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Autore: Angel TR    17/12/2009    0 recensioni
Immaginate una piccola Mimi alle prese con il suo gemello.
Immaginate un Charles semplicemente entusiasta del rapporto
che tenta di istaurare Mimi e delle sue marachelle.
Il povero Jack ne uscirà vivo?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Force Legacy'
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How to annoy your brother in four steps.

Dedicata al mio gemello( L )

Palazzo Force, colazione, ore 7.30 {Mossa n.1}
Il Palazzo dei Force era un colosso che si trovava proprio nel cuore di New York. Gli ingegneri che lo avevano costruito avevano perso il tatto tanto dal lavoro che c'era stato da fare. Il palazzo era decorato da finestroni in vetro fumé azzurro cielo, che, sebbene nascondesse coloro che stavano all'interno, offriva una magnifica vista di New York e anche un po'di Manhattan.
Mimi Force adorava semplicemente quel panorama. Sapeva che poche persone al mondo potessero permettersi un palazzo del genere, ma Mimi era troppo entusiasta per potersene preoccupare. Quella mattina, poi, il sole brillava alto nel cielo e irradiava un piacevole calore, illuminando di una luce soffusa le case sottostanti.
Mimi sospirò dalla gioia e rivolse il suo sguardo al fratello gemello, che, in quel momento, aveva lo sguardo contrariato fisso sulla scatoletta dei biscotti e la fronte era increspata. Mimi sorrise a quella vista.
Ancora una volta rimase meravigliata da quanto fossero uguali loro due. Mimi aveva occhi verde smeraldo, (anche il fratello, della stessa ,esatta tonalità), folti capelli biondi dai riflessi traslucidi, che amava far svolazzare al vento (anche il fratello aveva capelli biondi).
Però, di carattere erano totalmente diversi.
Blackjack. Così lo avevano soprannominato per la sua imprevedibilità. Ma io lo adoro da impazzire proprio per questo. Sarà che è mio fratello...bha. Quasi come se le avesse letto nel pensiero, Blackjack alzò lo sguardo e la scrutò, interrogativamente. Mimi gli fece una linguaggia e gli rubò la scatoletta dei biscotti di mano, alzandosi dalla tavola e correndo -quasi come un fulmine- nella sua stanza, ridendo come una pazza.
Fin da quando era più piccolina, aveva sempre gioito nel fare dei piccoli -ma amorevoli- dispetti nei confronti di suo fratello. Il padre, il magnate Charles Force, adorava quel suo comportamento e applaudeva quasi le mani per l'entusiasmo, sotto lo sguardo stufato di Blackjack. Il vero nome del fratello, in ogni caso, era Benjamin, ma a Mimi non piaceva: era troppo lungo, così fuori posto per suo fratello. Sentì dei passi che si dirigevano verso la sua cameretta e ridacchiò ancor più forte, mentre cercava di bloccare la serratura della porta, premendo con il suo corpicino. Il gemello, da dietro la porta, sbuffò.
«Dai, Madeleine, finiscila.» Mimi rise ancora di più.
«Solo se mi chiami Mimi!» Benjamin acconsentì e Mimi aprì la porta, riconsegnando la scatola dei biscotti. Il gemello scosse la scatola ma quella non fece alcun rumore.
«E'vuota!» Disse, disperato. Mimi rise forte, e lo abbracciò di slancio. Lui rimase fermo immobile.
«Mimi, libera tuo fratello.» Charles Force, torreggiava sui due gemelli, con un espressione di totale felicità. Lui adorava totalmente vedere i gemelli in atteggiamenti di affetto. Benjamin cercò di sciogliersi dall'abbraccio ma Mimi lo strinse più forte, baciandogli la guancia e lasciandogli un'impronta di lucidalabbra alla ciliegia con brillantini colorati. Lui si pulì con il dorso della mano, guardandola lievemente sorpreso.
Mimi fece il suo sorriso da gatta che si era mangiato il canarino. Non solo si era spazzolata tutti i biscotti al cioccolato, ma osava anche baciarlo, per di più dopo essersi passata un quintale di lucidalabbra. Le lanciò un'occhiataccia prima di dirigersi, con la schiena dritta come un fusto, verso la sua cameretta per andare a vestirsi. Mimi rivolse uno sguardo contrariato al padre.
«Un giorno ricambierà.» La rassicurò lui ma la ragazzina schioccò la lingua. Quando? Lei in fondo faceva tutto per affetto, perchè lo trovava divertente. Ma lui sembrava così distante...
Chiuse la porta della sua cameretta e si guardò allo specchio, imbronciata. Aspettò due minuti.
«Mimi?» Un sorriso si fece largo sul suo volto, ora raggiante, e Mimi andò ad aprire la porta, trovandosi di fronte un Benjamin più torvo che mai. «Papà dice che non devo farti prendere collera. Mi perdoni?» Recitò come in una cantilena, ma Mimi fu felicissima di gettargli le braccia al collo e ridacchiare per la vittoria.


►11 anni.
►8 anni
►13 anni
►16 anni.


Angolo Autrice
Con questa raccolta di Missing Moments romantiche e divertenti, inauguro la raccolta sul rapporto Mimi/Jack *-* Li amo, si vede, eh?xD
Spero che vi piaccia*-*

  
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