilla-disse Sakura.
-Non mi convinci cara,dimmi la verità!Si tratta ancora di lui,non è vero?-,esclamò preoccupata,afferrandole il polso. Le iridi verdi di Sakura si incupirono,tuttavia rispose teneramente:
-Sta serena Ino!Va a casa a riposarti!-. Così la bionda abbandonò la presa sul polso ed uscì dall'ospedale. Sakura intanto si dirigeva nello spogliatoio,per indossare la tenuta azzurrina riservata agli specializzandi. Nemmeno con la sua migliore amica era riuscita a confidarsi,nonostante Ino avesse intuito perfettamente cosa,o meglio chi,le procurava tanti pensieri e preoccupazioni.

"A volte mi domando se,vivrei lo stesso senza te
se ti saprei dimenticare..."


Si era imposta di dimenticarlo,di cancellare ogni ricordo di lui,e in alcuni momenti,anche se per un solo istante, si era convinta di esserci riuscita,di essersi finalmente liberata di quel sentimento che ormai la soffocava.

"Ma passa un attimo e tu sei,
sei tutto quello che vorrei.
Incancellabile oramai..."


Pura illusione,come dimostrava quella piccola lacrima,che di notte le bagnava le guance prima di addormentarsi.


Il treno percorreva velocemente i binari,ormai aveva già passato due stazioni,ma Sasuke,a causa della sua proverbiale impassibilità,non se ne era curato minimamente. Il suo sguardo fu catturato da una mano che sventolava avanti e indietro davanti alle sue iridi scure. Chi osava distoglierlo dai suoi pensieri?Fulminò con intenzioni omicide il volto del ragazzo che aveva richiamato la sua attenzione.
-Lei sarebbe?-,chiese con freddezza.
-Tipo di poche parole,suppongo!-,rispose allegramente il ragazzo.
-Piacere,Suigetsu!-,disse allungando il braccio e porgendo la mano col palmo aperto. Sasuke, per tutta risposta,scansò la mano del giovane sgarbatamente, e in modo stizzito e irritato tornò a concentrare lo sguardo sul finestrino.
-Sasuke Uchiha.-,solo due parole rivolse al ragazzo,che intanto prendeva posto sedendosi accanto al moro. Notevole il contrasto tre l'eleganza del primo e la semplicità del secondo.
-Uchiha,dunque,il cognome non mi è nuovo.-,rifletté ad alta voce Suigetsu.
-Ma certo!Una delle più antiche famiglie del paese,possessori di una ricca azienda!-,esclamò infine. Sasuke mantenne un atteggiamento distaccato,non parve minimamente toccato dell'entusiasmo del giovane. Abituato a tali reazioni,si limitò a rispondere con un si appena accennato. Il viaggio si prospettava più lungo del previsto.

La riunione degli specializzandi a cui spettava il turno pomeridiano si era appena conclusa,così la dottoressa Haruno si apprestava a visitare il paziente che le era stato assegnato. Si avviò verso la camera e,non appena varcò la soglia, per poco non le mancò il respiro. Occhi scuri,pelle diafana e capelli nero corvino. In poche parole identico a lui!Possibile che neanche il lavoro la distogliesse dal pensare a lui?

"Ti vedo dentro gli occhi suoi,
ti cerco quando non ci sei..."


Non ci riusciva a dimenticarlo,era la sua condanna!Dopo essersi ripresa si avvicinò al ragazzo.
-Sono la dottoressa Haruno,mi occuperò di lei.-,si presentò cercando di mantenere un tono professionale.
-Piacere,mi chiamo Sai.-,si limitò a dire,mostrando un sorriso di circostanza. Sakura iniziò ad agitarsi,infatti non solo Sai somigliava in modo impressionante,ma anche alcuni suoi atteggiamenti erano simili. Dopo essersi ripresa iniziò a visitarlo,informandosi sui sintomi che il giovane presentava e annotando tutto.
-Bene,ora la dovrò accompagnare per eseguire alcuni prelievi.-,informò Sakura.Fece sedere Sai sulla sedia a rotelle,iniziando così a spingerla per guidarla attraverso i corridoi dell'ospedale.

"E più mi manchi,più tu stai
al centro dei pensieri miei..."

