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Autore: Jordan Cullen    24/12/2009    4 recensioni
piccola scena di Natale a casa dei Cullen!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fan fiction è dedicata in particolare a tutte coloro che vorrebbero passare un Natale con il loro vampiro preferito. In particolare a Bella e LadyEl che il vostro natale possa essere meraviglioso…. Un grande bacio e auguri a tutti quelli che mi seguono.

 

- che freddo!!! - pensai appena uscii di casa coprendomi fino agli occhi.

Per Natale sarei andata a casa Cullen. Erano venuti a trovarci la mamma con il suo nuovo marito e lasciai Charlie da solo con loro. Mi sentivo un po’ in colpa per averlo lasciato da solo con quei due… ma un Natale passato con i vampiri era un’altra cosa. Edward era lì che mi aspettava, con la mercedes tirata a lucido e in moto. Mi infilai in macchina di corsa cercando di non scivolare sulle lastre di ghiaccio che si erano formate sul vialetto.

“ciao amore…” salutai Edward con un bacio sulla guancia appena mi fui allacciata la cintura

“ciao piccola. Charlie come l’ha presa che non ci sarai la notte di Natale?” mi disse sorridendo

“secondo te? Ha mugugnato un pochino, ma poi si è arreso hai miei occhietti dolci!!” e gli mimai l’azione.

“bene allora possiamo partire!” mi disse mentre premeva l’acceleratore a tavoletta

Mi sentii quasi schiacciare al sedile quando raggiungemmo i 140 km/h sulla piccola stradina che portava alla casa.

“Edward rallenta! Per favore…. Non voglio morire stanotte!”

“tranquilla non lo farai! Se no ti dovrei trasformare in un vampiro!”

Alle sue parole i miei occhi si illuminarono. Non ne avevamo parlato molto dal giorno in cui uccisero Victoria e sterminarono il suo plotone di neonati.

“non ci pensare neanche non cedo per così poco… e poi abbiamo già parlato di questa storia. Quindi evitati tutte le faccine per Charlie”

“uffi ma speravo che almeno a natale fossi più buono” gli dissi imbronciata e anche un po’ delusa.

I piccoli fiocchi di neve incominciarono a scendere dal cielo posandosi lentamente sugli alberi e sull’asfalto.

“guarda Eddy… che bello la neve!”

“certo che ti entusiasmi per tu Bella!” mi disse sarcastico

“e tu non ti entusiasmi per niente Edward…” gli rinfacciai con lo stesso tono.

Sorrise sghembo e mi fece sciogliere tutto il broncio che gli portavo.

“amore se continui così mi dovrai raccogliere con il cucchiaino quando arriveremo a casa” gli dissi con il viso completamente rosso. E un nuovo sorrisino gli si disegnò sul viso.

Mancavano pochi chilometri a casa Cullen e sentii che la macchina incominciò ad accelerare.

“Edward che succede?” gli chiesi preoccupata

“sento qualcosa dietro di noi. Ci sta seguendo da un po’!” e il suo viso ritornò serio.

Guardai indietro attraverso il lunotto posteriore e vidi una macchina rossa, abbastanza vecchia che ti stava attaccata.

“chi è secondo te?” gli chiesi allarmata

“non lo so non riesco a leggergli nella mente e non riesco neanche a rilevare di che essenza sia!” mi disse continuando a guardare nello specchietto posteriore “reggiti Bella, cerchiamo di seminare questo schifoso”

Con l’acceleratore a tavolata le macchina viaggiò veloce nella notte. Guardai fuori dal finestrino e il paesaggio era quasi invisibile, i coloro si mischiavano l’uno all’altro.

“Edward ci segue ancora…”

“è un osso duro….vediamo se riesce a seguirci anche adesso!” la macchina imboccò un sentiero che non avevo mai visto.

“ma dove stiamo andando?” gli chiesi guardandomi intorno. Oltre agli alberi non si vedeva più niente

“sai anche noi Cullen abbiamo le nostre scorciatoie!!!”

“ma è la riserva dei Quileute!!” gli dissi allarmata aspettandomi da un momento all’altro un loro attacco…

“no Bella questo non c’entra nulla con quei maledetti lupacci. Carlisle e una antenato di Jacob barattarono questo appezzamento di terra per pochi pezzi d’oro. È qui che noi cacciamo e ci rifugiamo sotto attacco!” la sua risposta fu abbastanza esaustiva e tacqui per il resto del viaggio.

