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Autore: Pancake_    23/12/2009    2 recensioni
Vi chiederete perchè non sapete nulla di me[..] Vi racconterò il pezzo della storia che non conoscete; il mio.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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fan fiction


Mi chiamo Renate Esme Trumper, sono nata il 12 ottobre del 1989 a Berlino Ovest. Mio papà Gordon"Dad", è un musicista e mia "madre" non la conosco, ma mia mamma è Simonne"Mum" ed è una stilista, Ho due fratelli, Tom e Bill, hanno la mia stessa età, ma non siamo trigemelli, almeno geneticamente, emotivamente invece, siamo molto legati.

Vi chiederete come non potete sapere nulla di me, visto che siete fan scattenate e fanatiche dei miei fratelli, la ragione è semplice,
io non ho voluto che si sapesse. Penserete che sono un'avida invidiosa e meschina, ma la scelta di tenermi protetta dai  media è stata proprio della mia famiglia. Vi racconterò il pezzo della storia che non conoscete; il mio
.

Tutto è iniziato nel quando i miei fratelli hanno iniziato a fare sul serio con la band, così nel 2003, Bill è andato a fare un cast per un programma televisivo di bambini che cantano, e non ha vinto, ma è tornato a casa con tantissima voglia di sfondare, e così è stato.

Il giorno prima del mio 14^ compleanno( nel 2003 per chi non è bravo in matematica), era un bruttissimo pomeriggio piovoso e grigio, io e Bill eravamo appena tornati dal centro commerciale con Mum, avevamo comprato tutto quello che ci serviva per fare una festa di compleanno super fashion, abbiamo preso una grande tovaglia bianca con dei fiorellini rosa chiaro e scuro da mettere nel tavolo da pranzo, dei bicchieri di plastica trasparenti rosa shocking, cappellini a cono palloncini e tutte quelle cose da festa in casa assolutamente rosa. Eravamo in cucina, a preparare il menù, soffisticatissimo, donuts, cheeseburgers, patatine fritte, gelato e una bellissima torta fatta a forma di Hello Kitty, ok, direte che è un pò troppo rosa e infantile per una ragazza di 14 anni, infatti era un pijama party e venivano solo le mie amiche, niente ragazzi, quella festa, per Dad, rappresentava l'incubo di ogni padre, la sua piccola che diventa una donna, per Mum invece, rappresenta il suo sogno che diventa realtà un'adoloscente da pettinare, truccare e vestire, per Bill , piu o meno la stessa cosa di Mum, e per Tom, significava che sarebbe diventato il mio bodyguard, e che avrebbe potuto rimorchiare le mie amiche. Senza divagare troppo, torniamo a noi, questo era anche il giorno in cui Bill e Tom sarebbero diventati i gemelli, più amati e famosi di tutta la galassia.

Mentre preparavamo i cheese, qualcuno ha suonato alla porta, ed io sono andata di corsa ad aprire, pensavo potesse essere il postino con il regalo di qualche parente, invece, apro la porta e vedo un tizio, tutto in tiro, completo grigio scuro, auricolare nell'orecchio e impermeabile beige. Mi sorride e dice << Salve, sono Peter Hoffman, e sono qui per parlare con Gordon Trumper, a proposito dei  gemelli.>> Accidenti, e adesso che cavolo è successo? Mi sentivo tremare le gambe, non so perchè ma avevo l'impressione che avessero combinato qualche cavolata, e adesso Dad si sarebbe messo ad urlare e mettere in castigo tutti, cazzarola, giusto oggi?? << Ehm, prego si accomodi, vado a chiamarlo >> Me la sono data a gambe, sono salita le scale di corsa, verso lo studio dove Dad e Tom parlavano di chitarre. << Dad >> ho detto con una voce da funerale << C'è un tizio, credo della polizia, che ti vuole parlare >> ho iniziato a mordermi le labbra e staccarmi le pelliccine, dal nervoso. << Ah sì? >> ha detto Dad tranquillo uscendo dalla stanza, scendendo le scale con quel suo modo da rockstar su Mtv Cribs. << Che cavolo avete combinato adesso? >> ho detto, tirandoli uno scappellotto in quella testa tutta rastafari, non potevo immaginare che mi avrebbe rovinato il compleanno! << Cavolo fai? Guarda che non ho combinato niente >>ha detto seccato, mettendo giù la chitarra per andare di sotto da Dad, mi è passato davanti, prendedomi per mano quasi trascinandomi giù per le scale, una volta scesi ci siamo trovati Bill che oregliava dietro le scale e ci siamo uniti a lui, dopo 5 minuti passa Mum, un pò ansiosa e gingilante con un vassoio con tre mug da thè, e dei muffin, a giudicare da ciò, non poteva che essere una persona importante e gradita questo Hoffman. Dad si è avvicinato alla scala per chiamarci a squarciagola, ma ci ha trovati tutti i tre lì e un pò ridacchiando, ha allungato il suo braccio verso la sala, faccendoci il segno per entrare, ho percepito nei miei fratelli un senso di ansia un pò gioiosa, e non ho potuto farne a meno di provare lo stesso.

