Autore:
Any Ikisy
Titolo: Logos
Avvertimenti: AU, One-shot
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Aforisma scelto: Panta Rei
Note d’autore:
È stato difficile
rimanere sulla trama: la storia ha minacciato per tutto il tempo di
scriversi
da sola... Appena ho letto del contest su Eraclito, non ho potuto fare
a meno
di iscrivermi. Forse con troppa fretta. Infatti col senno di poi ho
avuto dubbi
per tutto il tempo, ma alla fine non potevo farci niente, no?...
Revisionata
il 22/5/11
«Ragazzi,
oggi iniziamo un argomento nuovo: abbandoniamo Senofane per trattare
Eraclito.»
La giornata si prospettava davvero meglio di quello che
sembrava: quel
giorno, aspettava di essere interrogata dal professore di filosofia,
Ibiki
Morino.
“Tsè, quel sadico bastardo...”
Aveva comunque studiato, era preparata. Bastava poco per andare bene in
quella
materia, in effetti: stare attenti alla lezione e imparare a memoria
gli
aforismi discussi in classe era estremamente semplice. Tuttavia, per
qualche
strano motivo, non riusciva a capire a pieno quella materia.
Nelle altre lezioni bastava imparare, mentre la filosofia richiedeva di
essere
capita! E lei, Sakura Haruno, non aveva tempo da dedicarle.
Filosofia era una materia come un’altra: perché
avrebbe dovuto spenderci più
tempo?
«... Stai ascoltando, Haruno-san?»
«Certo, professore.»
«Mh. Dunque, dicevo...»
Altra incomprensibilità del professore: riprendeva, ma non
chiedeva. Morino era
convinto che fosse preciso dovere di uno studente seguire la materia.
L’aiuto
che lui dava era semplicemente quello di riportare uno studente
sovrappensiero
sulle rotaie. Con lei lo faceva spesso, un buon segno: gli altri non li
richiamava nemmeno più all’ordine. Lei aveva
ancora qualche possibilità di
capire e salvarsi dall’insufficienza.
«... “Ciò che è
opposto si concilia, infatti l’armonia nasce dalla
differenza, e tutto si genera dal contrasto.”
Questo è il pensiero base
di...»
Non metteva in dubbio che quel filosofo, Eraqualcosa
potesse avere molto
successo, come aforista. “Però è
noioso!”
Non sapeva che quello stesso filosofo greco già sapesse,
mille anni addietro,
che lei avrebbe pensato una cosa del genere: “Gli
uomini non intendono la
verità eterna, né prima di udirla né
dopo averla udita” era l’aforisma con
cui Eraclito esprimeva la sua opinione sulle persone che lo
circondavano. Gente
a cui non interessa capire cosa avviene o perché, gente che
non si disturba a
scomodare i neuroni. Gente che non usa il cervello, e quel che
è peggio, non se
ne rende nemmeno conto.
«... “Ascoltando non me ma il Logos,
è saggio convenire che tutto è uno.”
Eraclito con quell’uno, intende il logos:
il conflitto tra opposti.
Quindi, la sua frase può essere tranquillamente interpretata
così: “Ascoltando
non me ma il Logos, è saggio convenire che tutto
è conflitto tra opposti”...»
“A casa, lo studierò.” Si disse,
già stanca della lezione. Si concesse quindi
il lusso di passare i rimanenti cinquantadue minuti a fissare assorta
Sasuke
Uchiha. Il compagno di classe per cui aveva una cotta
non-troppo-segreta,
infatti, era nella fila davanti alla sua, e poteva osservarlo senza
essere
notata.
Il professore Morino non si stupiva per niente di vedere ogni volta i
suoi
alunni del terzo anno in quelle condizioni: sapeva che la materia non
interessava
alle menti poco sviluppate. “I casini poi li vedranno in
quarta e quinta, e a
quel punto saranno cavolacci loro...”
Tuttavia, notava con piacere che uno sguardo s’incrociava
spesso con i suoi
occhi scuri: Sasuke Uchiha.
“Pare che a lui interessi. Mettiamolo alla prova.”
«Ok, qualcuno sa dirmi in
quale aforisma Eraclito sostiene che tutto è in continua
evoluzione?»
«Panta Rei.»
«Bravo Uzumaki, molto bene... e sai spiegarmi
perché?»
“Io non ci avevo pensato...” Si disse pensieroso
Sasuke. “Non mi era passato
minimamente per la mente che ‘tutto scorre’ potesse
riferirsi a questo.” Si
ripeté, stupito che invece uno come Naruto ci fosse arrivato.
Il ragazzo più estroverso e scalmanato della classe,
‘caos’ fatto a persona. La
nonchalance con cui aveva risposto, mentre scarabocchiava sulla propria
mano
con un evidenziatore verde... Niente lasciava pensare che stesse
ascoltando.
Eppure era così: Sasuke ne aveva avuta la prova.
«Tutto scorre, tutto cambia. Anche le persone: per esempio
Sakura-chan un
giorno si accorgerà di me, perché io
sarò cambiato, e le piacerò visto che
così
come sono ora non le piaccio...»
«A proposito... Haruno, la vuoi smettere di molestare con lo
sguardo
Uchiha-san?»
«Ah, mi scusi professore!» Disse rossa in volto
lei, promettendo morte a Naruto
con semplici gesti della mano. Non era colpa del biondo,
però, se si era
lasciato prendere dal nuovo evidenziatore brillante e colorato!
Sasuke sbuffò: Sakura continuava a mirare a lui
benché le avesse chiarito già
una volta di non essere interessato a lei, senza possibilità
di
fraintendimento. E forse le avrebbe fatto bene guardarsi intorno,
piuttosto che
puntare tutta l'attenzione di su lui: quello era il momento di Naruto.
Panta rei, Sakura. “I miei occhi scorrono su di te, scivolano
lungo la tua
figura ombrosa e rilassata, Sasuke. Il professore parla di Logos, dice
che
tutto è conflitto tra opposti, e tu ne sei
l’esempio perfetto: la tua
carnagione chiara si scontra con i tuoi occhi e capelli, scuri e
magnetici.”
Ovvio ostentamento di superficialità: il professore parlava
di tutto. Tutto è
Logos, non solo il suo aspetto, Haruno.
Panta rei, Sasuke. “La mia mente rivive i ricordi che divido
con te Naruto. Un
fiume che scorre, mi mostra il cammino che hai percorso per arrivare
dove sei.
E me ne compiaccio: una parte di me è orgogliosa per te.
L’altra non può che
essere gelosa dei progressi che fai... È di questo che parla
il professore? Di
una divisione così profonda?” Vedere la cosa in
questa luce, davvero può
aiutare ad avvicinarsi al vero significato di due semplici parole.
Panta rei, Naruto. “Tutto scorre.” Semplice, ma
così vasto che Naruto non se la
sente di dire altro: questa frase è nata per restare
aforisma, e i suoi
molteplici significati si adattarono e si adatteranno nel tempo a
qualsiasi
situazione. Naruto questo lo ha capito... E adesso
attenderà che i suoi
compagni ci arrivino come lui.