Intanto la macchina che ci rincorreva non la vedevamo più. Era scomparsa nel buio della strada.

 

Arrivammo a casa Cullen in perfetto orario. Edward mi aprì lo sportello della macchina molto elegantemente, così come faceva da quando ci eravamo conosciuti.

“ah Bella aspetta” e mi afferrò per un braccio “sai com’è Alice… non sono riuscito a trattenerla e ha comprato i regali e ha addobbato casa solo per te!”

“wow tutto questo per me!” il suo assenso mi lasciò senza fiato

“ma spiegami una cosa con il cibo come la mettiamo?!” gli chiesi sperando di non essere sul menù

“tranquilla siamo usciti tutti a caccia prima che passassi a prendere….” Edward non finì la frase che dal viale della villa vedemmo venire su la macchina rossa che ci seguiva.

Sentii Edward che si mise in posizione di attacco proteggendomi con il suo corpo. La macchina si fermò dietro la mercedes e i fari si spensero. Calò il silenzio. Lo sportello della macchina si aprì e sbucò….Jacob!!!!

“ma tu che ci fai qui?” gli chiesi urlando dall’eccitazione

“ciao succhiasangue…..” urlò Jake alzando un braccio

Intanto dalla macchina uscirono Jared, Embry e Paul.

“wow che bello ci siete tutti” e corsi ad abbracciare Jake, sotto lo sguardo severo di Edward.

Si diressero verso l’entrata facendo cenni di saluto verso Eddy ed entrarono. Intanto Edward mi guardava tra lo schifato e sconcertato.

“che c’è?” gli chiesi

“niente…” mi rispose secco

“e allora perché mi guardi così?”

“… e che puzzi di cane…” mi disse arricciando il naso

“ma dai!!! Scemo entriamo che sto congelando!” e lo tirai per il braccio.

 

La casa era addobbata a festa. Lampadine che si illuminavano ad intermittenza contornavano l‘ingresso di casa e le finestre. Il camino,per fortuna, era acceso e un po’ di calore incominciò a farmi riscaldare le gote. Nella stanza troneggiava un enorme albero di natale decorato con palline argentate, angioletti e tutto quello che si poteva mettere su un albero di natale. La prima ad accogliermi fu Alice.

“ciao Bella… tanti auguri di buon natale!” mi disse abbracciandomi

“grazie Alice anche a te” le dissi mentre tutta la famiglia si riuniva vicino a me per farmi gli auguri

“ma come mai ci sono anche Jacob e i suoi amici?” chiesi all’improvviso ad Alice mentre tutti ritornavano alle loro mansioni

“Carlisle ha deciso così e non ci siamo potuti opporre! Ha detto che almeno a Natale dovevamo mettere da parte le nostre rivalità e passarlo insieme a tutti quanti…” alle sue parole un piccolo sorriso mi spuntò sulle labbra.

Intanto ci eravamo seduti sul divano vicino al camino. Notai solo allora che Alice era fantastica. Aveva un vestito rosso di pura seta, che al minimo movimento d’aria formava piccole onde, di colore rosso. Si era anche fatta un’acconciatura da urlo e io mi sentivo così fuori posto che mi volevo nascondere tra i cuscini del divano. Di sicuro il mio maglioncino con le renne e tutto il resto non avrebbe mai potuto competere con il suo vestito. Notando il mio imbarazzo Alice mi prese per mano e andammo in camera sua. Chiuse la porta e aprì due delle cinque ante che componevano il suo armadio.

“ecco Bella! Scegli quello che vuoi di sicuro ti starà benissimo!” e si sedette sul puf quadrato vicino al letto.

“ma Alice io non so…” fui catapultata nell’armadio da lei e fui costretta a scegliere un vestito.

Gli abiti erano disposti in modo cromatico che andava dal nero al bianco. Scelsi un abito bianco di organza, stretto in vita che scendeva largo fino alle ginocchia. Uscii dall’armadio ed Alice mi catapultò dentro dicendomi “adesso le scarpe!” spinse un piccolo pulsante nascosto e si aprì un altro scomparto segreto nell’armadio.

