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Autore: Emma Bennet    24/12/2009    6 recensioni
Era pieno di gente, e alcuni neanche li conosceva; ma sapeva che lì, da qualche parte, c'era anche lui: Ron. Non le andava di incontrarlo, non a quella festa di Natale, che non le rimandava più la gioia di una volta proprio a causa sua.
Una festa natalizia a cui Hermione è costretta a partecipare, che potrà rivelarsi migliore di quanto si aspettava grazie al Serpeverde per eccellenza. (Ispirata alla canzone Last Christmas [:)
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ff31
Last Christmas Un'Eccezione

Last Christmas i gave you my heart
But the very next day you gave it away
This year to save me from tears
I'll give it to someone special
Last Christmas - Taylor Swift

Aveva sempre amato il Natale, era sempre stata la sua festività preferita, anche quando era solo una bambina. Amava la neve che imbiancava Londra - e in seguito, il castello di Hogwarts - amava i canti di Natale, amava comprare regali pensando a quale potesse piacere di più, amava la sua casa piena di gente il giorno della Vigilia, amava l'atmosfera di bontà e pace che regnava sovrana.
Quest'anno, però, il Natale le piaceva molto meno del solito poichè, legato a quello precedente, c'erano ricordi spiacevoli, segno di una ferita che, nonostante il tempo, non si era ancora rimarginata.
Quando la sua migliore amica, Ginny Weasley, le aveva detto della festa di Natale clandestina organizzata dai Corvonero, lei si era limitata a scrollare le spalle, atteggiamento che aveva insospettito non poco la rossa. Infatti, un tipico atteggiamento hermionesco sarebbe stato quello di minacciare di denunciare il tutto ai professori, perchè lei era un Caposcuola ed era suo dovere farlo e blablabla. Un Hermione Granger sana non si sarebbe mai limitata a scrollare le spalle. Eppure, nonostante il rapporto che legava le due, Hermione non aveva voluto parlarne con Ginny, anche se non ci voleva un genio per capire quale fosse il motivo di tanta tristezza.


Erano passate due settimane, ed era arrivato il ventidue dicembre (un giorno alle vacanze, due alla Vigilia, tre a Natale), giorno della festa. Ne parlava praticamente tutta Hogwarts, tutti gli alunni dal terzo anno in poi vi avrebbero preso parte, quelli troppo piccoli sognavano il momento in cui anche loro avrebbero partecipato a una festa così epica. Il tutto era stato organizzato da Savannah Sparks, che insieme a Daphne Greengrass era la ragazza più esperta nel dare feste, le quali infatti risultavano essere sempre memorabili. Ma la Caposcuola Grifondoro non aveva ancora deciso se era il caso di andarci.
A dirla tutta, non ne aveva la minima voglia: avrebbe voluto passare quella serata nella sala comune Grifondoro, davanti al fuoco, rileggendo Canto di Natale di Dickens, perdendosi in malinconici pensieri. Ma sapeva bene che non era giusto nei propri confronti, e che Ginny non le avrebbe mai permesso di rimanere da sola la sera prima delle vacanze.
Infatti, proprio in quell'istante la più piccola della famiglia Weasley fece irruzione nella sua camera, con cipiglio cupo e deciso. «Non mi interessa se non hai intenzione di venire, Hermione, perchè verrai eccome», le mani sui fianchi, le sopracciglia aggrottate, Ginny sembrava proprio sua madre.
«Non preoccuparti, Gin, verrò»
La rossa aprì la bocca, come per replicare, ma dovette realizzare cosa aveva detto l'amica, infatti lo stupore le si dipinse sul viso, per essere poi sostituito dalla gioia. «Davvero? Verrai davvero? Oh, Hermione, sono così felice!»
La riccia si mise a ridere, sentendosi un po' in colpa: ultimamente aveva trascurato un po' troppo la sua migliore amica. «Davvero, Gin, e voglio divertirmi!»
«Così si fa, tesoro! E dimmi, sai cosa metterti? Perchè io avrei giusto un abitino niente male che ti starebbe proprio bene...»

