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Autore: Elison    19/12/2009    1 recensioni
Fiction partecipante al contest "Naruto incontra Eraclito...Che cosa ne verrà fuori?" ed arrivata quarta. Volgeva lo sguardo verso il cielo, socchiudeva gli occhi e sospirava. Perché non poteva essere una nuvola? Se lo chiedeva, purtroppo per lui, era solo un uomo che aveva scelto di sposare la donna, sì, con il più dolce sorriso, ma anche con la più diabolica mente.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ff

NIK AUTORE: Elison
TITOLO DELLA STORIA:  “Are really clouds better than the real life?” (“Le nuvole sono davvero meglio della realtà?”)
AVVERTIMENTI: What if?
GENERE: non saprei, forse introspettivo o comico
RATING: Verde
AFORISMA SCELTO: “Ciò che è opposto si concilia, infatti l'armonia nasce dalla differenza, e tutto si genera dal contrasto.”
NdA: Ok, è tutto un po’ vago: il “genera” lo ho inteso nel vero senso letterale della parola, ma non anticipo niente perché ciò che all’inizio non è esplicito e non si riesce a capire si scopre alla fine. C’è all’interno della storia una frase tra virgolette, non è originale d’Eraclito, ma sono le testuali parole della mia prof quando ha spiegato tale filosofo. 

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8838498&p=1

Fiction partecipante al contest "Naruto incontra Eraclito...Che cosa ne verrà fuori?" ed arrivata quarta, ovvero ultima. Si ringrazia la giudice per l'oggettività del commento e per la buona volontà di aprire questo contest xD inoltre ringrazio Shatzy perchè senza di lei non avrei mai nemmeno reiniziato a scrivere qualcosa. Detto questo ecco a voi la mia proma fic completa.

 

Volgeva lo sguardo verso il cielo, socchiudeva gli occhi e sospirava. Perché non poteva essere una nuvola? Se lo chiedeva, purtroppo per lui, era solo un uomo che aveva scelto di sposare la donna, sì, con il più dolce sorriso, ma anche con la più diabolica mente. Ne era sicuro: lo aveva incastrato. «Ti avverto Shikamaru: se non vai a fare il tuo dovere io t-» «Sìsì, ho capito Temari. Magari più tardi.» «E’ tutto il giorno che rimandi, che cosa credi che sia cambiato?!» Il corvino non la stava più a sentire e si era accasciato sul letto: era stanco morto, infatti, la bionda non lo aveva lasciato in pace tutto il pomeriggio e, nonostante tutto, pretendeva ancora che lui facesse quella cosa? Giammai! Pensava che, certo, se la fosse andata a cercare lui: sposare il suo perfetto opposto, ma come gli era saltato per la testa? Un’idea più stupida non l’aveva mai avuta. Aveva chiuso gli occhi e, con questi pensieri, si era addormentato. Temari, sempre più stizzita, lo fissava con astio e…aveva sorriso. Sì: questo significava vendetta.

La luna alta nel cielo sembrava sbirciare la finestra della camera da letto dei signori Nara. Lui si rigirava tra le coperte e, di tanto in tanto, strizzava gli occhi: era catapultato in un altro mondo. “La gente crede che la terra possa andare avanti senza i contrasti, ma questi hanno bisogno degli opposti, se così non fosse, il mondo, no, tutto l’universo cadrebbe”. E così lui si era creato per quella notte un mondo in cui non esisteva l’odio, ma neanche l’amore; si sentiva vuoto, però era impossibile perché non esiste il vuoto senza il pieno, eppure cosa gli mancava? Quello sarebbe dovuto essere il suo mondo perfetto, quello tanto agognato, quello in cui non esistevano i contrasti, perché dopotutto è vero che tra simili ci si intende, no? Trascorreva così la notte tra una moltitudine di teste d’ananas rivolte all’insù con lo sguardo puntato verso le nuvole. Si stava perdendo qualcosa, qualcosa di molto importante, se lo sentiva: per quanto tentasse di convincersi che tutto era perfetto, nella sua testa albergava questo sospetto, anzi no, era una certezza. Più il tempo passava, più stava male: davvero avrebbe voluto starsene a fissare il cielo? In fondo in quel mondo era di prassi, non dava soddisfazione perché non esisteva la calma, questo perché non c’era nessuno che movimentava la situazione, che la mutasse: addirittura le nuvole erano sempre ferme! Non aveva senso: quel che stava facendo non aveva senso, quel mondo non aveva senso! La sua mente cercava e ricercava ciò che gli sembrava mancare correndo in quel paese. Niente da fare il panettiere era sempre lì all’angolo della strada. Così come tutte le altre cose erano al loro posto, ma lui non cercava cose: possibile che ovunque girasse vedeva soltanto uomini con i capelli neri alla finestra o sul tetto? Non c’era proprio nessuno fuori dell’ordinario lì? «Ehi!? Shikamaru svegliati!» Il moro aprì gli occhi non con poca fatica e, a dirla tutta, con immenso sollievo. «Tem, che è successo? Non dirmi che hai avuto un incubo!» «Sarcastico, mi sono svegliata perché tu hai continuato a parlottare  nel sonno» Shikamaru era sbiancato: che cosa aveva detto? Lui parlottare? C-che cosa aveva sentito? Ormai la sua unica speranza era che non aveva sentito troppo«Ho sentito tutto» “Merda!” « Ah sì?» Aveva detto fingendo non curanza « E…cosa dicevo?» No, non era curiosità, solo indagava quanto era grave la situazione «Continuavi a chiamare una persona e a ripetere il suo nome» “No, dimmi di no, ti prego non umiliarmi!” «Me, continuavi a chiamare me» Ok, ora l’unica opzione era di svilire la situazione: non era mai stato un romanticone e non aveva intenzione di diventarlo, anche se, doveva ammetterlo, essere svegliato da lei non le era dispiaciuto dopo quel sogno. Sogno?! Era un incubo! Lo sapeva doveva ammetterlo, doveva dirle che una vita senza di lei era un incubo.