“wow Alice ma è enorme!!!” gli dissi sbalordita

“lo penso anch’io è il regalo che mi ha fatto Carlisle appena mi aggiunsi alla sua famiglia” e sorridendomi tirò fuori un paio di scarpe bianche, impreziosite da swarovski. I miei occhi non avevano mai visto nulla di più bello.

“o mio dio…. Mi sentirei in colpa a mettermele!” dissi mentre Alice mi fece sedere sul grande divanetto tondo, mi prese il piede e mi infilò la calzatura.

“wow è perfetta!!! Calza a pennello” mi disse eccitata

“vediamo adesso manca una borsetta e il makeup più qualche accessorio e poi abbiamo finito….” mi disse.

Mi prese una mano e mi trascinò in bagno dove mi fece sedere su uno sgabello. Ormai ero diventato un fantoccio nelle sue mani, non rispondevo più ai comandi che il cervello mi inviava. Dopo il makeup e una sistemata ai capelli, ritornammo nella sua stanza dove prese una borsetta abbinata al vestito e una collana in argento con un piccolo pendente a forma di fiocco di neve.

“Alice è perfetto!!” e un sorrisino le si disegnò sulle labbra

“bene siamo pronte per i maschietti” mi disse aprendomi la porta

 

Scendemmo le scale con molta calma anche perché i tacchi mi fecero traballare un po’. La coda del vestito che partiva dal ginocchio e finiva con uno strascico di pochi centimetri mi fece apparire come una principessa delle favole.

Intanto anche Edward si era cambiato e un frack grigio perla scendeva elegante sulla sua persona.

Appena giunsi in salotto urli e fischi mi sommersero. Emmet e Jacob i capobanda casinari furono messi a tacere da un occhiataccia di Edward che mi prese sotto braccio.

“adesso è il momento delle foto!” ci mettemmo tutti in posa e Esme sistemò la macchina fotografica con l’autoscatto. Un flash mi abbagliò e ci misi un po’ per riprendere la visibilità totale.

“Bella sei magnifica” mi disse Eddy mentre ci accingevamo a sederci a tavola

“grazie anche tu lo sei” e abbassai lo sguardo per la timidezza

La tavola era imbandita con ogni sorta di pietanza.

“complimenti Esme… ma non ti sembra troppo?”

“a dir la verità abbiamo previsto l’arrivo di Jacob e dei suoi ‘amichetti’” mi disse Rose qundandoli in cagnesco “quindi abbiamo preparato un po’ di cibo in più!”

“ah giusto!”

Afferrai un pezzo di purea di patate e la portai alla bocca. - era squisita - le mie papille gustative erano tutte in fermento.

“è buonissima… complimenti al cuoco!” dissi dandole un altro morso

Ebbi un po’ di imbarazzo vedendo che ero l’unica a mangiare, a parte c’erano i licantropi che si fiondarono sul cibo appena mi videro gustarlo senza sentirmi male.

La loro bramosità di cibo era inequiparabile. In pochi minuti riuscirono a spazzolare tutto senta essere sazi.

“bene… sono contenta che abbiate gradito tutto” Esme si alzò e incominciò a togliere tutto dalla tavola.

Intanto io ed Edward, seguita da Emmet e Alice ci dirigemmo in salotto. Intanto nell’aria si diffondevano canti natalizi provenienti dalla radio. L’atmosfera di sfida che si era respirata durante tutta la cena si distese e ci sedemmo tutti sul divano per parlottare e giocare un po’.

“beh che ti sembra il natale qui?” mi chiese Alice sedendosi vicino a me e cacciando Edward che andò vicino ad Emmet a parlottare

“è fantastico Alice…. Ma Eddy mi ha detto che l’avete fatto solo per me!” dissi rossa in viso per l’imbarazzo e aggiunsi “sapevate di non doverlo fare!!! Ma li avete trascorsi sempre così i natali voi?”

“si più o meno da quando sono arrivata!”

“e prima che tu arrivassi???”

“non lo so Bella questo lo dovresti chiedere al tuo Edward” mi rispose guardandolo.

La discussione cadde i quel momento un silenzio imbarazzante cadde nella stanza. Jacob entrò nella stanza interrompendo il silenzio con un rutto. Emmet scoppiò a ridere come suo solito insieme a Jared e Paul. Mentre io ed Alice lo guardammo a dir poco schifate.

