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Autore: The Devil    23/12/2009    6 recensioni
Notò qualcosa di nero appoggiato dietro la lastra di pietra della sua mamma.
Lo prese. era morbido e caldo, sembrava un pupazzo, era poco più grande della sua mano; la cosa che colpì il bambino però era lo sguardo della bambolina, che era nero pece, ma diverso da quello dei vestiti o dei capelli, sembrava quasi vivo.
Lo girò di schiena, sulla maglietta era cucito un nome: Sasuke.
[SasuNaru]{Cambiata introduzione}
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Tra tutte le cose che mi aspettavo di scoprire.

Questa è la più strana.

Poi perché doveva essere così difficile.

Insomma, parliamoci chiaro non sono stupido.

Ma vivere la mia vita era impossibile.

 

Naruto alzò il viso osservando il cielo che si intravedeva appena tra le foglie. Era la mattina dell’ultimo giorno che avrebbero passato fuori dalla scuola. Il pomeriggio precedente gli accompagnatori avevano appena fatto in tempo a spiegarci la storia di quel villaggio che era già ora di tornare; certo avevano visitato le rovine (cosa che l’Uzumaki aveva già fatto con la sola compagnia di Kiba). Ma secondo la ragazza con i capelli blu, Konan, il bello doveva ancora arrivare.

Quella strada già la conosceva per entrare nel villaggio non c’era una direzione precisa, continuando ad andare avanti non si raggiungeva nulla ed, a quanto pareva, i due archeologi lo sapevano bene. Finalmente raggiunsero le rovine e subito entrarono andando verso un punto ben preciso: La vecchia casetta in cui era svenuto.

“quella è stata costruita una decina di anni fa…” Iniziò Nagato fermandosi qualche metro prima di uscire dai confini del villaggio. “…dal nostro migliore archeologo. Li sono riposte le ossa più importanti che abbiamo trovato qui.” Con un gesto della mano fa intendere che parlava della zona in cui erano in quel momento.

Un ragazzetto della D attirò l’attenzione dell’archeologo. “ Come si chiamava?”

Per un attimo Naruto si sentì osservato, ma la sgradevole sensazione sparì subito dopo, prima che la risposta di Konan mandasse in frantumi le sue certezze. “ Il suo nome era Namikaze Minato.”

Subito un coro di mormorii sull’identità dell’uomo iniziarono a riempire l’aria, evidentemente era un nome conosciuto quello. Anche Kiba si unì agli altri. “ ehi Naruto, sai chi è quel uomo?” Non attese nemmeno la risposta dell’amico che continuò subito dopo. “Era uno scienziato famoso, è morto nove anni fa insieme alla moglie. Sembra che fosse molto conosciuto e rispettato…”

Continuò a parlare, ma l’amico non lo ascoltava più perso nei suoi pensieri. Suo padre era uno degli archeologi di quel villaggio. L’ero-sannin non gli aveva mai detto niente di questo suo lavoro, perché?

Sasuke gli rivolse uno sguardo, prima di tornare ad osservare Nagato e Konan con aria arrabbiata.

Il rosso continuò il suo discorso come se nulla fosse successo. “ Dai testi che siamo riusciti a decifrare sembra che konoha sia stato attaccata da un potente signore e che perfino i migliori guerrieri del villaggio non siano riusciti nel tentativo di fermarlo...”

Ricorda.

La voce dell’altro Naruto tornò a farsi sentire prepotentemente nella sua testa. Cosa? Cosa doveva ricordare?

Scava nella tua mente, impegnati.

- lo sto facendo - pensò esasperato il biondino portandosi le mani sulle orecchie

Impegnati di più, cerca nella nostra memoria.

- non ci riesco – iniziò a ripetere questa frase come se non esistesse altro.

Ricorda la tua storia…

“Uzumaki?”. Improvvisamente Naruto si ricordò dove si trovava “Uzumaki ti senti bene?”. Fece un piccolo sorriso al maestro Iruka cercando di fingersi normale.