La stessa sera, alle dieci meno un quarto (mezz'ora in ritardo rispetto all'orario prestabilito), due Grifondoro fecero il loro ingresso nella Sala Comune dei Corvonero, tutta decorata per l'occasione, dove una Silent Night remixata rimbombava nell'ambiente. I capelli, acconciati in perfetti boccoli castani, accarezzavano morbidamente le spalle di Hermione, lasciate scoperte da un vestito nero semplice, che le arrivava poco sopra il ginocchio. Il corpetto aderiva perfettamente al petto, mettendole in evidenza il seno pieno, mentre la gonna le scendeva morbidamente sui fianchi, gonfiandosi leggermente sulle cosce. Ai  piedi portava scarpe nere altissime allacciate sul davanti, con un tacco rosso scuro. Con aria spaesata, la ragazza si guardò intorno. Appena arrivate, Ginny si era dileguata da qualche parte, cercando Harry. Infondo, era abituata a queste feste; lei, invece, non sapeva nemmeno da dove cominciare. Non era una ragazza festaiola, a un party preferiva un bel libro.
Era pieno di gente, e alcuni neanche li conosceva; ma sapeva che lì, da qualche parte, c'era anche lui: Ron. Non le andava di incontrarlo, non a quella festa di Natale, che non le rimandava più la gioia di una volta proprio a causa sua. In un angolo individuò una testa rossa. Lui. Incrociò il suo sguardo, e le fece l'occhiolino. La Grifondoro ebbe la sensazione che non la riconoscesse nemmeno, non l'Hermione che era diventata, ma come sorprendersi? Era passato un anno, e lei era cambiata molto. Eppure, per un secondo pensò che se lui fosse andato lì in quel momento e l'avesse baciata, si sarebbe fatta ingannare nuovamente. Alzò lo sguardo automaticamente, in cerca di vischio sospeso sulla sua testa. Che stupida che sei, pensò, riabbassandolo immediatamente. Si avviò verso il buffet allestito in un angolo, versandosi un bicchiere di innocente burrobirra, per poi avviarsi sul terrazzo della Torre di Corvonero.
Era dicembre inoltrato, e il freddo le pizzicava il viso. Aveva la pelle d'oca, e più brividi le fecero inarcare la schiena, ma non se ne curò. Bevve lentamente, appoggiandosi alla balaustra. Non c'era nessuno, e lei si godeva il silenzio, per quanto silenzio potesse esserci.
La pace venne interrotta da passi, dallo sbattere di una porta, e infine, da una voce stupita.
«Mezzosangue?!»