“scusate…” disse imbarazzato sedendosi su una poltrona.

Io scoppiai a ridere in ritardo, come mio solito. Il suo atteggiamento a volte infantile mi metteva di buon umore.

Intanto le ore passavano tra chiacchiere e pettegolezzi. Al gioco dei mimi Carlisle ed Esme ci stracciarono con un punteggio massimo. Allo scoccare della mezzanotte Carlisle aprì una bottiglia di vino rosso per noi e versò un po’ di sangue vermiglio nei calici della sua famiglia.

Edward mi venne incontro con due calici e me ne porse uno.

“auguri amore mio! Ti amo oggi, ti amerò domani e così per sempre!”

“grazie amore ti amo anch’io…” gli diedi un bacio e brindammo.

Il gusto del vino mi parve troppo dolce e ferruginoso, guardai il bicchiere e vidi che era denso come il succo di pomodoro… - cazzo no!!! È sangue… - sputai la sostanza dalla bocca asciugandomela con la mano

“Edward ma sei pazzo, mi vuoi uccidere???” gli dissi allarmata “mi hai dato il tuo bicchiere!!”

Lui guardò il suo e poi il mio calice. È scoppio in una grassa risata. Io lo guardai scioccata.

“ecco perché aveva un sapore così strano! Pensavo che fosse la mia bocca a non riconoscerlo più!”

E ridendo ci scambiammo i calici.

Mi sciacquai la bocca con il vino ed Alice mi portò un pacchetto che mi posò in mano.

“che cos’è?” gli chiesi scuotendolo

“è un pensiero che ti ho fatto!” mi rispose incrociando le mani dietro la schiena

“ma Alice non dovevi farmelo!!”

“si che dovevo..” mi rispose laconica e si diresse verso gli altri che stavano scartando i loro regali.

Scartai il piccolo pacchetto evitando di tagliarmi non volevo ripetere la stessa esperienza dell’anno prima.

Nel pacchetto c’erano un mazzo di chiavi. Guardai Eddy sconcertata sperando che almeno lui mi dicesse qualcosa ma non sapeva che dirmi.

“ne sai qualcosa tu?” gli chiesi sconvolta

“no! Alice mi sorprende anche lei a volte… comunque sorridi che ti sta guardando in questo momento!” mi disse.

Guardai da sopra le sue spalle e vidi Alice che guardava nella nostra direzione, le mimai un grazie di cuore e lei mi sorrise continuando a parlare con il suo Jasper.

“ma che chiavi sono???” chiesi a Edward

“Bella sii paziente non correre troppo, ti sarà svelato tutto al momento opportuno!” mi disse sorridendo

“uffa… non mi trattare così. Non sono una bambina piccola!!!” gli dissi mettendo il broncio che mi tolse dopo pochi secondi con un bacio sulla guancia.

“dai amore non fare così… se no ti devo torturare!!!!” e prese a farmi i solletico sui fianchi

“no Edward… basta!!! Ti prego” con un’ occhio guardai Jacob che mi osservava e scuoteva la testa.

“bene è ora di andare ragazzi!” disse Jake richiamando i suoi

“ma di già!!!” gli dissi scostandomi Ed di dosso

“si Bella si è fatto tardi abbiamo qualche chilometro di strada da fare. E poi siamo parecchio stanchi!” mi disse mettendosi il cappotto.

“ok va bene!” gli risposi un po’ triste per la loro partenza

“ciao a tutti” salutarono e un coro gli rispose con un ‘ciao’

Li accompagnai alla porta e mentre gli altri si accomodarono in macchina Jacob rimase vicino a me.

“devi proprio andare Jake?” gli chiesi un’altra volta

“si Bella. Tu divertiti con le sanguisughe ci vediamo domani!” mi si avvicinò alle labbra con fare sicuro.

“no Jake!” gli dissi fermandolo troppo tardi. Le nostre labbra si fermarono sfiorandosi. “no ti prego non possiamo…” lo allontanai da me.

“ciao Jake ci vediamo” gli dissi chiudendomi la porta alle spalle

Rientrai in casa infreddolita, misi le chiavi che ancora avevo in mano nella giacca appesa all’ingresso e mi buttai tra le braccia di Edward e lo strinsi a me.

