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Autore: elanorkirk    22/12/2009    1 recensioni
In questa storia Raf è figlia del re di Angie Town e i suoi genitori vogliono farla sposare ad ogni costo, benché lei abbia soltanto 15 anni...cosa succederebbe se i Devil la rapissero mentre lei è in forma terrena con il suo candidato sposo? Cosa vogliono da lei i Devil? E soprattutto...incontrerà l'amore? Con l'aggiunta di tanti nuovi personaggi, ho scritto questa storia sicuramente per il paring Sulfus/Raf. Spero veramente che la storia vi piaccia, a presto, ElanorFantaGreen!
Ps. Non l'ho abbandonata! Oggi è il 30 agosto 2012...la sto correggendo, poi tornerò a pubblicare. Sono scema, lo so, ma ora mi dedicherò unicamente a questa fanfic. Prometto.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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lafigliadeifiori02

Capitolo secondo

POV Sulfus.

«Ehi Sulfus, guarda...si è addormentata!» Esclamò mio fratello, strappandomi le cuffiette dalle orecchie e rischiando così  di farmi volare il cellulare via dalle mani. Lo guardai infastidito, per posare poi lo sguardo su Raf. Era vero, l’angioletto stava dormendo! Chissà, magari potrei approfittarne per spassarmela un po’... Pensai, fremendo già a quel pensiero. Caleb mi guardò male, tirandomi una sberla.

«Guarda che è inutile che fai tanto il santarellino! Lo so benissimo che anche tu non vedi l’ora di mettere le mani su quest’angioletto! E’ la ragazza più bella che io abbia mai visto!» Sbuffai io, guardandolo stralunato e portando le mani alle spalle, scrollando la testa.

«Sulfus...sono già innamorato, te l’avrò detto un migliaio di volte minimo! Vuoi fartelo entrare in quella zucca vuota?!» Ribatté Caleb, sbuffando.

«Strano, non mi sembra tu sia poi così tanto innamorato! Dici di esserlo, ma allora come mai prima stavi guardando l’angioletto in quel modo?» Gli ricordai io, guardandolo negli occhi. Ai miei occhi non si poteva sfuggire, avevano il potere di inchiodare chiunque e di fargli sputare fuori a sangue qualsiasi cosa avessi voluto sapere. Ovviamente, però, il mio fascino diabolico con mio fratello non aveva effetto. Alla fine era meglio così, Raf sarebbe stata soltanto mia. Caleb mi lanciò un’occhiata di rimorso, evidentemente si sentiva in colpa. Okay, forse sarebbe stato meglio se avessi tenuto il becco chiuso, una volta tanto.

«La ragazza di cui ti sei innamorato è Demetra, giusto?» Gli domandai io. Lui fece per rispondermi, ma si bloccò quando uno sonoro sbadiglio ci interruppe, facendoci girare verso il nostro prelibato ostaggio.

 

POV Raf.

Mi svegliai senza avere il coraggio di aprire gli occhi. Speravo che tutto quello successo il giorno prima fosse soltanto un incubo, lo speravo con tutta me stessa. Purtroppo, a dissimulare le mie vaghe speranze, arrivarono alle mie orecchie le chiacchiere dei due ragazzi che evidentemente mi facevano ancora “compagnia”. Non riuscivo a capire quello che stessero dicendo e sinceramente non mi interessava granché. Tutto ciò a cui davo importanza era il ritornare a casa, il sapere come stesse Nicholas, l’essere svegliata come ogni mattina da Nadia. Forse le mie giornate non sarebbero più state così.

 Mi trovavo dentro ad un furgone ed ero sdraiata su qualcosa di duro, una cassa di birre avrei scommesso. Sentivo prudere una gamba, così, inconsciamente, mi grattai. Non ero più legata. Cercai di non fare rumore, non volevo che si accorgessero che ero sveglia...volevo sapere il più possibile su quei due, trovare un qualsiasi modo per uscire, apprendere tutte le informazioni che potevano lasciarsi sfuggire dalle labbra...ma uno sbadiglio mi tradì. Non li sentivo più parlare, era ovvio che mi avessero scoperta, ma feci comunque finta di dormire.

