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Autore: Meky    27/06/2005    1 recensioni
Avete presente quando, nei vari settori aggiunti del Signore degli Anelli (grande Tolkien) Legolas e Gimli partono per le Terre Immortali? Beh, una ragazza misteriosa si intruffola sulla loro barca e... Tra il male che ritorna e e le terre in cui solo gli elfi possono andare ecco la mia fic!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gimli, Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: L’esercito si ritira

Capitolo 5: L’esercito si ritira

 

[NdA: sono stata costretta a dividere il capitolo 4 perché diventava troppo lungo per i miei gusti, quindi… non vorrei essere stata troppo noiosa nelle varie lotte (non si può mai sapere)! Non mi resta che dire…]

[NdAmber&Jey&Pomolo: …buona lettura!]

[NdA: ehi! Adesso mi fregate anche le battute?!]

 

^-^’  ^-^’  ^-^’  ^-^’  ^-^’

 

Moko guardò l’ottavo sigillo sbloccarsi e si preparò al peggio. In effetti, il peggio accadde… Con un boato, qualcuno colpì la cupola del Perlhen facendo crollare un pezzo della colonna a nord; sfortunatamente il foro a forma di stella si staccò. La ragazza spalancò gli occhi

-Oh cavolo…- mormorò lei. Intanto dietro di lei apparve un altro spettro

Vicino all’arrivo sei

-Si si- lo interruppe lei. Lo spirito, sbigottito, rimase zitto –intanto il solco per l’ultima stella non c’è più e tu mi vieni a dire l’ennesima filastrocca stupida…-

Oh, scusa tanto! È colpa di quella stupida dell’autrice! Io non…

Lo spettro si zittì e si voltò verso una strana nube apparsa dal nulla. L’autrice apparve dalla nube con addosso una veste azzurra, una sorta di cappotto del medesimo colore chiuso solo fino al petto e con maniche ampie; ai polsi aveva degli strani braccialetti fatti con lacci neri e con incise sopra rune magiche. I capelli erano lunghi fino alla fine della schiena ed erano legati da un altro laccio uguale ai braccialetti, con una coda particolare, perché teneva stretti i capelli alla fine e non alla nuca (insomma, per capirci alla Chidori in Full Metal Panic 4)

-Cos’hai osato dire?- chiese con voce minacciosa lei –Sbaglio o hai detto che sono stupida?-

Perdonami, ti preeeego….

-Zitto spettro!- Intanto Moko continuava a fissare sconsolata la colonna

-E ora che faccio…- mormorò lei. Meky si avvicinò alla colonna, poi guardò la faccia dell’eroina e scoppiò in una risata malefica

-Ah ah ah! Ben ti sta!- esclamò divertita –Non a caso sono un genio!- Si mise le mani sui fianchi –Moko, chi è il vero, grandissimo e mitico guru ne Il Signore degli Anelli?-

La ragazza la fissa col fuoco negli occhi

-Mi hai… ROTTO!- esclamò al limite della calma. Meky indietreggiò un poco –Questa è la MIA avventura! MIA! Vedi di non impicciarti, chiaro? O quella stupida tenuta da maga non ti salverà!-

-Ok, tolgo il disturbo…- disse l’autrice sorridendo preoccupata. Lei fece un gesto con la mano, ai suoi piedi apparve un sigillo a stella e scomparve. Moko si voltò verso lo spettro

-Forza continuiamo- disse lei. L’altro annuì

Vicino all’arrivo sei

Ma purtroppo la colonna è rotta

-Grazie per avermelo ricordato- esclamò alterata lei

Ma io aiutarti posso

Se tu mi sconfiggerai

Forse la colonna riaggiusterò

-Forse?!- disse Moko scoccandogli un’occhiataccia

OH…! Se mi sconfiggerai

La colonna riaggiusterò!

Va bene così?!

La ragazza guardò lo spettro senza forma

-Cosa devo fare per sconfiggerti?- chiese lei

Devi capire che forma ho realmente

-Quella di uno spettro!- Il fantasma cadde all’indietro

Prima di avere la forma di spettro!

-Ma tu non avevi specificato- disse offesa lei –Mi hai imbrogliato!-

L’altro non poteva dire che non fosse vero

Va bene, hai vinto

Ma non ti aiuterò!

Il fantasma scomparve

-Ehi, e la colonna?!- esclamò la ragazza al vuoto. Una voce la raggiunse

Arrangiarti dovrai,

mia piccola stella

Ah ah ah!

