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Autore: Zeu483    14/12/2009    0 recensioni
The salvation..L'ancora di salvezza alla quale aggrapparsi quando ti sembra tutto finito,quando le speranze pargono solo sciocche illusioni.Può un amore giovane e acerbo salvare una vita umana?
Genere: Romantico, Song-fic, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano più o meno le 5 del mattino, quando aveva sentito uno schricchiolare rumoroso fuori dalla finestra e così l'aveva aperta, ritrovandosi faccia a faccia con un Tom barcollante ed incerto sulle gambe che si era arrampicato sull'albero del giardino per poi balzare con non poca di difficoltà sul cornicione. Aveva gli occhi un po' arrossati e mezzi aperti, ma le pupille erano ben dilatate. Bofonchiava cose senza alcun senso e gesticolava in modo sguaiato: sembrava ubriaco,eppure non odorava di alcool. Entrò nella stanza,mentre Bill teneva aperta la finestra e rotolò goffamente sul pavimento,tossicchiando e ridendo come un ebete per qualcosa di cui solamente lui capiva l'ironia. Il fratello lo prese da sotto le ascelle e lo trascinò sul letto, facendo uso di tutta la forza che quelle esili braccia potevano conferirgli.
Quando fu ora di andare a scuola, Bill non si diede neanche la pena di svegliarlo: dormiva come un bimbo,abbracciando il suo cuscino.Chissà che aveva combinato.

 
Sedeva compostamente al suo banco con le gambe accavallate, scambiando quattro chiacchiere con due loro compagne di classe, Korinna e Anne. Il ragazzo si bloccò sulla porta incredulo, lasciando che il suo zaino lacero cadesse a terra: non pensava che l'avrebbe trovata di nuovo in quel posto,era convinto che Jenna si sarebbe preoccupata di trovarsi un nuovo compagno e,invece,era lì. Contro ogni logica, contro ogni cosa che potesse avere il minimo senso,eppure c'era. Bill si avvicinò silenzioso come sempre, col capo chino. Anne e Korinna si limitarono a rivolgergli sguardi disgustati carichi d'odio e se ne andarono non appena lui si fu seduto. Jenna si voltò allegra verso di lui,con quel suo visino tondo incorniciato da boccoli castani e lo salutò con un:
-Buongiorno Bill!-
- Buongiorno.- disse lui in risposta, anche se era convinto che quella mattinata non si sarebbe potuta definire tale.
-Uhmm..Scusa,posso chiederti un favore?.- quando alzò il viso,per capire cosa Jenna volesse da lui,se la ritrovò incredibilmente vicina, più di quanto qualsiasi altra persona (eccetto pochi) lo fosse mai stata.
- Ehm ehm..- boccheggiò, dandosi dell'idiota da solo e invitandosi alla calma.
- Dimmi pure..-
- Avrei bisogno di una guida che mi insegnasse a conoscere la scuola e pensavo che tu potessi aiutarmi.- gli sorrise in un modo che gli fece venire la pelle d'oca.Solo dopo un paio di secondi si accorse di essere rimasto con la bocca aperta e tentò di ricomporsi il più in fretta possibile.
- Certo Jenna,volentieri.-
- Oh grazie!.- lei battè le mani mentre la campanella che risuonava nel corridioio scandiva l'inizio delle lezioni.

-E qui- spinse via con un calcio la porta bianca che cigolava sui cardini.
-C'è il bagno delle ragazze.- la guardò e abbozzò un sorriso. Le fece cenno di seguirlo, e continuarono a camminare fianco a fianco nel corridioio dove decine di ragazzi vociavano,si spintonavano e giocavano con piccole palline di carta.
-Questo è il laboratiorio di scienze.- Bill indocò un'altra stanza.
- Ci sono un sacco di schifezze e animali impagliati là dentro!- scherzò, per cercare di rilassare l'atmosefera. A dire la verità,l'unico a doversi rilassare sembrava essere lui: Jenna ostentava una sicurezza disarmante nei suoi confronti.
Proseguirono, zig zagando in mezzo agli altri studenti. Era una giornata stranamente tranquilla per Bill: quelli dei terza non si erano avvicinati vedendolo insieme alla nuova arrivata e questo lo riempiva di gioia. Forse la compagnia di Jenna non era tanto fastidiosa e indesiderata come aveva creduto all'inizio. E poi era molto bella, doveva ammetterlo.
- Ti piace scrivere canzoni, Bill?- dal tono della sua voce intuì che si trattava di una domanda retorica, della quale Jenna conosceva già la giusta risposta.
- Sì,io..Voglio diventare un cantante.Come facevi a...-
- Ti ho visto mentre scrivevi nell'ora di matematica.- lo interruppe lei.
- E sì, lo confesso: ho sbirciato! Perdonami! - disse gioiosamente, guardandolo con dolcezza. Bill si sentì un po' in imbarazzo: molta gente riteneva il suo un sogno stupido ed inutile, non c'era nessuno che lo incoraggiasse.Eccezione fatta per Tom e Gordon, che gli stava piano piano insegnando le basi del canto e dell'intonazione. Nonostante ciò, non riuscì a provare neanche un briciolo di rancore verso Jenna che lo aveva spiato, penetrando anche solo per poco nel suo mondo fatto di note e versi.
  
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