«So che sei sveglia, Angelo mio!» Esclamò Sulfus con voce annoiata. Finsi di non sentirlo, continuando a tenere gli occhi chiusi.

«Beh, allora non rimane altro da fare se non svegliarti a modo mio!» Aggiunse con un tono di voce estremamente malizioso, facendomi scattare subito a sedere. Vidi lui e suo fratello ridere mentre sbuffavo, arrabbiata. Che nervi!

«Perché sono stata rapita?! Ditemelo!» Domandai spazientita. Era inutile dire che fossi spaventata, ma ero veramente seccata da quella situazione. Odiavo essere presa in giro ed ogni mia incertezza sul reagire in maniera troppo alterata andò a farsi friggere. Caleb mi guardò pensieroso.

«Non se ne parla. Avrai le tue risposte a tempo debito!» Mi rispose duramente, facendomi arrabbiare ancora più di prima. Insomma, non potevo scappare, darmi una cavolo di risposta era così pericoloso e difficile per loro? Femminucce!

«Volete ricattare mio padre per ricevere del denaro?!» Insistetti. Ero quasi sicura che il mio rapimento fosse dovuto a quello, fino a quando non vidi scuotere la testa a Sulfus.

«Mmh, un po’ è per quel motivo, ma manca la parte più importante, angioletto. E’ inutile cercare di indovinarla, non ce la farai mai.» Rispose il moro, guardandomi intensamente. Non ne potevo più del suo sguardo posato su di me, era come se mi spogliasse con gli occhi! Per fortuna c’era il V.E.T.O. da rispettare, sarei stata al sicuro! Purtroppo però una regola era già stata infranta. Vietato toccare. Prima mi avevano baciato il collo, dove sentivo ancora una scia bollente. Mi vennero i brividi alla schiena. Non mi piaceva affatto come Sulfus mi guardava. Caleb si lasciava sfuggire soltanto qualche sguardo, ma più che altro guardava fuori da un finestrino del furgone, pensieroso. Io chiusi gli occhi. Ero stufa di quella situazione. Smisi di chiedere cosa stesse succedendo, evidentemente non mi avrebbero risposto! Speravo soltanto che tutto si risolvesse il prima possibile. Anche se un po’ d’avventura nelle mie solite giornate ci voleva.

«Com’è li da voi ad Angie Town?» Mi chiese Caleb, guardandomi curioso e cercando di creare una qualche conversazione. Lo ringraziai con lo sguardo, non ne potevo più di quel silenzio. Così magari avrei potuto scoprire qualcosa di più sul loro conto.

«Angie Town è un posto molto bello, in proporzione alla sua tranquillità.» Gli risposi io, senza aggiungere altro.

«Deve essere un posto proprio paradisiaco, eh?» Scherzò Caleb ed io repressi un sorriso.

«Beh, da noi a Zolfanello City è tutto bellissimo...e le avventure, soprattutto con le ragazze, non mancano mai...» Mi spiegò Sulfus, ridendo. Possibile che già alla sua giovane età fosse un tale donnaiolo? Lo guardai indignata.

«Oh insomma Raf, vuoi dirmi che sei ancora vergine?» Mi domandò il ragazzo biondo con scetticismo.

«Certo. Essendo di sangue reale sono controllatissima, non mi lasciano mai libera. Tranne per quanto riguarda stasera, ero con il mio...» Ma mi fermai. Del resto loro non mi dicevano niente e io non gli avrei detto altrettanto. I due ragazzi si guardarono storditi. Cosa diamine andavano pensando? Che fossi una facile?! Poi notai che Sulfus mi guardava scocciato.

«Con il tuo..? Avanti, continua!» Mi spronò infatti. Io, stufa del suo sguardo insistente, cedetti.

«Con il mio candidato sposo, va bene?!» Risposi. Si guardarono e poi scoppiarono a ridere.

«Vuoi dirmi che a quindici anni già stai parlando di matrimonio?» Mi chiese Caleb, ridendo. Io annuii, trattenendomi dallo sferrare ad entrambi un pugno ben assestato.

