Anime & Manga > Le situazioni di lui e lei/Karekano
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Autore: Mikayla    23/12/2009    4 recensioni
« Come la chiamerete? »
« Sakura. »
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Soichiro Arima, Yukino Miyazawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le note di un pianoforte gravavano nell’aria, riempiendo ogni molecola di quella melodia effimera e inconsistente, ma che riusciva a strappare all’anima di chi la ascoltava un’emozione unica e sublime. Trillarono i tasti, dita abili e leggere che posavano le ultime sublimi note.
« È meravigliosa... » un complimento sincero da un cuore puro - avido, egoista, egocentirco, vanitoso, approfittatore, calcoratore... Eppure il più puro che avesse mai conosciuto. Non aveva motivo per mentirgli; e più volte gli aveva dimostrato che aveva il coraggio di dirgli la verità tra i denti, con una suporatezza che mai nessuno aveva osato.
« Come la chiamerete? »
Si guardarono, le labbra arcuate in un leggero sorriso. Una comprensione senza parole, limpida.
« Sakura. »
Chi dei due era stato a dirlo? Non lo sapevano, eppure era così naturale. Quella musica era Sakura, e nient’altro.
La porta s’aprì, recidendo quella connessione così sottile. Soichiro entrò con un sorriso leggero sul viso perfetto, tra le braccia la bambina stropicciava gli occhi ancora assonnati per il pisolino « Sakura-chan, hai visto chi è venuto a trovarti dall’America? »
Grandi occhi annebbiati dal sonno trovarono l’ospite, studiandolo attentamente.
« L’ho svegliata con la musica? Mi dispiace. » si scusò Reiji, alzandosi per andare incontro al figlio e alla nipotina. Non la sfiorò neppure; rimase lontano una ventina di centimetri, quel tanto che bastava ad impedire alle braccia paffutelle di raggiungere il bavero della sua Vuitton.
La osservava come una bambola di porcellana, qualcosa che avrebbe sporcato e rotto al solo contatto con la sua anima sudicia, immonda.
« È figlia mia, ma non la mangia mica! » borbottò Yukino da dietro, soffiando sul collo dello Zio. Fu un brivido di terrore, quello che accolse Reiji prima che la poderosa manata della ragazza sulla spalla lo sbilanciasse in avanti.
Non cadde; ma il suo viso sfiorò quello di Sakura, leggermente la punta del suo naso si strofinò sulla pelle morbida della sua fronte.
Trattenne il respiro, pronto ad allontanarsi il prima possibile; fuggendo in America, se possibile. Sakura fu più veloce. Una manina piccola e umida di saliva si poggiò sulla guancia a sua disposizione.
Un contatto lieve, intimo. Sollevante.
« Sakura-chan, ti presentiamo il tuo altro ojii-chan. »
Reiji rispose solo con un sorriso, inconsapevole di quello che si scambiavano i coniugi Arima da sopra le sue spalle. Sarebbe stato un nonno meraviglioso, per quanto indisponente e viziato.
   
 
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