 
Inutili i sui sforzi,il pensiero di lui martellava incessantemente le sue meningi.


Quando capitava che riconoscessero il suo cognome Sasuke non poteva che provare orgoglio,fiero della fama della sua famiglia .Sin dall'infanzia era stato educato a sentirsi superiore agli altri,a primeggiare in ogni cosa.
-Dunque,come mai un giovane ricco come lei si trova a viaggiare in classe economica?-, domandò curioso il ragazzo.
-Non credo sia una sua preoccupazione.-, rispose gelidamente Sasuke,senza neanche volgere lo sguardo su di lui.
-Va bene,sappia comunque che la mia era semplice curiosità.-,a queste parole seguì un silenzio quasi funebre che,con stupore di Suigetsu,fu il moro a rompere.
-Desideravo passare inosservato,inoltre questo non è un viaggio di lavoro.-,detto ciò degnò della sua attenzione il ragazzo,forse per la prima volta da quando era salito sul vagone.
-Devo dedurre che il suo sia un viaggio di piacere.-,concluse Suigetsu.Piacere?Anche se Sasuke stesso ignorava il reale motivo della sua partenza,decisamente quello non era un viaggio di piacere.
-No,nemmeno.-,poche parole,giusto quelle necessarie. Suigetsu a questo punto scoppiò a ridere,e tale ilarità da parte sua infastidì non poco Sasuke.
-Insomma,allora per quale motivo si trova qui?-,domandò riprendendo fiato.
-Lo ripeto,non sono affari che la riguardano!-,ribadì il moro. Quel ragazzo era fin troppo invadente," invadente esattamente come lei".Così per la seconda volta il pensiero di lei tornò a tormentarlo.
-Si calmi,a me non interessa,solo trovo strano intraprendere un viaggio senza ragione.-,l'insistenza di quel ragazzo iniziava ad essere snervante,tuttavia in Sasuke prevalse la razionalità.
-Sinceramente,nemmeno io riuscirei a soddisfare la sua curiosità.-,confessò Sasuke.
-Non ci credo!Lei davvero non sa perché è partito?-,chiese incredulo.
-Sto tornando a casa,soddisfatto ora?-,urlò in risposta. Finalmente era riuscito a mettere a tacere quello scocciatore inopportuno.
-Immagino che lei abiti in una casa lussuosa.-,almeno così credeva.
-Si,ma vuota. La mia famiglia è stata sterminata da uno spietato assassino. Un' ecatombe!.-,nemmeno il suo migliore amico,Naruto,lo avevo indotto ad aprirsi in così poco tempo.
-Finalmente sono riuscito a farla parlare.-,disse sogghignando .Lo aveva provocato,e Sasuke aveva ceduto.
-Mi dispiace per la sua famiglia.-,aggiunse poco dopo.
-La parte peggiore di tutta la faccenda è che mio zio,Madara,ha fatto ricadere la colpa su mio fratello Itachi.Per anni ho dato retta alle sue falsità,in realtà mirava solo al controllo dell'azienda di famiglia.-.Suigetsu rimase fortemente colpito da questa confessione improvvisa.
-Immaginavo che lei non avesse passato un'infanzia felice.-,ammise il ragazzo.
-Come osa!Lei non mi conosce nemmeno!-,inveì subito Sasuke,con i muscoli del viso contratti.
-L'espressione dei suoi occhi,così pieni di malinconia,i suoi atteggiamenti irosi,altro non sono che un modo per nascondere il suo immenso bisogno di affetto.-,in poco tempo quel giovane ragazzo era riuscito ad apprendere i suoi sentimenti .La sua era stata effettivamente un'infanzia difficile,ed ecco che ora riaffioravano nella sua mente vecchi ricordi. Ad esempio quando da piccolo mostrava a suo padre i risultati scolastici,ovviamente sempre impeccabili, perché era d'obbligo per un Uchiha essere sempre irreprensibile. Ma neanche così era riuscito a conquistare la stima di suo padre. Ad ogni verifica i suoi compagni bisbigliavano,dando per scontato che il suo sarebbe stato per certo il compito migliore. Era chiaro che la loro non fosse amicizia,era timore reverenziale. Questa etichetta era la sua persecuzione,ma Suigetsu era riuscito a percepire cosa si celava dietro quegli occhi scuri,e ciò aveva lasciato Sasuke a bocca aperta.
-Mi dica,suo fratello ora dove si trova?-domandò Suigetsu.
-Non è più in vita .-,rispose lapidario Sasuke. Aveva sempre nutrito sentimenti di ammirazione nei confronti di suo fratello,lui era il suo modello da imitare,ma anche il suo personale ostacolo da superare. Itachi lo aveva persino messo in guardia da Madara,ma lui non aveva prestato attenzione ai suoi avvertimenti .A quanto pare è un vizio dei fratelli minori non dare ascolto ai fratelli maggiori.
-Quindi deduco che a casa non ci sia nessuno che ad attenderla.-,affermò Suigetsu.
-Esatto,vivo da solo.-,dopo la perdita della sua famiglia aveva deciso di rimanere  in quella casa,quella enorme e lussuosa villa,teatro di quel tremendo eccidio .La stessa villa che aveva assistito alle innumerevoli riunioni d'azienda,ai primi passi di Sasuke,alle diatribe tra Itachi e Fugaku,alle carezze materne e amorevoli di Mikoto.Col passare del tempo a Sasuke quella casa pareva persino più ampia,come se il suo senso di solitudine impregnasse le pareti.
-Allora posso concludere che sia un' altro il motivo della suo viaggio. Magari c'è di mezzo una donna!-,esclamò il ragazzo interrompendo il flusso dei pensieri del moro. A tali parole i muscoli del suo busto si contrassero,spingendolo leggermente in avanti in modo impercettibile. Suigetsu interpretò tali movimenti coma una risposta affermativa.
-Ci ho preso,vero?-,lo provocò con sorriso sornione. Per tutta risposta Sasuke tornò ad indirizzare lo sguardo fuori dal finestrino. Solo lei,con la sua caparbia presenza era riuscita a riempire il vuoto che lo opprimeva.