«Guardate che non è una mia scelta! E’ da quando sono diventata donna che mi cercano uno sposo!» Dissi ai due, cercando di difendere il mio orgoglio in qualche modo. Avevo già chiarito di odiare l’essere presa in giro, no?

«Quando?» Mi chiese Sulfus, incuriosito. Lo guardai arrabbiata, facendogli una linguaccia. Non erano cose che lo riguardavano!

«Non credo che siano affari tuoi!» Affermai infatti io. Lui fece qualche passo verso di me, era troppo vicino. Mi “schiacciava” contro lo sportello del furgone, guardandomi dritto negli occhi. Era veramente troppo vicino. Potevo sentire il suo profumo di cannella e menta mischiati che, anche se non poteva non sembrare, stavano molto bene insieme. Era troppo, troppo vicino.

«Non sono affari tuoi...» Gli dissi nuovamente, mentre lui rafforzava la presa delle sue mani sulle mie braccia.

«Dimmelo. Altrimenti mi sa che un bacio non me lo toglie nessuno.» Affermò, con fare deciso. Accidenti, cosa cavolo voleva da me? Glielo dovetti dire. Se mi avesse baciato sulle labbra, avremmo dato vita ad un sacrilegio.

«Undici anni, soddisfatto?» Sospirai, cercando di allontanarmi e supplicando Caleb con lo sguardo. Non che pensassi che il ragazzo biondo fosse affidabile, ma se proprio dovevo fidarmi di uno di quei due Devil, sicuramente avrei scelto Caleb, anche se Sulfus mi affascinava terribilmente. Basta! Dovevo smetterla di pensare certe cose! Sì, ma...sì, ma niente! Caleb mi guardò divertito, per poi rivolgersi al fratello.

«Dai Sulfus, lasciala un po’ in pace!» Gli disse infatti, anche non sembrava tanto convinto di ciò che aveva appena detto. Beh, mi dovevo accontentare.

«Va bene, fratellino...ma accidenti!» Sbottò il ragazzo affianco a me, rischiando di perdere l’equilibrio per l’improvvisa frenata. Io soffocai una risata e per fortuna non se ne accorse. Ci eravamo fermati. Oddio, sudavo freddo. Eravamo arrivati chissà dove, fuori dal furgone poteva esserci qualunque cosa. I due Devil sembrarono notare la mia preoccupazione e mi affiancarono.

«Tranquilla angioletto, non ti verrà torto un capello.» Mi rassicurò Caleb, aprendo le portiere del furgone e facendomi scendere, seguita da Sulfus che, come al solito, non mi toglieva gli occhi di dosso.

Camminammo per un po’. Intanto mi guardai intorno; ero finita sicuramente a Zolfanello City. Dopo del tempo vidi un palazzo issarsi in aria. Era molto grande, all’incirca come quello di Angie Town. Senza dire una parola, Sulfus mi legò le mani con una corda sotto il mio sguardo estremamente seccato. Non si fidavano di un “angioletto” come me?

«Quand’è che potrò tornare Sempiterna?!» Chiesi ai ragazzi, che mi ignorarono completamente. Era inutile che continuassi a perdere energie cercando di trasformarmi. Quelle corde avevano un qualcosa che me lo impediva. Oppure...no, non poteva essere, dovevano aver fatto un qualche incantesimo molto potente! Non poteva essere vero, nelle vicinanze non poteva esserci il mio vero amore. Non era possibile, non doveva essere possibile! Non doveva...una leggenda diceva che quando si era vicini al compagno destinato a stare con sé per il resto della vita,  non si poteva fare incantesimi e non ci si poteva trasformare...a meno che i due in questione non si dichiarassero. Pff, sicuramente erano le corde a essere stregate, non c’era dubbio, anche perché una relazione con un Devil sarebbe stata pericolosa. Un bacio sulle labbra provocherebbe un sacrilegio, a meno che l’amore non sia puro. Si sa però che dai Devil non c’era da aspettarsi purezza, ed io non amavo nessuno qui. Questa era l’unica cosa che sapevo.

