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Autore: crimsontriforce    23/12/2009    0 recensioni
Salve a tutti. Questa è la mia cinquantanovesima fic, per favore siate clementi! È una raccolta che parla delle avventure di una ragazza che non potrebbe vivere senza la sua serie di videogiochi preferita, al punto da ossessionarne amici, parenti, conoscenti e archivi di fanfiction. Cosa succederebbe se un giorno si sentisse magicamente attratta dall'altra parte del mondo e partisse armata solo di un blocco appunti e della sua adorata maglietta di Riven? E se lì scoprisse un libro misterioso? E se... si trovasse a vivere un'avventura oltre ogni immaginazione?
*nervoso schiarimento di gola* Grazie, Cyan, non so cosa farebbe la mia autostima di fanwriter senza di voi. No, davvero. (Indice della raccolta all'inizio del primo capitolo, il terzo è in rima perché sì)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '4. Dalle rovine della città profonda'
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it100, D'ni-izzato in it125, quinto giro. L'ultima volta era UNA COSA SERIA? Non sia mai! Torniamo alle boiate, presto! Per le cose serie ci sono le storie più lunghe!






Effetto Truman

This was my dream, but now my dream has flown
(Oasis)






La risata nasce stridula. Rimbalza sull'acqua e rotola e galleggia fino all'isola, dove stormisce fra le foglie rosate degli alberi. Prende forza. Si espande in un cerchio perfetto fino al punto in cui il cielo tocca il mare, trasportata da quel vento così regolare, meccanico e in definitiva così finto che, forse-forse, un sospettino poteva anche venire.
Non, però, di fronte a fortezze di pietra sull'acqua all'orizzonte. Non di fronte a una chimera di slanci sugli scogli, di vette traforate e appuntite da mano aliena, le cui finestrelle tonde ancora brillano di vita. Di queste immagini sono fatti i sogni – i miei, almeno.
Volevo visitarle. Eccomi.
Tiro un pugno all'impalcatura arrugginita. Il dipinto della fortezza scricchiola e ondeggia e si riassesta pacifico.
Fanbagno, Kadish.











E io ci cascai come una pecora. Non so voi. Appena linkata su Ahnonay ero lì a bocca aperta avvinta dalle 'rovine', coi neuroni che si alternavano fra “fiiiiiiiiiiiiigo” e “voglio andaaaaaaaaaaaaaaarci” (e nessun neurone rimasto per osservare bene il bilanciere, ma questa è un'altra figuraccia per un altro giorno). Il resto, come si suol dire, è storia.

   
 
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