"E si fa grande dentro me
questo bisogno che ho di te..."


Non lo avrebbe mai ammesso,ma sentiva il bisogno del suo amore.
-Si chiama Sakura.-,confidò quasi in un bisbiglio.
-E com'è?Carina?-,classica domanda di rito a cui fa seguito uno sguardo omicida,sempre come da rituale.
-Si calmi,è che lei non sembra il tipo che intraprende una relazione.-,si giustificò Suigetsu.
-Infatti non era esattamente la mia fidanzata.-,specificò Sasuke.
-Credo di comprendere. Scommetto che lei l'ha abbandonata.-,Sasuke iniziava a meditare sul fatto che quel ragazzo fosse dotato della capacità di leggere il pensiero.
-Non potevo permettermi di instaurare un legame così stretto.-,la sua scusa di sempre.
-Però non ha avuto scrupoli a portarsela a letto!-,di scatto Sasuke si voltò,osservandolo incredulo.
-Si faccia gli affari suoi!-,replicò irritato.
-Si rilassi,non volevo insinuare nulla,il mio era un tentativo per provocarla,a quanto pare andato a buon fine.-,per l'ennesima volta aveva ceduto alle provocazioni di Suigetsu,e per di più aveva tirato in ballo Sakura.Lei riusciva a disinibire ogni sua capacità,persino a distanza. Quella notte poi lo aveva segnato,era marchiata a fuoco nella sua memoria.


