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Autore: esme ann platt cullen    20/12/2009    0 recensioni
"ci lasciò soli e perplessi in compagnia di qualche raggio di sole che ci colpiva rendendo la nostra pelle diafana, ci colpiva rivelandoci per quello che eravamo veramente.. vampiri!"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Esme Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 CAPITOLO 1 Amore cos’è questo rumore- ci eravamo fermati tutti, qualcosa aveva colpito la nostra attenzione, Bella prese in braccio Reneèsme che tendeva le orecchie per carpire il rumore, dalla mia posizione, su di un ramo posto molto in alto, si sentiva tutto così invitai Carlyle a raggiungermi:- Esme hai ragione c’è qualcuno laggiù sembra stia cacciando, andiamo a vedere se siamo fortunati magari è uno come noi! detto questo ci fiondammo nella direzione di quel misterioso rumore. era una giovane vampira su quindici anni, china su di un cerbiatto ormai agonizzante appena ci sentii scattò in piedi semi abbassata, dietro di me tutti si fermarono, Carlyle mi prese tra le sue braccia tenendomi stretta. era giovane e bellissima aveva lunghissimi capelli biondi raccolti in una coda portava un vestito che cadeva perfettamente su ogni curva del suo corpo, furono due le cose che ci colpirono molto,la prima erano i suoi occhi invece che essere rosso sangue o dorati erano come il ghiaccio bianchi, si intravedeva soltanto la pupilla ,la seconda era che sembrava incinta sotto il vestito infatti si notava la pancia . rimanemmo molto perplessi e ci domandammo se era vegetariana o no,poi Carlyle preso il coraggio e senza lasciarmi accennò un saluto:- salve ,io mi chiamo Carlyle e questa è la mia famiglia, stavamo cacciando e ti abbiamo sentito, anche tu sei una vampira vegetariana?.- la ragazza fece un passo avanti e mi guardò, istintivamente le sorrisi :- vegetariana? cerco di esserlo per quanto mi è possibile! Reneèsme che nel frattempo si era nascosta dietro le gambe di Bella si sporse fuori per vedere con chi stavamo colloquiando, una folata di vento mi colpii in piena faccia portando con se il profumo di Reneèsme, noi eravamo abituati a sentire il sangue della piccola ma ci chiedemmo che reazione avrebbe avuto quella giovane vampira,ella fece una smorfia di dolore poi si rabbuiò di colpo, emise un ringhio : chi di voi è un umano? sento battere un cuore e questo non va affatto bene! ci allarmammo tutti e Emmet, Rosalie Jasper Alice e Carlyle corsero attorno a Bella e alla bambina per proteggerla poi Edward si rivolse senza nessun timore alla ragazza , doveva averle letto nel pensiero:- il mio nome è Edward e l’odore di sangue che senti è lei!_ e con una mano indicò Reneèsme : -portatela via non so quanto posso resistere! non voglio farle del male! era molto spaventata così molto lentamente , mi avvicinai a lei ,:- io mi chiamo Esme ma perché dovresti farle del male, sei vegetariana giusto? mi guardò dritta negli occhi poi guardò verso gli altri vampiri, : per me è molto difficile essere vegetariana, soprattutto in questo periodo, :- e spostò gli occhi sul suo grembo :vedi io sono diversa da voi sono più pericolosa? stortai la faccia per quanto fosse diversa fisicamente non mi sembrava pericolosa poi spostai lo sguardo sulla pancia di quella misteriosa ragazza , alzai una mano con cautela è l’appoggia a dorso aperto sul suo grembo, sentii il bambino e questo mi fece gioire il cuore, egli diede due calci lievi e poi ritornò il silenzio. alzai gli occhi e fissai la ragazza,: è stupendo ma perché dici di essere pericolosa? scosse la testa e fece un passo indietro poi si appoggiò ad un albero , dietro di me c’era un grande movimento, Carlyle egli altri si stavano avvicinando mentre Bella portava via Reneèsme, la ragazza vedendo andare la bambina si rilassò e tirò un sospiro di sollievo e suoi occhi sorprendentemente diventarono di un azzurro cielo, ci sedemmo in cerchio intorno a