N.d.A. : One-shot nata
improvvisamente e scritta in un paio d’ore – con intervallo, s’intende - ,spero
incontri almeno poco poco il vostro consenso XD
When she fell
“ These wounds won't seem to heal,
this pain is just too real...”
(Evanescence – My Immortal)
Non
poteva più andare avanti così, non poteva. Aveva
deciso di farlo, di lasciare la sua Casa e scendere sulla Terra. Diventare umana.
Una
decisione sofferta, grave, dalle conseguenze imprevedibili: ma ormai aveva
deciso.
Solo che... non voleva andare via da sola. Castiel doveva cadere insieme a
lei. Sì, l’avrebbe seguita, ne era sicura. Solo così
avrebbero potuto vivere. Viversi.
******************
“
Tu sei pazza!” le
urlò Castiel, la sua luce argentata vibrò di sdegno.
“
Pazza? Castiel, ma non capisci? Saremo liberi!” tentò di spiegargli Anna.
“
Liberi? Liberi da cosa, da chi? Tu non puoi dire sul serio
Anna, questa è blasfemia!”
“
Ti prego Castiel, non fare così. Vieni via con me, adesso, immediatamente.” lo
pregò.
L’altro
angelo era irremovibile.
“
Smettila, non continuare a dire queste sciocchezze. Se ti sentissero i nostri
superiori, ti punirebbero e punirebbero anche me per averti dato retta.”
“
Tu hai paura delle conseguenze, vero? E’ per questo che non vuoi venire con me!” lo accusò Anna.
“
Ma è ovvio che temo le conseguenze! Tu mi stai
chiedendo di cadere sulla Terra! Ti rendi conto della gravità delle tue parole?”
Castiel
non capiva, non voleva capire.
“
Io... credevo che tu...” iniziò lei. L’altro la interruppe, capendo cosa stesse per dire.
“
Taci...non dire cose di cui potresti pentirti Anna. Lo sai.”
Già,
a loro era proibito amare.
“
Castiel... vieni via con me, ti prego.”
“
Smettila, smettila con quest’assurdità. Abbiamo una missione, andiamo...”
“
No! Sono io a dare ordini a te, non il contrario!” si ribellò.
“
E vuoi comandarmi di cadere? Sai benissimo che non si
tratta di un ordine legittimo, non obbedirò.”
“
Io non voglio comandarti di seguirmi, io te lo sto
chiedendo. Ti sto supplicando, vieni via con me Cas.” le sfumature rosse
della sua energia tremarono: sapeva che Castiel non avrebbe accettato.
“
Mi spiace Anna, ma ciò che mi chiedi è un’ignominia. Torna in te, lascia
perdere questa folle intenzione, il mondo non è per te.”
“
Sì invece! E’ per me e anche per te, se lo vuoi! Lì potremo
Cas, potremo! Smettila per un attimo di essere così intransigente! Vieni
via con me!” continuava
a supplicarlo l’angelo femminile.
“
Non intendo più ascoltarti Anna. Tu sei un mio superiore e ti rispetto, ma non
costringermi a denunciarti. Devi smetterla, né io né tu scenderemo
sulla Terra.” disse
perentorio.
“
Bene. Mi sono sbagliata allora, non è come credevo. Vorrà dire che me ne andrò da sola.” disse Anna risoluta.
Castiel
si allarmò, sembrava terribilmente seria.
“
Tu non vai da nessuna parte, non oserai fare tanto. Il
tuo posto è qui.” le
disse duramente.
“
No, non più. Voglio vivere Cas, voglio vivere. Io
soffro... vedo gli umani vivere e mi sento incompleta... vorrei
tanto che tu venissi con me, ma se non desideri vivere davvero, beh non posso
certo obbligarti. Addio.” e si allontanò.
L’altro
angelo la guardò esterrefatto, non poteva essere vero, lei non avrebbe osato abbandonare i Cieli per cadere sulla Terra.
Anna
non avrebbe mai lasciato la sua Casa, non avrebbe mai lasciato..... lui. Ne era sicuro, Anna non
ne avrebbe mai avuto il coraggio.
******************
Invece
Anna era più che risoluta, abbandonò la sua spada e si preparò alla caduta.
Castiel capì cosa stava per accadere, e si precipitò accanto a lei.
“
Tu sei pazza, smettila immediatamente!” Anna non lo ascoltò, non lo guardò
nemmeno.
“
Tu non puoi farlo, tu non puoi farlo. Ritorna in te,
non costringermi a.....”
