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Autore: lunarossa    27/06/2005    7 recensioni
Harry è strano, sempre nervoso e litiga con Ron...Ginny interviene e si instaura tra loro un rapporto diverso...Harry si accorgerà finalmente di lei? Sì, ma una piccola bugia rischia di rovinare tutto...Vi prego recensite, ma in modo clemente...è la mia prima fanfic
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ginny entrò trafelata in sala Comune. Possibile che non riuscisse mai ad essere puntuale?

Luna la aspettava al lago e lei era ancora in divisa e carica di libri.

Stava per salire in dormitorio quando il tono di voce di Ron fece sobbalzare lei e tutto il resto della sala.

Lui ed Hermione stavano di nuovo litigando? Si avvicinò sbuffando e maledicendo Harry che non riusciva più a mediare (non riusciva? Forse semplicemente non voleva più farlo.), ma si rese conto che non era con Hermione che stava litigando, ma proprio con Harry…Che cavolo facevano quei due?

“Cosa succede?” chiese rivolta a Harry, sicuramente più ragionevole di suo fratello…

Per tutta risposta lui diede una manata alla scacchiera buttandola per terra e se ne andò in dormitorio…

Ginny rimase a bocca aperta.

Ron guardava avanti con lo sguardo carico di rabbia. I pugni ed i denti erano serrati.

Hermione aveva la testa basa e le braccia conserte…come se si sentisse in colpa per qualcosa…

“Ma che cavolo gli è preso?”riuscì infine a pronunciare Ginny, completamente dimentica di Luna…

Ron scatto in avanti ed uscì dalla sala Comune mentre Hermione sembrava una statua di sale…

“Pensi di potermi spiegare qualcosa prima di Natale?” le disse Ginny che cominciava a spazientirsi.

“E’ colpa mia…” disse con gli occhi che si riempivano di lacrime…

“Grazie, sei stata veramente esaustiva. Potresti spiegarti meglio per favore?”

“Ho ripreso Ron e ci siamo messi a discutere..Harry si è arrabbiato…Ha detto che non ci sopporta più quando ci becchiamo, Ron gli ha risposto malissimo ed hanno cominciato a litigare…”

Un lacrimone le scese dalla guancia…

Ginny le si avvicinò.

“E per quale remota ragione sarebbe colpa tua?” le chiese addolcendosi.

“Se non avessi ripreso Ron…”

“Non saresti Hermione” la interruppe “Non scusatelo sempre…Harry si è comportato da emerito cafone e tu non devi assolutamente sentirti in colpa. Ron ha fatto bene, io gli avrei tirato anche un ceffone su quella faccia da santo.”

Hermione la guardò e sorrise tristemente, poi le gettò le braccia al collo e pianse.

 

 

Ginny correva a più non posso. Era ancora in divisa ma almeno era riuscita a posare i libri. Non se l’era sentita di lasciare Hermione da sola finché non era riuscita a convincerla a fare un bagno caldo per rilassarsi.. se non avesse trovato più Luna non l’avrebbe biasimata. Sperava solo che non si fosse offesa o arrabbiata.

Ma quando la vide stesa sull’erba accanto al loro solito albero che leggeva il Cavillo capì che non lo era affatto, anzi, le sorrise abbassando la rivista e le chiese:

“C’è stato qualche problema?”

“Si.” Rispose sedendosi accanto a lei e sospirando. “Ron ed Harry hanno litigato ed Hermione si è messa a piangere…”

“ Cavolo, i due gemelli siamesi si sono separati?”

“Non scherzare…Harry da quando siamo a scuola è strano, antipatico, a volte cattivo…forse l’unica persona che mi irrita di più è Malfoy…Se ci penso…ogni volta che parla lo prenderei a sberle…”

“Allora fallo. Credo che non bisognerebbe mai avere dei desideri repressi.” Le rispose l’amica tornando a sfogliare il Cavillo.

Ginny la guardò di sbieco sorridendo e le disse:

“Passiamo a discorsi più seri…Neville?”

“Ti ho detto che non mi interessa!” le rispose Luna senza mai staccare gli occhi dall’articolo che stava leggendo.

“Sei sicura? Allora perché in sala Grande sei sempre seduta in modo da guardare il nostro tavolo?” disse vittoriosa, ma Luna le rispose, sempre con estrema noncuranza:

“Guardo tuo fratello.”

“Smettila scema, lo so che non è vero!”

Risero, poi Ginny si alzò.

Allora ci vediamo domani per Howsmead?”

L’amica annuì e si alzò a sua volta e aggiunse:

“Sbrighiamoci a tornare al castello, muoio di fame…” e raggiunsero la sala per cenare.

Prima di dividersi per raggiungere i loro tavoli Luna le si avvicinò all’orecchio:

“Guarda, vicino ad Harry c’è un posto libero…Auguri!”

“Per me può rimanere tale!” le rispose.

“Scommettiamo?” e così dicendo andò verso il tavolo di Corvonero.

Ginny si incamminò per andare a sedersi vicino a Ron ed Hermione (parecchio distanti da Harry…) ma quando si trovò davanti alla sedia vuota accanto al ragazzo non ce la fece a resistere e si sedette.

Perché Luna aveva sempre ragione? La cercò con lo sguardo e vide che la stava guardando e sghignazzava…Lei, per risposta, le fece una linguaccia. Poi si voltò verso Harry e vide che la stava guardando con la forchetta a mezz’aria ed un viso non del tutto amichevole.

“Ciao” gli disse.

“Ciao.” Ma più che un saluto le sembrava un grugnito…

“Come va?” insistette lei…non doveva arrendersi…rivoleva l’Harry di prima…

“A meraviglia…” disse lui sarcastico posando la forchetta.

“Non mi sembra.” Stava cominciando ad innervosirla.

“Potresti impicciarti di altro se non ti disturba?” non la guardava più…fissava il piatto.

“Forse mi disturba.”

Lui, senza dire una parola si alzò dal tavolo e fece per andarsene ma lei lo trattenne per un braccio. Ora, tutti e due in piedi e con quel comportamento carico di tensione, avevano attirato l’attenzione di tutto il tavolo, e non solo del loro.

“Potresti togliermi le mani di dosso?” disse lui gelido.

“E tu potresti tentare di essere più gentile con chi si preoccupa per te?”

“No, nessuno ti ha chiesto di preoccuparti, vai a pomiciare col tuo ragazzo di turno…”

SCIAFT!!!

La sberla le era partita prima che potesse rendersene conto, ma non ne era affatto dispiaciuta.

“Io non sono Hermione sai Potter, preferisco difendermi che piangere!” e se ne andò in sala comune prima di sentirgli dire altro. Il tavolo dei Grifondoro era esterrefatto, mentre da quello dei Serpeverde si alzarono grida e applausi e sul viso di Ron era apparso un sorrisetto soddisfatto che mantenne per tutta la sera.

Harry era ancora lì, in piedi a guardare la porta da dove era scomparsa Ginny…

Poi distolse lo sguardo e tornò a sedere. Ma che diavolo gli era preso? Ora trattava male anche Ginny? No, questa storia doveva finire…non ce la faceva più a continuare in questo modo…Si diede dell’idiota e altri nomi poco carini, si alzò di scatto e corse verso la sala comune, pregando che lei fosse andata lì.

  
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