Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: b r i c i o l a    22/12/2009    2 recensioni
"“Chi c’è?” urlò, provando a farsi coraggio. Era una Grifondoro, si, ma era pur sempre una ragazza sola e non nel pieno delle forze.
“Hermione? Sei tu?” rispose l’intruso, sputando poi davanti a lei.
“Ronald!”
L’ultimo maschio dei Weasley fece bella mostra di sé, ricoperto di strani brillantini che cambiavano colore e il naso sporco di terra. Alla sua vista Hermione scoppiò a ridere, alzando un sopracciglio in segno di disapprovazione."

Una semplice ahot scritta come regalo di Natale alla mia best!
La dedico a te Little Lamb in love95!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buonasera …

Oggi, tornata a casa dopo un’estenuante riunione di squadriglia agli scout, ho acceso il computer e ho iniziato a parlare con la mia best. Improvvisamente mi è venuto un grattacapo … cosa posso regalarle per Natale?

Naturalmente nulla di materiale, perché non abitiamo vicine, anzi. Un semplice lavoretto grafico non mi andava a genio e solo gli auguri neanche, perciò ho avuto l’illuminazione.

Le scriverò una one-shot! E indovinate su chi è questa shot? Ma sulla sua coppia preferita, naturalmente!

Personalmente odio le RonxHermione(tranne quelle scritte da lei), ma questa volta ho fatto un’eccezione!

Cosa non si fa per una delle persone a cui si vuole più bene al mondo …

La dedico a tè Giò (little lamb in love95)! È il mio regalo di Natale, unito ad un universo di Ti Voglio Bene! Sei la mia best e se non ci fossi tu, il mondo sarebbe triste! Mi risollevi sempre e te ne sono grata …

Ti adoro piccolina mia!

La tua scimmietta!

 

 

 

Christmas and Love

Era arrivato il tanto atteso Natale.

La neve, bianca, scendeva in piccoli fiocchettini sui prati ormai del tutto ricoperti, mentre gli studenti di Hogwarts se ne stavano al calduccio, riparati dai loro mantelli e riscaldati dal fuoco delle loro sale Comuni.

Lei però, bella e determinata, era nella serra numero Tre, a cercare di portare avanti il suo progetto. A dire la verità, la data di consegna era di quindici giorni dopo il ritorno dalle vacanze, ma si sa, Hermione Granger era famosa per la sua passione verso lo studio.

Era seduta su un piccolo sgabello, fatto comparire dal nulla grazie alla sue doti magiche. L’aria era molto fredda, e lei stava tremando, ma per nulla al mondo sarebbe tornata al castello.

Voleva finire e l’avrebbe fatto.

Oh mamma Santa che freddo che fa pensò, mentre cercava di riscaldare le mani congelate, sfregandole tra di loro. Avrebbe tanto voluto accendere uno dei suoi spettacolari fuochi magici, ma la professoressa Sprite ne aveva proibito l’uso nelle serre. Le sue tanto amate piante si sarebbero potute incendiare da un momento all’altro.

Vorrei aver portato Storia di Hogwarts, almeno mi sarei distratta e non avrei pensato al fuoco … che stupida che sono disse tra sé e sé, mentre imprecava tra i denti.

Beh, non le conveniva molto aprire bocca, o si sarebbe mozzata la lingua, tanto battevano i suoi denti.

Oh se fosse qui Ron …. Potrei rifugiarmi tra le sue braccia ..NO!!! basta Hermione! Non pensare a lui … lui sta con la Brown!

Scosse la testa, cercando di distrarsi. Ron, persino quando parlava tra sé e sé, era diventato un argomento tabù. Stava immensamente male quando lo immaginava al suo fianco, dolce e impacciato, mentre la stringeva, oppure quando pensava a cose poco consone per una ragazza di sedici anni.

Sbuffò, tagliando qualche rametto alla piantina che stava facendo crescere, ma improvvisamente un rumore di porta sbattuta la fece sobbalzare. Tremando e on la bacchetta in mano si alzò, facendosi luce.

“Chi c’è?” urlò, provando a farsi coraggio. Era una Grifondoro, si, ma era pur sempre una ragazza sola e non nel pieno delle forze.