“ Certo! Era solo un leggero mal di testa. “ Spiegò il ragazzo grattandosi la nuca.

Il castano inarcò un sopraciglio tornando ad ascoltare la spiegazione di Nagato, anche se era ancora preoccupato per il suo alunno.

Cominciarono a camminare verso la casetta, l’Uzumaki per istinto si mise alla fine della fila, aveva lo sguardo basso osservando il terreno sotto i suoi pieni non si era neanche accorto che qualcuno gli si era messo di fianco.

Una voce lo fece sobbalzare. “tsk, come vedo sei sempre distratto dobe.”.

“Non ti ci mettere pure tu, Teme” borbotto con le guance leggermente rosse. Non si era dimenticato di quel bacio che gli aveva dato il moro il giorno prima.

Il gruppo si fermò, nella casetta non ci entravano tutti insieme perciò avrebbero fatto una visita a gruppi. Mentre gli insegnati li dividevano, Sasuke iniziò un discorso strano.

“Ohi dobe, quanto tempo è che ci conosciamo?” chiese mettendosi le mani in tasca.

Il biondo si fece pensieroso. “ Un mese e mezzo circa. Perchè?”

Ma a quel 'Perché' lui non rispose, mormorò solo una frase che per Naruto non aveva senso. “Sei più lento del solito a ricordare “. Dopo di ciò l’Uchiha si allontanò lasciando basito l’Uzumaki, ma ormai quest’ultimo si era fatto una ragione di tutte quelle parole strane e delle voci. Mica lui poteva avere anche solo cinque minuti di normalità, nooo tutto doveva essere confuso perché se no non è divertente.

 

Gli autobus erano arrivati e tutti erano già saliti dopo aver ovviamente salutato i padroni della villetta. Tra tutti, l’unico che era triste di andarsene era Naruto, li sarebbe stato molto più facile capire. Ma si sa, c’è sempre un limite di tempo e il suo era scaduto.

La camera era esattamente come l’avevano lasciata. Naruto appoggio lo zaino a terra, mentre si sdraiava sul materasso; Sasuke era sparito da qualche parte dopo aver lasciato la sua borsa in camera, perciò era la sua occasione per rilassarsi un po’ prima del ritorno del teme. Si andò a fare una bella doccia infilandosi dei vestiti puliti, era omai pomeriggio e doveva studiare per il giorno seguente. Al solo pensiero di dover fare i compiti sbadigliò sonoramente, non aveva per niente voglia di affogare tra formule matematiche e storie di guerre insulse.

- L’altro Naruto mi ha detto di impegnarmi, forse potrei riuscire a ricostruire tutto – pensò posandosi una mano sul viso. – di solito quando dormo riesco a vedere -.

Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi e il suo obbiettivo era uno solo. “ Voglio sapere la verità “.

Due occhi rossi si aprirono nel buio della sua mente ed insieme a loro due labbra si incurvarono in un ghigno malvagio. Finalmente

 

Era arrivato il momento per me di sapere tutto

Che finalmente potessi sapere cos’era successo al villaggio.

Sapere cosa io avessi a che fare con Sasuke e Sakura.

Sapere com’è iniziato tutto.

 

*si schiarisce la gola nascondendosi dietro uno scudo* Allora visto che il capitolo è corto, che ho fatto un ritardo enorme ed è quasi natale aggiungo un capitolo extra. Perciò lanciatemi più tardi!


#-Infanzia-#

 

Ti racconterò tutto dall’inizio, così forse spererai ti starai un po’ zitto, parlerò solo una volta perciò sta attento marmocchio e non mi interrompere.

/° A quel tempo Konoha era nata da poco più di un secolo e la popolazione era protetta da due grandi famiglie la Hiyume e i Nekuro, la prima era la famiglia delle sacerdotesse, che scacciava i demoni, la seconda era molto potente in campo di guerre tra esseri umani. Konoha non entrava molto spesso in guerra, ma se erano obbligati a farlo loro erano sempre in prima linea.