Entrati in sala, Mum era seduta nel divano viola, e il tale, Hoffman in quello lavanda, davanti a lei, come ci ha visti, si è alzato, e con uno sguardo fiero e um bellissimo e bianchissimo sorriso da 1.000.000 di €, non potevo farne a meno di fissarlo, sembrava Matt Damon, presentandosi con una stretta di mano tipica americana. << Ragazzi, il Signor Hoffman è un discografico della universal... >> malapena Dad ha finito la frase, Bill ha aperto la sua boccona mettendo davanti le mani, emanando un leggero ultrasuono e Tom, sembrava aspettarselo, Mum aveva la tipica faccia da mamma che vede il figlio asinello prendere 9 in algebra, gingillava, applaudiva e sorrideva, Dad era come Tom, sicurissimo di sè, ho riguardato Bill, e la sua espressione era cambiata, un pò imbarazzata, si toccava i capelli e i vestiti, sapevo che si sentiva a disagio, e che il primo incontro con un discografico non voleva presentarsi in pantofolone con tanto di Taz sulla punta.

Un paio di ore dopo, Hoffman, se n'è andato, con il contratto firmato da Dad, Bill e Tom, con una clausola aggiunta,scritta da Bill, che riguardava la mia privacy, io, non dovevo essere esposta a nessun tipo cerchio mediatico, fino a che non decidessi io. E così è iniziata, la mia vita segreta, "La Vita Segreta di Una Teenager Tedesca", può sembrare stupido, ma voglio essere me stessa, non voglio che i paparazzi mi vengano a seguire, chiedendo se mio fratello ha una ragazza mentre sono in pizzeria con i miei amici, ho 13 anni, ho bisogno dei miei spazi.

Appena chiusa la porta Bill si è messo a saltare, Tom era contento, è corso di sopra a chiamarei suoi amici, Dad parlava di tour, contratti, ospitate, tutte quelle cose che solo lui poteva capire, è andato anche lui di sopra a suonare o fare non so cosa, che non la smetteva di borbotare, Bill si è girato verso di me, mi ha abbracciato, prendendomi in braccio, alzandomi, urlando dalla gioia << Andrò su Vanity Fair, registrerò un disco, sarò ricco, famoso e figo, e ti farò 10000 regali! >> era così contento che le sue canzoni finalmenti sarebbero state ascoltate, ed io ero altretanto contenta per lui, finalmente il mio fratellone, sarebbe stato fiero di sè e felice.Si è girato verso Mum che lo guardava con gli occhi lucidi, l'ha abbracciata e baciata, e ripetteva 100 volte << Dobbiamo creare uno stile unico!! >>. Dopo tutta quella euforia, prende per mano me e mamma e dice, << Ok, ora concentriamoci sulla festa di Renny, è sempre la principessa di casa >>, ci siamo rimessi in cucina a schiacciare la carne degli hamburger, e parlare di come sarebbe stato il suo stile, un pò Ziggy Stardust, un pò Marilyn Manson, magari se si fa crescere i capelli se li potrebbe fare all'insù, come Goku.

Abbiamo passato il resto della serata a parlare dello stile di Bill e schiacchiare hamurger, fino all'ora di cena, che Mum ha preparato per l'occasione, una gustosissima griglia di Lasagne alla Bolognese, mi sono òlavara le mani in cucina e soo corsa ad aparecchiare, con tanto di fiori al centro tavola, una volta finito, Dad era già di sotto, in cucina a guardare Bill, contento come non mai, a rimettere a posto tutto, io invece, sono corsa di sopra in camera di Tom, che giocava alla PlayStation, gli ho detto saltellante e radiante << Tiii vieni a mangiare le lasagnucce gustosucce di nonna Kaulitz?! >>, mi ha guardato un pò scazzato, ma con un sorrisino tipico suo, dicendo << Andiamo a mangiare le lasagnucce, salta sù! >> eh? aspetta, non mi ha mai portato a cavalluccio, mi piace il mio fratello nuovo!! Siamo scesi le scale velocissimi, avevo paura di cadere e spaccarmi la testa, o i denti,  ma siamo riusciti ad arrivare in sala da pranzo sani e salvi, mi ha fatto scendere delicatamente, faccendo un verso di sforzo (fintissimo) ha detto << Una dietina, non ti farebbe male... >> accidenti, che fratello nuovo, era sempre lo stesso deficiente. A cena abbiamo parlato proprio d'altro, vacanze natalizie! Ma che cavolo c'è che non va con questa famiglia, due membri stavano per diventare delle dannatisime e grandissime superstar, e loro parlavano di vacanze di natale? Ero molto, molto stranita.

  
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