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Autore: bells84    17/12/2009    2 recensioni
Questa è una vita? Lo so che non dovrei lamentarmi. Ci sono milioni, anzi miliardi di persone, che vivono nell'indigenza. sono malate etc.. e io mi lamento. Io che agli occhi degli altri ho tutto. Invece so solo che a 24 anni non ho in realtà nulla. Non una vera ragazza, e nessuna libertà. Vorrei fuggire via. Lontano, in mezzo a persone che mi fanno sentire semplicemente normale....
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1)Roma 1) Roma


Mr. Brightside, The Killers

Robert's Pov

Che.Noia.Incredibile. Tutto questo non è possibile.
Ma che ho fatto per avere questa vita? Questa è una vita? Lo so che non dovrei lamentarmi. Ci sono milioni, anzi miliardi di persone, che vivono nell'indigenza. sono malate etc.. e io mi lamento. Io che agli occhi degli altri ho tutto. Invece so solo che a 24 anni non ho in realtà nulla. Non una vera ragazza, e nessuna libertà. Vorrei fuggire via. Lontano, in mezzo a persone che mi fanno sentire semplicemente normale.Di nuovo mi chiedo. Cosa ho fatto per avere questa vita? Inseguito un sogno. Ecco cosa ho fatto. Ho sognato di voler essere un attore e lo sono diventato. Sapevo che avrei dovuto combattere con la popolarità e anche questo faceva parte del sogno. Insomma, i fan hanno fatto di me quello che sono e di questo posso solo ringraziarli. Il loro affetto è vero e ... il problema è che io odio i paparazzi. E chi non li odia? Mi affogano mi controllano. Non posso fare un passo senza di loro. Questa doveva essere una vacanza. Una meritata vacanza. Insomma negli ultimi 2 anni in pratica, posso dire di aver solo lavorato. Twilight, New moon, Remember me, Eclipse e chi più ne ha più ne metta. E ho deciso di staccare un pò la spina. Prima di impazzire. Prima di crollare. Prima di andare a fare il cowboy per il nuovo film. Quando sono stato a Volterra, beh era la prima volta che venivo in Italia. In realtà l'Italia è sempre stata un mio sogno e mi sono detto.. perchè non andare a visitarla? Ed eccomi qui a Roma. Hotel molto più che superprestigioso. Sono qui da sabato scorso. E starò qui per una ventina di giorni. Ma già voglio ripartire. Eh si perchè oggi è mercoledì e ancora non ho visto niente apparte quest'hotel. Anzi, è una bugia. Ho provato a uscire, a vedere a visitare. Volevo andare al vaticano. Dopo tutta la storia e il successo del Codice da Vinci, ho pensato che non sarebbe stato male visitarlo no? Ma mi è stato impossibile. Intanto i fotoreporter stanno pure nell'Hotel. Non so più come fare. Questo è il secondo hotel che cambio oltretutto qui a Roma. Ma non riesco a trovare un attimo di privacy. Se non in camera mia. Anzi camera. Questa è una suite. Mega gigantesta. Il doppio del mio appartamento a Londra. Dove vorrei tornare anche se so che sarebbe impossibile perchè tanto mi verrebbero a cercare anche li.  Nell'attesa della vacanza mi ero preso uno di quei dvd per imparare l'italiano. L'ho ascoltato e visto una marea di volte. Qualcosa mastico ormai, almeno per farmi capire. Ma tanto non mi serve a niente. Qui i camerieri, Le governanti, i Receptionist parlano tutti inglese. Ho provato a parlare in italiano a farmi capire insomma. Ma mi rispondono in inglese come a dire che quando parlo in italiano sono un disastro incomprensibile. Quindi ho lasciato perdere. Anche se in camera continuo a esercitarmi. A che pro? Non lo so neanche io. Tanto resto chiuso qui dentro. Cmq l'altro giorno mi sono fatto coraggio e sono uscito. Mi sono fatto accompagnare in Vaticano. Non sono neanche entrato. Mi hanno inseguito per le vie di Roma. Pedinato. Braccato. Sceso dall'auto si sono persino buttati ai miei piedi per fotografarmi. E così sono rientrato in hotel. Ora sono passati due giorni, nei quali sto pensando seriamente a ripartire. Sono stufo. Tanto che sto a fare qui? A vedere questi 4 muri. Mi sembra di essere in prigione. Sto solo vedendo film, leggendo, suonando la chitarra e di nuovo vedendo film, leggendo e suonando la chitarra. Che palle. Penso a tutto questo mentre strimpello la chitarra. Basta, rimetto la chitarra nel suo fodero e guardo l'ora. Le 1 signore mio. Un altra giornata del cavolo. Accendo lo stereo. Dentro c'è già quel cd. Quello che mi ha fatto quella fan italiana. Molte canzoni già le conosco. Come questa ad esempio. Mr. Brightside. Altre no. Anzi, altre non