Ancora prima di girarsi, Hermione seppe chi l'aveva chiamata, perchè c'era solo una persona nella scuola che la chiamava ancora così.
«Malfoy»
Il biondo aveva alzato un sopracciglio chiarissimo, conservando un'espressione divertita; in mano, una bottiglia di Firewhisky e un calice.
«Bel vestito» commentò con una nota di apprezzamento, soffermandosi sulle gambe della ragazza.
«Cos'è, non pensavi che una mezzosangue potesse avere delle belle gambe?»
«Figurati se non lo sapevo che avevi delle belle gambe», fu l'ambigua risposta.
«Allora, che ci fa l'algido Principe delle Serpi a una festa così?»
«Riconosci anche tu il mio titolo, quindi?» ghignò il ragazzo, come sempre pieno di sè «Mi ci ha trascinato Blaise, onestamente non morivo dalla voglia di venire. E tu? Ti hanno fatta uscire dal convento?»
Hermione strinse gli occhi. «Non sono una suora, nonostante quello che tu possa credere»
«Sbagli, io non credo affatto che tu sia una suora, anzi. Credo, piuttosto, che siano gli altri a farlo sembrare»
E questo cosa significa?, si chiese la ragazza.
«Sembri triste, sai?»
Hermione sospirò. Era davvero così evidente?
«E' davvero così evidente?»
Draco sogghignò. «Effettivamente sì, si nota, direi. Hai un broncio che non passa totalmente inosservato, ecco. Che ti succede, Mezzosangue?»
«Ma allora la frase "A Natale sono tutti più buoni" è vera! Persino Draco Malfoy è stranamente gentile, che miracolo!», commentò sarcastica la Caposcuola.
«Non sperarci, dolcezza. E' solo che stasera sei più patetica del solito, quindi farò un'eccezione per te: sarai la mia eccezione, la mia buona azione natalizia». Si versò del Firewhisky, per poi versarne altro nel bicchiere oramai vuoto di Hermione. «Alla tua salute!» esclamò, e buttò giù il contenuto del proprio calice. Hermione rimase a guardare il liquido ambrato. «Salute», gli fece eco. Si decise a berlo, sotto lo sguardo - derisorio? amichevole? indifferente? - di Draco. L'aveva assaggiato solo due o tre volte, prima. Le pizzicò la gola, ma in un modo piacevole. Porse il bicchiere al ragazzo, per farselo riempire nuovamente. Egli sorrise, obbedendo, per poi fare altrettanto con se stesso, e bevvero, ancora e ancora.
«Questa storia...?»
«Non è poi così interessante...»
«Mezzosangue, non farti pregare. Non è da me comportarmi così, e lo sai, quindi approfittane»
Hermione alzò gli occhi al cielo, era sempre il solito Draco Malfoy.
«Riguarda Ron...»
«Ma dai? Potevi risparmiartelo, si capiva, altrimenti saresti stata lì dentro con lui e San Potty»
Hermione tralasciò i soprannomi poco carini affibbiati ai suoi amici, e iniziò a raccontare. «L'anno scorso, in questo periodo, lui e Lavanda erano un pò in crisi, e poco prima delle vacanze si lasciarono. Ci riavvicinammo molto, e beh... io ho sempre provato... insomma, qualcosa per lui. Il giorno prima del ritorno a casa, ci fu una festa, come questa, e lui mi baciò. Pensai che magari si era reso conto che io ero quella giusta, ma con il senno del poi capii che doveva essere solo ubriaco. In ogni caso, credevo fosse il momento adatto per rivelargli i miei sentimenti, e al suo regalo di Natale allegai una lettera dove spiegavo tutto. Quando lo raggiunsi alla Tana, a Capodanno, lui mi disse che era tornato con Lavanda, seemlicemente, e così il Principe fuggì con la Strega, e la povera fanciulla restò da sola, infelice e non contenta. Fine della storia. Io gli ho donato il mio cuore, e lui l'ha buttato via il giorno dopo»
Draco rise leggermente, ma non era una risata di scherno. «Devi dare il tuo cuore a qualcuno speciale. Non prendertela Granger, ma non mi sorprende il comportamento di Weasley. Che vuoi farci? Quando uno è stupido, è stupido»
«Sì, Malfoy, lo so, ma non mi consola. Ora come ora non sono innamorata di lui, ma il dolore resta»
«Sei stata respinta, per di più per una come la Brown, ci credo. Ma almeno hai fatto un passo avanti»
«Mio Dio, pensavo fosse una persona su cui contare sempre!, ma è evidente che sbagliavo. E io? ...Immagino fossi solo una spalla su cui piangere. Hai ragione, quest'anno darò il mio cuore a qualcuno di veramente speciale»
«E quindi niente festeggiamenti coi Rossi Babbanofili?»
Hermione gli lanciò un'occhiataccia. «Non chiamarli così. Comunque no, non mi sembra il caso: resterò a casa mia. E tu? Niente balli a Malfoy Manor?»
«Oh, non lo so. Può darsi che mio padre decida di organizzarne uno, lì ad Azkaban»
Hermione arrossì, mordendosi le labbra. «Mi... mi dispiace»
Il ragazzo rise tristemente. «Davvero, Granger? Tu hai contribuito alla sua cattura, e lui, lui è il motivo per cui io continuo a chiamarti Mezzosangue, lui è il motivo per cui io, e non solo, ti ho preso in giro per tanti anni. Ti dispiace davvero
Draco fissò le sue iridi di ghiaccio in quelle dorate di lei, che non abbassò lo sguardo.
«No, Malfoy, non mi dispiace che lui sia ad Azkaban, come potrebbe? Mi dispiace che tu debba passare il Natale lontano da tuo padre»
Lui si strinse nelle spalle. «Beh, non si può dire che sia stato un padre affettuoso. Starò con mia madre... e va bene così. Andromeda ci aveva invitato ad andare da lei, sai dopo la morte di Bella loro due si sono riavvicinate. Ma abbiamo preferito fare in questo modo, saremo solo noi due»
La ragazza pensò a Narcissa Malfoy, l'aveva vista poche volte. Le era sembrata fredda, ma sicuramente migliore di Lucius. Forse, lei voleva veramente bene a Draco, e Hermione si ritrovò a sperarlo davvero. Si immaginò il Serpeverde e la madre festeggiare insieme, ridendo, cercando di scacciare i cattivi pensieri. Si augurò che anche lui passasse un buon Natale.
Gli porse nuovamente il bicchiere, e Draco versò del Fireshisky per entrambi.
«Al Natale!»
«Alla famiglia!»
«Alla gioia!». Quella notte, non sembravano Draco Malfoy ed Hermione Granger, sembravano due ragazzi ansiosi di essere felici, con tanta voglia di festeggiare, un po' brilli. Finita la bottiglia, ne appellarono un'altra dall'interno, e ripresero il giro.
«Alla fine della guerra!»
«Alle vacanze!»
«Al riposo!»
«Al Firewhisky!»
«A noi due, che siamo riusciti a chiacchierare senza discutere!» esclamò Hermione, avvicinandosi al ragazzo come per abbracciarlo.
«A noi due» mormorò lui, cingendole la vita e attirandola a sè.
Lei ridacchiò sulle labbra di lui. «Ti rendi conto che mi hai fatta ubriacare, Malfoy?»
«Affatto, Granger. Eri cosciente quando hai iniziato a bere, e non è colpa mia se non reggi l'alcol» ribattè lui.
«Sei proprio un tipo particolare, Malfoy»
«Cercavi una persona speciale, no?»
«E io?»
«Te l'ho già detto: tu sei la mia eccezione», le rispose il Serpeverde. Alzarono contemporaneamente lo sguardo: sopra di loro, piccole gemme di vischio ondeggiavano, scosse dal vento. Draco sorrise, e le catturò le labbra in un bacio dolce, più dolce di quanto lei avrebbe mai potuto immaginare. Un bacio romantico, di quelli che lui non sapeva neanche di saper dare. Un bacio rassicurante, magico, speciale.
Hermione portò le braccia intorno al collo di Draco, facendo scivolare il bicchiere dalle proprie dita.
Questo cadde a terra, infrangendosi in mille pezzi.
Nessuno dei due se ne accorse.
Erano entrambi troppo impegnati a scoprire un nuovo amore.