Negli ultimi tempi tra i Nekuro c’era molta tensione, un signore vicino era interessato ai poteri bellici della loro famiglia e in cambio di ricchezze chiedeva che la famiglia facesse qualunque cosa lui ordinava. Nemmeno uno si unì a lui, così per vendetta, fece rapire il figlio minore della casata principale. Purtroppo nel villaggio del signore era impossibile entrare e nonostante tutto, la sacerdotessa li convinse che sarebbe andato tutto bene, il bambino sarebbe tornato da solo, bastava attendere.

Ci vollero quattro anni perché la predizione della vecchia si avverasse.

Tu a quel tempo non avevi nemmeno tredici anni, tua madre era la regina dei demoni volpe mentre tuo padre un comune essere umano. A quei tempi i mezzodemone non erano ben accettati e, dopo la morte dei tuoi genitori, ti scacciavano da ogni villaggio in cui andavi, non avevi nessun segno troppo evidente della tua natura ma quando veniva il momento di parlare di te, dicevi troppo. Così ti sei arreso a vivere nella foresta.

In una fredda giornata di inverno eri stato parecchio sfortunato, non riuscivi a trovare cibo da nessuna parte, e data la bassa temperatura gli animali preferivano nascondersi nelle loro tane. Vestivi con un semplice yukata arancione, sporco di terra e fango, ma nonostante tutto non soffrivi il freddo. Nelle vicinanze di un villaggio sentisti l’odore di cibo, ti riuscì molto facile ingannare le guardie per riuscire ad entrare e in pochi minuti ti infiltrasti in una delle camere della casa più grande, ti nascondesti dentro uno strano cestino, poiché qualcuno si avvicinava all’entrata. La porta scorrevole si aprì e qualcuno entrò nella stanza.

“Devo trovare il modo di scappare” Sentisti mormorare dopo alcuni passi, allora alzasti un po’ la testa, e con questa il coperchio del cesto, guardando quel ragazzo dagli occhi innaturalmente vuoti che guardava davanti a se mentre si mordeva il pollice.

Era evidente che non sarebbe uscito per molto tempo; allora tu balzasti subito fuori dal tuo nascondiglio saltandogli addosso e tappandogli la bocca, per non farlo gridare. “Non ti faccio niente, sta tranquillo, hai qualcosa da mangiare?”. Quando il moretto annuì tu feci un piccolo saltello indietro liberandolo.

“Come hai fatto ad entrare?” Ti chiede, diffidente, mentre ti porge una mela.

Lo la prendi finendola in meno di venti secondi, affamato com’eri era del tutto naturale. “Sono entrato”. Rispondi con noncuranza pulendoti le mani sul vestito. Il ragazzino di fronte a te storce il naso, si alza e va verso un'altra porta la apre e poi ti butta addosso uno yukata pulito, bianco con particolari rossi.

“Che ci devo fare?” chiedi innocentemente, lui torna a sedersi di fianco a te per poi risponderti con un noncurante ‘mettitelo’.

Lo guardi storto per un attimo. “Il tuo mi sembra sporco e usato da una vita.”.

“certo è l’unico che ho!” Lui ti guarda stupito, ma tu inizi a spogliarti del vecchio abito, infilandoti in fretta quello che ti ha dato il moro. “Comunque io sono Naruto NoYoko,tu come ti chiami?” Ti presenti sorridendo raggiante.

Il ragazzo, suo malgrado, rispose al sorriso. “Sasuke.”

Il tuo nuovo amico non era un tipo molto socievole ma tu gli facevi un effetto diverso. Ma evitasti tutte le sue domande su di te, nascondendogli la tua natura di mezzodemone e quando riuscisti a farlo scappare…

“Vieni Naruto!” Disse il moretto correndo mentre vi lasciavate alle spalle la foresta oltre la quale vi era il villaggio del signore. Sasuke ere felicissimo di poter tornare a casa sua, non vedeva l’ora di farti conoscere la sua famiglia.

