Titolo: Old Photograph -everything but colors-
Fandom: Death Note
Personaggi: Matt, Mello, Near
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Disclaimer: Non ci guadagno nulla da questa fanfic, nè possiedo alcun personaggio (ma se vi sembro Obata-sensei, vi voglio tanto bene!)
Note dell'autrice: questa fanfic si è aggiudicata il primo posto al contest "La Semplificazione - II edizione" indetto da Only_Me. Complimenti a tutti i partecipanti, in particolar modo alla podista classificatasi prima a pari merito, RedEagle86. In fondo, posto il risultato scritto dalla giudicia *-* ♥
*rotola euforica a destra e a sinistra, sbatte la testa contro uno spigolo e si calma*
Perchè lei è la promessa sposa di Mello, così gli può fregare la cioccolata e scappare.
Perchè lei è il mio Giudice Assolutamente Crudele e Imparziale, abbreviato in GACeI.
Perchè non c'è un perchè. Lei è la Bibs, e tanto basta a dedicarle questa fanfiction.
- e v e r y t h i n g but colors-
« Allora,
Matt? »
La domanda cade nel vuoto.
Il ragazzo continua a fissare il letto, come se non avesse sentito
nulla.
« Matt,
vuoi darti una mossa? »
Volta piano la testa, come un condannato che distoglie lo sguardo dalla
forca per posarlo sui suoi carnefici.
Eccoli.
I due aguzzini, i due torturatori.
Mello, appoggiato in modo arrogante allo stipite, e Near, seminascosto
nell'ombra del corridoio.
Lo stanno aspettando, lo rivela l'impazienza che anima gli occhi di
Mihael.
Sbuffa, storce la bocca, incrocia le braccia, picchietta l'indice in
modo spazientito.
Fra un po' si stancherà del tutto, e lo
trascinerà fuori così com'è, maglia o
senza maglia.
È pronto a giurarci su.
« Non
è così facile, Mello »
mormora, a mo' di scusa.
Non è facile, no, proprio per niente.
«
Non è così facile, Mello! -
gli fa il verso l'altro, acido - per quanto ancora hai intenzione di
rifletterci su? È solo una fotografia di fine anno, Matt,
solo una cazzo di fotografia! Non mi sembra sia così
difficile scegliere qual-...»
« Sai,
Matt...- lo interrompe distaccato Near, come se fino ad
allora si fosse parlato d'altro -...dovresti sbrigarti. In fondo,
è solo una foto.
»
Il biondo si offende, si acciglia, si volta con uno scatto secco.
«
È quello che gli ho appena detto io! Se devi interrompere,
almeno fallo dicendo qualcosa di nuovo!»
ribatte indignato.
Il piccolo si limita a fissarlo, inespressivo; per l'altro questa
è una dichiarazione di guerra in piena regola.
Matt sospira, volta la testa rassegnato.
Le urla stridule di Mello e le pacate risposte di Near sembrano
così lontane, mentre fissa i due completi sul letto.
Uno bianco e uno nero.
Nella foto sarà solo di contorno, lo sa, piazzato
strategicamente in mezzo a quei due.
Quando i due bambini prodigio si detestano, allora ecco che i genitori
fanno intervenire il fratellino più buono, quello che,
seppur intelligente, a fianco dei fratelli sembra un po' stupido.
Watari lo infilerà con studiata noncuranza in
mezzo a loro, tanto per calmare le acque.
Matt sa che sarà così.
Ma sa anche di stringere tra le sue mani una grazia -un
tormento- che raramente è concesso ai mediocri
come lui.
Decisione.
Sarà lui a decidere da che parte far pendere la bilancia.
Se metterà la maglia bianca, allora la foto avrà
la stessa luce eterea che emana Near.
Al centro di quella massa di orfani dotati, una stella fredda
brillerà nel centro, antisettica e così bianca da
dover distogliere lo sguardo.