-Dannatissimo spettro…- disse stringendo le mani a pugni –Se tu fossi ancora vivo ti sistemerei per bene…-

La ragazza guardò nuovamente la colonna –mi ci vorrebbe un coltello…-

[NdMoko: senza contare che sarò costretta a richiedere l’intervento dell’autrice]

[NdA (che ha le orecchie moooolto lunghe): siiiii? Cosa mi hai chiesto?]

[NdMoko (sbuffando): non è che potresti far avverare il terzo miracolo?]

[NdA (fissandola): ma siamo matti?! Neanche per sogno!]

[NdMoko: daaaai… farai un guinness dei primati… metteranno il tuo nome sul libro…]

[NdA (pensandoci su): perché no… Ok]

Dal nulla apparve un piccolo coltello. Lei lo prese e iniziò ad incidere sulla colonna il contorno della stella; successivamente scavò all’interno, fino alla ricreazione dello spazio. Moko v’infilò la stella e l’ultimo sigillo si sbloccò. Cosa l’aspettava? Uno spettro famigliare a lei fece la sua apparizione. La ragazza indietreggiò sorpresa

Combatti…

-M-madre?!-

 

Moko fissò sbalordita il fantasma

“No, non è possibile!” continuava a pensare disperatamente “Io… io non posso combattere contro mia madre!”

Combatti…

Lo spettro scattò in avanti e le dita si trasformarono in artigli che la ragazza evitò per un soffio. Subito si voltò e ripartì all’attacco; la ragazza riuscì a difendersi col piccolo coltello, ma inutilmente: l’altra mano le graffiò il braccio. Moko spinse via lo spettro, che a differenza degli altri aveva forma e consistenza. Si tenne stretta il braccio sanguinante, mentre la risata dello spettro raggelava l’aria

“Quella non è mia madre! Quella non è mia madre!” continuava a pensare la ragazza

Combatti… o morirai…

Stavolta Moko corse in avanti e tagliò il braccio allo spettro. Un urlo agghiacciante ruppe l’aria. La ragazza si tappò le orecchie per non sentire. Subito, il braccio dello spettro tornò come prima

Combatti…

-Basta!- singhiozzò lei tappandosi le orecchie –Basta…- Il fuoco del dolore la rese ceca e iniziò a sentire solo una voce strana, sinistra dentro di sé

“Ti sei arresa, vigliacca! Hai accettato di far cadere il mondo, il tuo popolo, nelle mani del male!” La vocina continuava insistentemente a parlarle. Alzò gli occhi pieni di lacrime sullo spettro, ma non lo vide, solo fuoco intorno a lei. Poi parole le sfiorarono il viso

Guarda nel tuo cuore…

Lefiamme piano sparirono, lasciando ceneri inesistenti e un’idea… Lo spettro parti all’attaccò, ma Moko chiuse gli occhi e portò le mani al cuore

Guarda nel tuo cuore…

-Tu- esclamò la ragazza tenendo gli occhi serrati –non sei mia madre! Lei è diversa da te!- Alzò le mani come per proteggersi dall’attacco e raggi di luce bianca partirono verso il fantasma. Questo, con un urlo, si bloccò e si nascose nell’ombra

Argh! Luce celeste!

-Questa luce è amore, spettro. MIA MADRE NON LA TEMEREBBE MAI!- urlò in preda all’ira –TU NON PUOI INGANNARMI IN QUESTO MODO! NON PUOI USARE MIA MADRE!- La rabbia dell’imbroglio le esplose dentro, mista all’ira, all’irrefrenabile voglia di farla finita, di tornare a casa, lontano da spettri, prove e dolore –SCOMPARI SPETTRO!- La luce inondò la cupola, distruggendo lo spettro. Ma la luce non si fermò: uscì attraverso i vetri e attraversò le terre di Eressea, poi raggiunse il mare. Lì, sulla spiaggia, elfi e spettri stavano combattendo, ma all’arrivo della luce gli spettri, urlando di dolore si allontanarono verso il mare ghiacciato. Gli elfi alzarono lo sguardo, sorpresi, sulla cupola, ora rilucente, del Perlhen

La luce scomparve, ma un’altra iniziò a brillare; i pezzi di collana rimasti, nove in tutto, si unirono cambiando forma. Senza sapere come, Moko si ritrovò in cima alla cupola, con accanto due oggetti brillanti: la Stella del Vespro e la Stella dei Dunèndain

-Madre… Padre…- Moko sorrise, mentre guardava le Terre Immortali –Sapevo che mi eravate vicini…- Chiuse gli occhi e…