In quel momento entrammo nel castello, passando per un “giardino” composto da rocce e qualche arbusto secco qua e là. I massi erano messi in modo tale da affascinare le persone, ma immagino che conducano a delle trappole. Sulfus mi mise un braccio intorno alle spalle e mi guardò serio, serio per la prima volta da quando l’avevo incontrato.

«Angioletto, vedi di fare la brava finché resterai qui a Zolfanello City e stacci vicina, intendo a me e a mio fratello.. Non sono tutti come noi, se vedessero una Angel girare da sola...beh, arrivaci!» Mi disse, avvicinandosi, per poi lasciarmi andare. Io guardai Caleb e lui annuì. Fantastico, ero ancora più in pericolo di quanto immaginassi.

«Caleb, se sto vicina a te non mi accadrà niente, vero?» Chiesi al ragazzo biondo. Lui ridacchiando annuì.

«Tranquilla Raf, io non ti torcerò  un capello, come ho detto prima e puoi fidarti anche di Sulfus!  Beh...» Mi rassicurò infatti, senza smettere di ridacchiare.

 «Angioletto, guarda che non mordo, a meno che non me lo sia chiesto...» Aggiunse maliziosamente Sulfus. Uffa, ero stufa di quella situazione, Caleb che rideva tra sé e sé, Sulfus che mi guardava e faceva battutine scadenti ed io tesa come una corda di violino, spaventata. Anche arrabbiata per essere stata rapita. Preoccupata per Nicholas, preoccupata per la mia famiglia e preoccupata per la mia vita. All’improvviso mi venne un dubbio. Non è che quei due erano di sangue reale? Prima avevano nominato loro padre ed era riferito ad un re. Erano dei principi anche loro?

«Siete di sangue nobile?» Chiesi io, curiosa. Sembrava che loro sapessero tanto su di me, ma io di loro non sapevo niente. Proprio niente. Il ragazzo biondo smise di ridere e mi guardò come per analizzarmi.

«Come l’hai capito?» Mi chiese con voce bassa, in maniera che solo io ed il fratello potessimo sentirlo.

«Prima avete nominato un re, facendo riferimento a vostro padre...» Risposi io sulla difensiva.

«Hai indovinato, adesso sono alla tua portata?» Scherzò Sulfus, rompendo il silenzio che si era creato. Io lo guardai arrabbiata. Era mai possibile che dovesse sempre pensare a portarmi a letto?! Caleb si rilasso e tornò a sorridere, notando il mio sguardo seccato nei confronti del fratello, che intanto rideva sonoramente. Non voleva che io sapessi la loro identità. Del resto era comprensibile. Senza che me ne fossi accorta, eravamo entrati nel palazzo ed ora ci eravamo fermati davanti ad un portone nero. Mi guardai intorno, i colori che dominavano erano il nero e il rosso.

«Ora; rispondi solo se interpellata e non mancare di rispetto al sovrano, non lascia impuniti i maleducati...» Mi disse Caleb, che intanto aveva aperto il portone. I due Devil non accennavano a muoversi. Non volevo andare là da sola! Istintivamente li presi per una manica e cercai di farli entrare nella stanza con me. Sulfus mi guardò scuotendo la testa e facendomi l’occhiolino. Io, prendendo un profondo respiro, entrai nella stanza...

Nikkita: Neanche a me piace tanto quella scena lì.. Povera Raf! Comunque loro non l’anno baciata sulle labbra, ma sul collo.. Ti ringrazio tantissimo per aver recensito la mia storia, e spero veramente che ti sia piaciuta.

Ringrazio nuovamente tutti quelli che hanno recensito o aggiunto tra i preferiti o le seguite la mia storia, anche soltanto chi l’ha letta!!

N.B.

Aggiornerò dopo le vacanza natalizie, perdonatemi, ma ho un sacco di storie da aggiornare e da sistemare.. E poi andrò in vacanza, dove non c’è la rete quindi non potrei postare nessun capitolo.. Kiss, Elly!!

BUON NATALE A TUTTI QUANTI!!!!!

Kiss la vostra ChaneyRossa!!

( Elly )

 

Capitolo corretto il 3 settembre 2012.

   
 
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