Cinque minuti dopo era tra i corridoi di casa con un unico ricordo in testa: il momento in cui le chiese di sposarlo, ma quale idea stupida? Forse l’unica giusta avuta fino allora. E, per un attimo, gli era sembrato strano: sveglio alle sei di mattina armonioso, nonostante avesse accettato di compiere il suo compito dopo la serata di ieri. A consolarlo era che si era offerta di cucinargli la sua colazione preferita. Così aveva preso sua figlia in braccio e si era diretto in bagno. La guarda, lei lo guarda, una battaglia di sguardi come due sceriffi del Far west, lui alza la mano, con una si tappa il naso e con l’altra apre il pannolino «Uargh!!» Lo aveva sentito: quell’urlo di sicuro era suo “Fufu” e sorridendo aveva gettato nel piatto della polvere rossa. Vedeva tornare suo marito con la figlia in braccio e pregustava la sua vittoria dopo un giorno sprecato ad urlargli dietro. «Alla bimba ci pensi tu?» «Certo, certo buon appetito» dette queste parole, quindici secondi dopo Shikamaru era al lavandino a riempirsi d’acqua «Cavolo tem! Lo sai che odio il piccante!» ed era sicuro di aver udito un “appunto” in sottovoce. Già Temari non dimentica.

FINE


Riporto il commento della giudice:
IV CLASSIFICATA:

"are really clouds better than real life?" di elison

GRAMMATICA: 7/10 pti
STILE E LESSICO:7/10 pti
ATTINENZA ALL’AFORISMA: 10/10 pti
ORIGINALITA’: 7.5/10 pti
IC DEI PERSONAGGI: 4.5/5 pti
GIUDIZIO PERSONALE: 4/5 pti
TOTALE:40/50

Una bella fic, che però pecca un pò sulla grammatica. Ho notato l'uso esagerato di virgole, che spezzavano troppo alcune frasi, oppure che sostituivano il punto o il punto e virgola (es.: Se lo chiedeva, purtroppo per lui, era solo un uomo che aveva scelto di sposare[...] dopo il "purtoppo" era meglio usare un punto e virgola). Verso la fine, inoltre, c'è una discordanza verbale dal passato al presente. Ti consoglio poi di non usare aggettivi come "moro" e "bionda" per indicare un personaggio: alla lunga la storia ne risente. Il tuo stile mi piace, ironico e serio ad un tempo, ma verso la metà della fic, le frasi diventano un pò troppo confuse e non è sempre chiaro quello che vuoi intendere.
Nell'attinenza hai ottenuto il massimo, perchè l'aforisma è centrato in pieno. Quel "genera" inteso letteralmente mi ha fatto sorridere e l'idea di Shikamaru che si rende conto che i contrasti che animano la sua vita coniugale sono ciò che lo rendono felice mi ha molto commossa, brava!
L'originalità della fic è relativa, poichè dopotutto la vita coniugale di Shikamaru e Temari è abbastanza trattata nel fandom, ma ciò non toglie nulla alla dolcezza della fic. L'IC è molto buono, forse Shikamaru all'inizio è un pò TROPPO svogliato, infondo si tratta di sua figlia, ma per il resto sono proprio loro! Shikamaru e Temari sono due personaggi a me molto cari e tu li hai resi davvero bene.
In conlusione, una fic molto dolce ed allo stesso tempo divertente, che mi è piaciuta davvero. Purtroppo, il fattore grammatica ha influito molto sul mio giudizio. Per favore, prendilo come un invito a migliorare e crescere nel modo di scrivere, prchè sono certa che tu abbia un largo margine di migliormento, spero di poter leggere presto altre tue fic!


Premesso che adoro le critiche costruttive e non sdegno i complimenti xD, sarei lieta di vedere qualche commento, anche del tipo "No, la tua fic non mi piace":non sono schizzinosa xD
  
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