“Bella….” mi disse

“che c’è?”

“puzzi!!!” mi guardò negli occhi

“dai smettila! Scemo…” lo abbracciai più forte e mi inebriai del suo profumo.

Non so per quanto rimanemmo così, mi addormentai sul suo petto e tra le sue braccia che mi stringevano.

 

Fui svegliata dalla sua melodiosa voce. “bella amore dobbiamo andare! È quasi l’alba… svegliati che ti accompagno a casa!”

“si va bene….” gli risposi mezza assonnata

Mi guardai intorno e la casa era deserta.

“ma dove sono tutti?” chiesi mentre mi mettevo il cappotto aiutata da Ed

“sono fuori a caccia!” mi rispose aprendomi la porta

Uscimmo di casa e l’aria gelida di dicembre mi ghiaccio le mani che misi prontamente nelle tasche.

Le mie dita sfiorarono qualcosa di duro e freddo. - le chiavi che mi aveva regalato Alice!!! - me ne stavo quasi dimenticando…

“Edward…” lo chiamai facendogli segno di avvicinarsi

“dimmi Bella”

Gli sventolai le chiavi sotto il naso.

“che facciamo mi fai vedere il regalo o no?”

“ah si certo, me ne ero quasi dimenticato!” mi disse prendendomi a mani e portandomi davanti al garage

“sei pronta?” mi disse enfatico

“non lo so! Ma pronta per cosa?” gli chiesi

Appena terminai la frase aprì le porte del garage. Una lamborghini rossa fiammeggiante con un grosso fiocco rosa mi tolse il respiro.

“ma siete pazzi…. Non la poso accettare!”

“come no è già tua e poi Alice ci rimarrebbe troppo male!” mi disse euforico

“si mah… non so…”

“basta Bella indugiare, sali!”

Con la chiave aprii la portiera e mi infilai dentro. Era molto più bassa del mio pick up e per questo mi sentii scomoda già in partenza. Mi sedetti al posto del passeggero e Edward mise in moto la macchina con un rombo assordante.

“bene adesso filiamo a casa”

La macchina correva velocissima sulla strada mentre tutto era ancora silenzioso. Arrivammo a casa ed Edward posteggiò al solito posto.

“che faccio adesso con il pick up?” gli chiesi guardandolo

“lo porto via io!! Portami le chiavi!”

“ok aspetta qui che le vado a prendere…” aprii la porta e presi le chiavi appoggiate sul tavolino.

Pur essendo un regalo di Charlie non vedevo l’ora di sbarazzarmene.

Lanciai le chiavi a Ed che le prese al volo venendomi in contro. Mi consegnò le chiavi della mia ‘nuova’ macchina e mi accompagnò sull’uscio. Mi fece segno di guardare verso l’alto. - oddio! - Charlie aveva appeso sopra la porta un rametto di vischio.

“è di buon auspicio!” mi disse avvicinando le labbra alle mie.

Mi lasciai trasportare dalla passione che avevo per lui. Le sue morbide labbra si posarono sulle mie e dimenticai tutto in meno di un secondo: Natale, la macchina, Charlie e Renee. Adesso avevo solo Lui in mente…. Ci staccammo troppo presto per me e vidi il mio amore allontanarsi con il mio furgoncino. Rimasi sulla soglia della porta sognante fino a quando non lo vidi scomparire dietro l’ultima curva.

Chiusi la porta e mi spogliai del cappotto. Attraversai il soggiorno dove c’erano bottiglie di vino e bicchieri sparsi un po’ ovunque.

- ma che diavolo hanno combinato quei tre!! - mi chiesi nella mente

Salii le scale e vidi che i vestiti conducevano verso la camera di Charlie. Mi avvicinai alla porta socchiusa e sbirciai dentro.

O mio dio!!! Charlie, Renee e Phil erano sdraiati seminudi nel letto matrimoniale. Uscii dalla stanza scioccata e mi rifugiai nella mia quasi correndo. - Oddio che schifo!! -

Non ci potevo credere… ma in fin dei conti se l’era spassata mio papà al posto di annoiarsi quella sera.

Mi gettai sul letto e cercai di dormire, quello sarebbe stato il natale migliore della mia vita, quello che avrei sempre ricordato e portato nel cuore.

 

- THE END -

  
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