24/12/2009
3 recensioniUna bella ViralSimon, che mi mancava <3
La dedico in particolar modo a wolvie e Bella, queste meravigliose persone *O* Ma anche a tutte le persone che come me amano e venerano questo pair <3
Ora, vi auguro una buona lettura ^^
Sotto l'albero
Tengen Toppa Gurren Lagann Version
Tengen Toppa Gurren Lagann Version
-Buon natale, Viral!-
L’Uomo Bestia fissò stranito il proprio compagno d’appartamento, con quell’aria decisamente incazzosa e poco incline alla comprensione che lo caratterizzava nei momenti di totale irritazione.
Che diamine ci faceva Simon vestito completamente di rosso con un naso finto sul proprio e tra le mani un sacco pieno di… Pieno di cosa, poi?
Irriverente, gli domandò secco con le braccia conserte al petto.
-Cos’é? Un nuovo giochino sado- maso?-
Simon assunse un’espressione a dir poco scandalizzata, specialmente quando le labbra della Bestia si curvarono in un sorrisino non troppo innocuo.
-Certo che no, cretino! Oggi è il 25 di Dicembre, razza di bifolco che non sei altro! E’ il giorno di Natale! E io ora sono vestito da Babbo Natale!-
Simon indicò il grande albero tutto addobbato che aveva alle spalle – ci aveva sudato sopra perché Viral non lo vedesse quando non era ancora pronto – così come i vari regali messi sotto la chioma verde dell’alberello tutto luminoso e i vari festoni appesi alle pareti.
Tutto in una notte, aveva fatto.
Ma Viral non aveva mutato espressione.
-Chi sarebbe Babbo Natale?-
Che ne sapeva lui di come si erano organizzarti a livello religioso- festivo, ‘sti cavolo di umani? Avevano anche inventato dei pagliacci a mo di fenomeni da adorare? Quanto erano strani…
L’uomo sbuffò, mettendosi le mani chiuse a pugno sui fianchi.
-Babbo Natale è colui che porta i regali ai bimbi buoni…-
Viral non vedeva alcun nesso logico con tutto quello che Simon faceva e tutto quello che Simon diceva.
Non aveva davvero senso.
Simon, allora, si avvicinò al compagno, allungando le mani guantate e sfoderando un sorriso sotto la maschera alquanto ridicola che gli nascondeva la faccia.
Gli porse un regalo impacchettato con carta d’un color – improbabile – verde fosforescente.
Viral fissò il pacchetto non tanto piccino, poi fissò il suo sguardo allibito sul viso di Simon.
Non riusciva neppure a spicciare parola, da tanto era confuso.
Simon, intenerito da tutta quella innocenza, gli spiegò cosa dovesse fare con quel dannatissimo oggetto.
-Devi prenderlo e scartarlo. Dentro c’è il tuo regalo!-
La Bestia lo guardò con curiosità ancora più accesa. Poi, il ghigno sadico fece nuovamente la sua apparizione sul suo viso.
-Devo dedurre che mi consideri un bimbo buono?-
Sì, la cosa stava decisamente degenerando.
Perché era così complicato dare un regalo al proprio uomo? Simon non riusciva a capirlo.
-Prendi sto regalo e scartalo, senza più dire nulla! Maledizione! Non è tanto difficile!-
Viral allungò le zampe sul pacco, lo prese tra le dita, lo guardò bene – temeva forse che nascondesse qualcosa di pericoloso – e alla fine si decise ad scartarlo.
Dopo vari minuti di eroica lotta contro la carta regalo riuscì anche ad aprirlo.
Dentro c’erano una serie di scatolette di cioccolatini di cioccolata varia – tutto cibo di cui Viral, avendolo scoperto da poco, andava letteralmente ghiotto.
Gli occhi di Viral si tinsero d’incredulità compita, poi però un’altra idea, un poco più amara, si fece strada in lui.
Non aveva nulla da dare a sua volta a Simon.
Fissò le scatole di cioccolatini, decidendo sul da farsi. Sapeva che Simon stava aspettando una sua reazione, sentiva il suo sguardo posato sulla sua persona, e quel sorriso fintamente ingenuo dipinto sulle labbra pallide.
Quanto odiava quando fingeva falsa innocenza.
Alzò infine gli occhi, incontrando quelli dell’altro.
-Beh… grazie…-
Era un poco imbarazzato, doveva ammetterlo. Specialmente quando Simon – tutto gaio del successo – si illuminò come una candela novella.
-Sono contento che tu abbia gradito!-
Sembrava davvero sprizzare felicità da tutti i pori.
Si voltò, l’uomo, andando a sistemare i vari pacchi sotto l’alberello – di lì a poco gli ospiti sarebbero arrivati, per cui doveva essere tutto perfettamente pronto.
-Senti, Simon…-
Era uno spettacolo più unico che raro vedere Viral impacciato, quasi imbarazzato. Simon lo notò subito, ma certo non fece davvero nulla per toglierlo da quella situazione.
Si limitò a guardarlo, stando muto come un pesce.
La Bestia lo odiò sinceramente per questa sua sfacciataggine.
-Non ho niente per te…-
Come ci era arrivato al concetto “scambio regali” Simon non lo capiva, ma la cosa non era davvero importante. Simon sorrise a quella frase.
-Non importa. Basta che tu sia felice. Se sei felice, lo sono anche io…-
Viral decise in quello stesso momento cosa regalare a quel Babbo Natale così rosso e magrolino.
Dal momento che la felicità sembrava reciproca, allora tanto valeva farla perdurare nel tempo.
Si avvicinò all’altro di soppiatto, prendendolo per le spalle e sollevandolo in piedi – le sue forti braccia glielo permisero senza problemi.
Senonché Simon parve un poco turbato da tutta quella irruenza.
-Che diamine stai…-
Non riuscì a finire, Viral non glielo permise nella maniera più assoluta. Chiuso il corpo in un abbraccio stretto, l’aveva baciato – non senza imporsi almeno lo stretto necessario su di lui – sulle labbra.
Eccolo il regalo per Simon.
L’unica cosa veramente importante che Viral poteva e sapeva regalargli.
-Buon Natale, Simon…-