le conoscevo. Ora si. Sono in italiano. Ora le conosco anche io a forza di ascoltarle. Sono belle. Davvero. All'inizio canticchiavo solo la melodia. Poi ho iniziato a canticchiare le parole. Pur non sapendo cosa dicessero. Poi ho cominciato a controllare. E sono parole stupende. E ora le canto come se fossero mie. Credo di non aver neanche mai ringraziato questa mia fan. Ma arrivano così tante cose, lettere, regali, foto, video al mio ufficio. E non riesco certo a controllare tutto. Di solito ci pensano loro a rispondere. Con gli autografi scannerizzati e tutto. In questo caso è diverso. Il cd me lo sono preso. E la lettera, se così vogliamo chiamarla era dentro. Quindi loro non hanno riposto. E neanche io l'ho fatto. Non so perchè. In realtà è stato un regalo che ho apprezzato tantissimo. E ho apprezzato anche la lettera. Riprendo in mano la scatoletta che contiene il cd e prendo la lettera. Una lettera di scuse. Si scuse. Assurdo vero? Uno penserebbe "cosa ha di cui scusarsi una fan che neanche conosco". Lei invece ha ritenuto necessario scusarsi. Scusarsi se per un certo periodo non ha resistito alla tentazione di cercare scatti rubati a me, alimentando così tutta questa folle storia contornata da inseguimenti, foto, video. Insomma da ciò che è ormai la mia vita. Si è scusata. E io ho apprezzato. Anche se non ha fatto la differenza io ho apprezzato. Ho apprezzato non sentirmi come un oggetto. Nella lettera prometteva che non avebbe più cercato notizie su di me. Nè foto ne video. Nulla di rubato. Solo ciò che io decidevo di rilasciare di mia volontà. Dicendo che lo fa perchè anche lei nonostante abbia la mia età sa cosa può significare essere braccati. Conclude dicendo che pur sapendo che non avrebbe fatto la differenza lei lo avrebbe fatto. Per rispetto. La lettera è firmata. E solo ora mi accorgo che anche se avessi voluto rispondere sarebbe stato impossibile. Non c'è indirizzo. Non mi sono mai soffermato a cercare neanche il nome in realtà. Tolgo il foglio che fa da copertina al cd e lo apro. Dentro c'è scritto Lucy in the sky with Diamonds Evans. Roma. Che sia il suo nome? Ma che nome è? Insomma Evans è un cognome. Di questo sono piuttosto sicuro. E' diffusissimo nel Regno Unito. Che sia inglese? Eppure le canzoni per la maggior parte sono italiane. E sotto c'è scritto Roma. Forse abita a Roma. Sento nascere in me un idea folle. E cerco di reprimerla. E se invece.. insomma lei vive a Roma , dove sono io ora. E ho il suo cd. E.. non ho mai creduto in queste cose. Apro il portatile e faccio una ricerca. Sui numeri di telefono e indirizzi di Roma. Aspetto mentre il sito fa la ricerca. Lucy Diamonds Evans. Sotto l'indirizzo qui a Roma. Quante probabilità ci sono che sia un altra? Nessuna avanti. Quante ragazze in Italia si chiamano come una canzone dei Beatles? E Evans di cognome? Riguardo l'orologio. Le una e venti. Voglio andare là. Magari potrebbe aiutarmi no? No Pattz sei proprio fuori. Ma come ti viene in  mente? Andare a casa di una tua fan in piena notte. Potrebbe avere una famiglia. Potrebbe essere con il ragazzo o il marito. Potrebbe essere chiunque in realtà. Anche una psicopatica tipo Annie Wilkes in Misery non deve morire. Potrebbe avere anche 60 anni. La canzone riparte di nuovo mentre penso. Senza fare apposta ho messo il repeat. I'm Coming out of my cage......rimango a ascoltare... Destiny is calling me... Ma alzo senza sapere veramente cosa sto facendo e butto quelle poche cose che mi sono portato dietro nel borsone. Infilo tutto dentro anche il cd. Tutto. Non lascio niente in camera. Voglio uscire da questa gabbia. Mi carico il borsone in spalla e anche la chitarra e esco silenzioso.  Non c'è nessuno nei corridoi. Esco da una delle porte di servizio e percorro gli scalini in ferro d'emergenza sotto una notte stellata bellissima. Qui a Roma è caldo anche di notte. Ovvio è agosto. Sto facendo un enorme cavolata. Ma non posso fermarmi. Esco e non ci sono paparazzi. Ovvio sono sul retro. E inoltre è piena notte. Sanno che non esco manco di giorno figurarsi di notte. Trovo un taxi e gli dò un foglietto dove mi sono appuntato l'indirizzo. Sono completamente pazzo me ne rendo conto. E se mi va a finir male.. Bhe me lo sono meritato... Il tassista di ferma poco fuori città in una stradina tranquilla con palazzi recintati non troppo alti. Pago e scendo. Come al solito ho il cappellino calato sugli