lei, Emmet le sorrise:- io sono Emmet , tu sei diversa i tuoi occhi da vampiro sono bianchi come il ghiaccio, come ti chiami? lei lo guardò intensamente poi rise:- sinceramente è da un bel po’ che nessuno mi chiama con il mio vero nome, non me lo ricordo più ma molti mi chiamerebbero mostro! io che ero la più vicina a lei le feci segno di sedersi accanto a me e quando fu seduta le misi una mano sulla spalla, volevo tranquillizzarla, era giovane e probabilmente era da poco un vampiro, mi guardò fissa negli occhi :- da dove vieni? non sembri di qua e poi sei molto giovane quando ti sei trasformata? Rosalie curiosa di conoscere quella ragazza e soprattutto molto schietta per quello che la interessava veramente si intromise:- io mi chiamo Rosalie ma come puoi essere incinta? troppe domande tutte assieme, :- vedete è una specie di dono, come tu che sai leggere nella mente-, disse indicando Edward,. - o tu che riesci a calmare gli istinti, e indicò Jasper.. così io posso fare questo! la guardammo perplessi e intontiti, come poteva sapere dei poteri di Edward e Jasper. poi Edward le rivolse uno sguardo interrogativo:- come fai a sapere dei nostri poteri?. non ebbe il tempo di rispondere perché Alice con il suo fare da piccolo folletto saltò in piedi e si risedette accanto alla ragazza:- ti ho vista, sei diversa da noi sei piena di sorprese tu sai leggere nelle anime delle persone , riesci a carpire il passato conosci tutti i nostri segreti e quindi i nostri poteri e inoltre riesci a capire se una persona è buono o cattiva giusto? lei rise :- esatto, premonizioni giusto? sai prevedere il futuro peccato che tu non sappia il perché della tua premonizione ci ho azzeccato? Alice fece una linguaccia e poi rise. quella ragazza aveva centrato in pieno sul dono di Alice di prevedere il futuro :- beh odio ammetterlo ma è vero? comunque io sono Alice e lui è Jasper – e indicò Jasper che sembrava alquanto sorpreso Dopo esserci presentati tutti il silenzio occupo quella foresta , ma la voce di Carlyle lo ruppe molto presto :- perché non ci racconti la tua storia, non abbiamo mai visto un vampiro come te perché ti reputi più pericolosa degli altri? si mise comoda appoggiata all’albero e incominciò ad accarezzare l’erba con le dita sottili e bianche come il latte :- tutti noi vampiri siamo come dei coltelli, siamo affilati e se usati male possiamo uccidere, bene vedete è come se io fossi il coltello più affilato e più tagliente di tutti che anche se usato con la giusta cautela e responsabilità può, anzi deve uccidere ed è per questo che viaggio da sola , sono un pericolo anche per quelli della mia specie … per quanto riguarda il mio passato se vi piacciono le storie macabre violente vi accontento pure!- nessuno esalò risposta, io volevo sapere di più ma prima di riuscire a proferire parola, la ragazza si alzò in piedi, ci diede le spalle ma prima che riuscisse a scappare la fermai afferrandole un braccio cercando di non stringere troppo la presa:- dove vuoi andare sei giovane e per di più incinta hai bisogno di aiuto resta con noi! lei sorrise, si liberò dalla mia presa molto più facilmente di quanto mi aspettasti, anche se di tutte le femmine della nostra famiglia io ero la più forte e la più veloce, la guardai negli occhi erano di nuovo tornati bianchi emise un ringhio compiaciuto dalla mia reazione :- credo proprio che se io restassi qui quelli ad aver bisogno d’aiuto sareste voi!, beh piacere di avervi conosciuto! si voltò, poi saltò su di un ramo di un albero vicino :- prima di andarmene vi devo chiedere una cosa, vorrei tanto che diceste a quella bambina che io non avevo intenzione di farle del male e mi scuso per averla fatta spaventare! dicendo questo sparii nella foresta lasciandoci soli e perplessi con la compagnia di qualche raggio di sole del mattino che ci colpiva rivelandoci per quello che eravamo veramente: vampiri!
  
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