E tutti sentiranno un brivido quando la guarderanno, quando i loro
occhi incontreranno quella luce che di algido avrà tutto e
che di puro non avrà nulla.
Incolore, inodore, inespressiva.
Senza emozioni.
- «Mail,
ma tu di chi sei amico? Di Mihael o di Nate?»
A quella domanda, a momenti gli scivola la playstation dalle mani,
tanto è esasperato.
«Di
entrambi!»
Come si fa a chiedere una cosa simile?
Se indosserà la maglia nera, allora la foto saprà
di Mello.
Sarà una foto prepotente, sarà una foto dove una
fiamma scura e capricciosa scorrerà ovunque sui visi di
quegli alunni sorridenti.
L'attenzione sarà catalizzata da quella strana macchia
opaca, come se una goccia d'inchiostro fosse caduta esattamente al
centro della pellicola traslucida.
Sarà una foto ardente, ribelle, con un vago sentore di
cioccolata fondente.
Sarà una foto viva.
L'altro
ragazzino lo guarda, sospettoso.
«No,
non è vero. Non puoi essere amico di tutti e due
contemporaneamente.
O
di uno o dell'altro, ma non di tutti e due!»
O.
Quella maledetta e assurda lettera, che Matt non ha mai capito.
O amore, o odio.
O tu, o io.
O nero, o bianco.
«
Perché? »
L'altro lo guarda confuso, si imbarazza, come un alunno alla lavagna in
difficoltà che cerca un aiuto che non gli verrà
mai dato.
« N-non lo so. Non puoi e basta, ecco!
»
«E
chi ha detto che non posso?
»
A quel punto, il bambino considera che è meglio dileguarsi;
la domanda aleggerà in quel corridoio per sempre, senza mai
una risposta.
Perché?
Perché non può essere sia un po' bianco che un
po' nero?
Non sa chi l'ha deciso, ma sa che questa regola non gli piace.
Eppure, nessuno si cura di ciò che pensa lui -chi penserebbe
mai al mediocre dei tre?
L'eterno dimenticato, l'eterno in bilico.
Nate, Mihael e quel rossino...
Il Bianco, il Nero e il grigio...
Non solleva uno stendardo, non si schiera, non prende parte alla
contesa, quindi a rigor di logica è un debole.
Non si mette a sbraitare se qualcosa non gli piace, e nemmeno aspetta
di gustarsi la fredda vendetta.
Non è brillante a scuola, né si atteggia da
ribelle per andare male.
Semplicemente, sta nel mezzo.
È davvero un crimine così imperdonabile, il suo?
Davvero è debole chi non innalza una bandiera?
I due continuano a litigare.
I vestiti restano ad aspettarlo sul letto.
Ha deciso.
Non sarà lo stemma di una crociata senza senso,
né il vanto del vincitore.
Apre deciso il cassetto, butta fuori i vestiti alla rinfusa.
Dannato Mello e la sua mania del disordine.
Trovata.
Afferra l'indumento e se lo infila, tirando l'orlo inferiore per
stirarselo bene sul petto.
Il biondo sgrana gli occhi.
« E quella cosa significa?»
esclama orripilato.
« Si direbbe una maglia, sei stupido?»
risponde Near, monocorde.
« D'accordo micro stronzetto, è giunta
ora che tu e la tua testa vi salutiate!»
sbraita adirato l'altro, cercando di afferrarlo per il bavero della
giacchetta immacolata.
Matt soffoca una risata.
Non sa se lo faccia apposta o meno, a non capire le domande retoriche,
ma Nate sa essere un vero crollo di nervi per Mihael.
Impassibile, dall'alto delle braccia di Mello, il piccolo guarda Mail
con occhio fiscale:
« Non puoi andare vestito così- dice con
fare semplice -è la regola. Watari si arrabbierà.»
Seppur non chiamato in causa, Mello si sente in dovere di ribattere:
« Bah, ma chiudi la fogna. Devi sempre ciarlare del
regolamento di quel vecchio?»