occhi. Ormai è un abitudine. Mi avvicino al cancello e guardo la palazzina. E'è bella. Forse inizio secolo. Tutto è spento dentro. Cosa mi è venuto in mente? E poi cosa volevo fare? Chiederle di ospitarmi? Si era questa la mia intenzione me ne rendo conto. Chiederle di ospitarmi per poter vedere Roma in pace. Qualche giorno. Senza nessuno che mi insegue all'uscita. Avrei subito capito che tipo era comunque. Sono bravo a capire le persone. Se fosse stata una di quelle che si mettono in mostra o provano a sedurmi (come fanno tante fan) avrei girato i tacchi. Altrimenti forse le avrei chiesto aiuto. I miei pensieri vengono interrotti da un rombo che si avvicina. Riconosco il rombo. E' inconfondibile. E' di una Ducati. Monster ne sono quasi al 100% sicuro. Come vorrei essere io a guidarla. Tutta la notte. Mi giro pronto a vederla sfrecciare. Capirai a quest'ora senza un anima in giro. Deve essere una tentazione tremenda accellerare. Invece la moto rallenta. Fino a fermarsi vicino a me. A pochi passi. Il lampione è un pò lontano quindi riesco solo a distinguere una figura che scende. Deve essere una donna. Si lo è si sicuro. Un bel corpo fasciato in jeans stretti e una giacca in jeans sempre.Magra ma non troppo. Come piace a me. Non ha il casco mi rendo conto. Ma un cappellino. I capelli devono essere corti perchè non escono neanche dal cappellino. Scende con eleganza e mette un catenaccio alla moto. Poi si volta verso di me. E mi viene incontro. Ma non ha paura? Potrei essere un maniaco. Certo un maniaco con borsone e chitarra. Molto credibile.
-"Ehi"- mi fa . Mi sento un idiota. Mi volto e comincio a camminare nella direzione opposta. -"Ehi ma che hai? Ti ho fatto paura?"- che voce che ha, mi ritrovo a pensare. Bassa e roca. Calda. Peccato che l'agitazione non mi permette di far affidamento su quelle poche parole di italiano che ho imparato. Accellero il passo quando sento che si è messa a correre verso di me. Poi mi rendo conto che sono un idiota. Sono venuto qui e non ho neanche il coraggio di almeno scoprire se Lucy abita qui. Mi volto di scatto e mi sento travolto da un uragano. Invece è lei che si è scontrata con me non pensando che mi sarei fermato.
-"Aaaah"- cadiamo entrambi per terra. Io sulla schiena e lei sopra di me. Il dolore è ammortizzato dal borsone però. Cavolo dentro c'è il pc.
-"Oh mio Dio scusa... non volevo. Ma tu non potevi evitare di fermarti così scusa!?!?!?"- mi fulmina con un occhiata. Io non ho ancora aperto bocca. Ho lo stomaco attorcigliato. Si alza e mi da una mano per rialzarmi. -"Cercavi qualcuno?"- mi chiede. Non ho la più pallida idea di cosa sta dicendo.
Non posso continuare a non rispondere altrimenti chiamerà un ospedale pensando di essere capitata su un vagabondo che non ricorda niente. Non riesco neanche a vederle gli occhi. Sono coperti dalla tesa del cappellino, come i miei.
-"Sorry..."- decido di parlare in inglese...
-"Ohh"- dice solo .. -"Sorry I.. I thought you were italian. Sorry. Do .. do you need a help? Are you trying to find someone?"- [* da qui il dialogo è scritto in italiano anche se parlano inglese] mi chiede nella mia lingua. Decido di cogliere la palla al balzo.
-"Mhh si sto cercando ... Lucy Evans"- dico sperando che magari possa darmi qualche informazione.
Invece la vedo togliersi il cappellino e vedo una marea di capelli neri ondulati caderle più giù delle spalle. Wow ora che la vedo è ... wow. Vedo i suoi occhi anche se lei ancora non può distinguermi bene visto che sono ancora coperto. Mi sembrano verdi ma non sono sicuro.
-"Sono io... Ciao."- mi dice sorridendomi. Come può questa ragazza sorridere a un uomo che ha appena incontrato in piena notte sotto casa sua e che oltretutto le dice anche che la stava cercando..? Ma.. se lo fa lei penso che posso farlo anche io no? Le sorrido come solo io so fare.
-"Ciao..Sono .. sono Robert Pattinson e avrei bisogno di aiuto!"- Mi tolgo il cappellino e la vedo sbiancare e cominciare a tremare. Forse l'ho spaventata e ora le prende un infarto. Accidenti a me. Poi invece fa una cosa che mi stupisce. Comincia a ridere. Ma così forte che non posso fare a meno di cominciare a ridere anche io. Anche se non capisco cosa ci sia di così divertente.
-"Robert Pattz" - ripete ridendo.-"E io che pensavo che fosse la più brutta giornata della mia vita..."- aggiunge sempre ridendo.
   
 
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