“Hermione? Sei tu?” rispose l’intruso, sputando poi davanti a lei.

“Ronald!”

L’ultimo maschio dei Weasley fece bella mostra di sé, ricoperto di strani brillantini che cambiavano colore e il naso sporco di terra. Alla sua vista Hermione scoppiò a ridere, alzando un sopracciglio in segno di disapprovazione.

“Ma come ti sei conciato?” gli chiese, squadrandolo dalla testa ai piedi.

Il giovane indossava una camicia azzurra, dello stesso colore dei suoi occhi, sbottonata all’altezza del petto e un paio di jeans neri che gli fasciavano perfettamente le gambe. I capelli, della solita lunghezza, cadevano disordinati sulla fronte bianca e a differenza della altre volte, furono le guance ricoperte di lentiggini, e non le orecchie, ad arrossire.

“Io … ehm … ecco … Lavanda … sono scappato” farfugliò, inciampando nelle sue stesse parole.

Al nome Lavanda, Hermione era arrossita e si era girata indignata.

A volte, o meglio sempre, Ron era proprio zuccone.

Parlare di Lavanda davanti a lei, quando tutti, pietre incluse sapevano dei suoi sentimenti verso il bel rossiccio.

“Oh certo la tua Lavanda … scappato, come no” disse adirata, sbattendo lo sgabello a terra.

Ron la guardò esterrefatto. La dolce Hermione, che si lasciava andare a gesti di rabbia? Il mondo di era capovolto o cosa??

“Hermione? Stai bene?” le chiese, avvicinandosi preoccupato.

“Si! Sto bene … NON MI TOCCARE!” sbottò lei, spaventandolo. “Oh … scusa Ron … scusa … non volevo …”

“Herm cosa ti prende? Sei strana … non mi rivolgi più la parola … e … Herm cosa ti ho fatto?”

La Grifondoro si girò, cercando lo sguardo del sua amato, e vi lesse un’immensa tristezza. Ronald Weasley, il ragazzo con la sfera emotiva pari a quella di un bradipo, stava soffrendo. I suoi occhi, di solito vivaci e allegri, erano vuoti, spenti. Non vi era traccia del solito buonumore.

Hermione si sentì distrutta. Per quanto a volte gliene avesse dette di cotte e di crude, quello sguardo sofferente la uccideva.

“Ron io … è così difficile da dire …” iniziò, abbassando lo sguardo per la paura.

“Cosa è difficile? Spiegami ti prego?”

“Ron … io … oh e va bene … io sono innamorata di te!” sbottò, non alzando gli occhi verso di lui. Nello stesso momento in cui pronunciò quelle parole, si sentì leggera. Il vuoto che aveva nel petto non si era colmato, ma pesava di meno sulle sue fragili spalle da adolescente.

Ron dal canto suo era rimasto immobile.

Hermione, la sua Hermione, innamorata di lui. Il mondo si era davvero capovolto.

In un attimo di follia le si precipitò accanto, attirandola verso di sé, per stringerla forte come non aveva mai fatto.

“Dimmi che non stavi mentendo!” sussurrò, immergendo il volto tra i suoi morbidi boccoli dorati.

“Oh come puoi pensarlo? Ti amo Ron … ti amo troppo e ne soffro …”

“Shh … shh … non piangere … oh Hermione … che stupido che sono stato .. se te lo avessi detto prima io, a quest’ora non mi ritroverei con i capelli pieni di brillantini e tu così distrutta!”

Hermione alzò lo sguardo verso di lui, trovando gli occhi di Ron colmi di lacrime che aspettavano solo di uscire fuori. Alzò lentamente una mano, posandola sulle sue guance bollenti. La sua pelle era così morbida … adatta sotto le sue dita.

E poi … poi lui la attirò a sé, stringendola contro il suo petto, appropriandosi delle labbra che più aveva agognato.

Fu un bacio dolce, ma allo stesso tempo pieno di passione.

Il bacio che ogni persona sulla terra vorrebbe dare e ricevere.

Il bacio di due persone che si amavano immensamente.

Perché non esiste un Ronald Weasley senza un’Hermione Granger.

Non esiste e non esisterà mai.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: b r i c i o l a