Ti stringeva la mano, portandoti verso Konoha, ma la sacerdotessa aveva da sempre imposto una barriera intorno al villaggio, così che solo gli esseri umani potessero entrare, perciò quando arrivasti a questo limite il tuo corpo si fermò, senza che tu potessi fare nulla per impedirlo. “Cosa succede?” Ti chiede Sasuke, mentre tu ti guardi intorno con paura negli occhi.

Senza accorgertene stai arretrando, mentre davanti a voi compare una donna che sorrideva pensierosa. Dietro di lei un’altra decina di persone, tutti osservavano i due ragazzi.

“Sasuke!” Una donna corre piangendo verso il tuo amico, mentre tu fai un salto indietro, memore di tutto ciò che ti avevano fatto gli adulti degli agli villaggi.

Improvvisamente l’attenzione si concentra su di te, sguardi di sospetto verso i tuoi capelli biondi e la tua pelle più scura della loro.

“Naruto.” Mormora il dodicenne moro, osservandoti mentre ti stringi il busto con le braccia e tremi leggermente.

“È un demone Hiyume-sama?” Chiede qualcuno degli uomini, la sacerdotessa fece un lieve movimento di assenso con il capo.

“Solo per metà.” Aggiunse mentre osservava in due ragazzi. “Lo conosci Sasuke-san?”

L’interpellato annuisce subito. “Mi ha aiutato a fuggire.” Il suo tono nascondeva un lieve panico per la sorte del suo nuovo amico, non era minimamente sorpreso della tua natura di mezzo demone e questo ti stupì non poco.

Tra gli uomini si levarono mormorii sorpresi, uno di essi fece un passo avanti facendo segno alla donna che ancora abbracciava Sasuke di rientrare nel villaggio. Poi parlò. “Allora per questa volta ti lasceremo in vita, mezzodemone.” L’ultima parola fu detta con disprezzo, come se il solo pronunciarla fosse una condanna.

Tu resti basito, mentre quelle persone portano via Sasuke, perché era l’unico che saputa la verità non ti aveva lanciato sguardi di odio. Anzi nei suoi occhi mentre si allontanava, leggevi solo felicità di essere tornato a casa e tristezza di aver perso un amico. Perciò gli regali uno dei tuoi sorrisi più belli conscio del fatto che non lo rivedrai più.°\

 

Questa era solo l’infanzia, pensavate che vi dicevo tutta la loro vita in una sola volta eeeh? kukuku non ci sperate troppo.

Ryanforever: Sasuke era palese che c’entrasse qualcosa XDXD Sakura chissà *salta nel prato ridendosela* A presto! –se ci riesco-

1_tenera_ragazza_morta: Neanche questo schiarisce di più le idee…forse il prossimo si… dipende dal mio umore. Se sarà felice cercherò di allungare al massimo il periodo ‘Adolescenza’. La cosa di cui mi preoccupo però è il tempo *si deprime in un angolino* spero continuerai a seguirmi!

Capitatapercaso: Secondo te Naru è abbastanza traumatizzato? XD (Secondo me anche troppo! NdNaru) La tua opinione non conta v.v. Allora per farmi mettere in punizione c’è un metodo semplicissimo, mettersi al pc invece che fare i piatti u.u con un tipo come mia madre questo ti fa guadagnare almeno 24 ore di punizione. XD Come vedrai presto loro sono già torna…*Sasuke le ha tappato la bocca* cffh fhmmfth phhdh (ci vediamo presto!)

Ninja767: Già, se scopri una cosa subito c’è n’è un'altra che non sai XP Grazie mille dei tuoi complimenti ^///^  Alla prossima!

Act: Tra poco saprai se la tua ipotesi è vera! O almeno spero! (non saprei definire bene i giorni degli aggiornamenti ^-^‘)

Lovy chan: A volte mi chiedo se questa storia non sia troppo intrecciata, ma poi penso a Beautiful  e mi rendo conto che in confronto a quello non è niente XDXD. Mi sa che il mio presto è molto più lungo del tuo è^è Spero che recensirai ancora la mia storia *inchino* Ciao!

Ringrazio i 63 preferiti e le 44 seguite.

Al prossimo capitolo!!!

  
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