Era inquietante ritrovarsi accanto un ragazzo con la sua stessa fisionomia,questo era decisamente uno strano scherzo del destino. Sakura stava vivendo una situazione del tutto surreale. A complicare il tutto ci si metteva il medico addetto ai prelievi,il quale tardava a presentarsi.
-C'è qualcosa che la turba?-,chiese Sai,notando il suo disagio.
-No, non si preoccupi!Va tutto bene!-,lo tranquillizzò lei con un' espressione poco convincente del viso.
-Sarà,ma ho letto in un libro che negare subito è un chiaro segno di angoscia. Se c'è qualcosa che le crea problemi non si faccia problemi a parlarne.-,spiegò il paziente,quasi come se i ruoli si fossero invertiti,lui il dottore e lei la paziente.
-In effetti sto passando un periodo difficile,non saprei da dove iniziare.-,a questo punto era del tutto vano negare.
-Ci provi,non c'è nessuna fretta.-,la intimò il paziente,con una sorriso che sembrava disegnato.
-Tanto per iniziare sono preoccupata per il primario del reparto in cui lavoro. Ha avuto un incidente,ora è in coma. Lei mi ha insegnato a diventare un bravo medico.-,iniziò a riferire Sakura.
-Sta parlando della dottoressa Tsunade?Avevo sentito del suo ricovero.-,confermò Sai.
-Si,lei per me è stata come una seconda madre. Le devo molto.-,a queste parole serrò le mani,tirando con le dita le balze del tessuto della tenuta. Tutti i suoi affetti stavano scomparendo,eppure quando Naruto le aveva dato la notizia lei non aveva saputo fare altro che tirargli su il morale. Patetica,a dir poco ridicola,ma per una volta voleva essere d'aiuto,non voleva essere ritenuta l'anello debole della situazione.
-Tuttavia credo ci sia dell'altro. Si tratta di un ragazzo,non è vero?-,certo che quel ragazzo era un tantino invadente,ma anche perspicace.
-Si nota così tanto?-,domandò lei, arrossendo,rilassando i muscoli delle falangi.
-Bè,diciamo che c'è sempre di mezzo l'amore,quando una persona sta soffrendo. Almeno così ho letto sul libro di cui le accennavo prima.-,si dovette ricredere,la perspicacia non c'entrava nulla.
-Ecco,non si tratta proprio del mio fidanzato. La nostra non era una vera e propria relazione.-,iniziò così a descrivere la situazione.

"Sembrava un'altra storia che
il tempo porta via con sé..."


-Come vi siete conosciuti?-,curiosità del tutto legittima.
-Ci conosciamo sin dall'infanzia. Ero convinta che la mia fosse una semplice cotta infantile,una di quelle che passa con la crescita. Invece abbiamo continuato a frequentarci anche durante l'università.-,questo il quadro iniziale.
-Ti ha lasciata durante quel periodo?-,si intromise nel racconto di Sakura.
-Si,ha deciso di andarsene. Diceva che il nostro legame non gli avrebbe permesso di vendicarsi contro suo fratello. Ho provato a fermarlo,ma non ci sono riuscita.-,una sconfitta che ancora bruciava dentro di lei.
-Sono debole,è chiaro.-conclusione proferita incrociando le braccia attorno alle ginocchia.
-Io non definirei debole una persone che affronta ogni giorno sofferenze,a volte persino la morte-,una frase che riaccese l'animo della dottoressa,la quale spalancò gli occhi voltandosi a guardarlo. Da sempre si era sentita un peso per gli altri,un ostacolo per il suo amico Naruto,al quale aveva strappato la promessa di riportare indietro Sasuke,per Ino,costretta a difenderla quando da bambina la prendeva in giro per la sua fronte troppo ampia. Dulcis in fundo anche Sasuke,il ragazzo che lei amava,la considerava un intralcio ai suoi piani per vendicarsi di Itachi.Questo ragazzo invece la vedeva come un medico,una persona dotata di determinazione e coraggio. La sua emotività passava in secondo piano ai suoi occhi.
-Inoltre credo questa esperienza l'abbia rafforzata,forse è stato anche per questo che è riuscita a superare l'università.-,continuò il discorso Sai. Doveva ammetterlo,quell' atroce delusione le aveva conferito la giusta forza per sopportare gli studi di medicina,i turni in ospedale,le ore di studio e gli interventi massacranti al fianco di Tsunade.Voleva dimostrate a tutti di essere cambiata,di non essere più noiosa,come era solito appellarla Sasuke,e soprattutto a quest'ultimo voleva dare prova delle sue capacità.
-Lei ha ragione,ma non posso continuare ad inseguire un ragazzo che non è interessato a me.-,ammise da persona realista.
-E a cosa servirebbe un ripiego?Ad illudere lei stessa,facendo soffrire due persone?-,la domanda giusta al momento giusto.
Questo era uno di quei casi in cui,come si è soliti dire, la verità fa male.Era stato un errore dichiararsi a Naruto,il quale l'aveva respinta asserendo le stesse motivazione esposte ora dal suo paziente. Sembra che in quell'occasione sia stata l'unica a perdere il senno,ma ciò che la sorprendeva maggiormente era che questo giovane aveva intuito tutte le sue mosse,giuste o sbagliate che fossero. Eppure non la conosceva che da pochi minuti. Con gli occhi chiusi inarcò il collo,in modo da potersi rilassare,lasciando senza risposta i quesiti di Sai,perché a volte tacere è la decisione più saggia.
-Le manca questo ragazzo?-,domanda indiscreta,ma che a suo modo aveva una logica.
-Da impazzire.-,stavolta il tono era categorico.
-Cosa le manca maggiormente?-,ormai il confine medico-paziente era stato totalmente varcato.
-I suoi baci. -, risposta rapida e immediata,come quelle che era solita proferire in sede di esame. I suoi baci,voraci e passionali,ma anche dolci e adorabili. Erano una droga per lei.
-Scommetto che è stata con lui la sua prima volta.-,azzardò Sai.
-Scommessa vinta.-,ammise lei,arrossendo in totale imbarazzo. Teneramente la sua mente vagò nel ricordo di quella notte,ignara del fatto che in quel preciso momento anche lui stava rivivendo ancora una volta quelle emozioni indescrivibili.