“
Vuoi alzare la tua spada contro di me, Castiel? Avanti, fallo. Solo così potrai
fermarmi.”
“
Sai bene che non potrei mai farti del male. Ma non costringermi a trovare il
coraggio di farlo.” l’avvertì l’angelo
maschile.
“
Fallo Cas, solo così puoi fermarmi. Io vado via. L’offerta è ancora valida, se
vuoi venire con me, mi renderai felice.”
Castiel
alzò la propria spada in direzione di Anna, sperando
che la sola minaccia potesse farla desistere dal suo folle intento.
“
Dunque vuoi davvero uccidermi. Bene, meglio per mano
tua che di qualcun altro..” e si voltò
offrendogli il petto.
Ma
Castiel non poteva farlo, e abbassò l’arma.
“
Ti supplico Anna, non farlo. Ti daranno la caccia, ti
troveranno. Loro non avranno la mia pietà.”
“
Non importa, ne sarà comunque valsa la pena.”
“ Non ci rivedremo più
Anna, non ti importa neanche di questo? ” le chiese, una vena di disperazione incrinò
la sua voce.
“ Sì Castiel, mi
importa molto invece. Per questo ti ho chiesto di cadere insieme a me, ma tu non vuoi.”
“ Io non voglio
lasciare i Cieli! E tu devi restare qui! ” le urlò,
fermo sulla sua posizione.
“
No. Addio.” E si lasciò cadere, in picchiata. Castiel
tentò di afferrarla, ma ciò che riuscì a prendere fu solo un raggio della sua
luce.
Anna
precipitò a velocità impossibile, e nella caduta si strappò via la Grazia: così
non avrebbero potuto ritrovarla. Mai più. Strapparsi via la Grazia fu doloroso,
stremante e umiliante, ma non aveva scelta. Voleva diventare una donna.
Sperò
fino alla fine di sentire il suono delle ali di
Castiel dietro di sé, fino alla fine. Ma ciò non
accadde. Non l’aveva seguita. Non l’amava.
Solcò
i cieli come una meteora, urlando di dolore e paura. E delusione, perché Castiel
non sarebbe stato lì con lei.
******************
Le
sue urla lo fecero svegliare di soprassalto, Anna era
come in preda a convulsioni. L’afferrò per le braccia e la scosse con forza.
“
Anna! Anna, svegliati! È solo un sogno, calmati! ”
La
donna continuò a urlare. “ No! Fa male! Castieeel! ”
“
Basta, Anna! ” gridò più forte l’uomo.
Finalmente
Anna aprì gli occhi, incontrando lo sguardo del suo compagno, che la guardava
con apprensione.
“
Tesoro, calmati: è solo un brutto sogno.” la rassicurò lui con un sorriso.
Anna
lo guardò e scoppiando in lacrime, si gettò tra le sue braccia. L’uomo l’accolse
e la strinse forte a sé.
“Piccola…
di nuovo lo stesso sogno, vero? ” le chiese, pur conoscendo la risposta.
“
Sì, sempre lo stesso incubo..” mormorò
contro il suo petto. Lui le accarezzò i capelli.
“
Mi dispiace amore, vorrei poterti aiutare ma non so
come…” le disse con dolcezza.
“
Lo so, non è colpa tua. È un problema mio, tu non puoi
farci nulla.” gli rispose
cercando di calmarsi.
“
Puoi solo restarmi vicino. Ti prego, non lasciarmi mai.” chiese
Anna al suo uomo.
Lui
la guardò negli occhi e le sorrise.
“
Non potrei mai lasciarti Anna, lo sai. Non potrei
vivere senza di te.” le assicurò asciugandole una
lacrima dalla guancia con la punta delle dita.
Si
distesero nuovamente nel letto, Anna cercò conforto
nel suo abbraccio, posandogli il capo sul petto. Lui la strinse forte e le
baciò la fronte.
Quel
ricordo l’avrebbe perseguitata per sempre, ne era
consapevole, quell’incubo si sarebbe ripresentato per tutta la vita.
Ma
non le importava, ce l’avrebbe fatta. Era scesa sulla terra per vivere, doveva essere forte.
Inoltre non era sola, ed era sicura che lui non l’avrebbe mai abbandonata.
Lui l’amava come lo amava lei. Ce l’avrebbero
fatta, insieme.
Stava
per riaddormentarsi quando sentì il bisogno di
dirglielo ancora una volta.
“
Ti amo, Castiel.” sussurrò, sospesa tra il sonno e la
veglia.
Lui
la strinse più forte.
“
Ti amo anch’io Anna. Per sempre.” E si addormentarono.