Il rosso gli è grato per aver preso le sue difese; ogni
tanto - solo ogni tanto - si concede di essere magnanimo con lui,
giusto quel briciolo di considerazione che meriterebbe un cane.
Probabilmente lo ha fatto per andare a tutti i costi contro Near,
così preciso in ogni cosa, ma non gli importa, davvero.
Fa un cenno di insofferenza, poi varca la porta, sgusciando abilmente
fra i due litiganti.
« Io vado, ci staranno aspettando tutti, ormai » annuncia.
I due lo seguono, mettendo una temporanea fine al loro battibecco.
« Aspetta Mail, non puoi indos-...»
gli ricorda Near, in un ultimo tentativo di far attenere il compagno al
protocollo.
«Taci, nano! »
È la frase del biondo a rimbalzare fra le pareti del
corridoio, conquistandosi l'ultima parola; poi, il discorso dei tre
viene smorzato dal rumore di un pesante portone che si chiude dietro di
loro.
●
● ●
Quell'anno, la fotografia della Wammy's House fu la più
particolare di tutte.
Nella fila di mezzo, a destra, un bambino così bianco e
così piccolo da sembrare un fascio di gelida luce
infiltratosi per sbaglio nell'apparecchio fotografico.
A sinistra, una macchia d'inchiostro nera e rabbiosa, che in
realtà era un ragazzo dallo sguardo ancora offeso e
combattivo sotto la frangetta, la bocca corrucciata in una
smorfia.
E al centro, un ragazzo dall'espressione accomodante, nascosta da due
grandi occhialoni da aviatore e dai capelli ribelli che gli ricadevano
disordinati sulla fronte.
Indossava una maglia diversa da tutti gli altri.
A righe.
Perché il bianco e il nero, per quanto si avvicinino, non si
potranno mai mescolare, potranno solo cercare di convivere.
Forse, ci vuole più coraggio di quanto sembri, a esistere
nel mezzo.
Loro non hanno idea di cosa significhi lottare affinché la
tua mente non venga assorbita da quella di qualcuno che risplende -o
oscura- più di te.
Vivere senza dispute, senza cacciarsi nei guai, sarebbe un bel modo di
vivere.
Matt la pensa così.
Debole o forte?
Bianco o nero?
Non gli importa.
Vuole solo una sigaretta.
[end]
-si ringrazia pralinedetective per avermi fatto usare la sua versione di Word *w* 'azie, sommaH!-
Old Photograph -everything but colors-, di Pierrot:
- Originalità: 9.5/10;
- Grammatica: 10/10;
- Forma: 9/10;
- Caratterizzazione personaggi: 9/10;
- Attinenza al tema: 9.5/10;
- Gradimento personale: 5/5;
Totale: 52/55.
Commento: punto primo, amo la tua storia; davvero, non sto scherzando. Oltre al fatto che adoro i personaggi che hai deciso di utilizzare, mi è piaciuto moltissimo il tuo modo di ‘analizzare’ il bianco e il nero, dal punto di vista del ‘grigio’ che non ha ancora deciso da che parte stare e che forse non si deciderà mai (anche se la storia originale dice un’altra cosa..). In più, è una storia scorrevole, fluida, che si legge davvero volentieri; la frase finale, oltretutto è assolutamente bellissima. Si vede che sono entusiasta della tua storia? La grammatica è impeccabile, nella forma hai un punteggio un po’ basso perché tra le virgolette del discorso diretto e la parola successiva (o precedente) hai messo uno spazio. Per il resto, è perfetta anche quella. L’originalità è un altro punto forte perché, nonostante alla Wammy’s House non si facessero fotografie per l’”annuario”, la tua idea era davvero azzeccata, anche se i personaggi scelti sono usati ed abusati. Complimentissimi a te, sono davvero contenta che questa bellissima storia abbia partecipato a uno dei miei contest :) (e visto che non ti è andato male, come primo contest ;D)
prompt: 95 - scelte