-Smile-
-Caro…babbo…-Si cacciò la
lingua fuori dalle labbra-…Vorrei …Si girò verso l’ archeologa impegnata a ad addobbare l’ albero
di natale-Roooobinnn…-
-Si?-
-“Pezzo” con quante Z si scrive?-Robin non fece a meno di sorridere portandosi una mano
davanti alla bocca e tornando poi, ad aiutare Nami.
-Due Capitano-Gli rispose nonostante tutto.
-Ah due…-Cancellò quanto scritto con
la gomma-Bene…-Non appena il foglio tornò bianco, riprese a
scrivere e a pigiare con la matita-…Vorrei quell’enorme pezzo di
carne …che ho visto al supermercato ieri con
Sanji…-Si grattò la fronte e fissò curioso lo spadaccino
davanti a se, impegnato anche lui, a scrivere.
-Oi!-Lo
chiamò e subito parò con le braccia il foglio.
-See?-
-Come si scrive Sanji?-Zoro
non riuscì a trattenere le risa e scoppiò a ridergli in faccia.-è una cosa seria!!-Protestò Rufy sbattendo le
mani sul tavolo e facendo vibrare i pastelli.
-Ohh
certamente…-Si riprese tornado serio e schiarendosi la voce.-Si scrive con la esse…-
-Esse…-cominciò a scrivere sotto
dettatura.
-La ci…-
-Ci?-Ripetè
alzando la testa dal foglio e guardandolo perplesso.
-Sisi-Annuì-La
e…-Il povero capitano riprese a scrivere e fino
a che non completò la frase, Nami andò dietro a Zoro con le mani
sui fianchi.
-Allora…-rilesse il suo operato Rufy-“Caro babbo…vorrei quell’
enorme pezzo di carne che ho visto al supermercato ieri con quello
scemo…di Sanji…-Si grattò la testa e fissò perplesso
il foglio…-C’è qualcosa che non va …-
-Lo credo anche io-Un
pugno calò inesorabile sulla testa dello spadaccino mandandolo fuori
combattimento.-Invece di perdere tempo a fare
cavolate…-Prese il foglio che stava utilizzando Zoro-Perché
non vieni a darmi una mano?-
-Hai gia Robin!-Si
alzò diventando rosso in volto, cercando di riprendere il foglio.-E ridammelo!-Protestò.
-Nono!-Sorrise furbetta Nami muovendosi agilmente
per la stanza, non mollando la presa. Per loro fortuna, all’
interno della cucina della Sunny, c’erano solo loro
quattro…il cuoco e il resto della combriccola, era scesa a terra a fare
gli ultimi acquisti di Natale.-Che cosa hai scritto?-
-Non lo leggere!-Mosse
le mani avanti cercando di afferrarlo ma niente da fare-Non fare la strega!-
-Non sto facendo niente …-Protestò
con ormai le spalle contro il muro.
-Stai facendo la solita…-Mise il broncio
fissandola negli occhi e porgendo una mano avanti.-Ora
ridammelo…- Lei in risposta rimase immobile e
in silenzio e dopo, se lo portò da davanti agli occhi cominciando a
leggere.
-NOOOOO!!-Urlò ormai
in ritardo sul tempo dato che vide Nami fissarlo perplessa…
-Che significa?-Gli mostro il disegno primitivo
di una bocca. Le guance dello spadaccino si accesero e non rispose…in
compenso si meritò un altro pugno per riscuotersi.
-Lo stavo finendo!!!-Gridò
tenendosi la parte lesa.
-E cosa vuoi ?-Tornò a fissare lo strano
disegno-Una bocca nuova? Una dentiera?-Rimase a fissarla fra il furente e l’ incompreso comico…Le prese il foglio di mano
e lo appallottolò.
-Ma perché scusa?-Nami
lo raccolse e lo vide tornare al tavolo a prendere alcuni fogli e matite per
poi, lasciare la stanza.-E ora dove va?-Sospirò
fissando il suo capitano che continuava a fare la sua letterina.-Non trovi che sia una reazione esagerata?-La mora si
limitò ad alzare le spalle e andarsi a sedere accanto a Rufy.Lo
fissò con dolcezza per poi, indicargli un punto del foglio.
-Qua ci vuole l’ accento…e
qua
-Uffa-Sospirò
il capitano riprendendo la gomma e correggendo.-Però adesso voglio
disegnare…-
Passò circa un ora,
quando Nami, scocciandosi di quel rumore di matite che fischiava dato il modo
errato in cui il ragazzo di gomma le usava, si alzò da tavola e
andò verso la porta.
-Vado a vedere che fa quel
fesso…-Avvertì Robin mentre ormai da un ora
appuntava matite al suo capitano.
Avanzò scendendo le scale, per arrivare al
ponte, tutto coperto di Neve…Svoltò e cosa assai
strana…trovò la porta di camera sua aperta…
-Stai a vedere!-Si disse fra se cominciando a
salire le scalette con una vena che le pulsava sulla fronte.
Avanzando,
si accostò alla porta e come aveva previsto, trovò lo spadaccino
sul suo tavolo di lavoro.
Stava per urlargli contro, quando lo vide che si
era assopito e stava dormendo…
Entrò con fare silenzioso per vedere che
cosa aveva combinato…
Alcune cartacce erano sparse per il pavimento,
segno tangibile che aveva provato e riprovato varie volte nel suo intento di
disegnatore.
Il respiro costante di Zoro, voleva significare
che ormai, avrebbe potuto fare tutto il chiasso che voleva senza
svegliarlo…
L’ unico
foglio che aveva attirato la sua attenzione era sotto le braccia dello spadaccino
che le aveva usate come sostegno per la testa.
Senza tanti preamboli, glielo prese e lo
lesse…
“Dato che Rufy sta facendo la lettera per
Babbo Natale, per non farlo sembrare un idiota…la faccio anche
io…”…Doppio idiota-Sussurrò Nami riprendendo a leggere-“
Ogni anno il mio desiderio è sempre stato il solito…e anche
quest’anno lo rinnovo…”-La
navigatrice si fermò a fissare il ragazzo pensierosa.-“ Voglio che
la mia mocciosa possa sempre sorridere…”-Sotto a quelle
poche parole c’era un disegno raffigurante lei con il solito sorrido da
ebete che aveva fatto prima…accanto, un abbozzo di una figura con i
capelli verdi, che le stringeva la mano…
Era uno stupidone…Posò il disegno e
gli accarezzò i capelli, però …aveva ragione…se lei
era la sua mocciosa, lui era il suo spadaccino…e per natale…che cosa poteva desiderare di più?