Caro Italia,
sono in missione già da un po’ di giorni.
Stranamente sento la tua mancanza.
Non mi sono mai accorto di quanto tu fossi importante per me.
Con quei tuoi sorrisetti furbi con cui mi riuscivi a pietrificare.
Mi manca tanto quel calore che sentivo sul collo quando ti stringevo a me.
Sotto la mia giacca.
E tu che cercavi di spegnere il fuocherello che ci riscaldava soffiandovici sopra.
Beh, arriverò dritto al punto centrale della mia lettera.
Volevo tanto dirti che… *sbavatura di penna*
Ops… mi è caduto l’inchiostro!
Dicevo… volevo solo ricordarti che nel mio cuore ci sei sempre tu.
Ich liebe dich Italia-kun…
E con questo concludo.
Ti mando tanti saluti dalla Russia.

Ludwig Weillschmidt

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-Hey onii chan! Mi è arrivata una lettera da Doitsu! Ora gli rispondo!-
*afferra carta e penna e comincia a scrivere*

Caro Doitsu…

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-Oh! Italia mi ha risposto… allora sapeva scrivere…-
*apre la busta leggendo*

Caro Doitsu,
mi è sorto un dubbio dalla tua lettera…
Ma la pasta te la danno?

Feliciano Vargas

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E da quel giorno Germania non volle fare ritorno al quartier generale…