L’energia delle due stelle si fuse nella ragazza, e una luce potentissima cavalcò le vie dell’aria. Il ghiaccio iniziò a sciogliersi, piano, facendo cadere in acqua l’esercito oscuro. Ma la luce trapassò tutto, acqua, persone, la terra stessa, facendo scomparire ogni traccia degli spettri. La luce scomparve e Moko svenne

 

Moko si risvegliò in una stanza bianca, sdraiata su un letto con di fianco Elrond

-E così ce l’hai fatta- disse l’elfo –Brava Moko… o dovrei dire Lawy?- Tutti e due sorrisero –Il re ne è rimasto molto sorpreso, alla fine sei riuscita a far prendere un colpo a qualcuno…-

Galadriel entrò bussando

-Oh, vedo che ti sei risvegliata! È da quasi un giorno che dormi, cara!- disse lei sorridendo

-C-che?! Un giorno?! Accidenti…- disse sorpresa Lawy

-Ah, il re ti vuole parlare- disse Elrond

 

La ragazza uscì dalla sala del Consiglio sospirando. Ad aspettarla c’erano Gimli e Legolas

-Allora?- chiesero i due all’unisolo. Lei alzò lo sguardo triste su di loro… e non poté trattenersi dal ridere. I due la guardarono confusi

-Posso rimanere qui!- esclamò abbracciando entrambi.

-Sono felice per te- disse Legolas sorridendole. Un pensiero colpì Lawy

-Certo che prima dovrò dire qualcosa a mio fratello… poverino, avrà messo soqquadro tutta Minas Tirith per trovarmi!-

-Già…- sbuffò Gimli –Senza guai non sai stare…-

-Ehi, non è affatto vero!- esclamò indignata lei –Hai visto, comunque? In fondo questo “guaio”, come lo chiami tu, ha salvato le Terre Immortali! Quindi…-

-Non a caso, tutta la popolazione ti è infinitamente grata!- disse Legolas

-Immagino che i tuoi genitori siano molto fieri di te- disse Gimli –immagino che abbiano fatto il tifo per te da lassù-

-Già…- Lauwy guardò fuori, verso il mare –Già…-

 

Lontano da lì, in una grotta nell’acqua, in una cappa senz’acqua….

-Oh… ce lo hanno portato via… Cattivi cattivi! Ma ora pensiamo noi a loro, vero tesssoro? Ora, però, nessuno ci può battere…-

 

 

 

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Scusate se questo chap, all’inizio prende un aspetto un po’… impazzito e che stava diventando troppo noioso con i vari indovinelli, combattimenti a causa dei sigilli.

Volevo dirvi, a scopo informativo, che il vestito che indosso quando appaio nella storia è il mio vestito da maga. In realtà, se andate a vedere le mie informazioni personali (non so se si chiamano così… so solo che se cliccate sul nome di un autore ti appare una schermata con anche quello…) il vestito è diverso. Il secondo è il mio vestito da Elfa apprendista maga, il primo da maga umana ed adulta (anche se la vera e propria Meky è quella del secondo vestito… soprattutto perché ho quasi 14 anni, adesso 22-06-05, e non credo di essere adulta…)

Piccola nota: nella frase finale la parte in corsivo vuol dire che qualcun altro ha iniziato a parlare, una seconda identità, per farla breve.

Beh, ciao a tutti! Spero di non avervi annoiato con questa fic non tanto lunga. Ringrazio di cuore tutti i 129 (e passa) che hanno letto il primo capito, i 68 (credo) che hanno letto il secondo e tutti gli altri, perché i numeri precisi non li ricordo, anche se vanno sempre più in discesa… (sigh…)!

Ma siamo allegri! La fic, metodicamente parlando, è finita, spero vi sia piaciuta! Vi amo tanto!

No, adesso sto esagerando… Vi voglio tanto bene è un po’ esagerato, contando che non vi conosco nemmeno, tranne Amber, ma questa è un’altra storia…

Ciao, lettori, alla prossima funfictions, e che la forza sia con voi!

[NdAmber&Elly&Je: scusa, ma che c’entra con il Signore degli Anelli?]

[NdMeky: nulla, ma era bello da dire…]

Ciao raga! Spero di rivedervi presto, soprattutto nella lettura di una mia fic! Oh oh oh!

[NdMeky: beh, ormai dovreste saperlo che sono un po’… matta…]

[NdTutti: un po’?!]

[NdMeky: dai… ragazzi… siate gentili… è l’ultimo capitolo… ^-^’]

 

abcdefgh

 

Tenebre, fuggite!

La Stella è arrivata

 

abcdefgh

  
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