I'm dreaming of a White Christmas, just like the ones I used to know
(may your days be merry and bright, and
may all your Christmases be white
)

Buona Vigilia di Natale a tutti voi! Mi auguro che questo sia per voi un giorno lieto e felice (e che troviate sotto l'albero ciò che desiderate XD), e che l'anno che sta per arrivare si riveli ricco di belle sorprese ♥ Personalmente, per me questo sarà un Natale... diverso, a causa della  perdita di una persona cara, ma confido si riveli comunque un bel giorno, e confido soprattutto in un anno migliore di questo che sta scivolando via!
Spero che questa one-shot vi sia piaciuta, e spero che siate così buoni (Daiiii! E' -quasi- Natale! **) da lasciarmi un commentino *ç* Dedico questa storia a tre persone davvero speciali: Silvia - che è una ragazza davvero meravigliosa e dolcissima (e che posterà Canto di Natale al più presto!) - Lucy, - che è semplicemente la mia vita - e last but not the least, Sabrina - che mi è sempre vicina, e mi aiuta a non cadere a pezzi. Sono nove mesi che ci conosciamo, amore, e seriamente non so come farei senza di te.
Come avrete capito, la ff è ispirata alla meravigliosa Last Christmas, scritta da George Micheal, a cui io però preferisco quella di Taylor Swift. Per fare un po' di ordine: è ambientata al settimo anno, ma non tiene conto degli eventi descritti negli ultimi due libri. Infatti, sia Hermione che Harry e Ron frequentano Hogwarts, Ron continua a stare con Lavanda Brown, Draco non ha mai avuto il Marchio Nero, Silente è vivo e vegeto, Voldy è stato sconfitto definitivamente, Bellatrix è morta, la maggior parte dei Mangiamorte si trova ad Azkaban, Lucius Malfoy compreso, e Narcissa è stata ritenuta innocente, ragion per cui è libera, e ancora in possesso dei suoi bene, così come Draco. Inoltre, la mia Narcissa (personaggio che adoro) è decisamente diversa da quella del film, la mia è questa quì, la bellissima Nicole Kidman.
A chi interessasse, questo è il vestito indossato da Hermione alla festa.
Inoltre, vorrei scusarmi per chiunque segue la mia ff Set My Soul Alight. Purtroppo, il tempo è poco, e l'ispirazione pure. Spero che in questi giorni riesca a scrivere qualcosa, ma in ogni caso non la abbandonerò, prima o poi tornerò ad aggiornare.
Beh, credo di aver detto tutto :] Ancora buon Natale e felice anno nuovo a tutti voi!
I wish you a merry Christmas and a happy new year! ♥♥ 
   
 
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