Flashback

Una serena notte di mezza estate,dal cielo limpido e sgombro di nuvole,di un azzurro che iniziava a scurirsi,a tingersi di tinte scure,prima blu,poi nero.

"Se guardo il cielo,
lo sento che sarai,
incancellabile oramai...oh no!"


Nero come i suoi occhi,gli stessi che l'avevano incantata. Si diresse così senza rifletterci a casa sua,con una strana sensazione dentro di sé. Entrò in camera,lo trovò intento a preparare i bagagli.
-Come mai queste valigie?Sei in partenza?-,interrogativi inutili,come lei.
Lui continuò a piegare magliette e calzini,come se fosse solo nella stanza.
-Stai andando da lui?Non è vero?-,tentativo di spronarlo a rispondere andato a vuoto.
-Sasuke,la vendetta contro tuo fratello non ti porterà a nulla,non farà tornare in vita i tuoi genitori.-,a tali parole il moro gettò a terra con violenza una maglietta che stava riponendo in un borsone.
-Zitta!Cosa ne sai tu,che hai avuto sempre i tuoi accanto?Non puoi capirmi!-,con vigore afferrò per il collo la ragazza.
-Mi_sta_i fa_cen_do ma_le-, sussurrò con quel filo d'aria che le rimaneva in gola. Lui allentò la presa,in modo che lei riprendesse a respirare,senza però togliere le mani dal collo della ragazza.
-Lo capisco perfettamente invece!Se te ne vai,per me sarà come rimanere sola!-,urlava fra le lacrime.

"Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!"


-Ti prego!Non te ne andare!-,una richiesta,una preghiera.
-Ti farei solo soffrire,ti conviene lasciarmi perdere.-,stargli accanto non avrebbe fatto altro che procurarle dolore,meglio risparmiarle inutili sofferenze.
-Solo accanto a te sarei felice. Non l'hai capito?-,una vana supplica. Sasuke allora rinforzò la presa delle mani,con un movimento rapido avvicinò le lebbra di Sakura alle sue. Esercitò una pressione vorace su quelle labbra,come a voler dire "sei mia",poi allontanò il suo volto. Attendeva sempre che fosse lei a richiudere la distanza tra le loro labbra,come per indurla a confessare "ammettilo,anche tu muori dalla voglia di baciarmi".Sasuke era il suo diavolo tentatore,e lei cedeva sempre alle sue provocazioni. Mentre la baciava una mano di Sasuke avvolse il fianco di Sakura.Una presa ferrea,decisa,come dimostrava la tensione dei polpastrelli,tensione che stava a significare "tu mi appartieni",ma che poi diminuiva lungo la schiena per trasformarsi in una carezza,come a completare la frase con"...ma solo perché sei anche tu a volerlo".Ecco cosa l'aveva fatta innamorare di lui,nessun ragazzo la stringeva in questo modo.

"Incancellabile tu sei
nei miei respiri e giorni miei..."


La prese in braccio,sempre continuando a baciarla,e la fece stendere sul letto. Iniziò così a spogliarla,baciandole il collo,facendola gemere. Anche lei gli tolse gli abiti,e si ritrovarono nudi nel letto. Sasuke continuava a baciarla,lei affondava le mani tra i suoi capelli corvini,con gli occhi chiusi,per godere fino in fondo delle meravigliose sensazioni che le stava regalando. Strinse le gambe attorno al bacino del ragazzo. Si unirono diventando un corpo unico,mentre sul lenzuolo apparvero delle macchie rosse.

"Così profondamente mio
non ho mai avuto
niente io..."


La stima di suo padre era stata Itachi a guadagnarsela, per quanto riguarda invece l'affetto dei suoi amici Naruto aveva saputo fare di meglio,ma Sakura era stata totalmente ed incondizionatamente sua. Con questi pensieri ora si stava unendo a lei,nel modo più assoluta e profondo,mentre lei afferrava i lembi del lenzuolo,per poi distendere le mani sulla sua schiena. Sasuke la stava possedendo non in senso metaforico,ma letterale.
La mattina seguente si sedette accanto a lei,già vestito.
-Grazie-,solo questo riuscì a dire,e la baciò in fronte,un bacio traditore. Si avviò così e sparì chiudendo la porta dietro si sé.
Una lacrima scese dagli occhi verdi di lei.


Fine flashback

Una giornata estenuante,e ciò di cui aveva bisogno era una serata di tutto riposo. Sakura inserì la chiave nella serratura e aprì la porta di casa.
-Ciao,Sakura.-,voce fredda,inconfondibile,l'avrebbe riconosciuta fra mille. Alzò lo sguardo e lo vide.
-Sa_su_ke-,sillabò il suo nome,col timore che fosse tutta un'illusione e che lui sarebbe scomparso a breve.
-Cosa ci fai qui?-,chiese una volta riacquisita la facoltà di parlare.
-Sono tornato. Tutto qui.-,aveva sempre invidiato la sua sfrontatezza.
-Cosa ti aspetti?Che ti accolga a braccia aperte?Ormai ti ho dimenticato.-,tono forzato,palesemente falso.
-Davvero?-,disse lui per niente preoccupato. Si avvicinò a lei e con le dita le sollevò il mento.
-Guardami negli occhi,dimmi che non mi ami più,dimmi che non hai più voglia dei miei baci. Solo allora ci crederò-,sapeva bene come prenderla. Lei abbassò le palpebre sui suoi occhi smeraldo.
-Non mi hai mai dato certezze,ho sofferto troppo!-,le lacrime iniziarono a rigarle il volto. Sasuke,senza la minima esitazione avvolse il viso della giovane con le mani,asciugò le lacrime appropriandosi delle labbra. Come da manuale le distanziò poco dopo, rimanendo in attesa. Sakura chiuse di nuovo la distanza fra di loro,rispondendo al bacio.

"Ora e per sempre resterai
dentro i miei occhi...
Incancellabile."


Viviamo con la convinzione che i nostri amici ci conoscano alla perfezione,che sappiano tutto di noi. Eppure dietro una persona emotiva a volte si nasconde un immenso coraggio,perché il vero coraggio sta nel non arrendersi mai,mentre la freddezza altro non è che una maschera per nascondere una richiesta di amore,perché non può che essere l'amore il movente di un ritorno. In alcuni casi sono proprio gli estranei a notare certe cose.

Sono felicissima di questa posizione. I miei più sentiti complimenti alle vincitrici e a tutte le partecipanti.

A Domi_chan,una ragazza intelligente e dolcissima con cui spero di instaurare una bella amicizia.
A kira33,la mia koi,la mia stellina adorata.Consideralo un regalo di Natale.Ti voglio bene.
A hinata hiuuga,la mia amica Cos.Ti voglio bene.
A Amily Ross,conoscerla mi ha fatto comprendere il piacere di scrivere.Anche con te spero di instaurare una bella amicizia.
Grazie a chi leggerà ,i ringraziamenti li troverete nel prossimo capitolo di History.
Un bacio a tutti.

  
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